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Raffaele Caporaso

Raffaele Caporaso

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Arrow: ecco Arsenal, Andrew Kreisberg parla del crossover con Flash

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Vi abbiamo già riportato che le serie Arrow e The Flash incroceranno le loro trame in un crossover nel corso della prossima stagione, e oggi, parlando con EW, il produttore esecutivo Andrew Kreisberg ha fornito qualche dettaglio a riguardo:

“Ci sarà un’avventura con Arrow e Flash in entrambi gli episodi. Vedrete le due squadre unirsi e combattere spalla a spalla, e questo è l’aspetto più divertente. Non crediamo nel creare attesa, ma preferiamo accelerare lo storytelling, specialmente nei primi nove episodi della stagione, per entrambi gli show, così che nessuno possa dire ‘Bene, mi sono perso quel passaggio, ma non fa niente’”.

Kreisberg ha poi dato qualche anticipazione sulla natura del villain della terza stagione di Arrow:
“Slade aveva un programma molto specifico: cercava la vendetta e aveva elaborato un piano in funzione di ciò per cinque anni. La cosa interessante del villain della terza stagione è che questi non è necessariamente in disaccordo con Oliver. Non ha risentimenti personali verso Arrow, e, anzi, in qualche modo ha la sua stessa visione, solo che per lui Arrow pensa troppo in piccolo”.

Infine, EW ha mostrato la prima immagine di Colton Haynes nei panni di Arsenal. Potete vederla qui di seguito.

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Interpretato da Stephen Amell (Oliver Queen/Arrow), David Ramsey (John Diggle), Katie Cassidy (Laurel Lance), Willa Holland (Thea Queen), Colton Haynes (Roy Harper), Emily Bett Rickards (Felicity Smoak), Paul Blackthorne (Quentin Lance), John Barrowman (Malcolm Merlyn), Brandon Routh (Ray Palmer), Devon Aoki (Tatsu Yamashiro/Katana), Karl Yune (Maseo Yamashiro), Primo Allon (Osbourne) e Peter Stormare (Conte Vertigo), Arrow ritornerà con la terza stagione l’8 ottobre 2014 su The CW, in Italia sulle reti Mediaset.

 
 

 

 

Iron Man 4: Robert Downey Jr. dice la sua

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Dopo le dichiarazioni di Kevin Feige a riguardo, tocca a Robert Downey Jr. parlare, con EW, della possibilità di realizzare un quarto capitolo del franchise di Iron Man.

Come sappiamo, Downey Jr., recentemente nominato per la seconda volta consecutiva attore più pagato al mondo, riprenderà sicuramente i panni di Tony Stark/Iron Man in Avengers: Age of Ultron e in Avengers 3 (titolo provvisorio).

“Tocca a Kevin Feige, Ike Perlmutter e alla Disney venire da noi con una proposta, e poi toccherà a noi accettare o meno tale proposta”, ha dichiarato l’attore. “Quando le cose vanno alla grande, c’è sempre grande intesa. E poi il fatto è questo: perché cedere la cintura del campione se al massimo sei appena stato sfiorato?”.

Dichiarazioni importanti, che dimostrano un forte attaccamento da parte di Downey Jr. alla parte.

Forever Evil 1-2

Alla fine, i buoni vincono sempre. Nel fumetto supereroistico, da sempre, è questa una delle più consolidate leggi non scritte. Un’altra vuole che, alla fine di un evento editoriale, o delle gestione di un autore, la storia di uno o più personaggi rimanga sostanzialmente invariata nei tòpos cardine. “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, insomma, per citare il celebre passaggio de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Le due principali case editrici di genere (DC Comics e Marvel Comics) hanno fatto di questo diktat una base fondamentale nella gestione del fumetto negli ultimi anni. Anche se, a dire il vero, proprio la DC con il rilancio del 2011, denominato “New 52”, sembra aver osato maggiormente, cambiando, in maniera definitiva e radicale, la continuity di tutti i suoi personaggi.

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Forever Evil rappresenta il primo vero maxi-evento editoriale dal suddetto rilancio e prende il via dagli eventi della saga “Trinity War”, svoltasi per due mesi sulle testate Justice League, Justice League of America e Justice League Dark, che ha tirato un po’ le somme delle trame imbastite negli ultimi anni.
Al timone di Forever Evil c’è sempre lui, Geoff Johns, oramai vero e proprio demiurgo dell’universo di Superman, Batman e soci, e, probabilmente, uno degli sceneggiatori più costanti, in termini di qualità del proprio lavoro.

Ma cosa è successo all’alba di Forever Evil? In sostanza, i buoni hanno perso in maniera schiacciante e inequivocabile: le tre Justice League, infatti, troppo impegnate negli ultimi tempi a darsi battaglia fra loro, sono state silenziosamente infiltrate e sabotate, permettendo l’arrivo nel loro universo del Sindacato del Crimine, vera e propria versione rovesciata della Lega della Giustizia proveniente da Terra-3, una delle tante realtà parallele dell’universo DC Comics.
Abbiamo Ultraman, controparte di Superman, violento e puramente malvagio, Owlman, un Batman machiavellico e senza scrupoli, Superwoman, la versione più estrema di Wonder Woman, e altre versioni distorte dei principali eroi DC. I cattivi sono giunti attraverso il portale rappresentato dal Vaso di Pandora, personaggio introdotto sin dagli albori del “New 52” e all’operato dell’Outsider e della sua Società Segreta dei Supercriminali. I principali eroi della Terra sono andati e adesso la stessa appartiene ai malvagi: difatti, il primo passo del Sindacato è quello di reclutare i principali villain nativi, rendendoli protagonisti di una rivoluzione che rischia di rovesciare per sempre i cardini della società civile. Non tutti i cattivi sono però così cattivi da rimanere succubi e ubbidienti agli ordini di Ultraman e soci, ma, anzi, toccherà ad alcuni impensabili personaggi divenire protagonisti di una vera e propria Resistenza, capeggiata da un tenacissimo Lex Luthor, che si appresta a divenire uno dei character di maggior spessore dei fumetti targati DC.

Va detto, i primi due numeri di Forever Evil sono estremamente piacevoli e soddisfacenti dal punto di vista della trama: Johns parte da un’idea e da personaggi già visti in passato, ma imbastisce una storia che risulta molto interessante anche grazie alle potenziali svolte narrative alle quali, probabilmente, avremo modo di assistere nei prossimi mesi. Oltre all’imprevedibile ruolo di Lex Luthor come leader della resistenza contro i malvagi (e quindi non come loro subdolo alleato), in queste pagine assistiamo a diversi colpi di scena: la Lega, anzi le Leghe, sono scomparse (e non sappiamo ancora come), un eroe amatissimo dal pubblico viene smascherato in diretta globale, il Sindacato porta con sé un prigioniero misterioso tenuto in catene e soprattutto fugge da una minaccia che ha distrutto la loro realtà.

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Di carne al fuoco, quindi, ce n’è tanta. Johns scrive in maniera fluida, dosando saggiamente i colpi di scena. A una storia ben scritta, purtroppo, non ne fa da eco una ben disegnata, ed è questo il principale limite della saga. La parte grafica di Forever Evil è affidata a uno degli artisti più apprezzati del fumetto supereroistico, David Finch, che, come mai prima d’ora, si dimostra davvero fuori forma: seppur il suo lavoro superi la sufficienza e non sia qualcosa di inguardabile, diverse tavole mostrano evidenti limiti in termini di resa grafica, con figure sproporzionate, poco plastiche e spesso inespressive. Il madornale errore presente nelle ultime pagine del numero 2 rappresenta la classica ciliegina sulla torta, in senso negativo: il personaggio di Bizarro indossa il noto costume con la S rovesciata, il quale dapprima ha le maniche lunghe, salvo poi mostrare il suddetto a braccia scoperte nella pagina successiva. Una svista davvero inspiegabile quanto imperdonabile.

I due numeri proposti in Italia da RW Lion contengono come storie “di contorno” alcuni albi appartenenti all’iniziativa denominata “Villain Month”: nel settembre del 2013, infatti, tutte e 52 le uscite mensili della DC Comics vedevano i nemici divenire protagonisti al posto degli eroi, appropriandosi letteralmente delle loro testate.
Il “Villain Month” non rimarrà impresso nelle menti dei lettori come qualcosa di memorabile, in quanto qualitativamente scarso, ma comunque alcune storie sono apprezzabili e parti integranti degli eventi di Forever Evil: nel numero 1 abbiamo Batman and Robin #23.2: Court of Owls #1 e Batman and Robin #23.3: Ra’s Al Ghul and the League of Assassins #1, entrambe scritte da James Tynion IV e disegnate, rispettivamente, da Jorge Lucas e Jeremy Haun, mentre nel numero 2 troviamo Superman #23.1: Bizarro #1, di Sholly Fisch e Jeff Johnson, e Batman and Robin #23.1: Two Face #1 di Peter J. Tomasi e Guillem March. Queste quattro storie rappresentano un piacevole elemento complementare, di una saga che, già di per sé, vale il costo d’acquisto.

Molto spesso questi eventi editoriali vengono presentati come storie incredibili, destinate a sconvolgere per sempre il palinsesto editoriale, salvo poi presentarsi come macchiette tristi e scontate che hanno l'unico scopo di far risalire le vendite.
A giudicare da quanto letto finora, ci sentiamo di dire che Forever Evil rappresenta una storia bella e sincera, una ventata fresca in un momento nel quale le uscite DC Comics, fatta esclusione per Batman, Wonder Woman e qualche altra testata, vivono un momento di calo qualitativo evidente.
Allo stesso tempo, non crediamo nei miracoli e non illudiamo i lettori chiedendo di farlo al posto nostro. Si prenda, quindi, questa saga per quella che è: una storia valida, che appassiona e sicuramente non annoia.

Marvel Studios: Kevin Feige su Josh Brolin, Iron Man 4, Pantera Nera e altro ancora

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Kevin Feige, presidente di Marvel Studios, ha concesso una lunga intervista a Collider, nella quale ha parlato di molti aspetti e progetti futuri dell’universo cinematografico Marvel Comics.

Si è partiti parlando della scelta di Josh Brolin per interpretare il villain Thanos, che impersonerà per la prima volta in Guardiani della Galassia:
“Sapevamo che il personaggio sarebbe stato in questo film. Volevamo qualcuno di forte carisma, che non fosse soltanto ‘una voce’. Josh ha fatto il suo lavoro egregiamente. Avevamo stilato una lista di nomi che volevamo per il personaggio, e il suo nome era su quella. E se guardate al suo volto e alle sue espressioni, potrebbe essere Thanos anche senza effetti speciali. Lui ha proprio quel tipo di volto e quel tipo di gravità. Lo abbiamo cercato, ed è stata una di quelle cose che non accadono spesso, ma quando succede è fantastico, perché lui era molto intrigato dall’idea, è un nostro fan da sempre. Incontrò Jeremy Latcham in un hotel a Londra e imparò qualcosa del personaggio. Poi ci parlai io telefonicamente, diverse volte. Comunicammo la decisione a James [Gunn] che approvò subito, poi lo comunicammo anche a Joss [Whedon] che amò l’idea, perché Thanos è in questo mondo grazie a The Avengers. E solo dopo lo abbiamo messo sotto contratto”.

Contratto che ricordiamo, prevede l’apparizione del personaggio in più di un film.
La conversazione si è poi spostata sui terzi capitoli dei franchise dedicati a Thor e Capitan America:
“Sono entrambi in fase di sviluppo, Cap è già stato annunciato, quindi arriverà prima perché è in uno stato più avanzato, Thor è stato definito proprio in questi giorni, e rientra nei nostri piani”.

Quale sarà invece il futuro della saga di Iron Man? Al momento non è previsto un quarto capitolo dedicato al Vendicatore in armatura interpretato da Robert Downey Jr., che però sappiamo avrà un ruolo chiave negli eventi di Avengers: Age of Ultron:
“Ovviamente è tutto possibile. Chi lo sa? Dobbiamo ancora lavorare molto per finire Avengers: Age of Ultron, e poi ci sarà da lavorare in vista di Avengers 3, e questo è tutto ciò che avete bisogno di sapere. Chi lo sa cosa accadrà dopo di allora”.

Si è poi parlato di potenziali nuovi franchise, con il personaggio di Pantera Nera fortemente indicato ad essere uno dei prossimi personaggi Marvel ad apparire sul grande schermo:
“Penso che si potrà fare, è solo questione di ‘quando’. Si tratta di capire quale sarà la data migliore, si tratta di sviluppare più franchise che siano di successo. Stiamo lavorando sulla maniera migliore per realizzare tutto questo al momento giusto”.

In un’intervista a IGN Movies, Feige è entrato nello specifico sulle intenzioni degli Studios di sviluppare, ogni anno, un nuovo franchise, accompagnando l’uscita di un film con personaggi nuovi ad un sequel di un precedente lungometraggio: quest’anno difatti avremo Captain America: The Winter Soldier (sequel) e Guardiani della Galassia (nuovo franchise), nel 2015 Avengers: Age of Ultron (sequel) e Ant-Man (nuovo franchise), e anche nel 2016 vedremo Captain America 3 (sequel, titolo provvisorio) e Doctor Strange (nuovo franchise):
Guardiani della Galassia ha pienamente soddisfatto la nostra voglia di fare qualcosa di diverso, producendo ogni anno un sequel di un film già realizzato e fare poi qualcosa di nuovo. Lo faremo anche l’anno prossimo con Avengers: Age of Ultron e Ant-Man, e spero di continuare in questo modo nei prossimi anni. Non so se lo faremo tutti gli anni, ma come modello generale penso vada bene, è una cosa molto divertente”.

Sempre a IGN, Feige ha spiegato che non ci sono programmi imminenti per Hulk, specialmente non ci sarà un film ispirato alla saga fumettistica “Planet Hulk”, magari con la partecipazione dei Guardiani della Galassia, come vociferato nelle scorse settimane:
“Non ci sono piani per ‘Planet Hulk’ a breve. Penso che la cosa più figa di ‘Planet Hulk’ sia proprio Hulk, che viene ritratto come un gladiatore che combatte tutte queste creature di un altro mondo. Sì, alcune di queste creature appaiono in Guardiani della Galassia, cosa che fa pensare ai fan che questi due universi possano esistere insieme. E magari potranno, un giorno. Ma non credo che questo sarà il primo luogo che esploreremo per il fatto che, qualora facessimo un film standalone su Hulk, il 60% del divertimento sarebbe vedere Mark Ruffalo protagonista assoluto di un film Marvel. Questo è ciò che faremo se decideremo di percorrere quella strada”.

Infine, parlando con ScreenCrush, Feige ha affrontato l’argomento della mancanza di film dedicati a supereroi di sesso femminile:
“Non ci faremo influenzare da questo gioco mediatico. Continueremo a realizzare film nella maniera che crediamo essere più giusta, cosa che include il fare sempre qualcosa di diverso in ogni film. E, di certo, nel nostro processo di sviluppo di molti personaggi ne siamo sempre consapevoli. La nostra fortuna è che i fumetti sono arrivati prima di noi anche in questa cosa, e sono diventati pionieri in materia”.

Vi ricordiamo che Marvel Studios ha recentemente annunciato nuove date di uscita per nuovi film, fino al 2019. Non è dunque da escludere che fra i nuovi franchise annunciati possano esserci quelli dedicati a Pantera Nera e Capitan Marvel. Ne sapremo di più nei prossimi giorni al San Diego Comic-Con.

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