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Redazione Comicus

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100% Marvel - Punisher vs. Bullseye

100% Marvel - Punisher vs. Bullseye (Panini Comics, brossurato, 224 pagine a colori, € 16,00) testi di Daniel Way, disegni di Steve Dillon e Mike Deodato Jr.

100% Marvel - Punisher vs. BullseyeCi è voluto un po’ per capire che non era Garth Ennis lo scrittore di questo albo. Sarà stato per la presenza di Steve Dillon, o per la storia che vedeva protagonista il Punitore, oppure per il fatto che Daniel Way è bravo e ha talento da vendere, ma per un attimo Punisher vs. Bulleseye sembrava davvero una storia targata Ennis/Dillon.
Chiariamoci, lo scrittore irlandese per alcuni versi è ancora inavvicinabile, soprattutto per come maneggia la sua proverbiale e tagliente ironia, ma lo scrittore di Ghost Rider e Supreme Power: Nighthawk ha dimostrato in questo albo di trovarsi a suo agio col Punitore e soprattutto con Bullseye, regalandoci una caratterizzazione di quest’ultimo veramente ben riuscita: ironico, abile e soprattutto letale.

Il corposo volumetto presentato dalla Panini contiene ben due storie; nella prima, "Punisher vs. Bulleye", assistiamo a un Frank Castle che a fatica riesce a fronteggiare l’abilità e la scaltrezza del più letale killer Marvel. Abituato a misurarsi con mafiosi e malviventi comuni, il buon Frank dovrà usare tutta la sua esperienza per non farsi sopraffare da un avversario terribilmente complicato e ben addestrato come Bullseye. Nella seconda storia invece, "Greatest Hits", il palcoscenico è tutto per Bullseye, con il Punitore nel ruolo di sporadica comparsa. Il racconto non ne risente e anzi, in questa avventura assistiamo ad un piccolo spettacolo del killer, pronto a sfoderare tutto il suo arsenale di inganni, macchinazioni e morte pur di risolvere una vecchia questione legata alla sua infanzia e alla sua origine.

Storie semplici e ben scritte, accompagnate da un Steve Dillon sempre a suo agio sul Punitore, rendono la lettura di questo albo un piacevole diversivo, un piccola fuga (temporanea) dalle atmosfere più cupe e serie di Civil War, la maxi saga della Casa delle Idee che sta caratterizzando le attuali uscite Marvel.



Luca Chessa

Mono 2 - Musica

Mono 2 - Musica (Tunué, spillato, 48 pagine in b/n, € 6,90) testi e disegni di A.A.V.V.

Mono 2 - MusicaCurata da Sergio Algozzino e Marco Rizzo, Mono presenta un secondo numero interamente dedicato alla musica. L’idea alla base della rivista è semplice, ovvero proporre a diversi autori di presentare fumetti, e racconti illustrati, avendo a disposizione un'unica tavola.

Trascinati dalla suggestione della musica, qualcosa di così mistico e personale, sceneggiatori e disegnatori si sono sbizzarriti a mettere su carta le proprie idee. Mais2 racconta l’acquisto del suo primo disco, Paolo Campinoti il proprio mondo musicale. C’è chi invece preferisce raccontare seri o fittizi retroscena musicali, nascite di leggende, mondi alternativi o della musica come compagna di vita di artisti e persone comuni. Miglior episodio, su tutti, quello di Luca Boschi, dove un menestrello di strada ci narra la fine di una vecchia amicizia. C’è spazio anche per la provocazione di Roberto Recchioni secondo il quale è impossibile portare la musica su carta. In questa enorme varietà, fra tante belle trovate e (poche) letture scontate, c’è anche qualche tavola “furba” che stona con le altre come le due splash-page di Carmine Di Giandomenico e di Giuseppe Camuncoli che propongono testi applicati su sfondi poco curati.

La qualità artistica e l’ottima confezione confermano Mono come un esperimento interessante e ben riuscito che di sicuro merita attenzione da parte del pubblico. Presenti inoltre mono-recensioni e soprattutto una mono-grafia dedicata al compianto Guido Crepax, artista con la musica nel sangue ed il fumetto nel cuore. In copertina uno splendido disegno di Davide Toffolo, fumettista e cantante, e dunque perfetto per aprire le danze a questo numero.


Gennaro Costanzo

Glaucos 4

Glaucos 4 (Planet Manga, brossurato, 224 pagine in b/n, € 4,90) testi e disegni di Akio Tanaka

Glaucos 4Ci sono racconti che vanno oltre la propria funzione primaria, al punto che è difficile capire cosa venga prima e cosa dopo. Intrattenimento, divertimento, oppure riflessione, contemplazione: sono svariati gli effetti che una storia può produrre. L’importante è avere gli occhi giusti per afferrare quel che di buono ha essa da offrire.

Glaucos 4 chiude il cerchio di una miniserie che rientra senz’altro in questa categoria. Oltre la facciata si nasconde qualcosa di ben più profondo. Sotto la maschera della semplicità narrativa e oltre il fascino suggestivo degli ambienti marini, Akio Tanaka ha confezionato un regalo prezioso, preparato con sensibilità e talento.

È un epilogo che ha il sapore di un ritorno a casa, uno di quelli che si attende da una vita. Il ricongiungimento non è che un ritorno all’essenza, un ritrovare se stessi nell’unico modo possibile, quello più estremo. È l’apoteosi di una ricerca antica quanto l’uomo, a caccia di una libertà senza compromessi.

Glaucos verrà ricordato come una grande meditazione a fumetti, nel corso della quale l’autore ha potuto fare sfoggio delle sue considerevoli doti artistiche. Tanaka si è inoltre mostrato capace di unire tematiche ecologiste a cenni filosofici, intensi e decisi, chiaramente improntati su forme di pensiero di matrice orientale.


Simone Celli

Titani/Legione dei Super Eroi: Universo in Fiamme

Titani/Legione dei Super Eroi: Universo in Fiamme (Planeta DeAgostini, brossurato, 208 pagine a colori, € 2,95) testi di Dan Jurgens, disegni di Phil Jimenez

Titani/Legione dei Super Eroi: Universo in FiammeLa Planeta sa di certo come fare contenti gli ammiratori dei Titani: tra i volumi, gli spillati, le ristampe tascabili. Cosa si può chiedere di più? ovviamente la serie di Wolfman e Perez… ma per quello avremo ancora da aspettare a quanto pare…

Per ora ci si può consolare con questa miniserie inedita proveniente da un passato recente, che vede le strade dei Titani (nella loro incarnazione fine anni ’90, vista nei Classici DC) incrociarsi con quelle della Legione dei Super Eroi (nella versione rebootata dopo Zero Hour).
Una trama dal sapore classico, che gioca sugli inevitabili cliché delle serie super eroistiche, dal viaggio temporale allo scontro tra gruppi messi contro da un villain. Questo, unito ad i disegni di Phil Jimenez, artista che se piace aggiungerà un valore in più alla storia, ma se non piace diventa un peso difficile da digerire, pongono questa saga sull'ambiguo confine tra il "piacevolmente classico" e il "già visto e stravisto".

I fan dei due team potrebbero apprezzarlo e divertirsi, se sapranno soprassedere ad un paio di refusi sparsi qua e là nelle traduzioni, gli altri si rivolgano altrove.



Gianluca Reina
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