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Giorgio Parma

Giorgio Parma

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Barking Dogs & Tiny Bones: 13 autori italiani per un'antologia ispirata dal Blues

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Ha da poco fatto il suo debutto su Kickstarter una nuova campagna di raccolta fondi dedicata ad una antologia a fumetti tutta italiana ispirata al Blues dal titolo Barking Dogs & Tiny Bones.
Dietro a questo progetto troviamo un neonato gruppo indipendente di giovani artisti italiani che si mette in gioco realizzando un volume che raccoglie 12 storie inedite realizzate da 13 autori: Mattia Ammirati, Marta Bertello, BioNdo, Giulia Brillini, Erica di Elle, Mirko di Noia, David Ferracci, Francesca Ferrara, Bjorn Giordano, Diana Marciano, Arianna Melone, Giovanni Nardone, Giulia Natiello e Paola Zanghì.

L'antologia conterrà storie ispirate da particolari canzoni Blues, che verranno peraltro raccolte in una playlist su Spotify come colonna sonora per questa lettura. Storie "di fuga, di bassifondi e locali malfamati, storie al confine tra sogni abitati da musicisti, cani, chitarre e una realtà fatta di mostri interiori, depressione, disperazione. Storie di amore ed erotismo. Storie di silenzio e rumore. Storie di cose sacre e terrene": così viene presentato con fascino questo progetto dagli stessi autori.

3.500 € è l'obiettivo della campagna, che permetterà di finanziare la produzione del libro, con altri stretch goal a seguire.
Ci sarà tempo fino al 2 agosto per partecipare a questa raccolta fondi e poter così acquistare il volume di 52 pagine a colori. Numerosi sono i perk disponibili, tutti a prezzi piuttosto accessibili, a partire da 15€ per la copia cartacea brossurata del volume con copertina realizzata da Zuzu.
Potete contribuire acquistando uno dei perk disponibili a questo indirizzo, o cliccando sull'immagine qui sotto.

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Attaccapanni Press: al via il crowdfunding di SYNTH/org

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Parte oggi su Indiegogo la campagna di crowdfunding per la nuovissima antologia a fumetti di Attaccapanni Press, l'etichetta editoriale indipendente capitanata da Ariel Vittori e Laura Guglielmo.

Dopo aver affrontato tematiche come la magia, la stregoneria e il mistero (Grimorio I e II), l'erotismo (Melagrana) e il tema dell'incontro (Ave), l'antologia a fumetti del 2019, dal titolo SYNTH/org, sarà incentrata sulla vita sintetica, sul rapporto tra uomo e costrutti artificiali senzienti: robot, androidi e cyborg di ogni sorta.
Il progetto punta ad esplorare il rapporto tra robot e umani, e tra i robot e la loro stessa umanità o totale trascendenza da essa, con racconti ambientati nello spazio profondo, nel futuro, ma anche in mondi fantasy che sanno di passato, o colorati universi paralleli e alieni.

Come sempre, parteciperanno all'opera numerosissimi fumettisti del panorama internazionale, con un occhio di riguardo per gli artisti nostrani, siano essi affermati o al loro debutto, come Francesco Ramilli, Daniele Aquilani, Enrica e Kam e Arianna Climaci.
La cover del volume sarà affidata invece alle sapienti mani di LRNZ.
Di seguito trovate la lista di tutti gli autori coinvolti nel progetto.

        Francesco Guarnaccia
        Laura Guglielmo
        Luca Claretti
        Beatrice Zeo Bovo
        Susanna Rumiz
        Francesco Ramilli & Daniele Aquilani
        Zeno Colangelo
        Arianna Climaci
        Valeria Favoccia
        Enrica & Kam
        Albhey Longo
        Giorgio Abou Mrad
        Leonardo Mazzoli

La campagna durerà 30 giorni, quindi fino al 29 giugno, e durante questo periodo sarà possibile acquistare i perk disponibili sulla pagina ufficiale del progetto ospitato su Indiegogo. L'obiettivo finale sarà quello di finanziare la realizzazione di un volume brossurato formato 16x23, di più di 150 pagine a colori, stampato in offset.

Segnaliamo in particolare la presenza del pacchetto Gigabyte dove sono presenti tutti i libri di Attaccapanni previsti per il 2019, ad un prezzo scontato. Oltre all’antologia robotica, dunque, anche i seguenti volumi:

Clessidra n°2 (62 pagine, spillato a colori) - periodico annuale sul tempo, quest’anno dedicato ai quarti di giornata. 4 storie di 12 pagine: Ariel Vittori all’alba, Genny Ferrari (Cyrano - Kleiner Flug) al mezzogiorno, Chiara Raimondi (L’Agente Segreto - Shockdom) al tramonto e Yi Yang (Aiuto! - Bao Publishing) alla mezzanotte.

Iconoclast (52 pagine, spillato a colori) - nuovo monografico di Walter Baiamonte (L Tiers - Shockdom), che ci racconta una dinamica lotta senza esclusione di colpi tra un mostro sacro e un astro nascente della fotografia. Una sfida a chi catturerà l’immagine dell’altro, fino all’ultimo flash, per dimostrare chi tra i due sia il vero artista e chi un mero soggetto.

Impronte (80+ pagine, brossurato, in uscita in tardo autunno) - un libro illustrato del talentuoso Stefano Martinuz. Il diario di viaggio di un giovane costretto a scappare da una casa ormai in cenere, che si ritrova ad attraversare un mondo fantastico costellato di creature magiche, pericoli e, forse, amici.

Potete prendere parte alla campagna crowdfunding qui.

La Vedova Bianca: un reality show dedicato ai fumetti nell'autoproduzione di Fran

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La fumettista e vignettista Fran De Martino (La Sai a Mammeta?), in arte Fran, ha di recente pubblicato il suo primo progetto di storia a fumetti vera e propria: il primo volume (di due) de La Vedova Bianca, autoproduzione incentrata su di un reality show dedicato al mondo del fumetto presentata in anteprima al Napoli Comicon 2018.
L'opera la potete trovare interamente sul sito ufficiale dell'autrice, mentre potete acquistare l'albetto cartaceo sullo store TicTail.

Qui di seguito invece potete trovare una breve sinossi e le prime pagine dell'opera, come riportate nel comunicato stampa ufficiale.

"C'è fermento negli studi del network televisivo Canale Channel: durante una riunione vengono discussi i nuovi programmi da inserire in palinsesto. La gelida Presidenta a capo dell'emittente sembra avere le idee chiare, ma un evento imprevisto porterà la rete ad un drastico cambio di rotta.

Un reality show dedicato ai fumetti: idea bislacca o colpo di genio?
La risposta sembrerebbe scontata per una persona dotata del minimo buonsenso, ma non per una rete televisiva disposta a tutto per racimolare ascolti... E di certo non per un aspirante fumettista a caccia di notorietà.

Fra i tanti dubbi che serpeggiano dietro le quinte tra i membri dello staff e le trame dell'inquietante e in (dolce?) attesa Presidenta del network, le luci della ribalta si accenderanno in modo del tutto imprevisto su un paffuto e bizzarro disegnatore e la sua "creatura", una fatina dall'aspetto tutt'altro che rassicurante..."

Fran (Napoli, 1984) si è occupata di fumetti per un periodo di tempo abbastanza lungo da potersi dichiarare fumettista senza che la gente le chieda in tono compassionevole "E di lavoro, invece?".
Ha disegnato, tra gli altri, per Loescher/Zanichelli e Rizzoli. Dal 2012 è il Bob Mankoff di Fanpage.it: si occupa di satira, disegna vignette e quando ha tempo scrive di fumetti (solo quelli che le piacciono, però). Nel 2014 ha disegnato per 'roundmidnight edizioni il libro satirico illustrato La Sai a Mammeta?.

Fanzaghirò: l'operazione nostalgia per l'amata eroina anni '90, intervista all'ideatore Giopota

Vi abbiamo già parlato di Fanzaghirò, la fanzine curata e ideata da Giopota e Thomas Govoni, dedicata all'iconica serie TV anni '90 Fantaghirò. Il progetto, attualmente in crowdfunding su Indiegogo, ha già raggiunto il 90% del budget complessivo prefissato in meno di una settimana. Abbiamo quindi fatto quattro chiacchiere con l'ideatore principale di questa iniziativa, per comprenderne meglio il significato, l'obiettivo e la struttura del prodotto.

Potete contribuire al progetto acquistando uno dei perk disponibili sulla pagina ufficiale della campagna di crowdfunding a questo indirizzo. Nell'articolo, abbiamo riportato alcune illustrazioni diffuse in rete e relative all'opera; sono state realizzate, in ordine di apparizione, da Noemi Gambini, Freddie Tanto e Fabio Mancini.

Bentornato su Comicus!
Partiamo subito con una domanda secca: cosa ti ha spinto ad organizzare una fanzine su Fantaghirò? Ha per caso a che vedere con l’entrata del brand nel catalogo Netflix?

Sì, esatto, ha a che vedere con Netflix e con il mio pessimo senso dell'umorismo. Ci sono stati quei due giorni dove non si parlava d'altro che di Fantaghirò in streaming legale e scrissi per ridere uno status su Facebook dove proponevo di farne una fanzine perché l’idea del nome era buffa. E la gente mi ha preso sul serio, tantissima gente. Magari qualcuno stava solo al gioco ma l’entusiasmo era talmente alto che mi sono detto che quasi quasi l’avrei fatta davvero. Ho chiesto a Thomas Govoni di Renape se voleva aiutarmi a realizzarla ed eccoci qua.

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Questa vostra produzione artistica si rifarà prevalentemente allo sceneggiato televisivo o recupererà anche elementi più originali legati alla fiaba di Calvino o alla novella di Nerucci?

Assolutamente alla serie TV. Non perché si voglia ignorare le fonti originali della fiaba, ma è un'operazione nostalgia che punta a rendere omaggio a un'estetica molto forte come quella del telefilm.

Come sarà strutturata quest’opera? Quali saranno gli elementi principali, il filo conduttore e la tipologia di lavori contenuti?

Per lo più saranno illustrazioni singole ma ci saranno anche molti fumetti di due pagine ciascuno. Non abbiamo dato altra indicazione agli autori che non fosse il tema della fanzine e sono arrivate risposte molto variegate. Alcuni parlano della loro esperienza con la serie, altri hanno ripensato e riproposto scene culto, altri ancora ridisegnano i loro personaggi preferiti. Ad ogni modo sarà sicuramente una raccolta di opere femministe, dove i ruoli di genere saranno costantemente ribaltati. Sono davvero contento del risultato.
Potete contribuire al progetto acquistando uno dei perk disponibili sulla .

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Come sono stati scelti gli artisti che hanno partecipato a questo lavoro?

Abbiamo scelto prima di tutto quelli che hanno risposto al mio post di cui sopra. Perché erano entusiasti dell’idea e sono anche disegnatori molto bravi, che stimo. Poi abbiamo chiesto un po' in giro e devo dire che ci siamo ritrovati con 40+ autori senza neanche accorgercene. Molti altri autori, dopo che la pagina Facebook del progetto è andata online, ci hanno chiesto di partecipare, ma sfortunatamente eravamo già pieni.

Quali sono i punti di forza, secondo te, di questa storia che a distanza di quasi 30 anni rimane comunque nella memoria di chi ha vissuto gli anni ‘90? Perché definire rivoluzionaria la sua figura?

Questo è solo un mio parere, ma trovo che Fantaghirò sia un’opera coraggiosa, sia per i tempi in cui uscì, sia per i giorni nostri. Al di là della cura che è stata dedicata al design, alle scenografie, ai costumi, al trucco e agli effetti speciali, rimane il racconto di una fiaba che infrange gli stereotipi di genere in un periodo dove c’erano Colpo grosso e Non è la rai.
Ad oggi, in Italia, non mi risulta che un’operazione del genere sia mai stata replicata o riproposta, anche in generi diversi che non fossero fantasy. Fantaghirò, per noi cresciuti negli anni 90 è la prima vera eroina. È stata Xena prima di Xena e Sailor Moon prima di Sailor Moon. È stata la capostipite, ed era italiana.

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Quest’opera è a fine benefico, dato che i ricavati, esclusi i costi di produzione, saranno devoluti alla Casa delle donne di Bologna. Come è stata scelta l’associazione a cui donare i proventi?

Abbiamo scelto la Casa delle Donne perché ci sembrava fedele all’ideologia dell’opera restare nell'ambito femminile. Abbiamo conosciuto di persona le ragazze che gestiscono l'associazione e si sono dimostrate entusiaste. Sono felicissimo di poter contribuire anche in minima parte al loro operato, perché è enorme e nobile, come quello di un'eroina fantastica.

A chi consiglieresti questa antologia?

A tutti quei nostalgici a cui piace ripensare alla propria infanzia, all'era pre internet. A chi piacciono i bei disegni, i bei fumetti e begli oggetti. A chi è contrario al machismo e a favore della parità dei sessi.

Vi aspettavate di raggiungere il 90% dell’intero goal nel giro di tre giorni? Come interpretate questo fenomeno?

Assolutamente no! Io pensavo che il goal di 2000 euro fosse troppo alto e che non l’avremmo mai raggiunto. Ma è per le cose come queste che c’è il caro Thomas, di cui mi fido ciecamente.
Direi che semplicemente c'è in giro molta più gente nostalgica come me, come noi autori della fanzine, di quella che pensavo.

Ringraziamo quindi Giopota per le risposte e vi invitiamo a contribuire a questo bel progetto di beneficenza, che vi permetterà di mettere le mani su di un prodotto di ottima fattura e carico di nostalgia. Potete continuare a seguire lo sviluppo di questo libro sulla pagina Facebook ufficiale.

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