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Green Valley, recensione: il fantasy secondo Landis e Camuncoli

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Per leggere l'intervista a Giuseppe Camuncoli, clicca qui.

Max Landis, figlio d’arte, sceneggiatore poliedrico e prolifico tra cinema, televisione e fumetti, ha conquistato il cuore del lettori con racconti ricchi di ironia, che non disdegnano l’horror e l’action, e che si costruiscono sul meltin'pot di suggestioni diverse e provenienti da contesti narrativi differenti. Green Valley, targato Skybound e pubblicato in Italia dalla Saldapress, non è da meno.

Accompagnato dalle straordinarie matite di Giuseppe Camuncoli, la storia racconta l’ultima impresa dei Cavalieri di Kelodia, chiamati – dopo un periodo di allontanamento volontario a causa di una tragedia – a soccorrere il piccolo villaggio di Green Valley, vessato da un mago dai fini misteriosi. Ma in un mondo dove la magia è solo leggenda, come si può giustificare la presenza di uno stregone?

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Landis imbastisce l’intera narrazione su un doppio registro narrativo. Da un lato, lo sceneggiatore, rispetta tutte le componenti del fantasy “medievaleggiante”: cavalieri coraggiosi, stilisticamente e caratteristicamente delineati con grande chiarezza, barbari sanguinari, castelli e villaggi dalla dichiarata natura filmico-romanzesca. Dall’altro, allinea la propria narrazione verso un altro genere, affine eppur apparentemente lontano, rispettandone comunque icanoni: la fantascienza.

La forza del racconto, risiede proprio nello scarto tra generi, situazioni, immagini che, solitamente, non sono abbinabili ma che qui diventano matrice stilistica e narrativa dal grande divertimento.
Il disegno di "Cammo" – esaltato e magnificato dalle chine di Cliff Rathburn e dai colori di Jean-Francois Beaulieu – conserva tutto lo spirito “cinematografico” del racconto: campo e controcampo di primi piani anticipano splash-page e panoramiche dalla grande ricchezza grafico-compositiva, le scene d’azione conquistano grande ritmo grazie ad un sapiente utilizzo del layout come strumento narrativo autonomo. Il disegno riesce a spaziare facilmente, e con la medesima attenzione grafica, tra i generi differenti. Fantasy e fantascienza trovano felice sposalizio anche grazie al tratto di Camuncoli, evidentemente a proprio agio con questo gioco plurinarrativo.

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L’edizione cartonata della Saldapress racchiude l’intera miniserie di nove numeri in un volume di evidente pregio, corredato dagli interessantissimi studi dei personaggi ad opera di Camuncoli, così come la serie limitata a dieci white cover, illustrate dal disegnatore italiano con il “cast” di Green Valley. La gallery delle cover originali, in successione, permette di ammirarne l’impianto grafico che le caratterizza e che ne esprime le volontà narrative.

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Green Valley è un gioco divertente, un fantasy ammiccante e un fumetto di fantascienza che tocca temi cari agli amanti del genere. Scritto con intelligenza e sapienza e disegnato con maestria, rappresenta la scelta ideale per chi ama non abbandonare temi e narrazioni a lui care, e contemporaneamente vederle attraverso un inusuale lente di ingrandimento.

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Green Valley, recensione: Il fantasy a cavallo dei generi di Landis e Camuncoli

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Sir Bertwald,  Sir Ralphus,  Sir Gulliver e Sir Indrid sono i Cavalieri di Kelodia, protettori del Regno al servizio di Re Micheal. Insieme hanno compiuto gesta leggendarie e ispirato ballate. Sono eroi amati ed ammirati, sia a corte che tra il popolo, ed animati da un’amicizia fraterna e sincera, senza ombra di rivalità. La loro ultima impresa è stata quella di aver respinto, da soli, un’orda di quattrocento barbari guidati dal bruto Pendergast. Una volta tornati a casa, vengono acclamati dalla folla festante e il re organizza un banchetto in loro onore. Ma Bertwald è stanco del campo di battaglia e ha solo voglia di raggiungere la sua amata Amalia che lo aspetta per una cena romantica in riva al lago, lontano dal clamore. Bertwald la chiede in sposa e la ragazza accetta. Il giorno dopo, a corte, gli altri cavalieri brindano in suo onore. Si prevedono anni di pace e di prosperità. Ma il destino baro a volte ci mette lo zampino, e neanche eroi leggendari ed invincibili possono farci nulla…

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Dopo il convincente teaser rappresentato dal numero 1 uscito in anteprima in occasione dello scorso Romics, arriva finalmente nelle fumetterie nella sua interezza Green Valley, il nuovo fantasy di Max Landis e Giuseppe “Cammo” Camuncoli, ultimo gioiello targato Skybound, la factory di Robert Kirkman che opera in seno alla Image Comics. Durante la kermesse romana avevamo avuto modo di parlare con la Saldapress, che presenta la serie in Italia, e l’editore ci era parso subito fiducioso sul riscontro che avrebbe avuto quest’opera presso i lettori, contando sulla bontà del lavoro dei due autori. Senza spoilerare il prosieguo della storia, ci era stato suggerito di attendere l’uscita dei numeri successivi per comprenderne il motivo. D’altronde, già nella postfazione al primo numero Landis e Camuncoli alludevano ad una svolta narrativa di notevole portata. Ora che abbiamo letto l’intera serie, possiamo dire che le promesse sono state ampiamente mantenute.

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L’architrave di Green Valley è costituito da un plot twist straordinario ed originale, che lascerà i lettori a bocca aperta. Ovviamente in questa recensione eviteremo di svelarlo, per rispetto all’ottimo lavoro dei due autori e per salvaguardare il piacere della lettura dell’opera. Diremo solamente che, in un’epoca in cui si è visto tutto e tutto viene continuamente rifatto, mescolato, agitato e propinato al lettore come se fosse nuovo, Green Valley costituisce davvero una novità e questo è solo uno dei suoi pregi. Sorprende la facilità con cui Max Landis gioca con i generi, contaminandoli e sovrapponendoli, la scioltezza con cui introduce personaggi che vediamo per la prima volta ma che, grazie a dialoghi azzeccati e brillanti, ci sembrano già familiari. È evidente come il giovane Landis abbia ereditato un po’ del talento di papà John, il genio di Animal House e Un Lupo Mannaro Americano a Londra, talento che aveva già messo in mostra nell’acclamato Chronicle, ibrido tra film di supereroi e found footage: ma questo Green Valley, per qualità della scrittura, caratterizzazione dei personaggi, padronanza del mezzo e ambizione, ci sembra addirittura superiore.

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La ciliegina sulla torta è costituita dalla parte grafica, affidata al nostro Giuseppe Camuncoli a cui facciamo i nostri più sinceri complimenti per l’ottimo lavoro svolto. Lo stile plastico e cinetico di Cammo è perfettamente complementare allo script di Landis, tanto nei momenti dove l’azione è frenetica tanto nei momenti più intimisti. Notevole il lavoro di design sui personaggi, a ciascuno dei quali l’artista riesce a donare anima e personalità, facilitando il processo di immedesimazione del lettore. Basti pensare a Bertwald, il protagonista a cui ci si affeziona subito, e le cui rughe del volto raccontano più di una storia. Come da lui dichiarato nella postfazione al primo numero, pur non avendo mai lavorato ad un fantasy prima, Camuncoli è un vecchio appassionato di giochi di ruolo come Dungeons & Dragons e classici come Il Signore degli Anelli e queste influenze sono evidenti in particolare nella scene di battaglia, come il fulminante incipit. Notevole è anche la cura per i settings, che spaziano da prati verdi in mezzo alle montagne a villaggi a banchetti reali, tutti ricostruiti con attenzione ai dettagli. Cammo è ormai una star negli USA da tanti anni, con un curriculum di tutto rispetto tra Marvel e DC, eppure Green Valley ci pare uno dei suoi lavori migliori. Menzione speciale anche per le chine di Cliff Rathburn, che rifinisce con accuratezza le matite di Camuncoli, e per i colori delicati di Jean - Francois Beaulieu, che non sovrastano i disegni come spesso accade con la colorazione digitale. Il colorista è stato molto attento a ricreare un illuminazione degli ambienti coerente con l’epoca in cui si svolge la vicenda, si veda l’uso della luce negli interni del castello e la scena dell’assalto notturno.

Saldapress presenta Green Valley con una confezione inconsueta e sperimentale: un regular pack contenente tutti e nove i numeri che compongono la serie e che andranno in edicola di mese in mese, e un premium pack dove troverete i nove numeri più una versione “cover blank” del numero 1 da far autografare o “sketchare” da Camuncoli nel caso lo incontraste in qualche fiera. Una formula “tutto e subito” che ci è piaciuta moltissimo, quasi una versione cartacea del binge watching stile Netflix. E a proposito di serial, un appello ai signori di Hollywood: Green Valley sembra essere nata apposta per una trasposizione su piccolo o, meglio ancora, grande schermo. Lo si faccia al più presto, per cortesia.

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Portfolio: le locandine dei fumettisti convocati dalla Ferrari per il Campionato Mondiale di F1 2017

  • Pubblicato in Focus

Il Campionato Mondiale di Formula 1 è uno dei maggiori eventi sportivi dell'anno, seguito da milioni e milioni di appassionati in tutto il mondo. Fra le più importanti e prestigiose scuderie presenti c'è quella italiana della Ferrari, la casa automobilistica che proprio quest'anno festeggia i suoi 70 anni di vita. Come noto, sono il tedesco Sebastian Vettel e il finlandese Kimi Räikkönen i piloti che guidano le due auto col cavallino rampante.

La vettura che sfreccia sulle piste della varie gare è la Ferrari SF70H, che potete vedere qui di seguito. La sigla "SF" sta per Scuderia Ferrari mentre "70" per gli anni della casa costruttrice. "H", infine, indica il motore ibrido che monta.

Ferrari-SF70H

Il Campionato è composto da 20 Gran Premi, a cadenza quindicinale, in 20 nazioni diverse. Iniziato il 26 marzo a Melbourne con il'Australia Rolex Australian Grand Prix, si concluderà il 26 novembre all'Isola Yas con l'Etihad Airways Abu Dhabi Grand Prix, passando in Italia a Monza il 3 settembre con il Gran Premio Heineken d'Italia.

La Ferrari, ha deciso di coinvolgere alcuni fumettisti per realizzare dei poster per ogni singolo Gran Premio. Le illustrazioni che vedete nella gallery in basso, che aggiorneremo di volta in volta, sono state diffuse sia sul sito ufficiale della casa automobilistica sui suoi social network (Facebook, Twitter, Instagram). Gli artisti coinvolti sono Fabrizio De Tommaso (Morgan Lost), Marco Mastrazzo (Dylan Dog Color Fest) e Giuseppe Camuncoli (The Amazing Spider-Man) e ogni poster è rappresentativo della nazione in cui si svolge il Gran Premio. Il risultato, come potete vedere, è davvero evocativo. Buona visione!

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Le origini della spada rossa, anteprima di Darth Vader #1 di Charles Soule e Giuseppe Camuncoli

  • Pubblicato in News

Uscirà il prossimo 7 giugno il primo numero di Darth Vader, scritto da Charles Soule e disegnato da Giuseppe Camuncoli.

Come vi avevamo riferito alcuni mesi fa, la serie si colloca cronologicamente subito dopo gli eventi di Star Wars: la vendetta dei Sith e racconta l'ascesa del personaggio che, dopo aver scelto la via dell'oscurità, si trova a muovere i primi passi come Darth Vader, Signore Oscuro dei Sith. In particolare verranno raccontati tutti quei retroscena inediti, primo tra tutti il racconto di come Anakin sia entrato in possesso della spada laser rossa, dopo aver perso quella blu per mano di Obi-Wan.

"Con la nuova serie di Darth Vader, abbiamo finalmente la possibilità di assistere a momenti iconici nell'universo di Star Wars attraverso la lente di uno dei suoi più celebri personaggi" - ha detto l'editor della serie, Jordan D. White - "Con Charles Soule e Giuseppe Camuncoli al timone, ci accingiamo a mettere in luce la costruzione della spada laser rossa di Vader, le conseguenze dell'Ordine 66, l'inizio del programma dell'Inquisitore, l'ascesa dell'Impero, e molti altri sinistri momenti mai visti prima".

Di seguito l'anteprima di Darth Vader #1. La cover è di Jim Cheung; la variant è di Adi Granov; la Action Figure variant è di John Tyler Christopher; la Era variant è di Phil Noto. Disponibili inoltre la Movie variant cover, la Homage variant di Mark Brooks, la Young variant di Skottie Young, e la blank cover.

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