Menu
Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

Premiato il corto di Katsuhiro Otomo

  • Pubblicato in Toon

Katsuhiro Otomo torna sotto i riflettori. Dopo l'insuccesso di Steamboy l'autore di Akira si era preso una pausa dal mondo dell'animazione, dedicandosi ai fumetti e al cinema dal vivo. Combustible, un corto basato sulla storia Hi no Yōjin scritta e disegnata dallo stesso Otomo nel 1994, sta facendo parlare di sé grazie alle ottime critiche e ai premi di settore. L'ultimo in ordine di tempo, dopo il premio al festival internazionale di Los Angeles, è il Grand Prize for Animation al 16° festival delle Media Arts in Giappone. "La storia, ispirata dagli incidenti di Meireiki o Greengrocer Oshichi, è resa in maniera ornata e drammatica" recita la motivazione del premio.

Influenzato dai lavori degli artisti del periodo Edo, come Hokusai, Combustible combina animazioni a mano con immagini generate al computer ed è attualmente nella shortlist per accedere alle candidature agli Oscar, che verranno annunciate il 10 gennaio 2013.

È morto Massimo Dorati

  • Pubblicato in Toon

È scomparso, ad appena 59 anni, Massimo Dorati, autore televisivo e cantautore, responsabile di programmi come Karaoke, Festivalbar, La sai l'ultima, Scherzi a parte e Io canto.

Il suo contributo più grande resterà però quello legato mondo dell'animazione: ha infatti curato le sigle storiche di molti cartoni animati, tra cui I cavalieri dello zodiaco, L'inno dei G.I. Joe, Lo strano mondo di Minù e Tartarughe Ninja.

Potete vedere la sigla dei Cavalieri dello zodiaco qui sotto.

La Fox distribuirà il film animato di Del Toro

  • Pubblicato in Toon

La Fox Animation Studios ha firmato per distribuire il film d'animazione prodotto da Guillermo del Toro Book of Life (precedentemente noto come Day of the Dead e rinominato così per evitare conflitti con un progetto simile attualmente in cantiere alla Pixar).

Secondo l'Hollywood Reporter, il film verrà diretto dal vincitore dell'Emmy Jorge R. Gutierrez e l'animazione verrà realizzata dallo studio Reel FX, tra Dallas e Los Angeles. La pellicola racconterà una storia d'amore in stile Romeo e Giulietta ambientata durante la festività messicana del giorno dei morti.

La data di uscita è fissata per il 10 ottobre 2014.

Hitch parla del suo addio alla Marvel

  • Pubblicato in News

h_ultimÈ passato quasi un anno da quando Brian Hitch ha lasciato la Marvel, per la quale aveva contribuito a creare serie come Ultimates e Captain America: Reborn, dopo più di un decennio di collaborazione. Ormai impegnato sulla serie "America's Got Powers" della Image, scritta dallo sceneggiatore e conduttore tv Jonathan Ross, Hitch ha deciso di non rinnovare il contratto che lo legava alla Marvel e, in una lunga intervista a Comic Book Resources, rivela le motivazioni che lo hanno spinto ad abbandonare la casa editrice, all'alba della pubblicazione della sua ultima fatica, "Age of Ultron", l'evento Marvel sceneggiato da Brian Bendis, che sarà quindi il suo ultimo canto del cigno in casa Marvel.

La genesi della serie, spiega Hitch, risale al 2011: "Era una cosa prevista per il marzo del 2012, ma poi è arrivato Avengers Vs. X-Men e poi l'evento "NOW!" quindi ora dopo un anno le tavole vedono la luce del giorno. Io le avevo finite ancora nel 2011, è un anno e mezzo che non le vedo io stesso." "Age of Ultron, continua Hitch, è stato un lavoro difficile per l'impostazione dialogica di Bendis: "La sua è una narrativa focalizzata sul dialogo e quando hai dodici personaggi che parlano insieme per trenta pagina nello stesso luogo, è difficile, perché devi posizionare i personaggi nell'ordine giusto".

In merito al suo abbandono, si sprecano le parole d'orgoglio verso il suo corpus di opere. L'artista non vuole infatti sembrare risentito verso la casa editrice, verso la quale è anzi debitore: "Ovviamente il lavoro che ho fatto in più di dieci anni è un punto molto alto della mia carriera e, guardando ai film Marvel, di grande influenza, ma credo che si arrivi a un punto in cui senti di non conoscere più nessuno alla festa e nessuno ride più alle tue battute e a te non resta che chiamare il taxi e andartene. Se mi avessero detto che la serie di Ultron sarebbe andata oltre i cinque numeri previsti e non avessero cancellato la serie di Cap, probabilmente non me ne sarei mai andato, ma le cose cambiano. Non c'è rimpianto o amarezza, lungi da me. Mi sono state concesse delle opportunità incredibili che non avrei potuto avere da nessun'altra parte."

L'artista addita il suo abbandono anche alla riorganizzazione della compagnia nello spirito delle grandi macchine produttive hollywoodiane, meno aperta alla libera interpretazione dei singoli autori e legata alle decisioni di un ristretto gruppo di sceneggiatori-capo: "Da quando è finito Ultimates non sono più stato coinvolto in un vero processo creativo alla Marvel. Ora hanno questi braintrust e sono loro che guidano il processo. Sembrava una cosa molta chiusa e non era quello per cui avevo firmato all'epoca. Penso volessero sono un illustratore, non un creatore, e questo è frustrante. Ho proposto varie idee per delle serie, ma nessuna è mai andata in porto. Con Capitan America cancellato e la storia di Ultron su cui non potevo mettere becco, mi sentivo senza scopo, non potevo collaborare come meglio credevo".

Il lavoro con Bendis,  inoltre, ha fatto comprendere al disegnatore come sia cambiato il modo di lavorare del settore: "Tra me e Bendis non c'è stata davvero una collaborazione. Non era per niente come Mark Millar su Ultimates, che ho co-creato a tutti gli effetti. Non ho potuto contribuire alla storia o ai temi trattati. Non so nemmeno quanto è lunga la serie e, nonostante avessi chiesto delle informazioni, nessuno mi ha mai detto più di quanto leggevo sulle sceneggiature. Qui ero solo un illustratore."

Il disegnatore ha spiegato poi i retroscena sulla miniserie abortita Ultimate Captain America, di cui potete avere un assaggio nella galleria in basso: "Nel tempo libero tra una sceneggiatura di "Ultron" e l'altra, ho iniziato a scrivere una serie in sei parti che avrei poi disegnato, "Ultimate Captain America". Era pronta, stavo disegnando il primo numero, ma poi "Ultron" ha iniziato a espandersi e il mio contratto stava per scadere. Sarei stato felice di estendere il contratto per completare le due serie, ma mi fu gentilmente detto che non sarebbe stato necessario. La serie di Cap continuava ed essere post-posta o messa da parte e alla fine l'hanno cancellato, con mio estremo rammarico. Così me ne sono andato alla Image."

Oltre alla serie di Capitan America, Hitch ha avuto modo di svelare alcuni progetti mai concretizzatesi: "Man of Steel", la nuova testata dedicata a Superman scritta da Scott Snyder e che verrà invece disegnata da Jim Lee, e una serie di Spider-Man scritta da Joss Whedon: "Ho disegnato Spidey in "Ultron" e l'ho letteralmente amato. Ecco, andandomene dalla Marvel, forse il mio unico rimpianto è non essere riuscito a disegnare una serie di Spider-Man."

Il primo numero di Age of Ultron uscirà negli Stati Uniti a marzo 2013.

Sottoscrivi questo feed RSS