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Fabio Volino

Fabio Volino

Cheng

Cheng è un giovane ed ingenuo monaco che, spinto da una visione profetica, decide di abbandonare il proprio tempio e la meditazione per esplorare il mondo. Lungo la strada incontra l'esuberante James, che lo coinvolgerà in alcune situazioni pericolose. Nonostante ciò tra i due nascerà una forte e profonda amicizia, che li spingerà l'uno a rispettare la filosofia di vita dell'altro.

Cheng costituisce l'esordio dell’allievo, della Scuola del Fumetto di Milano, Jacopo Scarabelli, in arte "Jac". In quanto tale colpisce come i dialoghi non presentino scivoloni, ma siano funzionali alla storia. In particolar modo viene ben resa la dicotomia tra Cheng e James: due mondi differenti che sembrano inconciliabili, eppure è proprio questa diversità che rafforzerà il loro legame. Per i disegni c'è ancora qualcosa da limare, soprattutto negli sfondi, ma l'autore è di certo sulla buona strada.

Cheng non è un fumetto con pretese filosofiche, ma un piacevole romanzo di formazione che ci farà apprezzare le piccole cose della vita, quelle che spesso non notiamo in questa frenetica esistenza.

Straczynski replica a Djurdjevic

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stracchinoAnnunciando il suo abbandono dalla Marvel (come vi abbiamo descritto qui), Marko Djurdjevic ha avuto da ridire su alcuni suoi colleghi ed in particolare su J. Michael Stracynski, che a suo dire "writes like toilet paper", letteralmente "scrive come la carta igienica".

Chi si attendeva una risposta per le rime da parte dello sceneggiatore è di certo rimasto deluso. Ecco il suo ironico commento proveniente dalla sua pagina ufficiale di Facebook. "All'inizio ero preoccupato perchè ero abbastanza sicuro che, mentre uno può scrivere sulla carta igienica, la carta igienica di per sè non può scrivere poichè non può tenere in mano una penna, dettare od usare una tastiera. Allora ho pensato che qualcosa mi stesse sfuggendo. Così ho contattato la TPADL (Toilet Paper Anti-Defamation League, Lega Anti-Diffamazione della Carta Igienica), ottenendo la risposta che segue:

Noi della TPADL siamo stanchi di questi commenti infondati e discriminanti. Non possiamo e non intendiamo scrivere, è un commento sciocco ed ignorante. Abbiamo avuto lo stesso problema con le opere complete di Jacqueline Susan e Harold Robbins: non siamo stati noi, noi eravamo semplicemente i messaggeri dei loro escrementi. Ciò che Mr. Djurdjevic intendeva chiaramente dire, e l'avrebbe detto se fosse stato sobrio, è che Stracsynski scrive di merda, un sentimento che tutte le forme di vita senzienti condividono."


Lo sceneggiatore conclude con un annuncio: ha appena consegnato le pagine finali di Superman: Earth One Vol. II.

Djurdjevic lascia la Marvel

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Non è tanto la notizia in sè che colpisce, ovvero il fatto che Marko Djurdjevic abbia lasciato la Marvel, quanto i retroscena che sono girati e continuano a girare attorno ad essa.

Ecco cosa è accaduto, secondo CBR: alla Fan Expo di Toronto si stava tenendo una conferenza per discutere del rilancio dei Fantastici Quattro. Oltre a Djurdjevic (al quale la Marvel aveva affidato il redesign dei costumi del gruppo), era presente anche Steve Epting, mentre lo sceneggiatore Jonathan Hickman era in ritardo a causa di problemi col volo.
Dopo aver lanciato la bomba, ovvero che il suo contratto con la Marvel si era concluso e non era stato rinnovato, Djurdjevic ha cominciato a lamentarsi del suo rapporto di lavoro con i vari editor Marvel, incrinatosi soprattutto per via dei numerosi cambiamenti dell'ultima ora che venivano apportati ai suoi disegni (tra cui il personaggio di Lady Bullseye e la classica goccia, il redesign dei Fantastici Quattro appunto). Quindici minuti dopo l'inizio della conferenza, Hickman è salito sul palco, non prima che Djurdjevic facesse notare a voce alta il suo ritardo.

Poi l'artista tedesco è stato un fiume in piena: il fatto di essere fuori dal mondo dei comics era per lui motivo di felicità, poichè intendeva concentrarsi sulla sua compagnia di outsourcing, la Six More Vodka. Inoltre ha affermato di non aver mai lavorato con uno sceneggiatore che gli piacesse e ha definito "carta igienica" le sceneggiature di J. Michael Straczynski (con il quale aveva collaborato per alcuni episodi di Thor). Hickman ha provato a stemperare la tensione, facendo chiaramente intendere che c'erano stati problemi di comunicazione tra Djurdjevic e gli editor Marvel. "Quando vengo assunto per un film o un videogioco" ha detto l'illustratore "vengo assunto per la mia creatività. Alla Marvel sono stato assunto per quello che sapevano avrebbe venduto. Per un artista è veramente una gabbia creativa. Non accetterò altri incarichi dalla Marvel, non ora, ho bisogno di una pausa".

Marko Djurdjevic ha poi affermato, dal suo profilo Facebook, che la versione data da CBR è stata parziale e offensiva, modificando di proposito il contesto di una conversazione per farlo apparire come una persona cattiva. Inoltre alcuni rappresentanti della Marvel hanno dichiarato che non c'è stato alcun problema e sono ancora in ottimi rapporti con l'artista. Forse la verità, come spesso accade, sta nel mezzo.

Bendis rinnova con la Marvel

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Non poteva festeggiare in maniera migliore i suoi 44 anni appena compiuti: ha infatti dichiarato sulla sua pagina ufficiale Facebook di avere rinnovato il suo contratto con la Marvel Comics.

Lo sceneggiatore non ha specificato i termini precisi dell'accordo, ma ha affermato al riguardo che lui e la Casa delle Idee staranno insieme per un bel po'. Bendis ha anche ironizzato sulle sue "manie omicide" dei personaggi dei fumetti promettendo che non ucciderà nessun personaggio Marvel per tutta la settimana, eccetto forse Bug dei Micronauti.

Bendis è uno degli architetti della Marvel attuale, grazie al sottobosco delle serie vendicative che porta avanti da moltissimi anni, e recentemente insieme all'artista Alex Maleev ha dato vita all'ennesimo rilancio di Moon Knight.

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