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NYCC'09: Giffen rilancia Doom Patrol

Vi abbiamo già rivelato che Keith Giffen sarà il nuovo scrittore della nuova serie della Doom Patrol. Intervistato da Comic Book Resources, ora l'autore rivela quali saranno i suoi piani per la serie.

Giffen rivela come negli ultimi cinque anni abbia insistito per poter scrivere una serie dedicata alla Doom Patrol, all'autore infatti interessa di più scrivere serie di personaggi dal potenziale inutilizzato piuttosto che i personaggi principali del DC Universe.

Nella serie vedremo la classica formazione della Patrol con Elasti-Girl, Negative Man, Robotman e il Capo, che saranno i personaggi principali dell'albo. Secondo l'autore infatti l'interazione fra questi quattro personaggi è qualcosa che funziona davvero per la Patrol e non servono altri personaggi aggiuntivi.

L'intenzione di Giffen è quella di ricatturare lo spirito originario della serie, senza però dare per forza un’atmosfera retrò al tutto. L'approccio dell'autore sarà molto simile a quello di Arnold Drake, con la Doom Patrol che è una sorta di sintesi degli X-Men e dei Fantastici Quattro.

E proprio come gli storici FQ di Stan Lee e Jack Kirby, Giffen vuole dare una grande accessibilità all'albo, con dei personaggi dalla personalità ben definita immediatamente riconoscibili anche a chi si avvicinasse alla serie con il numero 8 o il numero 9.

Inoltre Giffen approfondirà il perché la Doom Patrol non faccia parte della comunità supereroistica, seguendo in questo senso quanto fatto da Geoff Johns sulle pagine di Teen Titans; Giffen ha inoltre rivelato che saranno presenti i 4 cavalieri dell'Apocalisse da 52, e nel primo anno della serie vedremo 12 nuovi supercrimininali. L'autore costruirà quindi una nuova rogue gallery per la Patrol.

La nuova base della Doom Patrol sarà Oolong Island, l'isola dei scienziati pazzi in 52, che saranno il cast di supporto della serie insieme a Veronica Cale.

Giffen ribadisce che non ignorerà il passato della serie ma cercherà di non renderlo predominante rispetto alle nuove trame e all'accessibilità per il lettore, che non deve essere obbligato a girare su Wikipedia per capire il riferimento a qualche storia del passato.


Danilo Guarino
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