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Peppino Impastato serializzato su L'UNITÀ

Peppino Impastato, un giullare contro la mafia, il graphic novel di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, verrà serializzato a episodi su "L'Unità".
Da oggi, infatti, potete trovare una selezione del fumetto edito da Beccogiallo e presentato alla scorsa Napoli Comicon sul noto quotidiano.
Per l'occasione abbiamo ascoltato lo sceneggiatore, nonché amico e "papà" di Comicus, Marco Rizzo.

Ciao Marco. Non ce la sentiamo di fingere formalità tra di noi, siamo sicuri che i nostri lettori capiranno. Il mercato italiano del fumetto è uno dei più floridi del mondo ma, paradossalmente, il riconoscimento di questa realtà che è sotto gli occhi di tutti già da anni è sempre stato fiaccato da un atteggiamento un po' provinciale, per non dire pregiudiziale, del grande pubblico ma soprattutto della stampa. Oggi siamo qui ad annunciare la serializzazione di un "romanzo a fumetti" tutto italiano all'interno di un quotidiano a tiratura nazionale come l'Unità. Il tuo lavoro è quindi carico delle aspettative di molti. Ti senti a tuo agio con questa responsabilità?

No. Per carità. Però effettivamente è un esperimento. Qualcosa che va oltre l'idea dell'allegato, e oltre l'inclusione di strip all'interno di un quotidiano. Credo sia assimilabile all'intenzione di includere racconti scritti all'interno di un giornale, come fa spesso Repubblica, per dirne una. Mi auguro che si crei un buon precedente, e ovviamente mi auguro che contribuisca ad aumentare le vendite del libro (visto che non verrà serializzato tutto il fumetto, ma per “episodi”). E ovviamente, mi auguro che apra la strada ad altre iniziative simili e serva ad attirare l'attenzione verso altri fumetti simili e no.

Com'è nata l'idea della serializzazione?

Se ne sono occupati i sempre attivi Guido Ostanel e Federico Zaghis, i capoccia di Beccogiallo. Pare che in redazione il libro sia piaciuto tanto, il giorno dell'uscita (che tra l'altro è stato il giorno del trentunesimo anniversario), hanno pubblicato l'introduzione di Lirio Abbate nel doppio paginone di cultura.  

Peppino Impastato è il tuo lavoro più maturo. Quanto hanno significato le tue origini nella stesura del racconto?

Oddio, se è il più maturo non lo so... spero che ci siano altri lavori ancora più maturi in futuro! A conti fatti, è la mia 18a storia pubblicata, contando anche le tante storie brevi e un paio di autoproduzioni, ma è presto per parlare in questi termini, credo. Comunque sono certo che la mia vicinanza “geografica” ma soprattutto emotiva al personaggio mi abbia aiutato sia nella raccolta delle fonti e della documentazione, sia nell'approccio alla figura di Peppino. Devo dire che quando si ha a che fare con personalità di questo calibro un po' di timore reverenziale misto ad affetto non guasta.

Il film di Marco Tullio Giordana è di certo stato uno scomodo compagno di viaggio ma la tua interpretazione è riuscita ad aggiungere qualcosa alla storia. Il contributo di Giovanni Impastato e Salvo Vitale è stato importante?

Importantissimo. Giovanni e Salvo ci hanno aiutato moltissimo nella selezione dei momenti da raccontare, e ci hanno fornito anche alcune dritte su cosa nel film era effettivamente poco reale. Credo che il film si sia concesso qualche libertà in più di noi, in effetti. E poi, sarebbe stato sciocco seguire un copione già scritto (e avrebbe portato a una lunghezza abnorme) oltre che irrispettoso verso il lettore che magari ha già visto il film. C'è tanto da raccontare di Peppino, è una figura complessa con una vita molto ricca. Io spero che con Lelio siamo riusciti a raccontare abbastanza episodi da delineare la sua personalità in modo tale da farla conoscere a chi non ha mai sentito parlare di lui.

Hai giocato molto con l'atmosfera, limitando le battute di Peppino Impastato soprattutto alle trasmissioni radiofoniche. Come mai questa scelta?

Mi è servito anche per cercare di evitare il più possibile di mettere in bocca al protagonista parole non sue, sempre per tendere quanto si può alla verosimiglianza. Lo stesso approccio l'ho usato con Ilaria Alpi – il prezzo della verità, dove molte cose dette da Ilaria sono riprese da registrazioni e servizi televisivi. E poi, devo dire, nel corso delle trasmissioni di Onda Pazza Peppino dava veramente il meglio di sé.


Davide "Curioso" Morando
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