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Scott Koblish ospite a Napoli Comicon

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Napoli Comicon ha annunciato che durante i giorni della manifestazione, ovvero dal 18° aprile al 1° maggio, ospiterà il disegnatore americano Scott Koblish, grazie alla collaborazione con Panini Comics.

Ecco l'annuncio apparso sul sito:

"L’autore di casa Marvel, Scott Koblish è ospite di Napoli COMICON 2017 grazie a Panini Comics.
Inizia la sua carriera alla Marvel nel 1993 lavorando prevalentemente come inchiostratore su numerose testate, da Avengers a Captain America. Negli anni duemila inizia a occuparsi anche delle matite di alcune serie, soprattutto di Deadpool per i testi di Gerry Dugan e Brian Posehn. Oltre alla testata regolare illustra anche la miniserie in quattro numeri scritta da Peter David Deadpool e l’Arte della Guerra edi Deadpool: La sfida, sempre insieme a Duggan e Posehn in cui fa la sua prima apparizione Shiklah, la moglie di Deadpool. Durante il recente maxi evento Secret Wars disegna X-Men ’92, una serie limitata sui mutanti Marvel sceneggiata da Chad Bowers e Chris Sims. Il suo rapporto con il Mercenario Chiacchierone non sembra sul punto di interrompersi, ha pubblicato un nuovo speciale che lo vede di nuovo in compagnia di Gerry Duggan, Deadpool: Gli ultimi giorni della magia e continua a illustrare episodi della serie regolare come quelli dedicati a Deadpool 2099."

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Grzegorz Rosinski, autore di Thorgal, al Napoli Comicon

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Grzegorz Rosinski, autore di Thorgal, sarà ospite al prossimo Napoli Comicon che si terrà dal 28 aprile al 1° maggio. Ecco quanto annunciato dal sito ufficiale della manifestazione:

"Grzegorz Rosinski è ospite della XIX edizione di Napoli COMICON  in collaborazione con Panini Comics!

Nasce a Stalowa Wola, in Polonia, nel 1941. Pittore e illustratore, ha firmato alcuni dei più celebri fumetti del suo paese e numerose copertine per libri e riviste.
Con Thorgal, serie creata assieme allo sceneggiatore Jean Van Hamme, approda al mercato francese e in poco tempo diviene uno dei più amati disegnatori del mondo del fumetto europeo.
Nel corso degli anni ha legato il suo nome (e lo pseudonimo Rosek) ad altri cult del fumetto transalpino, come Il grande potere del Chnikel e Western, Hans, Il conte Skarbek e Il lamento delle terre perdute.
Attualmente vive in Svizzera, dove continua a illustrare le nuove avventure di Thorgal.
Per la XIX edizione di COMICON, il grande disegnatore polacco, oltre ad incontrare il pubblico, verrà anche omaggiato attraverso una splendida mostra personale ricca di tavole ed illustrazioni originali."

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Il Wolverine di Warren Ellis e Leinil Yu, la recensione di In punto di morte

In concomitanza con l’uscita al cinema di Logan, il terzo e ultimo spin-off mutante con Hugh Jackman, Panini Comics ha dato alle stampe molti volumi con Wolverine protagonista, come ad esempio Arma X di Barry Windsor-Smith, che vi abbiamo recensito qui, e svariati altri ancora. Fra questi troviamo In punto di morte, una saga di fine anni ’90 scritta dall’inglese Warren Ellis e disegnata dal filippino Leinil Francis Yu.

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Composta da 4 numeri (per l’esattezza Wolverine 119-122 del 1997-1998), la storia spazia fra presente e passato di Logan, quando il mutante artigliato si trovava a Hong Kong e frequentava la giovane e bella Ai-Cha, figlia del produttore cinematografico Wong. Fra una cosa e l’altra, Logan aveva stretto amicizia con lo scozzese McLeish, un uomo conosciuto anche con il nome de lo Spettro Bianco, un letale assassino (fra i migliori al mondo), con cui condivideva chiacchiere e birre. L’amicizia del killer, però, era tutt’altro che disinteressata e infatti, studiando le abitudini del mutante e della sua ragazza, l’uomo progettava di uccidere il produttore Wong. Dopo un’uscita romantica, Logan e Ai-Cha tornano prima a casa del previsto solo per trovare il cadavere ancora caldo del padre della giovane e riuscire a vedere l'assassino fuggire. Nell’inseguimento, Wolverine riuscirà a raggiungere McLeish e l’esplosione di un’imbarcazione gli fa crede di averlo definitivamente ucciso.
Non sarà così, visto che dieci anni dopo lo Spettro Bianco torna per dare il via ad una serratissima caccia all’uomo con un Wolverine in estrema difficoltà in una vicenda che li porterà di nuovo faccia a faccia.

La vicenda narrata da Ellis è spettacolare e, data anche la sua non eccessiva lunghezza, piena di ritmo e colpi di scena. L’autore si sposta avanti e indietro nel tempo caratterizzando alla perfezione un Logan senza lo scheletro di adamantio (che il quel periodo gli era stato strappato da Magneto nella saga Attrazioni Fatali) ma soprattutto dando spessore e personalità a un villain creato per l’occasione e assolutamente riuscito.

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Riguardo le matite, Leinil Yu all’epoca non era certo la star che è oggi, ma è proprio grazie al lavoro di questi anni su Wolverine e sugli X-Men che si è fatto notare e conoscere dal grande pubblico. Il suo tratto, seppur non ancora giunto al pieno della sua maturità, mostra già un ottimo livello artistico con tavole efficaci e soluzioni non banali. La colorazione di Jason Wright è di buona fattura, seppur le scelte cromatiche e la sua applicazione riflettono quelle del periodo e mostrano un po’ gli anni.

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Come bonus finale troviamo una quinta storia sempre disegnata da Yu e colorata da Wright, scritta però da Fabian Nicieza, autore che in quegli anni era un nome ricorrente per i fan dei mutanti. Trattasi di “Rabbia in Gabbia” (Wolverine 132 del 1998) che narra di una brutta vicenda che mescola omicidio e violenza domestica con Logan sulle tracce di un uomo sospettato di aver ucciso la moglie. Una storia che tratta un argomento delicato e che, seppur trattasi di un riempitivo per aumentare la foliazione di un volume non particolarmente corposo, da questo punto di vista risulta un piacevole recupero.

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Una società Contronatura, la recensione del volume 1 di Mirka Andolfo

La saga romantica di Angelina e Damiano di Sacro/Profano ha permesso all’autrice Mirka Andolfo di mostrarsi al pubblico internazionale attraverso una storia dall’umorismo malizioso, dal disegno cartoonesco ma coinvolgente e capace di creare grande immedesimazione con chi legge: chiunque, in una relazione, ha vissuto le dinamiche della coppia angelo-demone creata dall’autrice.
Contronatura è diverso. Sembra rispetti le modalità narrative a cui la Andolfo ci ha abituato ma bastano poche pagine per aprire al lettore una storia inaspettata, dal sottofondo critico e dalle tematiche immortali.

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In un mondo dagli animali antropomorfizzati, la storia è quella della maialina Leslie che, al raggiungimento dei 25 anni, è costretta, per imposizione del governo, a cercare un compagno di riproduzione (non “di vita”), pena le onerose sanzioni della “tassa per single”. Dopo la presentazione dei personaggi e del setting in cui si muovono, la storia vira verso toni più mistery, con colpi di scena ben dosati, giustapposti negli argini narrativi di un climax finale che lascia piacevolmente ansiosi i lettori al termine del volume.
Andolfo imbastisce una storia che vive di funzionali e coinvolgenti cortocircuiti narrativi e grafici. Il disegno parodistico, ironico e gentile si presta a raffigurazioni dalla grande carica erotica o a scene drammatiche, serve i virtuosismi grafici e le spericolate prospettive, alternando momenti onirici, carichi di sofferta sensualità, a divertenti intermezzi maliziosi che alleggeriscono la lettura.
Ma il cortocircuito maggiormente coinvolgente è quello che si ha con il “quotidiano” dei personaggi: non importa siano maiali, topi, volpi o lupi, tutto è familiare, tutto è riconoscibile e il lettore parteggia per i protagonisti del volume.

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Discostandosi dalla divertente leggerezza del suo Sacro/Profano, Andolfo, tocca temi socialmente attuali e storicamente immortali: gli atti “contronatura” sono, in realtà, atti d’amore o di passione tra due specie animali diverse. Chiara la metafora di una società che ancora condanna l’altrui libertà d’amare, che impone regole socialmente e ipocritamente “politically correct”. Il mondo creato da Mirka Andolfo è giunto al parossismo: il “programma di riproduzione”, asettici e impersonali social per i single (anche quelli, a loro modo “contronatura”), la suddetta “tassa per single”, una procedurale “compatibilità procreativa”, sono solo alcuni degli elementi di questa società distopica immaginata dall’autrice che, amaramente, è fin troppo vicina alla nostra. Felice la scelta di utilizzare il mondo animale come espressione dell’istinto genetico alla riproduzione con membri della propria razza, perché calata, invece, nel nostro contesto sociale, questa è superficialmente la “bandiera” di pseudo paladini della salvaguardia dell’ordine “naturale” delle cose, dimenticando che nulla è più “naturale” dell’essere libero di amare chiunque si voglia.
Ma un affondo critico viene fatto anche verso il diffuso pensiero comune che attanaglia la generazione attuale tra i venticinque e i trentanni: la necessità di costruire un nucleo familiare. Il timer “biologico”, che di biologico non ha nulla, detta una deadline sociale che spinge verso una forzata e, pericolosamente, artefatta facciata familiare, fantasma, questo, anche nel passato della protagonista.

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Contronautura è un fumetto che sorprende, dunque. Sorprende l’uso narrativo dei colori, sorprendono le tematiche sottintese, sorprende la scelta grafica in funzione della storia raccontata. Ciò che, invece, non sorprende, è la grande capacità narrativa e immersiva di Mirka Andolfo che, grazie ai suoi mondi diversamente simili al nostro, riesce ad essere sempre condivisibile.

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