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San Diego Comic-Con 2007: un'analisi

È ormai consuetudine che le case editrici americane presentino le loro principali novità per l’anno a venire alla San Diego Comic-Con, la più importante kermesse estiva sul fumetto, per quanto riguarda l’America.

Se a San Diego si cercano di capire quali saranno i nuovi trend del fumetto americano della prossima stagione, una particolare tendenza è invece già molto chiara, da un paio d’anni a questa parte: oltre a Marvel e DC, sembra che esista poco o nulla. Seppure non sia passato molto tempo, sembrano davvero lontani i tempi in cui la Valiant, la Top Cow o la CrossGen riuscivano a destare curiosità e interesse nel pubblico. Speriamo vivamente che tale situazione cambi al più presto, anche perché quella appena conclusa è stata una delle Comic-Con più povere degli ultimi anni.

Gli “eventi” Marvel

Dopo Civil War, per un po’ sembra che la Marvel non abbia intenzione di scuotere ancora il proprio universo narrativo in modo globale, ma che piuttosto voglia concentrarsi sui singoli universi narrativi, come già sta accadendo per Hulk (con World War Hulk) e le testate mutanti (con Undangered Species). Il prossimo evento riguarderà l’Uomo Ragno e si chiamerà Brand New Day. Se ne parla da tempo, però ora almeno ne conosciamo gli autori. La Marvel ha cercato di creare molta aspettativa nei lettori ma più di qualcuno sarà rimasto sicuramente deluso. Se i disegnatori sono senz’altro tutti di richiamo, con in testa i disegnatori degli ultimi grandi crossover, ovvero Steve McNiven (Civil War) e Phil Jimenez (Infinite Crisis), seguiti da altre due star “mutanti” come Chris Bachalo e Salvador Larroca, sul fronte sceneggiatori qualche perplessità c’è. La Marvel ha infatti deciso di puntare su degli autori emergenti come Dan Slott, Mark Guggenheim e Zeb Wells, oltre al ripescato Bob Gale (sceneggiatore di "Ritorno al Futuro" e autore di una buona storia di Devil qualche anno fa). Tutti scrittori capaci, ma che per il momento non sembrano in grado di poter far fare al personaggio un salto di qualità dal punto di vista narrativo. Se a questo aggiungiamo poi che sembrano sempre più fondati i timori di un azzeramento della continuity recente (con un deciso ringiovanimento del personaggio), usciamo da San Diego con più di qualche dubbio sul futuro del Ragno.

Come accennato prima, la Marvel sta diventando brava a creare molta aspettativa nei propri lettori, così a San Diego sono state mostrate le prime immagini di Ultimates vol. 3, che però uscirà soltanto a dicembre.
Due annunci importanti sono invece stati fatti sui nuovi team creativi delle serie Astonishing X-Men e Runaways. La prima sarà sceneggiata da Warren Ellis e illustrata da un sempre più lanciato Simone Bianchi, al quale non possiamo non fare le nostre congratulazioni, essendo felici per lui. Vedremo cosa sarà in grado di fare Ellis, che ultimamente alla Marvel non ha sempre convinto del tutto. Il nuovo scrittore della seconda sarà invece Terry Moore, reduce dalla chiusura della sua storica serie Strangers in Paradise. Sebbene abbia già scritto delle storie con personaggi supereroistici, Moore rappresenta una novità importante per il settore, considerate le sue qualità, che potrebbero portare qualcosa di nuovo, tra l’altro su una serie già di suo fresca e originale. Moore sarà affiancato da un disegnatore dallo stile manga come Humberto Ramos.
Per il resto, la Marvel si segnala per l’ennesima infornata di nuove serie che rilanceranno (almeno nelle intenzioni) vecchi personaggi, come gli Eterni (di Charlie e David Knauff) e Capitan Marvel (con protagonista il redivivo Mar-Vell, di Brian Reed e Lee Weeks). Nello stesso stesso filone può inserirsi The Twelve, di J.M. Straczynski e Chris Weston, che riprenderà alcuni personaggi della Golden Age. Probabilmente alla Casa delle Idee hanno bisogno di altri personaggi da vendere a Hollywood, e crearne di nuovi non è poi così facile.

Le infinite “Crisi” della DC Comics

Alla DC invece si continua a puntare su un singolo grosso evento, ancora una volta rientrante nel filone delle “Crisi”. Final Crisis è infatti il nome del prossimo mega-evento, che sarà scritto da Grant Morrison e disegnato da J.G. Jones. La presenza di due autori sicuramente meno classici di Geoff Johns e Phil Jimenez (che avevano realizzato Infinite Crisis) fa dunque pensare a qualcosa di molto diverso dall’evento precedente. Dal primo poster promozionale, che recita “Heroes Die. Legends Live Forever”, sembra che Morrison abbia voglia di riprendere alcune idee già sfruttate nella sua lunga gestione della JLA di qualche anno fa, con il tentativo di “mitizzare” i personaggi della DC. Nel caso questa sia l’interpretazione corretta, potrebbe esserci un cambio di rotta per l’editore di Superman, che negli ultimi tempi sembrava voler ricondurre i propri personaggi a un approccio più realistico, lontano dalle figure invincibili e integerrime del passato (si veda per esempio l’assassinio commesso da Wonder Woman e le conseguenze da esso provocate). Comunque, come prevedibile, molti dei prossimi progetti della DC saranno legati a Final Crisis, compreso il ritorno del Tangent Universe (!).

E gli altri?

Tra gli altri annunci ci preme segnalarne due di un certo rilievo. il primo riguarda la Image, che ha raggiunto un accordo con la Kirby Estate che prevede la pubblicazione di alcuni personaggi creati dal "Re" per la Pacific Comics negli anni ’80. In più, la Image ha intenzione di ristampare in 14 volumi ricolorati il Captain Victory di Kirby. Segno ancora una volta evidente che il potenziale narrativo delle creazioni di Jack Kirby non accenna a scemare, se a queste novità aggiungiamo anche il continuo ripescaggio da parte di Marvel e DC dei personaggi da lui creati (Machine Man, gli Eterni, il Quarto Mondo…).

La seconda segnalazione riguarda Jeff Smith, l’autore di Bone, che ha finalmente annunciato la sua nuova serie intitolata Rasl: uscirà a gennaio 2008 e si preannuncia come un qualcosa di unico nel panorama americano, sempre più monopolizzato dai supereroi. Vedremo come sarà l’accoglienza in un mercato quasi totalmente diverso da quello in cui fu lanciato Bone nei primi anni ’90, che era molto più recettivo nei confronti delle produzioni indipendenti.

Fumetti e serial televisivi

Se lo scorso anno notavamo come il connubio tra cinema e fumetto fosse sempre più stretto, con un continuo scambio reciproco di personaggi, quest’anno la tendenza sembra essere quella dei fumetti tratti dai serial TV. Se già da qualche tempo si parla di una versione a fumetti della Veronica Mars di Rob Thomas (che dovrebbe essere pubblicata dalla Wildstorm), a San Diego la DC ha annunciato che raccoglierà in un hardcover i fumetti tratti dalla serie Heroes della NBC (incentrata su un gruppo di individui con superpoteri, arriverà anche in Italia a settembre). Tali fumetti (realizzati anche da autori come Michael Gaydos e Michael Turner) completano le vicende "live-action" del programma e sono disponibili al download gratuito dal sito ufficiale della NBC. Vedremo in ogni caso se questa tendenza avrà un seguito (ma considerando i tanti scrittori, come Joss Whedow e David Lindeloff, che stanno passando dal piccolo schermo alla carta stampata, non ci sarebbe da meravigliarsene).

Gli Eisner Awards

Ovviamente San Diego è stata anche lo scenario per l’assegnazione degli Eisner Awards, nei quali si segnala il consueto dominio della DC (soprattutto con l’etichetta Vertigo). La Marvel riesce in qualche modo a difendersi con la vittoria di Ed Brubaker nella categoria di miglior scrittore. Un giusto riconoscimento all’autore che forse meglio di tutti sta riuscendo a interpretare il concetto moderno di supereroe.



Andrea Antonazzo
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