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Comic-Conomics – Capitolo 4 – Bersagli Umani

Una cosa che non mi aspettavo mi succedesse a questo Comic-Con era di incontrare, per la prima volta nella mia vita, entrambi i creatori di uno dei miei personaggi preferiti, Swamp Thing. Il disegnatore Berni Wrightson era sul palco degli Eisner, a ricevere un premio per interposta persona, mentre lo sceneggiatore, Len Wein, era all'anteprima che ho visto sabato, quella del pilota della nuova serie basata su un'altra sua creazione a fumetti, Human Target.
Anni fa ero stato un lettore appassionato della serie Vertigo sulle gesta di Christopher Chance, il bersaglio umano, ed ero molto curioso di vedere in anteprima l'abbrivio di questa nuova serie Fox. 
Al panel c'erano i produttori, il protagonista, Mark Valley, il suo principale comprimario, il Chi McBride che avevo imparato ad apprezzare nel ruolo di Emerson in Pushing Daisies, e Jackie Earle Haley, che pelato e con il pizzetto non avevo capito essere il Rorschach del film di Watchmen. 
Il pilota della serie è adrenalinico, intelligente e ben scritto. Christopher Chance non è un camaleonte nel senso visuale del termine, lo stratagemma funziona meglio a fumetti che sullo schermo, ma è capace di una mimesi che lascia preludere scismi di personalità che potrebbero rendere molto interessante la serie. Non c'è aderenza con il tipo di trame che scriveva Peter Milligan, ma il materiale di Len Wein è rispettato in pieno, a mio avviso. La produzione dice di volersi rifare allo spirito delle serie d'azione che negli anni Ottanta realizzava Stephen J. Cannell, e la sensazione di trovarsi davanti a un prodotto che non conterà eccessivamente sulla continuity narrativa è molto forte e immediata. Nella parte di questions & answers dell'incontro, tra gli attori è sembrata esserci un'alchimia forte, una complicità che spero si vedrà sullo schermo. 
Mi sono tornate alla mente le parole di Matt Brady, fondatore di Newsarama.com, che lasciando il sito, la settimana scorsa, ha detto: «Ce l'abbiamo fatta. Questo nostro medium di nicchia è sulla bocca di tutti, abbiamo ottenuto la legittimazione che desideravamo e che ci spettava.» Ed è vero. Ho la sensazione che quando l'anno prossimo direte ai vostri amici che Human Target si basa su un fumetto, li sorprenderete. Siamo veramente ovunque, ora.

Un saluto da Los Angeles, a domani!   

Michele Foschini

PS: Tanto per cambiare, qui altre foto. http://menoseghepiusaghe.splinder.com


Redazione Comicus
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