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SUPERMAN - 65 anni più veloci di un proiettile Parte 9

GLI ANNI ’90: IL TRIONFO DEL MARKETING

Dopo la morte e la resurrezione di Superman il pubblico si aspettava ulteriori colpi di scena. La DC, non volendo perdere terreno nei confronti della rivale Marvel, si adoperò per presentare nuovi sconvolgimenti ed eventi storici. Superman fu quindi coinvolto in una serie di avventure che dovevano mantenerlo in cima alle classifiche delle vendite: Il mondo di Bizarro (SUPERMAN Vol. II 87/88, ADVENTURES OF SUPERMAN 510, ACTION COMICS 697 e SUPERMAN: THE MAN OF STEEL 32, 1993), il ritorno del suo doppione imperfetto; La battaglia di Metropolis (ACTION COMICS 699, SUPERMAN: THE MAN OF STEEL 34, SUPERMAN Vol. II 90 e ADVENTURES OF SUPERMAN 513, 1993), con lo scontro tra Lex Luthor II e il progetto Cadmus; La caduta di Metropolis (ACTION COMICS 700/701, SUPERMAN: THE MAN OF STEEL 35/36, SUPERMAN Vol. II 91 e ADVENTURES OF SUPERMAN 514, 1993), in cui le armi di Lex Luthor II demolirono mezza città; La morte di Clark Kent (SUPERMAN Vol. II 100/101, ACTION COMICS 710/711, SUPERMAN: THE MAN OF STEEL 45 e ADVENTURES OF SUPERMAN 523/524, 1995), che vide l’eroe rinunciare temporaneamente alla sua identità civile per proteggere se stesso e i propri familiari da Conduit, nuovo nemico che aveva scoperto il suo segreto e Il processo a Superman (SUPERMAN: THE MAN OF STEEL 50/52, SUPERMAN Vol. II 106/108, ADVENTURES OF SUPERMAN 539/531, ACTION COMICS 716/717 e SUPERMAN: THE MAN OF TOMORROW 3, 1995), con l’Azzurrone processato da un tribunale cosmico che lo considerava responsabile, come ultimo discendente degli El, colpevole dello sterminio dei Kryptoniani avvenuto a causa dell’Eradicatore. Tutte queste saghe erano presentate con il metodo dei crossover settimanali. In mezzo a tanti eventi, è impossibile non citare l’attesa rivincita tra l’Uomo d’Acciaio e il suo assassino Doomsday, sopravvissuto al primo scontro, avvenuta nella miniserie SUPERMAN/DOOMSDAY: HUNTER/PREY (1994).
Nel 1995 la DC aprì una nuova testata di Superman, il trimestrale SUPERMAN: THE MAN OF TOMORROW, che esordiva con il ritorno del vero Lex Luthor nell’ambito del crossover Il male si scatena e la prima apparizione della contessa Erica Alexandra del Portenza.
A proposito di Luthor, nel 1996 (SUPERMAN: THE MAN OF TOMORROW 5) giunse il momento del suo matrimonio con la contessa, che condivideva con lui l’odio per i supereroi, soprattutto quelli con una grossa S sul petto. I due ebbero anche una figlia, Lena. Nello stesso anno la DC aprì una nuova serie dedicata a Supergirl (SUPERGIRL VOL. V), scritta da Peter David e inizialmente disegnata da Gary Frank.
Da ricordare ovviamente l’evento MARVEL VS. DC (1995), il crossover in cui gli eroi dei due universi fumettistici si affrontavano per decretare quale fosse l’universo migliore per mezzo dei voti dei lettori. Il Marvel Universe trionfò, ma Superman si tolse la soddisfazione di sconfiggere l’incredibile Hulk. Dopo MARVEL VS. DC prese vita Amalgam, in cui gli eroi Marvel e DC si fondevano creando nuovi personaggi appartenenti ad un nuovo universo, l’Amalgam Universe, fusione dei mondi Marvel e DC; Superman si fuse con l’eroe Marvel più affine a lui, Capitan America, formando Super Soldato, personaggio immaginario che comparve negli albi speciali SUPER SOLDIER 1 (1995) e SUPER SOLDIER: MAN OF WAR 1 (1996). Nel 1996, dopo 15 anni, Superman fu di nuovo coprotagonista di un albo speciale Marvel/DC, alleato di Silver Surfer in SILVER SURFER/SUPERMAN di George Pérez e Ron Lim.
Nel 1999 Superman ritrovò Hulk nello speciale SUPERMAN VS. THE INCREDIBLE HULK di Roger Stern e Steve Rude, mentre Dan Jurgens scrisse e disegnò il suo incontro con i Fantastici Quattro in SUPERMAN/FANTASTIC FOUR. Oltre che nei fumetti a lui dedicati, la Meraviglia di Metropolis ricominciò ad apparire anche in tv con la serie Lois & Clark: the new adventures of Superman (1993), che nei suoi 88 episodi si occupò principalmente del rapporto tra Clark Kent (Dean Cain) e Lois Lane (Teri Hatcher) piuttosto che degli scontri con i supercriminali. Conclusa nel 1997 dopo quattro stagioni, la serie avrebbe dovuto completarsi con la quinta e ultima stagione, mai prodotta. L’Azzurrone occupava gli schermi televisivi americani anche con Superman: the animated series, serie animata di Paul Dini e Bruce Timm del 1996, che fino al 1999 ha seguito la tradizione del fortunato cartone animato di Batman.
Tornando ai titoli regolari dell’Azzurrone, purtroppo in quel periodo la ricerca dell’evento portò ad una grossa diminuizione della qualità, che dal rilancio di Byrne fino a Il regno dei Supermen! era sempre stata soddisfacente, pur con normali alti e bassi, grazie all’operato dei vari Superman Team reclutati dall’editor Mike Carlin, che nel frattempo aveva lasciato i titoli di Superman.



Per questo motivo la DC pensò qualcosa di ancora più clamoroso della morte del superuomo per eccellenza per far tornare i lettori persi per strada: dopo 58 anni, finalmente Clark Kent sposò Lois Lane nell’albo speciale SUPERMAN: THE WEDDING ALBUM (1996), one shot scritto dagli autori dell’epoca (Dan Jurgens, Louise Simonson, Roger Stern, Karl Kesel e David Michelinie) e disegnato da quasi tutti i penciler che avevano illustrato Superman nei decenni passati, ovvero Curt Swan, Al Plastino, Nick Cardy, Murphy Anderson, Jim Mooney, John Byrne e molti altri e naturalmente quelli del periodo, vale a dire Ron Frenz, Jon Bogdanove, Kieron Dwyer, Stuart Immonen, Tom Grummett, Paul Ryan e Dan Jurgens.
L’albo fu il più venduto del mese in America e permise a Superman di tornare nella top ten delle vendite a quattro anni di distanza dalla sua morte. E’ divertente notare che in chiesa comparvero tutti gli autori e supervisori di 58 anni di storie, compreso Jerry Siegel, per il quale era stato riservato il ruolo del sacerdote.



Ma non era certo finita qui... Poco prima del lieto evento Superman aveva perso i suoi poteri (nel crossover L’ultima notte, 1996) e pochi mesi dopo si ritrovò con poteri e un costume nuovi di zecca in SUPERMAN 123 (1997), diventando un vero e proprio uomo di energia, ben diverso dal classico Big blue boy che tutti conosciamo.
La saga del Superman Blu proseguì per diversi mesi, complicandosi con l’arrivo del Superman Rosso (in SUPERMAN RED/SUPERMAN BLUE, 1997), doppione di Supes in tutto e per tutto identico a lui, colore a parte.
Si trattava chiaramente di un omaggio alle storie pre-Crisis, qui rivisitate in modo più moderno, con due Superman entrambi desiderosi di vivere la propria vita, uno calmo e moderato, l’altro impulsivo e focoso. La vicenda si concluse con la saga I giganti del millennio (SUPERMAN Vol. II 134/135, ADVENTURES OF SUPERMAN 557, ACTION COMICS 774 e SUPERMAN: THE MAN OF STEEL 78/79) e lo speciale SUPERMAN FOREVER (1998), che restituirono al pubblico il solo e unico Superman in costume rossoblu.



L’ultima fatica del Superman Team capitanato da Joe Cavalieri fu una sequenza di storie che culminava nella saga Superman rex (SUPERMAN Vol. II 144, ADVENTURES OF SUPERMAN 567, ACTION COMICS 754, SUPERMAN: THE MAN OF STEEL 89 e SUPERMAN: KING OF THE WORLD 1, 1999), ciclo di episodi in cui l’Azzurrone, condizionato dal mago Dominus, decide che il modo migliore per proteggere il mondo è prenderne il controllo. Dopodiché, dopo anni al servizio del primo supereroe, Dan Jurgens, Jon Bogdanove, Louise Simonson, Ron Frenz e gli altri furono sostituiti dalla DC con autori nuovi, nella speranza che le storie, e non gli eventi, fossero l’elemento più importante nella realizzazione delle avventure del supereroe di punta della casa editrice e che le vendite finalmente tornassero alte.


Francesco Vanagolli
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