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Pillole Screen: Iron Fist, Agents of S.H.I.E.L.D., Il saldatore subacqueo, Bloodshot, Wonder Woman e molti altri

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- Insieme al film Kong: Skull Island dovrebbe debuttare il nuovo trailer di Wonder Woman dalla durata di 2:23 e che potrebbe essere online già la prossima settimana. Intanto, è stata diffusa una nuova immagine in alta risoluzione di Gal Gadot in costume. Potete vederla qui di seguito:

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- Qualcosa si muove per l'universo Valiant al cinema. Bleeding Cool riporta che Sony e Valiant Entertainment hanno dato l'incarico a Dave Wilson di dirigere la pellicola dedicata a Bloodshot.

- A proposito di registi, Deadline riporta che Travis Knight dirigerà il film di Bumblebee, il primo spin-off del franchise dei Transformers. Knight è stato candidato all'Oscar per il film in stop-motion Kubo e la spada magica, Bumblebee è il suo primo lavoro live-action.

- L'attore nominato al premio Oscar Ryan Gosling (La La Land, The Nice Guys), la Waypoint di Ken Kao e Anonymous Content produrranno il film tratto dal graphic novel Il Saldatore Subacqueo di Jeff Lemire edito in Italia da Panini Comics. Lemire, Chris Staros (Editor–in–Chief della Top Shelf) e Ted Adams (CEO and Publisher della IDW Publishing) saranno i produttori esecutivi.

- ABC e Marvel Entertainment hanno diffuso un nuovo poster per la run finale della quarta stagione di Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D. intitolata "Agents of Hydra" e che partirà dal prossimo 4 aprile. Potete vedere l'immagine qui di seguito.

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- Il prossimo 17 marzo arriverà la serie Netflix Marvel's Iron Fist. È stato nel frattempo diffuso un character poster con Jessica Henwick nel ruolo di Colleen Wing. Potete vederlo qui di seguito.

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- Deadline riporta che China Anne McCain e Nafessa Williams sono entrate nel cast della serie The DC Black Lightning nei ruoli di Jennifer Pierce e Anissa Pierce che nel fumetto DC ereditano i poteri del padre come Fulmine e Thunder.

- Capitolo Star Wars: Lucasfilm e Disney XD hanno confermato l'arrivo della 4° stagione di Star Wars Rebels, Variety riporta invece che l'attore Michael K. Williams (The Wire, Boardwalk Empire, Assassin’s Creed) è entrato a far parte del film dedicato a Han Solo in un ruolo chiave non ancora specificato. La pellicola arriverà al cinema il 25 maggio 2018.

- Il prossimo 24 marzo, il 6 aprile in Italia, uscirà il film dei Power Rangers. È stata diffusa la prima clip della pellicola che vi mostriamo qui di seguito insieme al poster italiano:

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- Il 25 dicembre 2018 uscirà il nuovo film di Mary Poppins con Emily Blunt protagonista. Su EW e su Twitter sono state diffuse le prime foto della pellicola. Le trovate qui di seguito:

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- Chiudiamo parlando del futuro cinematografico di tre della star di Suicide Squad: Deadline, infatti, riporta che Margot Robbie interpreterà Lady Marian nel nuovo film Sony ispirato alla leggenda di Robin Hood. La pellicola, prodotta da Donald De Line, Amy Pascale e Rock Shank su sceneggiatura di Pete Barry, vede il personaggio ereditare il ruolo di eroe dopo la morte di Robin. Jared Leto, invece, secondo THR sarebbe alle trattative iniziali per entrare nel cast di un reboot di Tron che sostituirebbe il terzo capitolo della precedente saga. Il tutto sarebbe ancora nelle fasi esplorative, comunque, la Disney non ha nemmeno assunto né uno sceneggiatore né un regista per la pellicola. Leto potrebbe entrare anche nella produzione del film nel caso l'affare andasse in porto.
Will Smith, invece, debutterà presto, ancora insieme a David Ayer (regista di Suicide Squad), nel film per Netflix Bright. Nella gallery in basso potete trovare tre nuove foto del progetto.

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La rinascita di Wonder Woman, eroina e donna. La recensione dei primi 3 albi RW Lion

Se il fumetto popolare, in particolare quello superoistico, è la versione contemporanea dei racconti mitologici dell’antichità, è altrettanto vero che i suoi personaggi e le loro gesta debbano ammodernarsi e aggiornarsi col passare del tempo per essere attuali nella società che evolve di continuo. D’altronde, Wonder Woman ha compiuto ormai 75 anni che equivalgono a 10 volte tanto rispetto all’antichità considerando la velocità con cui si succedono i cambiamenti nella nostra epoca. Naturalmente, ci sono eroi che hanno bisogno più di altri di essere rivisitati, guardiamo in casa DC a Superman e agli sforzi degli sceneggiatori per rendere attuale e appetibile un personaggio sicuramente diverso rispetto al suo esordio negli anni ’30. Per Wonder Woman la questione è duplice: non solo rimodernarne la mitologia e rendere attuali le sue gesta, ma renderla un modello di donna contemporaneo e credibile (d’altronde, il personaggio nasce proprio con queste intenzioni).

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La figura della donna è decisamente cambiata dagli anni ’40 ad oggi e il suo ruolo nella società, così come nella narrazione avventurosa, è differente. rendere il personaggio attuale, dunque, è una questione decisamente centrale. Non è un caso se proprio il personaggio di Wonder Woman è stato, di recente, al centro di alcune polemiche. La sua scelta come ambasciatrice per le donne rappresentante delle Nazioni Unite, ad esempio, è stata largamente contestata in quanto combattente e per il costume a stelle decisamente “americano”, ma anche per la sua raffigurazione estetica. Non solo, proprio la nuova serie targata Rinascita ha visto la polemica fra lo sceneggiatore Greg Rucka e il disegnatore Frank Cho incaricato di realizzarne la variant cover. Ebbene, senza entrare nel merito della ragione, Rucka era in netto contrasto con l'artista in quanto considerava la sua raffigurazione di Wonder Woman decisamente più da pin-up, nonché maggiormente sensuale, il che non rappresentava la visione di donna delle sue sceneggiature e il profilo del personaggio da lui delineato. D’altronde, anche al cinema la Wonder Woman di Gal Gadot, scelta della Warner, rappresenta un modello distante da quella di Lynda Carter del telefilm anni ’70.

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Se dunque, anche nella serie New 52 avviata dagli ottimi Brian Azzarello e Cliff Chiang c’era una raffigurazione totalmente distante dal modello classico del personaggio, con tanto di rivisitazione concettuale e mitologica dello stesso, la serie targata Rinascita ci riporta una Wonder Woman moderna, ma maggiormente in continuità con la figura che abbiamo conosciuto in passato. La scelta di Rucka ai testi non è affatto casuale in tal senso in quanto non solo ottimo sceneggiatore, ma anche autore di un apprezzato ciclo di storie dell’Amazzone negli anni ’00. Lo scrittore, per l’occasione, ha deciso di sfruttare la quindicinalità della sua serie (periodicità che la DC ha imposto alle sue principali testate) alternando i due disegnatori Liam Sharp e Nicola Scott in due diverse storyline: “The Lies” e “Year One”. Nell’edizione RW Lion, anch’essa quindicinale, che stiamo analizzando ora, si manterrà questa alternanza, tuttavia il primo numero è occupato dallo speciale introduttivo: Wonder Woman: Rinascita che vede all’opera Rucka, Sharp e Matthew Clark.

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Nei due binari narrativi, dunque, Rucka mette al centro verità e origini, con la nostra Amazzone confusa dai suoi stessi ricordi. Le continue riscritture in casa DC hanno portato a 3 background differenti per l’eroina: quello anni ’40, quello post-Crisis e quello New 52 e tocca ora a Diana comprendere quali ricordi siano corretti. Lo sceneggiatore, dunque, ne approfitta per fare ordine e al tempo stesso riscriverne definitivamente le origini. Inutile dire che le due storyline, per quanto ambientate nel presente e nel passato, hanno punti di contatto che risaltano proprio dalla loro contrapposizione. Insieme a quella di Diana, viene approfondita la figura di Steve Trevor, di cui pure scopriremo i trascorsi. Ad ogni modo, in tre numeri abbiamo letto uno speciale introduttivo e due “prime parti” per cui il tutto risulta ancora troppo preliminare e ci si attende di entrare nel vivo dai prossimi albi. Di sicuro, dunque, questo è un piccolo limite che emerge dalla lettura, seppur comprensibile data la struttura della serie. Le due storie, inoltre, sono caratterizzate da uno stile grafico totalmente differente: un tratto più epico e marcato, con una paletta cromatica più scura e intesa, per la storia ambienta nel presente disegnata da un ottimo Liam Sharp, mentre Nicola Scott ci mostra un tratto più delicato con una colorazione maggiormente sfumata e lieve.

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Nel proporre questo quindicinale, la Lion ha deciso di affiancare un comprimario alla testata principale di Wonder Woman. Nei primi 6 numeri, troviamo dunque la mini pre-Rinascita Poison Ivy: Cicle of life and death a cui seguiranno (alternandosi) Trinity di Francis Manapul e Superwoman di Phil Jimenez. Una lettura, questa Poison Ivy di Amy Chu e Clay Mann, che ben tratteggia la letale nemica di Batman, e che presenta guest star note come Harley Quinn e Catwoman. La mini è un giallo con assassino di impianto classico, tuttavia di ottima fattura con Ivy nel ruolo di ricercatrice che indaga sulla misteriosa morte dei suoi colleghi al giardino botanico di Gotham.

Da sottolineare, in chiusura, le ottime note della redazione Lion che ben illustrano il quadro generale ai neofiti o ai lettori che sono tornati alla DC in occasione di Rinascita.

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La regista Patty Jenkins parla di Wonder Woman: "una storia di formazione negli orrori della guerra meccanizzata"

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Patty Jenkins, regista di Wonder Woman, la prossima pellicola della Warner Bros. basata su di un personaggio DC Comics, che sarà nuovamente interpretato dall'attrice Gal Gadot, ha rilasciato un'intervista ad Empire in cui ha non solo parlato della protagonista Diana Prince e del percorso che dovrà affrontare nel film, ma ha anche fatto riferimento al setting e agli scenari in cui verrà immerso il personaggio.

“La motivazione che la spinge è di natura filosofica. Non è solo il combattere i cattivi o il crimine. Lei crede nel bene e nell'amore. È fiera e desiderosa di combattere ma solo per proteggere una visione migliore dell'umanità. La sua è una vera storia di formazione. Il mio approccio si è basato sul raccontare la storia della guerra meccanizzata e di come questo potesse apparire ad una divinità che visita per la prima volta il nostro mondo. Volevo che il pubblico comprendesse gli orrori che una guerra di questa portata rende possibili, e lo shock che provoca in qualcuno con un forte senso dell'onore e della giustizia. Lei non realizza ancora quanto insensatamente tetro possa essere il mondo”.

Gal Gadot interpreterà la protagonista della pellicola Wonder Woman, che sarà diretta da Patty Jenkins (Monster) su sceneggiatura di Michael Goldenberg e Jason Fuchs. Nel cast anche Chris Pine nei panni del Capitano Steve Trevor, Nicole Kidman in quelli di una misteriosa “guerriera amazzone di alto rango”, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena Anaya e Lucy Davis. Matthew Jensen (Chronicle, Fantastic FourGame of Thrones) sarà il direttore della fotografia, mentre Aline Bonetto (Amélie, Pan) sarà la production designer; la costume designer sarà invece il Premio Oscar Lindy Hemming.
Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder produrranno la pellicola mentre a fare da produttori esecutivi troviamo Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns e Rebecca Roven. Il film uscirà il 23 giugno 2017.

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Wonder Woman perde il suo ruolo di ambasciatrice per le donne dell'ONU

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Dopo l'annuncio ufficiale avvenuto il 21 ottobre 2016, l'ONU rinuncia dopo poco meno di due mesi alla figura dell'eroina del fumetto internazionale, nonché icona femminile, Wonder Woman, nel ruolo di ambasciatrice per le donne rappresentante delle Nazioni Unite. Una scelta che ha fatto molto discutere, così come non era stata ben vista la sua nomina. Ma perché si è arrivati a tale scelta?

"Dal punto di vista delle Nazioni Unite, non c'è mai stata l'intenzione di prolungare tale incarico più di quanto stato fatto", ci tiene a sottolineare Jeffrey Brez, a capo delle relazioni e del patrocinio delle NGO, adducendo a questa motivazione una serie di esempi passati che hanno visto personaggi fantastici occupare il ruolo di ambasciatore durati ben meno di qualche mese, come successo per esempio con un personaggio di Andry Birds che ha ricoperto il ruolo di ambasciatore per l'ambiente per un solo giorno.

Perché l'ONU non è per nulla nuovo a scegliere personaggi non reali per tali ruoli: Winnie the Pooh nel 1997 è stato ambasciatore onorario per l'amicizia, mentre Campanellino lo è stata per l'ambiente nel 2009.
Ovviamente Warner Bros. e DC Entertainment hanno fatto sapere che sono stati molto onorati di aver avuto uno dei loro personaggi più noti in tale ruolo, anche se solo per poco tempo, soprattutto perchè il 2017 è l'anno del 75° anniversario dalla nascita di Wonder Woman, per il quale sono state annunciate diverse iniziative.

Tuttavia, non si può dimenticare il fatto che numerose sono state le pressioni esercitate da diversi membri delle Nazione Unite e di cittadini alla nomina della supereroina, in quanto non solo è una "figura altamente sessualizzata" ma è anche una delle principali icone degli Stati Uniti, cosa che non è propriamente piaciuta a molti. Già in fase di nomina infatti, alla presenza di Gal Gadot e Lynda Carter in aula, numerose erano state le proteste dei membri partecipanti, che hanno dimostrato sin da subito il loro scontento. Se a questo si aggiunge anche la lettera firmata da 44000 persone che recita: “È allarmante che le Nazioni Unite abbiano anche solo considerato l'idea di usare un personaggio con un'immagine così sessualizzata quando la notizia principale che passa ai telegiornali negli Stati Uniti e nel mondo è l'oggettificazione della donna”, non si può fare a meno di pensare che una spinta in questa scelta possa essere arrivata proprio da queste critiche.

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