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Blues, recensione: le note calde di Sergio Toppi

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-  Il blues è la musica del diavolo e noi i suoi figli. (Walter Mosley)

-  Il blues è sconfitta, un vincente non potrebbe mai portarsi il blues dentro. Il blues non ama i vincenti, si allontana quando ne sente l'odore. Il blues è la rivincita dei perdenti, il blues è il pane degli sconfitti. Il blues è la mia malinconia, mi accompagna, da quando sono nato. (Giovanni Scafoglio)

Dopo Sharaz-De, che vi abbiamo recensito qui, NPE Edizioni propone in libreria il secondo volume della collana dedicata al Maestro del fumetto italiano Sergio Toppi scomparso nel 2012. Intitolato semplicemente Blues, il tomo raccoglie due storie che vedono come protagonista questo genere nato nella metà del XIX secolo fra le piantagioni di cotone, suonato dai neri e caratterizzato dalle cosiddette blue note, una musica malinconica e maledetta, ma altrettanto liberatoria.

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La prima storia si intitola proprio "Blues" e tale è la suggestione suscitata dall’insieme di parole e disegni che sembra quasi di sentire le calde note descritte dall’autore. Toppi anima oggetti e dà voce agli animali pur non discostandosi mai dalla realtà, vecchie foto prendono vita e il suono del vecchio Honeylips torna a librarsi in un paesaggio rurale vuoto e abbandonato. Le sue note evocano figure misteriose, sono condanna e liberazione, via di fuga, libertà. L’autore dà vita a una vicenda di un microcosmo con un vecchio sfasciacarrozze salvato proprio dalla melodia di Honeylips. Si parla spesso di Toppi disegnatore, ma la lirica delle sue parole è precisa, l’umanità palpabile in un racconto evocativo e drammatico.
La seconda storia, invece, si intitola "L’erede" e ci cala in un’atmosfera sempre rurale ma più cupa con un Blues portatore di morte capace di evocare il Barone Samedi, principe delle tenebre, ricollegando il genere musicale alla sua dimensione di musica del diavolo.

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Nelle tavole di Toppi emerge un decadente paesaggio rurale che diventa protagonista insieme ai personaggi della vicenda. Qui l’artista, nel pieno della sua maturità, ci regala tavole di rara bellezza in cui le figure umane emergono possenti, giganteggiano nella composizione della tavola, anche quando sono reietti della società, ogni figura diventa protagonista di una tavola, di una vignetta. Ogni personaggio vive di vita propria, sempre ben caratterizzato, unico, ogni linea che ne tratteggia una ruga ha un suo peso, una sua importanza. Le costruzioni, sempre libere delle tavole, lasciano spesso e volentieri spazio a enormi splash-page in cui, quasi come collage, le figure si sovrappongono creando affreschi di grande impatto. Toppi è un maestro del bianco e nero e ciò appare evidente anche dalle due storie presentate nel volume. Il modo in cui può dominare il bianco o si affonda nel nero più scuro dà vita a contrasti e soluzioni di grande impatto ed efficacia.

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La cura dei prodotti NPE è tradizionalmente alta e non si fa eccezione in questa occasione in cui l’editore ha addirittura annunciato di aver ricopertinato l’intera tiratura per un’imperfezione tipografica. Troviamo, dunque, una cartonatura solida, carta opaca di alta quailità e una stampa in grado di riprodurre con la massima cura il tratto immortale di Toppi e, ad impreziosire il tutto, un’introduzione di Igort.

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NPE, Sergio Toppi: un volume con Finché Vivrai, Naugatuck 1757 e Littel Big Horn 1875

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Sulle pagine del catalogo Mega sono stati resi noti i dettagli del prossimo volume della collana Sergio Toppi di Edizioni NPE, in uscita a breve. In esso saranno difatti contenute tre storie, Finché Vivrai, Naugatuck 1757 e Littel Big Horn 1875, come specificato nell'immagine seguente, presa direttamente dalla rivista Mega.

Finché Vivrai
di Sergio Toppi
21x30 cm, 128 pagine, cartonato, b/n, 19,90€

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Arriva per NPE Edward Mani di Forbice – Qualche anno dopo, sequel del film di Tim Burton

  • Pubblicato in News

È disponibile per NPE Edizioni Edward Mani di Forbice – Qualche anno dopo, seguito del film di Tim Burton ad opera di Kate Leth e Drew Rausch. Di seguito, comunicato e anteprima diffusi.

"Dal genio di Tim Burton torna l’immortale personaggio dalle mani di forbice in un’avventura inedita, seguito di quanto accaduto nella pellicola del grande regista.

Fin da quando fu proiettato per la prima volta nei cinema, nel lontano 1990, Edward Mani di Forbice divenne un film di culto, lanciando un giovane e smunto Johnny Depp come attore di primo piano di Hollywood.

Il protagonista era un “essere artificiale” creato da un inventore che lo amava come un figlio. Purtroppo il suo creatore morì prima di poterlo completare, lasciandolo così senza delle vere e proprie mani: con delle forbici provvisorie al posto delle dita.
Il volto pallido di Edward, così, è pieno di ferite di taglio, come un bambino che non sappia ancora badare a se stesso.
Questa opera non avrebbe potuto non assurgere a simbolo di una generazione: i tratti gotici perfettamente inseriti nei nostri giorni, la malinconica tristezza di un essere creato senza mani, e perciò in un certo senso senza anima, senza identità, che cerca se stesso nelle proprie debolezze e si riscopre più umano delle persone “vere”.

Questo fumetto non è un pedissequo adattamento del film, che di per sé avrebbe avuto poco senso data la perfezione della pellicola. Si tratta invece di una storia nuova, poetica come l’originale, gotica e toccante.
Sono passati tanti anni, ed Edward non è invecchiato di un giorno. Il suo è sempre lo stesso sguardo triste e pensieroso. Scopre che il suo inventore aveva anche un altro progetto nello scantinato e gli dà vita seguendo le istruzioni che trova sopra un diario. Ma la nuova creatura è di temperamento malvagio, e fugge.
Comincia a spaventare gli abitanti della città che si rivolteranno una seconda volta contro Edward, credendo che sia lui la causa di tutto.

La storia si apre con Mess, in tutto e per tutto identica alla sua nonna, Kim, che bussa al cancello di Edward e lo incontra. Lui la scambia per la donna che aveva amato un tempo, ma l’equivoco è presto chiarito. Insieme lotteranno contro la nuova creatura, e Mess riscoprirà quanto di vero ci fosse nelle fiabe che la nonna le raccontava quand’era piccola.

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Edward Mani di Forbice – Qualche anno dopo

Prezzo: 19.90
Autore: Tim Burton, Leth, Rausch
Isbn: 978-88-88893-96-9
Formato: 17×23 cm, 128 pp. a colori
Cartonato con sovraccoperta"

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