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Riccardo Galardini

Riccardo Galardini

Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno: Recensione

  • Pubblicato in Screen

il-cavaliere-oscuro-il-ritorno_1“Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno” è un film grandioso, epico, straordinario. Che incidentalmente è anche un film su Batman.

Sono passati otto anni dal termine de “Il Cavaliere Oscuro” e da allora Gotham ha vissuto un periodo di pace anche grazie alla celebrazione del mito di Harvey Dent. Da otto anni non ci sono più stati avvistamenti di Batman, considerato l'assassino di Dent, e anche Bruce Wayne vive da recluso, ancora sconvolto dalla morte della sua amata Rachel. Un furto ad opera di un’abile ladra, un incontro con un giovane poliziotto dal passato simile a Wayne e, soprattutto, l'arrivo in città del mercenario Bane metteranno in moto una catena di eventi che farà tornare Wayne nei panni dell'Uomo Pipistrello, pur con qualche acciacco di troppo e contro un nemico fisicamente più forte di lui e decisamente più motivato. Si tratta forse dell'ultima battaglia del paladino della giustizia, costretto ad affrontare un'altra personificazione dell'anarchia?

Si chiude la trilogia di Christopher Nolan che, anche grazie all'aiuto del fratello Jonathan in fase di sceneggiatura, porta a termine la storia che intendeva raccontare, contrapponendo l'ordine e la giustizia al caos e all'anarchia. Questo terzo film riprende praticamente tutti gli elementi lasciati in sospeso nei due precedenti (Joker a parte, per ovvi motivi) e li fa convergere in una pellicola dove lo scontro tra anarchia e ordine precostituito si manifesta in maniera ancora più palese che in precedenza.

Ad un inizio coinvolgente si contrappone una parte centrale fin troppo ricca di sottotrame ed elementi apparentemente slegati tra loro, con alcuni buchi narrativi probabilmente dovuti ad una fase di editing che ha lasciato sul terreno scene di raccordo che avrebbero aiutato la fluidità di un film comunque effettivamente già troppo lungo. Ma tutti questi difetti, presenti bene o male in tutta la filmografia recente di Nolan, vengono ampiamente lasciati alle spalle di fronte ad un finale grandioso, epico e toccante. Tutte le sottotrame convergono fluidamente verso la loro naturale ed ovvia conclusione in un crescendo straordinario che non annoia mai e che soddisfa pienamente lo spettatore. Non mancano elementi che faranno più che felici i fan di Batman, tra Batwing e, beh, un paio di sorprese che non vi anticipiamo per non rovinarvi il piacere di scoprirle.

Questa fluidità nell'integrare le varie sottotrame vale anche in quella che appare la storyline più superflua di tutte ai fini del'avanzamento generale della storia, vale a dire l'inserimento e l'evoluzione di Selina Kyle, a.k.a. Catwoman (anche se nel film non viene mai chiamata esplicitamente in questo modo). Qualsiasi scena in cui lei appare poteva tranquillamente essere eliminata dal film, qualsiasi aiuto/contrasto fornito a Batman poteva essere svolto da un qualsiasi altro personaggio (e ce ne sono davvero tanti in questo film). Ma anche se la sensazione di sovraffollamento ne avrebbe sicuramente giovato, la presenza di Selina è incredibilmente ben amalgamata e anzi sembra paradossalmente difficile immaginare questo film senza di lei, soprattutto grazie all’impressionante prova d'attore mostrata da Anne Hathaway, che interpreta magnificamente una Catwoman sensuale e pericolosa.

Ma è l'intera ambientazione supereroistica ad essere forzata e quindi facilmente rimovibile senza intaccare l'identità del film. Perché “Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno” non si basa su Batman e neanche su Bruce Wayne. Christian Bale, pur fornendo un'ottima interpretazione, non è il vero protagonista del film e allo stesso tempo la pellicola sarebbe potuta essere incentrata su un qualsiasi altro personaggio con pochi cambiamenti alla trama generale. Batman viene usato come semplice pretesto e il protagonista, come detto, è lo scontro tra due distinte visioni della società moderna: ordine e caos. Una volta accettato questa non certo trascurabile caratteristica il film si dimostra ampiamente godibile, con un ottimo passo, una regia notevole e un copione ricco ed efficace, anche se a volte troppo poco sottile nell'esprimere le proprie tematiche.

Tra gli altri elementi da segnalare si conferma l'ottima colonna sonora di Hans Zimmer, che riprende ed espande quanto ascoltato nei film precedenti, e sono da lodare le interpretazioni dei numerosi attori, tra tutti Joseph Gordon-Levitt (John Blake) e Thomas Hardy nei panni di un Bane che soffre forse un po' troppo la presenza della maschera sul volto, rendendola più un problema per la resa della voce dell'antagonista che un vero e proprio spauracchio.

Batman non molla (quasi) mai

  • Pubblicato in Focus

Batman_497Uno degli aspetti migliori di Batman è che non molla mai. Qualsiasi cosa succeda lui è sempre pronto a lottare e a indossare quel maledetto mantello. Sempre. Sempre?

Beh, proprio sempre no.
Perché negli anni a molti autori è venuta la voglia di scrivere la storia più improbabile di tutte: "E se Batman mollasse?". Una domanda legittima, che di per sé è già un ottimo inizio di storia, ma che occorre usare con il contagocce per non inflazionarla. Ma in 70 anni di storie non sono state poi molte le volte che Bruce Wayne, volente o nolente, ha detto basta.

Bruce a Pezzi

Lo scontro con Bane/Flagello, descritto altrove in questo speciale, è forse il caso più eclatante. Con la schiena a pezzi era impensabile che Bruce potesse indossare il costume da Cavaliere Oscuro e proprio per questo quella storia è rimasta così impressa nella mente dei lettori. Perché dimostrava ancora una volta e in maniera particolarmente drammatica l'aspetto più affascinante di Batman: che è solo un essere umano, e come tale è perennemente in pericolo quando pattuglia le strade di Gotham o si scontra con un supercriminale decisamente più forte di lui.

In seguito a questa sconfitta toccherà a Jean-Paul Valley (Azrael) indossare il mantello per sconfiggere Bane, ma la sua permanenza nei panni dell'Uomo Pipistrello durerà poco, giusto il tempo di impazzire, posseduto da una setta religiosa, e di essere sconfitto proprio da Bruce Wayne, nel frattempo guarito magicamente durante una missione compiuta nonostante le sue condizioni di salute.

La morte di Batman: Batman R.I.P., Crisi Finale

Se nello scontro con Bane fu la schiena a pezzi a costringere Bruce Wayne a ritirarsi, più recentemente toccò nientemeno che a Darkseid far ritirare il playboy milionario, nel discusso Final Crisis, scritto da Grant Morrison. L'evento fu preceduto da una storyline sviluppata proprio dallo scrittore scozzese e suggestivamente intitolata "Batman R.I.P." dove Bruce Wayne fu drogato, reso pazzo e seppellito vivo da uno dei più strani nemici mai ideati per l'uomo pipistrello: il Guanto Nero. Ma nessuno di questi stratagemmi funzionò: Batman ancora una volta riuscì a sconfiggere il proprio avversario, avendo previsto tutto e avendo programmato la sua via di fuga con ampio anticipo. Perché, come scrive lo stesso Morrison, "Batman ha sempre un piano".

Ma nessuno dei suoi piani gli impedì di essere colpito apparentemente a morte dai raggi Omega provenienti da Darkseid. E quel che seguì fu un periodo in cui non era più Bruce Wayne ad indossare i panni del Cavaliere Oscuro, bensì Dick Grayson, il primo Robin nonché attuale Nightwing. Questo nuovo status quo durò un paio di anni, con Damian Wayne che divenne il nuovo Robin (forse il Robin più intrigante di sempre) e con Dick che riuscì a farsi apprezzare anche nei panni di Batman. Ovviamente rimaneva nell'aria il forte sospetto che si trattasse di una situazione temporanea, che prima o poi sarebbe tornato Bruce Wayne. Così in effetti accadde, ma non fu semplice.

Batman: il Ritorno e Batman Inc.

Dapprima scoprimmo che Bruce stava saltando nel tempo, attraversando i secoli e dando vita alla leggenda della famiglia Wayne (su Batman: The Return of Bruce Wayne, sempre di Grant Morrison). Poi, una volta tornato e osservato il suo vecchio pupillo all'opera, decise di lasciargli indossare il mantello. Ma questo non gli impedì di tornare a vestire i panni di Batman, anzi. Bruce Wayne infatti annunciò al mondo intero che da sempre finanziava il Cavaliere Oscuro e che era intenzionato ad espandere questa sua collaborazione con altri vigilanti mascherati. Era l'inizio di Batman Inc., serie giunta alla sua seconda incarnazione proprio in questo periodo, con Batman che recluta propri emuli finanziandoli ed aiutandoli nella lotta contro il crimine.

52: Un mondo senza Batman (e Superman e Wonder Woman)

Ma torniamo indietro di qualche anno a quello che, di fatto, è stato il solo vero ritiro ufficiale (e volontario) di Bruce Wayne dalle strade di Gotham. Si era appena conclusa “Infinite Crisis” e tutte le serie DC fecero l'impensabile: saltarono avanti di un anno. Un anno durante il quale Superman, Wonder Woman e, incredibilmente, Batman si presero una pausa, volenti o nolenti, anche se per i lettori questa assenza non durò neanche un mese, dato che nei primi albi targati "One Year Later" i tre supereroi tornarono operativi. La storia dell'anno durante il quale Batman (e Superman, e Wonder Woman) non furono attivi venne narrata sulle pagine del settimanale 52 e in alcuni flashback delle serie principali, sulle quali scoprimmo che fu Harvey Dent a sostituire il Cavaliere Oscuro nella sua battaglia contro la malavita, salvo poi ricadere nel crimine a sua volta. Il ritiro di Batman fu giustificato sotto forma di ritiro spirituale per meglio comprendere la natura criminale dei suoi avversari, per ritemprare lo spirito e il corpo. Batman non aveva smesso di lottare: si stava solo preparando meglio per la battaglia.

Dark_knight_returnsIl ritorno del Cavaliere Oscuro

Il ritiro più famoso della storia di Batman è però senza ombra di dubbio rappresentato sulle pagine di The Dark Knight Returns. L'inizio di questa famosa opera di Frank Miller vede infatti Bruce Wayne invecchiato e ritirato oramai da dieci anni, anche a causa di un accordo tra il governo e i supereroi. Ma la violenza di un gruppo organizzato di mutanti lo convincerà ad indossare il costume da pipistrello ancora una volta, mettendo a rischio il proprio vecchio e fragile corpo. Il suo ritorno, oltre ad ispirare una nuova Robin, sarà l'inizio di una rivoluzione contro il disastroso status quo di questa civiltà futuristica. E non potevamo aspettarci niente di meno da Batman.

Batman da vecchio: Batman Beyond

Ma non è stato solo nei fumetti che Batman è invecchiato ritirandosi dalla carriera supereroistica. Anche nei cartoni animati era arrivato per Bruce Wayne il momento di cedere il passo ad un nuovo Cavaliere Oscuro, come illustrato in “Batman Beyond” (“Batman of the Future” in Italia), cartone che riprende lo stile e le tematiche dei cartoni precedenti di Batman (“Batman: The Animated Series”) ma ambientando il tutto alcuni anni nel futuro, con Bruce Wayne oramai vecchio ed estromesso persino dall'azienda di famiglia. Troverà però il modo di fare da mentore ad un nuovo Batman, Terry McGinnis, che scopriremo essere legato geneticamente a Bruce Wayne (durante l'episodio "Epilogue" di Justice League).

Epilogo

Come dicevamo, nella lunga storia di Batman Bruce Wayne ha spesso appeso il suo costume al chiodo, abbandonando la sua crociata contro il crimine. Ma praticamente ogni volta questa "scelta" è stata dettata da cause di forza maggiore, oppure come semplice pretesto per raccontare un futuro in cui introdurre un nuovo Batman o per reintrodurre lo stesso Bruce Wayne. Perché nella continuity ufficiale Batman non smetterebbe mai di combattere il crimine. Perché Batman non molla mai.

Uscite Italycomics ottobre 2012

  • Pubblicato in News

2459781-prev_img_superSono state diffuse le uscite della casa editrice Italycomics previste per ottobre 2012. Tra le novità continua Game of Thrones, la trasposizione fumettistica dell'omonimo libro di George R.R. Martin e della serie televisiva. Prosegue inoltre la ristampa in volumi per le serie Boom! Irredimibile e Hero Squared.

Di seguito la lista completa degli albi con i dati tecnici.

A GAME OF THRONES N.9
di GEORGE R.R. MARTIN, DANIEL ABRAHAM E TOMMY PATTERSON
17x26, S, 32 pp, col.
€ 3,50

IRREDIMIBILE VOLUME 3
di MARK WAID E DIEGO BARRETO
17x26, B, 96 pp, col.
€ 13,90

HERO SQUARED VOLUME 3
AMORE E MORTE
di KEITH GIFFEN & J.M. DEMATTEIS, ABRAHAM E WATSON
17x26, B, 96 pp, col.
€ 13,90

Uscite Bao Publishing ottobre 2012

  • Pubblicato in News

17305Sono state diffuse le uscite previste per ottobre 2012 per la casa editrice Bao Publishing, tra cui segnaliamo Strega Madrina di Jill Thompson, il secondo volume di Beta di Luca Vanzella e Luca Genovese e Zombo - Posso mangiarti, per favore? di Al Ewing e Henry Flint.

Di seguito trovate la lista completa con i dati tecnici dei volumi.

STREGA MADRINA
di Jill Thompson
18x25, B+al, 208 pp, col.
€ 19,00

BETA VOL.2 [DI 2]
di Luca Vanzella, Luca GenoVese
15x21, B+sc, 224 pp, b/n
€ 16,00

ZOMBO - POSSO MANGIARTI, PER FAVORE?
di Al Ewing, Henry Flint
18x25, B, 112 pp, col.
€ 13,00

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