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Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

The Dark Knight Rises: l’interpretazione di Nolan

  • Pubblicato in Screen

Intervistato per l’uscita in home video de Il cavaliere oscuro – Il ritorno, Christopher Nolan ha avuto modo di dire la sua sul finale del film, da molti considerato una mossa commerciale per mantenere in vita il franchise dopo Nolan:

"La natura aperta del finale è una semplice idea tematica che proviene dal primo film: Batman è un simbolo. Chiunque può esserlo e questo è molto importante per me. Non tutti i fan del personaggio concorderanno con questa visione, ma per me sta tutto nella scena del jet privato in Batman Begins, in cui Bruce spiega che Batman è un simbolo che catalizzerà la gente verso il bene e quindi è un processo temporaneo, forse un piano quinquennale per incoraggiare la popolazione a riprendersi la loro città. Perché questo si realizzi deve finire e questo finale aperto serve a far caprie che Batman non è importante in quanto uomo, ma in quanto simbolo."

Monsters University: dettagli sulla trama

  • Pubblicato in Toon

Il sito IGN ha assistito a una presentazione di Monsters University, durante la quale sono state mostrate delle clip riguardanti il sequel Pixar e la riconversione in 3D del primo episodio.

Lo scenografo del film Ricky Nierva ha infatti introdotto uno spezzone in cui viene rivelata parte della trama del film: dopo essere stati cacciati dal corso di spavento, Mike e Sulley uniscono le forze per essere reintegrati nel programma. L'unico modo sembra essere quello di entrare in una confraternita e compete ai giochi della Paura. La confraternita scelta, la Oozma Kappa, si rivela però essere popolata da altrettanti nerd e disadattati: Don Carlton, un mostro di mezza età che è ritornato a scuola dopo aver perso il lavoro, Art, un filosofo new age, i gemelli Terry e Terri e Squishy. I due, dopo essere stati iniziati alla confraternita nella lavanderia della madre di uno dei membri, inizieranno a darsi da fare per portare la propria squadra al successo.

Nierva ha inoltre confermato che nel film saranno presenti le versioni giovanili di molti personaggi del primo film, tra cui: Randall Boggs, Jeff Fungus, Celia Mae, Henry J. Waternoose III e l'abominevole uomo delle nevi.

Batman: Hush Unwrapped

Batman: Hush Unwrapped è un’operazione interessante e rara nel panorama commerciale, italiano e non.
La DC Comics, che sembra volere spremere le sue vacche grasse il più possibile, specie quelle che all’ennesima ristampa raggranellano tanto quanto le nuove uscite, ha trovato il modo di vedere un vecchio classico alla maniera degli album acustici, dei lavori unplugged ridotti al minimo indispensabile, ma proprio per questo in grado di catturare con più onestà emotiva l’orecchio del pubblico.

Ecco allora uscire, pubblicata in Italia dalla Lion, la maxi-saga di Jeph Loeb e Jim Lee del 2003 in una veste grafica inedita, proponendo le tavole a matita dell’artista corean-statunitense nude e crude, con l’unica sofisticazione del lettering al computer. Alcun tipo di censura è operato ai disegni, permettendo a questi di esplodere in tutta la loro primordiale forza. Le annotazioni scritte a matita, i segni per indicare le ombre, i ripensamenti,  i veicoli ridisegnati, la gomma, la graffite, il sudore. È tutto lì.

Come afferma Scott Williams nell’introduzione: “Jim è nato per disegnare Batman”. Le doppie pagine nella caverna, le grandi scene madre, gli acquerelli a mezze tinte: l’arte di Lee appare viscerale e pulsante come non lo è mai stata. Forse di difficile intelligibilità per alcuni (qualche vignetta può risultare ingarbugliata e poco chiara per un neofita che si appresta alla prima lettura), è un buon primo passo per imparare ad apprezzare la bellezza delle matite.

L’unica pecca è rappresentata dal valore letterario dell’opera. Batman: Hush è una saga che non mostra il meglio di Jeph Loeb e i meccanismi di sceneggiatura, altrove ben oliati (Il lungo Halloween su tutti), s’inceppano spesso, avvicinandosi più alla struttura narrativa di un videogioco (con i vari boss di fine livello) che non a quella di un fumetto di qulità. Nonostante tutto, la mano da mestierante di Loeb consegna un opera godibile ma con poca persistenza nella memoria del lettore.

Batman: Hush Unwrapped è un acquisto che non delude per l’alto valore artistico e operazioni del genere saranno sempre le benvenute da chi apprezza il fumetto e vuole approfondire il "dietro le quinte" della lavorazione, vedendo quanto si perde nella resa finale.

In futuro, possibilmente, speriamo che tali operazioni siano fatte nei confronti di opere più degne anche sul versante della scrittura.

Brave: intervista ai realizzatori

  • Pubblicato in Toon

In occasione dell’uscita americana in home video di Ribelle – The Brave, il sito Collider ha intervistato Mark Andrews, Katherine Sarafian e Brian Larsen, arista degli storyboard e regista del corto The Legend of Mordu, in cui viene esplorata la storia dell’antagonista principale della pellicola, attraverso una tecnica che “Riproduce tutta l’arte dei disegnatori Pixar nel modo più puro possibile”.

Il regista, nel corso dell’intervista, ha sottolineato come il film rappresenti l’apice di un’evoluzione grafica iniziata agli albori degli anni 2000 con la lavorazione di Monsters & Co., ovvero la resa di capelli e fibre applicate ai personaggi: “I capelli di Violet negli Incredibili quando abbiamo iniziato a lavorare al film erano solo teorici, nessuno li aveva mai fatti prima e solo alla fine della produzione sono stati concretizzati, ma non ne abbiamo mai avuto il controllo. I capelli di Merida, invece, sono un passo avanti davvero forte nella direzione della credibilità.”

La produttrice ha invece rievocato il lungo iter produttivo della pellicola, che ha visto il passaggio di testimone dalla regista Brenda Chapman: "Contrariamente a quanto si possa pensare, la struttura base della storia è rimasta la stessa del primo storyreel del 2007, sono i passaggi attraverso cui la storia si snoda a essere stati modificati."

I due, inoltre, hanno confermato di essere al lavoro su un nuovo lungometraggio Pixar, del quale non hanno però rivelato alcun dettaglio.

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