Menu

Dalla palude al Giorno più Splendente

Attenzione! La seguente news contiene spoiler!

Swamp-ThingCome vi avevamo precedentemente annunciato, il personaggio rivelazione di Brightest Day sarà nientemeno che Swamp Thing, che diventerà la personificazione della Lanterna Bianca alla fine del ciclo bimestrale scritto da Geoff Johns.

Creato da Len Wein 40 anni fa, si tratta di un personaggio singolare dalla vita editoriale altrettanto particolare, che è stata segnata, però, da run rese storiche da alcuni dei migliori artisti in circolazione. La “Cosa della palude” prende ovviamente spunto dai film sulle creature mostruose degli anni ’30 e nasce come esperimento fallito dello scienziato Alec Hollad: dopo l’esplosione del suo laboratorio, in cui studiava una formula per aumentare la crescita delle piante, lo studioso viene rigenerato come essere in parte vegetale dalle sostanze chimiche e dalla palude vicina. “La storia parla di una persona divenuta mostro, che cerca di riguadagnare la sua umanità”, dice Wein, “e questo conflitto interiore lo rende più umano di molti altri “eroi mostruosi” creati in quel periodo”.

Quando Alan Moore prende in mano la serie negli anni ’80, imprime una svolta epocale al personaggio, dandogli un'origine dai toni più mistici e soprannaturali, che diventerà poi la giustificazione della sua comparsa in Brightest Day: Alec Holland in realtà è morto nell’incidente e la sua coscienza è stata assorbita da un’antica creatura elementale, facente parte di una congrega di esseri simili chiamata Parlamento degli Alberi. Utilizzando questa motivazione, Johns ha riportato Swamp Thing nel DC Universe, dopo diversi anni passati nelle pubblicazioni Vertigo.

“In una vecchia storia dei primi numeri, feci incontrare Swamp Thing e Batman: è un’ottima cosa che il personaggio sia tornato nel mainstream DC e possa di nuovo interagire con gli altri eroi; penso che sia un passaggio che i fan apprezzeranno molto”, spiega Wein. Non è la prima volta che la “Cosa della Palude” viene resuscitata dalla casa editrice, ma è solo grazie ad autori eccezionali come il già citato Moore (probabilmente il suo vero “padre”), Brian K. Vaughn e Andy Diggle, che il personaggio continua a riscuotere così tanto successo fra i lettori.

Sin dalla sua nascita, Swamp Thing è sempre stato accostato ad un eroe Marvel per molti versi simile a lui: l’Uomo Cosa. Un’origine quasi identica (prima del restyling di Moore), poteri e caratteristiche di poco differenti e tratti distintivi quasi speculari hanno alimentato rumors di rispettivi plagi, nonostante i due personaggi siano stati creati solo a qualche mese di distanza nel 1971. Facendo luce sulla questione, Wein osserva: “Durante tutti questi anni sono stati moltissimi quelli che mi hanno fatto notare questa somiglianza, ma c’è un’importante differenze di fondo: l’Uomo Cosa è senziente e ha perso ogni traccia di umanità; Swamp Thing, al contrario, la conserva e cerca di farla riaffiorare, arrivando addirittura ad innamorarsi. In sostanza, il fulcro dei due “mostri” è diametralmente opposto”.

In conclusione, è possibile che il creatore di Swamp Thing, che ora sta scrivendo storie per Batman e Lanterna Verde ispirate agli anni ’70-’80 in DC Retroactive, possa tornare a prendere in mano le trame della sua creatura. Per adesso, Wein non ha ricevuto alcuna proposta a riguardo, ma si dice interessato al nuovo remake del personaggio, a cui sarà dedicato un personale tie-in nella serie Brightest Day Aftermath: The Search for Swamp Thing. “Un ottimo inizio per il suo ritorno nel DCU”, afferma il “papà” di Swamp Thing, “ma solo finché i fan andranno avanti ad identificarsi in lui, continuerà ad avere successo. È difficile spiegare il motivo della popolarità di un personaggio, a parte per il fatto che rappresenta un fattore di comunione e condivisione per moltissima gente. Spero che Swamp Thing continui ad esserlo per tutti i suoi lettori”.

Torna in alto