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Giuseppe Zimbalatti

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La Marvel cancella la serie di Nighthawk

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La chiusura della serie era nell'aria già da qualche giorno, dal momento che il titolo non era apparso tra le "solicitations" ufficiali diffuse dalla Marvel per il mese di novembre.

Infatti Nighthawk, serie dedicata a "Nottolone" dello Squadrone Supremo che aveva esordito nel maggio scorso, si concluderà in ottobre con il #6 e a darne conferma sono stati l'autore, David Walker, e il disegnatore, Ramon Villalobos, dai loro rispettivi account Twitter.

Nella giornata del 27 agosto scorso, con tre tweet nell'arco di mezzora, Walker ha sottolineato come la Marvel abbia supportato la serie in tutti i modi e come la casa editrice abbia intenzione di far rientrare il personaggio nei suoi piani futuri.
Ha inoltre rimarcato come, nonostante i buoni riscontri e le buone recensioni ricevute, la casa editrice abbia dovuto cancellare la serie per via delle scarse vendite. "La qualità non è sempre sufficiente a garantire il successo. I fumetti sono un'industria che dipende dagli introiti e dalle vendite. Triste ma vero".
Ha inoltre annunciato che la Marvel ha intenzione di rilasciare un volume comprensivo dei 6 numeri di Nighthawk nel 2017.

Ramon Villalobos che, tra l'altro, sarà sostituito da Martin Morazzo nel #5, gli ha fatto eco poco dopo riconoscendo il supporto offerto dalla Marvel e dicendosi grato di aver fatto parte del progetto.

Nighthawk #5 uscirà negli USA il 28 settembre, mentre l'ultima uscita è prevista per il 26 ottobre.

Anteprima di Teen Titans: Rebirth #1

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Il ritorno del Wally West pre-Flashpoint ha, a dir poco, rubato la scena a quello che, nel frattempo, in qualità di nuovo Wally New 52, aveva indossato il manto di Kid Flash.

Un "nuovo Wally" che riscopriamo in questa anteprima di Teen Titans: Rebirth #1, che uscirà il prossimo 28 settembre ad opera di Benjamin Percy e Jonboy Meyers.
E, insieme a lui, troveremo Damian Wayne e la nuova formazione dei Giovani Titani da lui reclutata: Starfire, Raven, Beast Boy e, appunto, Kid Flash.
Uniti dovranno affrontare nientemeno che il nonno di Damian, ossia Ra's al Ghul.
Una bella sfida che metterà Damian alla prova: il terribile ragazzino sarà effettivamente in grado di guidare il gruppo, o verrà esautorato dal ruolo di autoproclamato leader?

In gallery l'anteprima di Teen Titans: Rebirth #1. Autore della variant cover è Evan Shaner.

The Fuse 1, Il turno russo

"Caelum non animum mutant qui trans mare currunt", diceva Quinto Orazio Flacco, ovvero "il cielo, non l'animo mutano quelli che corrono attraverso il mare". Gli faceva eco Lucio Anneo Seneca, con il suo "Animus debes mutare, non caelum". In pratica, possiamo cambiare il cielo sotto cui viviamo, potremo allontanarci quanto ci pare da un luogo, ma difficilmente potremo cambiare l'animo umano. Un concetto lasciatoci in eredità da grandi pensatori latini che però è permeato anche nella cultura germanica, visto che un proverbio tedesco recita "Il viaggiare cambia le stelle, ma né la testa né il cervello".

Sembra ne abbiano tenuto conto gli autori di The Fuse vol. 1 - Il turno russo, primo capitolo di una nuova serie investigativo-fantascientifica, edita Image Comics e proposta in Italia da SaldaPress.
La storia, scritta da Antony Johnston e disegnata da Justin Greenwood, è infatti ambientata in un non precisato futuro in cui l'umanità ha mutato a tal punto il cielo sotto cui vivere da colonizzare Luna e Marte e da realizzare una città orbitante, il Fuse, posta a circa 36000 Km dalla Terra e abitata da mezzo milione di persone. E proprio tedesco è il detective Ralph Dietrich - uno dei protagonisti di questo primo capitolo - che, come tanti altri, per cercare di sottrarsi ad un misterioso passato sulla Terra, accetta volontariamente di andare a lavorare sul Fuse.
Ma, come ci hanno insegnato saggi e filosofi, per quanto lontano si possa andare, non si può cambiare il nostro animo, né quello degli altri.

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Una volta giunto gli viene assegnato il partner, il sergente Klementine Ristovych, detta Klem, un'anziana poliziotta dalle fattezze mascoline, tra "i primi a scendere" sul Fuse, quindi una pioniera, una donna d'esperienza, dal carattere un po' brusco e che, per quanto profondamente umana, sembra inasprita dagli anni e dalla durezza della vita; cinica e disincantata, a tratti apparentemente fredda, specialmente nei rapporti col figlio, molto diverso da lei e incline invece alla diplomazia e alla politica.

I due si trovano ad indagare su un caso di duplice omicidio, in cui vittime sono due "cabler" ossia due "clochard", persone fuori dal sistema che hanno scelto (o sono state costrette) a vivere ai margini della società, all'interno di cunicoli e tra le intercapedini del Fuse.
Appare subito chiaro quindi come, nonostante l'immensità dei traguardi raggiunti da un'umanità riuscita a colonizzare lo spazio, esista ancora l'ingiustizia, la povertà, la discriminazione, la violenza. Anzi, il tutto sembra essere ancora più esacerbato e pare non esservi traccia di solidarietà e compassione tra le diverse classi sociali.

Le indagini sulla morte di due emarginati condurranno a scoprire una trama che arriverà a coinvolgere la politica del Fuse e i suoi protagonisti ma, alla fine, sarà il fattore umano, vero fulcro della vicenda, a prevalere sulla chiave di lettura politica e sulle logiche di potere, confermando come le debolezze e le passioni siano sempre le medesime grandi molle a spingere le azioni dell'uomo.

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La trama tessuta da Antony Johnston parte con le migliori intenzioni e con grandi promesse e ambizioni. Tuttavia non riesce a mantenerle tutte fino alla fine e manca forse il sussulto, il momento che catturi dal punto di vista emozionale.
I ritmi del racconto sono buoni, anche se in alcuni passaggi i dialoghi non scorrono in maniera molto fluida e non convince sempre il dipanarsi delle dinamiche e della dialettica investigativa.
La vera forza motrice nel corso della lettura è la curiosità di scoprire chi sia il colpevole anche se, con lo scorrere delle pagine, appare via via chiaro che non ci sarà mai il "cambio di marcia", quel momento in cui il lettore sobbalza sulla sedia e rimane intellettualmente o emotivamente conquistato.

Apprezzabile rimane tuttavia il lavoro di fusione tra giallo/poliziesco e fantascienza, e ciò che ne risulta è un vero e proprio universo narrativo in cui "terrestre" e "spaziale", antico e futuristico, si amalgamano con naturalezza.
Una storia che, lungi dal condurre su sentieri fantascientifici o iperbolici, rimane bene aderente alle tematiche dell'animo e delle sue pulsioni che, anche in un futuro e in un luogo così lontani, rimangono sempre a fondamento di tutte le azioni umane.
Il sottotitolo di questo primo volume, "Il Turno Russo", è dovuto al fatto che, quando sul Fuse è mattino, all'inizio del turno di lavoro dei due poliziotti, la Terra mostra la faccia dal lato della Russia. Un'immagine simbolica di come la Terra, cioè le origini e le radici dell'umanità, rimangano il punto di riferimento anche sul Fuse, e tutto, comprese le azioni delle persone, rimangono strettamente legate a quelle origini e a quelle radici: passioni, odi, amori, sentimenti, vizi e virtù.
Il racconto di un delitto e di un retroscena triste, che ne fa una storia di intrigo, violenza, sofferenza, rancore e vendetta dal tono però, nel complesso, non entusiasmante e dal retrogusto forse un po' artificioso.

I due protagonisti poliziotti, la russa veterana Klem e il giovane tedesco di colore Ralph, non entrano mai in simbiosi e neanche in vera sintonia. Si alternano e si incrociano come due figure che si trovano incidentalmente nella stessa storia, ma non entrano mai in armonia tra loro dal punto di vista narrativo. Molto diversi tra loro, paiono non diventare mai veramente complementari.
Alla fine la vera protagonista risulta la vecchia Klem il cui carattere un po' arcigno, ma comunque schietto e leale, viene ampiamente messo in scena.
La sua personalità è senza dubbio quella meglio delineata e  ruba letteralmente la scena a Ralph Dietrich o, come lo canzona lei, "Marlene", citando la grande attrice del passato ormai sul Fuse dimenticata dai più.
Ralph, le cui motivazioni che lo hanno spinto a "cambiare cielo" rimangono misteriose, non viene caratterizzato bene e a fondo. Un detective che cerca di fare sempre la cosa giusta, coraggioso, pronto all'azione. Ma dal punto di vista umano traspare ben poco del personaggio.

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I disegni di Justin Greenwood non puntano particolarmente sulle espressioni e sulla psiche dei personaggi ma degne di nota sono, tuttavia, le illustrazioni del contesto e delle location in cui si svolge l'azione. Il Fuse è caratterizzato bene e i disegni, insieme ai colori dai toni prevalentemente freddi di Shari Chankhamma, riescono a rendere delle atmosfere che, qua e là, ricordano ora Blade Runner ora Matrix.
Niente virtuosismi né tavole spettacolari, ma piuttosto un lavoro minimale e discreto.
Storia e disegni sembrano puntare, più che sui singoli personaggi, sulla storia e sulla coralità del racconto.

Un volume d'esordio con pregi e difetti; una lettura nel complesso sufficientemente gradevole anche quando non entusiasmante e che offre comunque ampi margini di miglioramento e legittima l'attesa per i capitoli successivi.

Anteprima di Earth 2: Society Annual #1

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Su Terra-2 Dick Grayson è Batman. E per lui arriva un momento cruciale su Earth 2:Society Annual #1, in uscita il prossimo 31 agosto, scritto da Dan Abnett e disegnato da Bruno Redondo e Diogenes Neves.

Non solo dovrà dimostrare di essere degno erede di Bruce e Thomas Wayne e non una semplice controfigura, ma Dick dovrà ritrovare il proprio figlio scomparso. Lo farà come Dick Grayson o come Batman? In ogni caso, questa storia segnerà un punto di svolta per Batman di Terra-2.

In gallery l'anteprima di Earth 2:Society Annual #1. La cover è di Bruno Redondo.

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