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Giorgio Parma

Giorgio Parma

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Netflix risponde ai "dati inaccurati" forniti da NBC, prima immagine di Jessica Jones 2

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Recentemente vi abbiamo fornito alcuni dati forniti dalla NBC relativi agli spettatori della serie TV Marvel's Jessica Jones, recentemente rinnovata per una seconda stagione.
Alan Wurtzel, President of Research and Media Development della NBC, aveva reso pubblici i risultati delle visualizzazioni di Jessica Jones su Netflix, con l'intento di dimostrare che le reti televisive via cavo non sono minacciate dalle concorrenti piattaforme di streaming.

Tuttavia sembrerebbe, e a dirlo è niente meno che il CCO di Netflix Ted Sarandos, che tali dati siano tutto fuorché accurati.
"Dato che i dati forniti sono a dir poco inattendibili, spero che non abbiano speso soldi per ottenerli. Ci sono un po' di cose che non mi tornano. Perchè la NBC dovrebbe usare il suo slot dell'ora di pranzo per parlare delle nostre visualizzazioni? Forse perchè è più divertente che parlare dei rating della stessa NBC. Questa metodologia non riflette minimamente alcuna realtà che stiamo monitorando", ha detto al Winter TCA.

Netflix infatti non tiene traccia delle visualizzazioni con un metodo convenzionale come quello adottato dalle reti televisive.
"Non posso dire quanti utenti tra i 18 e i 49 anni abbiamo. Non li controlliamo. Questi campioni statistici non danno molte informazioni quando le persone guardano migliaia di show su Netflix in tutto il mondo. Da qualche parte nel mondo, ogni secondo di ogni giorno qualcuno sta premendo play su di un contenuto originale Netflix. Non si possono paragonare i dati di Netflix con nessun rating di Nielsen".

Quindi i dati forniti su Jessica Jones non sono corretti, ma ciò non toglie che la serie è stata un gran successo di pubblico e critica, tanto da farne ordinare una nuova stagione, di cui vi mostriamo la prima immagine teaser qui sotto.

Jessica Jones sarà interpretato da Krysten Ritter (Jessica Jones), Mike Colter (Luke Cage), David Tennant (Kilgrave) e Rachael Taylor (Patricia “Trish” Walker/Hellcat).
Melissa Rosenberg (Dexter, Twilight) sarà la produttrice esecutiva della serie incentrata sull'omonimo personaggio Marvel, supereroina in pensione che ha aperto un'agenzia investigativa. Recentemente ne è stata ordinata una seconda stagione.
Jessica Jones è la seconda serie Marvel di 5 prodotta da Netflix che partiranno il prossimo anno. La prima a fare il suo esordio sarà Daredevil, seguita a ruota da Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist. I personaggi confluiranno nella mini-serie Defenders.

(Via CBM)

Wonder Woman: prime scene, logo ufficiale e foto dal set

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Durante lo speciale DC Films Presents: Dawn of the Justice League sulla The CW, sono state mostrate le prime scene del film Wonder Woman. La Warner Bros. Pictures, inoltre, ha reso disponibile online il logo ufficiale del film con protagonista Gal Gadot. Assieme a questo sono comparse in rete una serie di immagini provenienti dal set in cui compare l'eroina con uno scudo e una spada, assieme a Steve Trevor (Chris Pine) e una misteriosa signora.

Trovate le immagini nella gallery in basso mentre qui di seguito potete vedere il video, il logo e una foto delle armi.

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Gal Gadot interpreterà la protagonista della pellicola Wonder Woman, che sarà diretta da Patty Jenkins (Monster) su sceneggiatura di Michael Goldenberg e Jason Fuchs. Nel cast anche Chris Pine nei panni del Capitano Steve Trevor, Nicole Kidman in quelli di una misteriosa “guerriera amazzone di alto rango”, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena Anaya e Lucy Davis. Matthew Jensen (Chronicle, Fantastic FourGame of Thrones) sarà il direttore della fotografia, mentre Aline Bonetto (Amélie, Pan) sarà la production designer; la costume designer sarà invece il Premio Oscar Lindy Hemming.
Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder produrranno la pellicola mentre a fare da produttori esecutivi troviamo Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns e Rebecca Roven. Il film uscirà il 23 giugno 2017.

Jessica Jones: Alias #1

Quando uscì il primo numero di Alias in America nel lontano 2001 inaugurando l’etichetta MAX della Marvel Comics, terminato poi nel 2004 con il #28 numero, il fumetto mainstream supereroistico subì una forte scossa. Brian Michael Bendis non aveva ancora tutta la fama che ha ora, tant’è che i primi premi prestigiosi che vincerà lo scrittore saranno proprio per quest’opera, due Eisner Award nel 2002 e 2003, ma la potenza espressiva e visiva di Alias era tale da rappresentare un netto distacco dalla tradizione del fumetto “generalista” degli anni ’90. Oltre che rappresentare una delle più grandi vette della carriera autoriale di Bendis stesso.

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Alias ha come protagonista la ex supereroina Jessica Jones che, appeso il costume di Jewel al chiodo, si è sottratta alla luce dei riflettori per condurre una vita solitaria come investigatrice privata, in condizioni economiche precarie; seguendo la vita quotidiana di Jessica il lettore comincerà a fare conoscenza con il torbido passato che la assilla, cercando di metabolizzarlo assieme alla stessa protagonista, non ancora in grado di fare i conti con esso e superare questo ostacolo psicologico. E già da questa breve introduzione della trama si capisce subito perché non sia una ordinaria storia a fumetti della Casa delle Idee. Perché la profondità con cui vengono trattati i personaggi, con cui vengono sondati gli abissi della psiche degli stessi, il linguaggio e i dialoghi che vengono utilizzati, lo stile narrativo incalzante ma opprimente, straziante e asfissiante, sono solo alcuni degli aspetti che rendono Alias un viaggio unico e affascinante, ma tutto fuorché piacevole.

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Eh già, perché al Bendis di Alias non importa nulla di dare al lettore quello che il lettore cerca, non vuole produrre fan-service né tanto meno realizzare qualcosa di scontato, di scadente, in linea con molta della produzione fumettistica del decennio appena conclusosi. Bendis vi pugnalerà alle schiena non appena poserete lo sguardo sul primo balloon della storia, e non vi mollerà più, fino alla fine del 28° capitolo, fino a che non terminerete questo stillicidio di cui siete le vittime. Soffrirete come soffriranno i personaggi che verranno magistralmente torturati dal sadico deus ex machina che è l’autore in questo frangente. Eppure non sarete mai paghi del dolore, del vedere come in una finzione letteraria fin troppo calata nella realtà, potrete vivere intensamente, rapiti dai toni cupi e oscuri, “gritty”, di Michael Gaydos, che perfettamente si sposano con una narrazione sferzante, rapida, furente, vivida, imprevedibile, tartassante e martoriante. E fidatevi che quando le cose sembreranno mettersi per il meglio, non vedrete arrivare il colpo letale, quello che nell’ultimo arco narrativo scoprirà definitivamente le carte in tavola, riportando a galla traumi e ferite necrotizzate, da troppo tempo lasciate a sé stesse, che dovranno essere affrontate come un proverbiale nodo gordiano.

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Esemplare è la scena presente in questo primo volume in cui Jessica viene interrogata da un poliziotto, in una classica scena come ne abbiamo viste tante in TV. La tortura verbale, la pressione ingiustificata e eccessiva che l’agente riversa sulla inerme Jones, portandola alla disperazione, facendola a pezzi in un crescendo ansiogeno e ritmato e persistente che viene interrotto solo dall’arrivo di Matt Murdock al culmine di una verticalissima e palpitante ascesa di tensione che Bendis spezza di botto, il tutto meno di 6 pagine, è semplicemente impressionante. Soprattutto se poi si considera il layout di tavola di Gaydos che scandisce le vignette con una sorta di accelerazione visiva, sullo sfondo nerissimo delle pagine, rendendo ancora più palpabile questa sensazione, lasciando concitato il lettore.

E la forte alchimia e sincronia tra la penna di Bendis e la matita di Gaydos è di certo uno dei punti chiave della forza di quest’opera. I disegni urbani e duri dell’artista sono contornati da linee forti, spesse, e spigoli vivi, che si accordano alla perfezione con la dura vita narrata nell’opera. Le composizioni sono scenografiche e fortemente noir. I colori sono prevalentemente scuri, domina il nero e i contrasti netti, non sfumati, campiture piene e precise, giochi di luci e ombre in cui le ultime sembrano sempre avere il sopravvento. Molto spesso troviamo anche una forte ripetizione delle figure, nella stessa tavola o in tavole adiacenti, in cui il disegno viene semplicemente traslato, trasportato identico a sé stesso o con minime variazioni; una scelta che rispecchia un preciso metodo narrativo che punta a sottolineare l’evoluzione della scena non appena si manifesta un cambiamento, seguendo passo a passo ogni istante come una sorta di visione frame per frame di un video, facendo apprezzare al lettore ogni singolo istante descritto.

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Insomma c’è proprio poco da aggiungere: questo è un signor fumetto che rappresenta di certo uno dei capisaldi letterari della nona arte del nuovo millennio. Per non parlare delle splendide cover di David Mack che da sole sono fenomenali (qui le abbiamo raccolte tutte). Inutile dire che va assolutamente recuperato, soprattutto in questa nuova versione cartonata edita da Panini Comics che finalmente fornisce una veste lussuosa a questa bella opera, con un prezzo piuttosto ridotto. Se avete riscoperto o scoperto il personaggio con la serie Netflix appena uscita, qui la nostra recensione, non potete fare a meno di leggere i natali del personaggio in questa bellissima serie.

Per Kirkman l'arrivo di Negan in The Walking Dead è come "Una bomba atomica" per lo show

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Chiacchierando con Entertainment Weekly, il creatore e scrittore di The Walking Dead Robert Kirkman, ha parlato dell'importanza dell'aggiunta di Negan allo show, paragonato ad una bomba atomica esplosa nella vita di Rick e compagni.

"Continuiamo a introdurre grossi scossoni in The Walking Dead man mano che la serie procede... così manteniamo le cose interessanti - manteniamo il pompaggio del sangue, mi piace dire - ma Negan è una specie di bomba atomica che sta per essere sganciata nello show e le cose non saranno molto probabilmente mai più le stesse dopo".

Ricordiamo che nel midseason finale (spoiler) abbiamo fatto la conoscenza di un gruppo di Saviors, che hanno fermato Daryl, Sasha e Abraham dichiarando che "tutto ciò che possiedono ora è proprietà di Negan", anche se, ad ora, non è ancora stato mostrato il personaggio interpretato da Jeffrey Dean Morgan.

"Penso che i Saviors siano pericolosamente organizzati... I Wolves erano degli psicopatici, i Cacciatori [il gruppo di Terminus] avevano un sacco di punti deboli. Quando si tratta dei Saviors, e di Negan in particolare, quello che ho pensato quando ho scritto il fumetto è che questo è un gruppo guidato da un tizio che ha una moralità che dista di poco da quella di Rick per quanto riguarda gli aspetti più oscuri della sua personalità, ma è comunque un leader intelligente e capace che ha mantenuto il suo gruppo in vita contro ogni probabilità proprio come ha fatto Rick. È una sorta di scontro tra i migliori. Quando queste due forze si incontreranno, le cose si faranno molto interessanti. Questo è un gruppo molto diverso da quelli che hanno incontrato finora. I Savior sono un gruppo a cui non sono per niente preparati".

Basato sull'omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman, The Walking Dead vede per protagonisti Andrew Lincoln (Rick Grimes), Steven Yeun (Glenn Rhee), Norman Reedus (Daryl Dixon), Chandler Riggs (Carl Grimes), Lauren Cohan (Maggie Greene), Melissa McBride (Carol Peletier), Danai Gurira (Michonne), Sonequa Martin-Green (Sasha), Michael Cudlitz (Abraham Ford), Josh McDermitt (Eugene Porter), Christian Serratos (Rosita Espinosa), Seth Gilliam (Padre Gabriel), Jeffrey Dean Morgan (Negan).

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