Menu
Fabio Volino

Fabio Volino

Magic Press e Lucca '13: intervista a Luca Ippoliti

  • Pubblicato in News

Per tornare allo speciale, clicca qui.

Intervista a cura di Fabio Volino.

Tecnopadri COVER
Bentornato, Luca, su Comicus. Nell'intervista dell'anno scorso, tu descrivesti il 2012 come un anno "di resistenza attiva". Un anno dopo è ancora così o qualcosa è cambiato?
Grazie a voi per l’invito, è un piacere tornare su Comicus. Già, un anno fa utilizzai proprio quelle parole… la situazione attuale, dell’editoria e del paese in generale, resta da non sottovalutare. Per nostro conto abbiamo consolidato delle partnership lavorative e ottenuto buoni risultati relativi a nuove iniziative intraprese. Insomma, possiamo dirci soddisfatti.

Vediamo, per quanto tu puoi rivelarci, i vostri piani. Partiamo dalla sezione giapponese, come sta andando e come si evolverà?
La sezione giapponese è in continuo fermento ed evoluzione, la presenza di Yonezou Nekota, una della più importanti autrici di Yaoi, è lì a confermarlo. Insomma, la ricerca di pubblici sempre più “motivati” e targettizzati si è rivelata una scelta coraggiosa ma, alla fine, azzeccata. Sui progetti futuri, diciamo che Lucca 2013 potrebbe rivelarsi un punto di partenza.

Stesso discorso per il fumetto europeo, che in questi ultimi anni avete molto curato.
Beh, il “fumetto europeo” è stata la scommessa più ingente (qualitativamente e quantitativamente), con la pubblicazioni degli Integrali di autentiche pietre miliari del fumetto francese a un prezzo sicuramente accessibile. I Tecno-Padri di Jodorowsky, Janjetov e Beltran è l’ultimo di questa serie di volumi. Inoltre, a Lucca presenteremo Asteroide urlante, che vede ai testi sempre Alejandro Jodorowsky, coadiuvato da artisti del calibro di Adi Granov, Carlos Meglia, JH Williams III etc.

Chiudiamo infine con la produzione americana.
La produzione americana andrà avanti con progetti molto impegnativi, ma per ora non posso dire di più…

Un discorso a parte lo merita la collana Historica, un vostro fiore all'occhiello. Come è nato questo progetto? Vi aspettavate un simile, favorevole riscontro?
Historica rappresenta senz’altro una grande soddisfazione, sia dal punto di vista della proposta editoriale (il riscontro è stato soddisfacente) che da quello “aziendale” (lavorare insieme a un big dell’editoria come Mondadori ci onora e carica di responsabilità). Poi, la possibilità di fruire, in alcuni casi, di capolavori inediti del fumetto francese credo sia apprezzata dai lettori.

Nel vostro catalogo è appena apparso Jenus, un grande fenomeno dei social network. Quale novità rappresenta per voi questa pubblicazione?
Jenus è stata, e non poteva essere altrimenti, una grande rivoluzione per noi. Dopo molto tempo siamo tornati a scommettere su un autore italiano, forte del grande clamore e seguito che ha suscitato su Facebook con le sue Pillole satiriche. Don Alemanno, inoltre, fa satira assolutamente ragionata e documentata dopo meticolosi studi delle Sacre Scritture. Non è irriverente solo per creare scalpore, ma entra nel merito delle questioni. E poi, è un performer nato; lo vedrete a Lucca sabato 2 novembre quando presenterà le Pillole di Jenus, il volume che raccoglie le sue strisce pubblicate sul web. Fossi in voi, non mancherei.

C'è qualche aspetto della vostra casa editrice che voi vorreste migliorare?
Certo, si può e si deve migliorare, sempre. Posso dirti che noi ce la mettiamo tutta e cerchiamo di colmare tutte le lacune che dovessero manifestarsi. Con la stessa sincerità non posso non sottolineare che spesso alcune difficoltà non sono imputabili alla nostra volontà.

Qual è il vostro parere sull'attuale panorama fumettistico italiano, che in quest'anno ha visto numerosi cambiamenti?
Nonostante le difficoltà strutturali, mi sembra tutto molto effervescente. La concorrenza è serrata, ma è giusto che sia così.

E infine, come vedi il 2014 per la Magic Press Edizioni?
Non ho doti di preveggenza, ma posso dirti che ci saremo, più combattivi che mai. Pronti a stupirvi, cosa che in questi vent’anni e passa di attività, ci è riuscita, credo, molto bene.

Saldapress e Lucca '13: intervista a Jacopo Masini

  • Pubblicato in News

Per tornare allo speciale, clicca qui.

Intervista a cura di Fabio Volino.

L'anno scorso è stato importante per voi in quanto ha segnato la vostra prima partecipazione a Lucca Comics. Le vostre impressioni di quella esperienza.
twd e 12
In realtà non si è trattato della prima esperienza, ma di un ritorno dopo alcuni anni di assenza. Comunque, in un certo senso, è stato un secondo battesimo. Il grande successo di The Walking Dead di questi anni, anche grazie alla serie TV, ha sviluppato un vero e proprio contagio tra i lettori, che l'hanno scorso ci hanno letteralmente preso d'assalto. È stato un grande piacere vedere quanto e come apprezzino la serie. L'anno scorso, poi, abbiamo debuttato con la versione da edicola della saga di Kirkman e ancora non sapevamo come sarebbe andata. Bene, possiamo dire, a un anno di distanza, che il debutto di Lucca ci ha portato fortuna.
 
Il nome Saldapress è legato soprattutto (appunto) ad uno sceneggiatore, Robert Kirkman, di cui avete acquisito i diritti della linea editoriale Skybound, che presenta altre testate dello stesso autore. Lasciando da parte il discorso The Walking Dead, che piani avete per Invincible, di cui avete da poco annunciato la pubblicazione?
Diffonderemo appena possibile tutti i dettagli sulla pubblicazione della serie. Si tratta comunque di un vero e proprio rilancio, cha ha lo scopo di avvicinare nuovi lettori e di dare ai vecchi lettori le storie successive alla precedente edizione. Andremo anche in edicola e gli albi conterranno anche le storie dell'Invincible Universe nel suo complesso, a partire da Brit.
 
E veniamo a The Walking Dead. Il successo di questa serie non mostra segni di cedimento e quest'anno ha esordito anche la testata in formato bonelliano. Che riscontro ha avuto e più in generale che piani avete per la vostra punta di diamante?
Il riscontro è certamente eccezionale e stiamo cercando di valorizzare in ogni modo il lavoro di Kirkman e Adlard. La pubblicazione del Magazine va in questa direzione: è un prodotto eccentrico per il mercato italiano, in fondo si tratta di una rivista monotematica, ma TWD, essendo un prodotto crossmediale, permette una scommessa del genere. Nei prossimi anni, oltre a proseguire le due pubblicazioni parallele dei volumi e degli albi da edicola, arricchiremo il catalogo con altri prodotti. Speriamo anche di riuscire a pubblicare i cartonati da libreria: sono bellissimi.
 
Da lettori, e non da addetti ai lavori, a vostro parere qual è l'elemento di forza - narrativo o altro - di The Walking Dead?
Il fatto che Kirkman si sia concentrato sugli esseri umani, sui loro rapporti, sul loro desiderio di sopravvivere e ricostruire da zero una società. Le grandi storie sono capaci di suscitare nel lettore interrogativi che hanno a che fare con l'amore, l'amicizia, la morte, le regole sociali, il cambiamento, la paura: TWD è una grande storia.
 
E relativamente agli altri titoli Skybound? Avete già piani in mente?
Certo. Oltre ai due già pubblicati - Witch Doctor e Thief of Thieves, di cui rilasceremo a breve il secondo volume – e a Invincible, porteremo in Italia Clone, Dead Body Road, Ghosted e Manifest Destiny. Si tratta di serie completamente nuove, per molti aspetti inusuali, così com'è nella filosofia di Skybound. Non possiamo anticiparvi troppo, per il momento, ma sappiate che farete una indigestioni di generi molto diversi tra loro.
 
Al di fuori di Kirkman, invece, pubblicherete altre serie nel breve o lungo termine?
Sì, certo, ma per ora manteniamo il segreto.
 
In generale, come trovate l'attuale panorama fumettistico italiano che in quest'anno ha visto alcuni cambiamenti importanti?
Questa è una domanda che richiederebbe una risposta lunghissima e molto articolata. Per brevità dirò che ci sono segni di enorme vitalità, come testimoniano il successo di Zerocalcare e il lancio di Orfani (un progetto molto ambizioso), con una volontà di cambiamento che sembra farsi strada molto rapidamente. Da un certo punto di vista, anche la nostra collaborazione con Bao sul piano della comunicazione, degli eventi e dell'allargamento della platea di lettori, va in questa direzione: rinnovare e aprire il mondo del fumetto a gente che normalmente rimane ai margini. È tempo di collaborare e inventarsi nuove formule, ecco, e credo stia accadendo.

E per la Saldapress, come è stato il 2013 e come si prospetta il 2014?
È stato un ottimo anno. E non abbiamo intenzione di fermarci. Solo di continuare a fare le cose nel modo migliore. Insomma, ce la metteremo tutta.

NPE e Lucca '13: intervista a Nicola Pesce

  • Pubblicato in News

Per tornare allo speciale, clicca qui.

Intervista a cura di Fabio Volino.

lucca npeNel variegato panorama fumettistico italiano, come si colloca la Nicola Pesce Editore? Quali sono le sue caratteristiche principali e qual è la sua identità?

Quando penso a un volume da pubblicare raramente penso a come questo collocherà la casa editrice nel mercato fumettistico. Non è scontato dire che fare l’editore è una vera e propria passione, e come tale si sconta a suon di notti insonni spese a lavorare e decine di sigari che vanno via come niente fosse.
Questo per dire che, essendo materia di passione, non posso che dare alle stampe esattamente ciò che mi va. Quindi il 99% delle volte quando un libro ha il marchio NPE vuol dire che quel volume rappresenta esattamente quello che sono io, quello che piace a me. E lo rappresenta tanto nel contenuto quanto nella fattura del volume stesso, nel suo peso, nella sua grafica, nell’amore che c’è dietro una edizione limitata, ad esempio. Tutti aspetti che sto sempre di più iniziando a curare in prima persona.
Come ci collochiamo quindi? Non lo so, non penso a questo. Penso ad essere felice e vedo che ai nostri fan questo piace.

Non sono mai mancate, sia oggi che negli anni precedenti, riproposte dei grandi classici del fumetto italiano, come i Texoni ma anche le produzioni meno note. Come mai questa scelta? E quali titoli vorreste riproporre in futuro?

Nel fumetto, come nella narrativa e nella poesia, esistono delle opere che senza un editore appassionato sarebbero destinate al declino, quasi una damnatio memoriae. Penso alle poesie della Scapigliatura, penso a una ponderosa coppia di volumi sulla poesia del Trecento del Contini, penso al Don Chisciotte di Lino Landolfi, che meritava tutta la nostra attenzione, o al recupero dei colori di Gionni Peppe e Gionni Lupara di Jacovitti.
Per cui sento come una specie di dovere, nei limiti delle mie possibilità di editore, recuperare gli originali, scansirli da capo, spiegare il contesto storico delle opere che era impellente sottrarre all’oblio.
Non mi riferisco ovviamente ai Tex da noi pubblicati. Quelli hanno una storia differente. Così come dopo aver ripubblicato Landolfi ecco che molte case editrici (un po’ ignorando che io ne ho una esclusiva ventennale, eheh) hanno ricominciato a pubblicarlo o a parlarne, il volume Tex il Grande! era nell’ottica della riscoperta di Guido Buzzelli. Quello stesso anno stampammo anche il volume Guido Buzzelli – Frammenti dell’Assurdo, e speriamo di aver gettato un sassolino affinché realtà più danarose di noi ricomincino a parlare di lui.
La ristampa in occasione non tanto di Lucca quanto del Salerno Comicon del volume di Bruno Brindisi e Claudio Nizzi Tex – I Predatori del Deserto si inscrive invece all’interno dell’amore che io ho per la mia provincia, per Salerno. Dopo avervi portato una fiera, con la complicità di Claudio Curcio e Roberto Policastro, quest’anno vi abbiamo inaugurato la nostra “Scuola del Fumetto di Salerno”, i cui docenti sono Luca Maresca e Pasquale Qualano. Nel volume il sindaco, l’Onorevole Vincenzo De Luca, grande appassionato di Tex, ci ha omaggiato con una splendida prefazione.

Ma non c'è solo passato nella vostra produzione, c'è anche il presente (come è accaduto di recente per Il Sesto di Lucio Perrimezzi e Francesca Follini). Farete altre produzioni originali?
Penso che la NPE recuperi il passato per rendere un servigio al presente, e non per rinchiudersi in quello che è stato fatto più di venti anni fa.
Cosa sarebbe una casa editrice che non producesse novità?
I nostri nuovi autori sono stati e sono tanti, e abbiamo in serbo degli esordienti davvero incredibili.
Purtroppo è presuntuoso e falso per noi dire “produciamo”. Perché per produrre qualcosa bisogna pagare gli autori a tavola e fare in modo che loro possano dire “viviamo di questo”.
Oltre a dare quello che per noi è un cospicuo acconto, economicamente parlando possiamo fare poco altro.
Dobbiamo ringraziare gli autori, che è come se fossero dei co-produttori perché, come noi ci accolliamo il rischio di stampare e diffondere il volume nel migliore dei modi, loro si accollano il rischio (che è sia morale che economico) di spendere così tante ore e aspirazioni a realizzarlo, quel volume.

Vorrei tornare a Il Sesto, cosa vi ha convinto di quel progetto? Come è nato e come si è evoluto?
Potrei raccontare un mare di aneddoti su “da quanto tempo conoscevo Lucio Perrimezzi” (che continuo a chiamare tuttora Perry Mason per assonanza, e vi prego di fare lo stesso d’ora in avanti), nonché su quanti schizzi mi sarò fatto fare dalla Follini quando con i suoi capelli fucsia autografava dal Centro Fumetto Andrea Pazienza, ma la verità è che il progetto è stato fortemente voluto da Andrea Mazzotta, che quando firmammo il contratto con Lucio e Francesca era il mio direttore editoriale.
Io ero persino dubbioso!, ma Andrea invece era sicuro di quello che faceva, e il successo meritatissimo che sta avendo l’albo gli dà pienamente ragione.
Lucio e Francesca sono due splendide persone ed è il loro grande impegno, e la passione che secernono dai pori, che li sta facendo affermare nel settore, un passo alla volta.
Qualche anno fa quando qualcuno pubblicava con la Nicola Pesce Editore era un autore esordiente, è stata una grande gioia sentirmi dire da molti che adesso, avendo pubblicato con me, Lucio e Francesca non erano più esordienti.

Non manca neanche uno sguardo alla produzione d'autore europea, come testimonia il volume sul Moebius Proibito. Cosa potete dirci di quest'opera?
Moebius Proibito – Artigli d’Angelo è il primo volume di una sotto-collana (in realtà io non sopporto il concetto di “collana”, io nei libri metterei i tag, se potessi). Questa sotto-collana ospiterà anche Jacovitti proibito – Kamasultra e tanti altri.
È il frutto di una collaborazione con Les Humanoides Associées che spero diventerà sempre più solida nel tempo, insieme con altre case editrici – per lo più francesi – con cui stiamo praticando un lento avvicinamento.
Il volume di Moebius di per sé è straordinario. È un volume estremamente duro, infatti l’abbiamo vietato ai minori, ma il contenuto è tutt’altro che scontato.
Parla di una ragazza prendendo le mosse da funerale di suo padre.
È molto simbolico, le frasi sono poche e ciascuna di esse ha un suo peso.
È per questo che ho voluto tradurlo io e non ho voluto affidare ad altri questo compito. Non perché io sia più bravo, ma perché lo “sentivo” intensamente.
Si dice che quando si traduce la Bibbia in un’altra lingua è lo Spirito Santo che opera per mezzo di chi traduce (i miei pochi studi di teologia ogni tanto saltano fuori, scusate). Ebbene traducendo questo intensissimo volume io ho sentito un pizzicore che mi diceva: l’arte non è morta, c’è ancora qualcosa da dire, e se pure è stato detto, si può dirlo meglio. E Jodorowski l’ha fatto.
Ma bisogna leggerlo da soli e soffermarsi sulle frasi, sennò di primo acchito è di una perversità spaventosa.

Un altro fiore all'occhiello della vostra produzione è la saggistica. Qual è il fascino di ciò che ruota intorno al fumetto?
Oh, io adoro i saggi. Avendo io il vizio di leggere almeno cinque libri contemporeneamente, faccio sempre in modo che almeno tre siano saggi.
È proprio a questo proposito che se volete posso darvi una anticipazione carina.
La Fondazione, istituita da me e mio fratello in onore di mio padre, ha deciso di indire un premio in denaro per la saggistica. Sul Comic-Soon in distribuzione a Lucca quest’anno saranno presenti più particolari.
Scrivere un saggio come quelli che ho avuto la fortuna di pubblicare sino ad oggi è una impresa durissima per un autore. Un saggio che affronti un tema, in modo completo, preciso, con riferimenti puntuali, con fonti certe ed esplicite, è un lavoro che può richiedere anche venti anni.
L’autore riceve in cambio una percentuale sul prezzo di copertina che - visto il funzionamento del mercato editoriale - non può che essere minuscola.
Chi scrive un vero saggio oggi, perciò, è un eroe. Un piccolo scrivano fiorentino che va avanti soltanto grazie al lume della sua passione.
Noi della Fondazione Pesce e della NPE non possiamo fare molto per ricompensare adeguatamente i meriti di chi sacrifica il proprio tempo, ma non poter fare il molto non significa essere autorizzati a fare il niente.
Perciò, come primo, piccolo segnale abbiamo deciso di indire un premio in denaro di 1.000,00 euro per i saggi editi, che andrà agli autori. La prestigiosa sede della premiazione ed il regolamento integrale di questo premio verranno resi noti prima sul Facebook di Edizioni NPE e successivamente tramite comunicato stampa.
Sarà prevista anche una sezione per gli inediti.
Il fascino che ruota intorno al fumetto è che viviamo ancora una fase pionieristica del settore. C’è ancora tutto da inventare, e il cuore del Fumetto è ancora giovane, c’è ancora modo di stupirsi.
Per me il fumetto è fatto anche di odori, della stampa, dall’inchiostro, di una matita appena temperata. Tutto questo mi vince e mi supera quotidianamente.
L’altro giorno ho avuto il privilegio di poter acquistare da Bruno Brindisi tutti gli schizzi preparatori che fece per trovare il “suo” Tex. Ebbene… ero felice come un bambino mentre li sfogliavo!

Dei vari saggi che avete pubblicato, se si può sapere, quale vi ha dato più soddisfazione?
Non posso certo dire quale saggio io preferisca, ma se parliamo in termini di soddisfazione posso dire che quello che più mi ha coinvolto è stato questo Tex – Fiumi di china italiana in deserti americani, perché l’ho seguito moltissimo, l’ho impaginato, corretto, ho speso ore a scegliere la tela giusta per la copertina ed il tipo di impressione ad oro, a parlare con la Bonelli per farmi consentire un titolone così vistoso. È un lavoro così “grosso” che sento che potevo ancora far meglio, dieci volte meglio… Ma intanto l’andare in falegnameria e pensare all’edizione limitata, che doveva essere davvero speciale, con il legno inciso, la stella di ottone… sono emozioni che non si possono spiegare. Ecco: gli ordini che questo saggio sta ricevendo mi soddisfano più di quelli di un libro che io abbia affidato ad altri. Lì ci sono le mie notti insonni e i sigari di cui parlavo, eheh.

Ne pubblicherete altri?
Molti grandi marchi del mondo del fumetto, ma anche della moda, ci stanno chiedendo di pubblicare dei saggi di questa portata.
Un saggio come I Disney Italiani è semplicemente antieconomico per un colosso. Ma se un piccolo editore, timido timido, lo mette su, per passione e basta, rischiando grosso, è un piacere per tutti quanti.
Io sono commosso da questi grandissimi marchi, che hanno caratterizzato l’infanzia di tutti noi, mi consentano di usare i loro personaggi e i loro brand. È una grandissima responsabilità. Spero di esserne all’altezza.
In particolare un grazie alla Sergio Bonelli Editore, che è tanto buona con me che non ho ancora capito cosa ho fatto per meritarmelo!

Ci saranno degli ospiti al vostro stand in questa edizione di Lucca Comics?
Certo, cosa sarebbe una fiera senza ospiti!
Avremo David Lloyd, che da quando pubblicammo Materia Oscura non si è più staccato dall’Italia. Presenterà Aces Weekly, il primo volume cartaceo (in tutto il mondo) del suo progetto web. Il volume ha uno strano formato orizzontale proprio perché pubblica un fumetto nato per il web. Nel volume sono presenti due storie, una di Lloyd e Jackson, una dei campani Antonio Bifulco e Giuseppe Rungetti.
Poi un autore che io adoro, un amico, un grande artista: Miguel Ángel Martín. Da quando mi ha detto che Brian the Brain era una trilogia non lo mollo più. Stavolta presenta un agile portfolio intitolato Film dove re-interpreta a modo suo le locandine di film cult molto vicini al suo modo di sentire come "Il Pasto Nudo", "Tetsuo", "La Mosca" e tanti altri.
Ci verrà a trovare l’autore del saggio su Tex di cui parlavamo prima, il carissimo Raffaele de Falco, nel weekend, insieme a Bruno Brindisi, che autograferà e sketcherà per noi tutte le ore che riusciremo a strappargli!
Come dire: internazionali, ma salernitani.
Non mancheranno Pierz e Davide La Rosa, che con il loro La Bibbia 2 sono una vera e propria attrazione allo stand. I loro fan li adorano.
Ci sono saltati almeno due grandi ospiti e cercheremo di portarli al Comicon o alla prossima Lucca.
Ci sarà anche un altro… uno che per me è un vero “big”, il grafico delle copertine NPE, Sebastiano Barcaroli, con cui mi capisco sempre al volo su quello che voglio… e quando decide di stupirmi e andare contro tutte le mie indicazioni ci azzecca sempre.
Dulcis in fundo, Enzo Rizzi, il creatore del personaggio Heavy Bone, ossia il serial killer di Rockstar, con La Storia del Rock a Fumetti. Enzo è un outsider del settore. I suo stile è sporco e realistico e scuro come il Metal ed il Rock vogliono essere, come le fanzine di una volta. Paradossalmente tra tanti grandi nomi, chissà che il campione di incassi non sarà proprio il volume di Enzo!

In generale, ci dareste un parere sull'attuale panorama fumettistico italiano?
Non saprei. Vedo troppe persone che non si soffermano a pensare su quello che fanno e perché lo fanno.
Vedo piccoli editori che lo fanno per passione e criticano i grandi, ma abboccano alla prima sirena dell’incasso facile appena un albetto gli va bene, si snaturano e falliscono.
Vedo editori che ho sempre invidiato ma che scopro avere dei bilanci che non gli consentiranno di andare avanti a lungo.
La Bao sta facendo molte cose belle, e sono curioso della nuova iniziativa di Alessio D’Uva.
Poi ho un bel mucchio di considerazioni personali sul mercato, ma temo che le terrò per me e spero che il mio successo sia anche dovuto a queste piccolezze in più che spero di aver capito e che sono, come dire, il mio know how. Incrocio le dita!

Come è stato questo 2013? Cosa si prospetta per il 2014?
Il 2013 è stato un anno di forte crisi, e spero che Dio non mi fulmini se dico che la crisi non sempre è un fatto negativo. Ci aiuta a non montarci la testa, a tornare alle radici, a decidere di non lasciare l’acqua aperta e la luce accesa quando non serve, a capire davvero cosa è importante e cosa no. La crisi è anche un setaccio che scerne le persone di cui fidarsi e da quelle di cui non fidarsi...
Per cui la crisi è stata per me una grande maestra. Nel 2014, che vi sia la crisi o meno, spero di saper metter a frutto questi insegnamenti. E spero che una crisi torni periodicamente ad additarmi le cose come stanno, come un Aristotele nella Scuola di Atene di Raffaello che, mentre Platone gli indica in cielo, gli faccia segno di rimando di concentrarsi sulla realtà presente.
Penso che la NPE non sia nemmeno l’ombra della casa editrice che ho in mente e mi auguro di avere l’umiltà e la fermezza di proseguire lungo il mio cammino a passo d’uomo.

Intervento chirurgico per George Pérez

  • Pubblicato in News

1381935006Il celebre disegnatore George Pérez dovrà presto sottoporsi a un intervento chirurgico all'occhio sinistro, la cui vista si sta lentamente deteriorando e (a peggiorare le cose) rischia di colpire anche l'occhio destro.

Un problema che Pérez si trascina avanti da alcuni mesi (ultimamente andava in giro con una fascia sull'occhio malato) e che, dopo aver visto fallire metodi come il laser, ora lo costringerà a ricorrere alla chirurgia convenzionale, ovvero un intervento manuale di pulizia dell'occhio.

Nonostante tutto, però, Perez, il quale ora lavora per Boom Studios e continua a comparire alle fiere del fumetto, rimane ottimista. "Sì, ho una grande battaglia davanti a me ma, con tutte le preghiere, il supporto e gli auguri di pronta guarigione che mi sono stati rivolti - e cosa più importante l'amore e la forza indomabile di mia moglie Carol - ce la farò".

Sottoscrivi questo feed RSS