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Carmine Di Giandomenico e Pasquale Qualano entrano in DC Comics

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I disegnatori italiani Carmine Di Giandomenico e Pasquale Qualano sono entrati a far parte del team di artisti sotto contratto con la DC comics.

Di Giandomenico, noto per lavori importanti alla Marvel Comics come Battlin' Jack Murdock, Spider-Man Noir e l’ultima incarnazione di X-Factor, scritta da Peter David, sta collaborando con la DC Comics per un progetto di primissimo piano, attualmente ancora top secret, sul quale ci ha però fornito alcuni succulenti dettagli. Tutt’ora al lavoro per la Sergio Bonelli Editore, del quale ha terminato le matite dell’atteso episodio Il Lungo Addio della serie Dylan Dog, il disegnatore teramano è stato contattato un mese fa via mail dell’editor della DC, Rebecca Taylor, per una collaborazione stabile con la DC comics. “Lo dico subito: non farò Superman o il prossimo 52, - ha scherzato il disegnatore raggiunto al telefono – e per ora non disegnerò né una serie regolare né una miniserie. Posso dire solo che darò il mio apporto a un evento importante per il suo contesto (e per come accadranno certe cose al suo interno), scritto da un autore molto affermato e che sarà pubblicato a Dicembre. Un evento, comunque, che deve ancora essere ufficializzato.”
Pur non potendo fare nomi o dare ulteriori dettagli, Di Giandomenico ci ha fatto una rivelazione-bomba, ovvero che il suo incarico riguarderà un’iniziativa legata al mondo di Batman. La nuova collaborazione tra il disegnatore e il colosso editoriale della Warner non chiuderà comunque il suo rapporto di lavoro con la Bonelli, visto che Di Giandomenico sarà il titolare del primo numero di Orfani – 4 stagione.

Un destino artistico, quello dell’ingresso in DC, condiviso anche da un altro suo collega: Pasquale Qualano, disegnatore per Aspen Comics e Zenescope Entertainment che, recentemente, ha partecipato alla realizzazione dell’albo corale Harley Quinn Road Trip Special #1, scritto da Jimmy Palmiotti e Amanda Conner. Un’avventura on the road dell’Arlecchina in compagnia di altre due Bad Girls dell’universo di Batman, ovvero Catwoman e Poison Ivy, impegnate in un folle viaggio in roulotte attraverso l’Interstate 60. L’albo è uscito lo scorso mercoledì 16 settembre e la prova di Qualano ha incassato numerosi consensi, tra i quali i complimenti pubblici di Palmiotti, espressi tramite Twitter, e una menzione d’onore da parte del sito IGN che ha ben recensito le pagine del disegnatore campano con il seguente commento: “La vera star dell’albo è Pasquale Qualano, le cui splendide ed eleganti illustrazioni catturano l'occhio del lettore. Speriamo che la DC programmi altri nuovi lavori per Qualano.”
Un’opinione condivisa anche dai vari editor della DC Comics, che stanno vagliando alcune possibili nuove collaborazioni con il disegnatore, le cui pin up di Harley Quinn postate sulla sua pagina pubblica di Facebook hanno attirato mesi fa l’attenzione dell’editor DC Chris Conroy, che lo ha poi contattato volendolo fortemente nel progetto Harley Quinn Road Trip Special.

Un forte in bocca al lupo ad entrambi per questa nuova avventura editoriale.

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A Teramo arrivano gli eroi: Carmine Di Giandomenico ci parla di Teramo Heroes

Dall'8 al 10 maggio 2015 si terrà Teramo Heroes, la fiera abruzzese organizzata dal disegnatore Carmine di Giandomenico. Abbiamo intervistato l'artista che, per l'occasione, ci ha svelato le particolarità di questa nuova manifestazione.

Ciao, Carmine. Bentornato su Comicus.
Come hai deciso di partecipare tu attivamente nell’organizzazione di un evento invece che esserne magari uno degli ospiti?

È qualcosa che è maturato negli anni e dipende sempre dal mio forte attaccamento al territorio. Tutto è ovviamente partito con la fiera che si teneva a Teramo ogni anno, una piccola manifestazione che però riusciva ad andare incontro ai tanti appassionati che potevano così avere un evento nella propria città o nella propria regione; la fiera è arrivata sino all’anno scorso, nel quale si pensava potesse essere l’ultima edizione (almeno nella veste in cui era stata fatta nelle occasioni precedenti); invece la risposta del pubblico, le voci dei molti fan e tutto il calore dimostrato hanno fatto in modo che anch’io volessi impegnarmi nella costruzione di quello che sarebbe stato l’evento successivo.
L’idea era di portare qualcosa di nuovo e subito ho pensato che mi sarebbe piaciuto incentrare la manifestazione più sugli autori, magari allargando la proposta anche a coloro i quali lavorano molto all’estero, come la mia stessa esperienza testimonia.
Per visioni differenti con chi era subentrato insieme a me con la vecchia organizzazione, ci siamo divisi; ma quando inizio una cosa voglio finirla, così ho deciso di ancor di più di mettermi in prima linea autonomamente.
Così assieme al mio amico e socio Ermando Florà - che si occupa degli aspetti più tecnico-economici mentre a me spettano quelli artistici - abbiamo fondato l’associazione culturale no profit “Teramo Heroes co.Mix and games” nel novembre 2014.

Quali sono i punti fondamentali su cui vorrai poggiare Teramo Heroes? Cosa la potrà differenziare dalle altre manifestazioni di settore?
Innanzitutto, come detto, puntare gli autori: quest’anno avremo Stefano Caselli, David Messina, Marco Checchetto, Emiliano Mammucari, Matteo Casali, Mauro Uzzeo, autori che per la loro storia personale e per il loro stile sono perfetti per il tema di quest’anno riguardante i supereroi. Puntare sugli autori significa incentrare tutto sulla possibilità di incontro tra un artista e i propri lettori, non solo per firme e sketch, ma anche solo per scambiare punti di vista, conoscersi e scoprire retroscena su storie e creazioni. Oltre agli artisti avremo anche una personalità importante del mondo dell'editoria, ovvero Alessio Danesi, responsabile RW Lion, che ci parlerà in anteprima assoluta delle novità e dei progetti della DC Comics in Italia e ci svelerà anche qualche retroscena del suo lavoro in redazione.
Non dico che porteremo qualcosa di assolutamente nuovo e migliore di altre fiere; il nostro obiettivo è farne un appuntamento divertente e ogni anno diverso, rinnovando di volta in volta i temi dedicati alle varie sfaccettature del fumetto.
Inoltre una fiera più piccola come questa concede più spazi e più tempo rispetto ad altre, così da permettere il contatto tra pubblico e autore di cui dicevo sopra, che personalmente considero come uno dei momenti più belli e importanti del nostro lavoro.

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Ci puoi dare qualche anticipazione in merito? Ci sono anche a iniziative parallele giusto?
Certo! Abbiamo pensato per esempio ai cosplay: l’idea è quella di integrarli ancor di più al mondo dei fumetti e al tema. Così c’è stata una pre-selezione nella quale abbiamo scelto 7 cosplayers che saranno vestiti dai personaggi che più rappresentano ogni autore ospite. Avremo quindi un Capitan america, una X-23 poi ancora Spider-Man, Polaris e Gambit tratti da All New X-Factor, Bouncer e per la prima volta anche l’eroe nostrano Ringo, quello ufficiale, e non sarà un cosplay ad interpretarlo, ma proprio la persona che Emiliano Mammucari ha utilizzato per dare il volto e fisicità a Ringo di Orfani. E questi ragazzi con una immensa passione  faranno da “bodyguard” ai disegnatori che li hanno raffigurati di più.
Per ciò che riguarda le iniziative parallele ci sarà subito venerdì 8 maggio una tavola rotonda con coinvolgerà tutti gli autori ospiti: si terrà  all’Università degli studi di Teramo, nella sede di Scienze della Comunicazione.
Credo che sarà un momento importante non solo per la mia città, ma per tutto il mondo del fumetto in generale.
Infine, sempre tra gli ospiti, ci saranno anche gli autori di Fish–Eye che assieme ad Alessio Danesi (qui nelle vesti anche di autore) incontreranno il pubblico per parlare del format televisivo Fumettology.

Sappiamo che hai anche in serbo qualcosa di veramente speciale e mai visto prima: ce lo puoi raccontare?
È un evento a cui tengo molto, perché sarà qualcosa di veramente mondiale che avverrà il pomeriggio di domenica 10 maggio. Il Campione Olimpico Igor Cassina si esibirà in una performance LIVE particolare, interpretando, appunto, un supereroe.
Chi meglio di lui può rappresentare le evoluzioni incredibili, le anatomie in movimento la perfezione atletica?
Ci tengo molto perché completa la proposta che io e il mio socio abbiamo voluto dare con Teramo Heroes: una manifestazione sui fumetti, e sui suoi protagonisti. Ma che sappia incontrare allo stesso tempo sia il gusto dell'appassionato esperto, sia lo sguardo di stupore meravigliato di un bambino. Perché il fumetto è di tutti.

Parliamo ora di Carmine Di Giandomenico autore: cosa vedremo di tuo in futuro? C’è qualcosa che vorresti fare in particolare?
Da poco ho terminato l’avventura di X-Factor, un viaggio bellissimo, compiuto insieme al grande Peter David; ora sto lavorando a tre numeri su sei di una mini degli Avengers Infinity coi colori di Andres Mossa, un nuovo prodotto che uscirà in digitale e che per molti versi sta cambiando anche il mio modo di lavorare, visto che devo concentrarmi sulla vignetta come su un frame cinematografico e quindi disegnare personaggi in modo separato dal contesto. Un po’ una versione aggiornata del nostro Supergulp. (ride)
Oltre alla Marvel, dovrei iniziare a lavorare a un numero di Orfani, con la sceneggiatura ovviamente di Roberto Recchioni. Devo dire che sono molto felice di questo progetto, perché ho seguito da lettore appassionato  la serie sin dal principio, sia per la stima che ho per tutte le persone coinvolte, veramente di talento.
Per il futuro avrei un sogno che riguarda uno dei personaggi che amo di più tra i comics di supereroi: spero possa essere realizzato prima o poi. Ora come ora, pur avendo già pronta tutta l’idea generale e la divisione in capitoli, nonché molti sketch di preparazione, è ancora nella dimensione del sogno.

A proposito di mercato USA, ultimamente stanno uscendo molte voci ad alimentare la polemica che vede le major ricorrere sempre di più alla promozione di eventi, uno dietro l’altro, per contrastare l’ascesa di case editrici come la Image e il moltiplicarsi dei suoi titoli creator owned. Qual è il tuo pensiero in merito?
Io credo che il mondo del fumetto americano – e il suo relativo mercato - sia sempre in evoluzione; a fronte di questo sono anche fermamente convinto che certi fenomeni siano ciclici. Ora le major stanno vivendo un periodo simile a quello degli anni novanta, stesso periodo nel quale si sono affermate altre etichette e altri modi di fare comics. Ma non credo sia qualcosa di negativo, anzi: ogni momento storico fa tesoro dei cicli precedenti e continua la sua evoluzione, fino a che ci si ritrova in un momento, chiamiamolo di “contrasto”, con due o tre modalità diverse. Non uscirà nessun vincitore, tutte le parti guadagneranno qualcosa, sono dinamiche normali e positive sia per il mercato che per la creatività.

Grazie di tutto Carmine, ci vediamo allora a Teramo Heroes dall' 8 al 10 maggio?
Certo! Aspetto te e tutti i lettori di Comicus per tre giorni assieme. Partecipate il più possibile, anche perché metà del ricavato del biglietto d'ingresso (3,00€) sarà devoluto all'associazione di volontariato e solidarietà Multa Paucis di Teramo, che aiuta la Caritas a garantire dei pasti per i senza tetto e famiglie in difficoltà. Mi sembrava il minimo verso coloro che si impegnano tutti i giorni per rendere il mondo migliore. Perché anche nella realtà di tutti i giorni esistono i supereroi.

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Secret Wars: ecco X-Tinction Agenda di Guggenheim e Di Giandomenico

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Continua la cascata di annunci in casa Marvel dei titoli che affiancheranno la miniserie evento dell'estate 2015, Secret Wars. Questa volta gli autori coinvolti saranno lo scrittore Marc Guggenheim e l'artista italiano Carmine Di Giandomenico, pronti a lanciare, sotto il brand Warzones, X-Tinction Agenda

La serie vedrà lo status quo dei mutanti degli anni '90 divenire il futuro dell'Universo Marvel, un salto in avanti negli anni in cui Havok e Wolfsbane guidano la nazione di Genosha.

"La Marvel è partita dicendo 'c'è qualche evento legato all'universo Mutante che vorreste rivisitare?'. Ed io ho avuto subito l'idea di realizzare un sequel a X-Tinction Agenda", queste le parole di Guggenheim a Comicbook.com.

"Ci sono differenti modi per approcciare questa idea di progetto. Potresti conferire alla storia un corso leggermente diverso, o potresti migliorare alcuni aspetti della storia stessa. Io ero intrigato" continua lo scrittore "da qualcosa che fosse un sequel ma allo stesso tempo volevo trarre un vantaggio da un nuovo status quo e da una nuova opportunità rappresentata da Battleworld. Quindi, nella mia X-Tinction Agenda troverete un divertente sequel, da un lato, ma che intreccia differenti futuri degli X-Men". 

Questa la sinossi del primo albo:
"Dieci anni dalla caduta di Cameron Hodge e del suo regime fascista. Dieci anni durante i quali Havok e Wolfsbane hanno lavorato per ricostruire Genosha. Ma il loro sforzo potrebbe risultare vano, da quando una piaga si è diffusa in tutta la loro nazione, infettando i mutanti e minacciando di condurli all'estinzione. Con il paese in quarantena e apparentemente abbandonato dal resto del mondo, inclusi gli X-Men, i vecchi amici possono diventare dei nuovi nemici e in quanto governanti di Genosha combatteranno per salvare il loro popolo! Un viaggio attraverso un futuro alternativo nato dagli eventi antecedenti agli X-Crossover del 1990, X-Tinction Agenda!".

In basso è disponibile una gallery con una serie di immagini e studi di personaggi, diffusi in esclusiva da Comicbook.com.

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La Nuovissima X-Factor 1 (X-Men Deluxe 231)

Nel numero 231 della collana antologica X-Men Deluxe, la Panini inizia la pubblicazione italiana dell’attesa X-Factor di Peter David e Carmine Di Giandomenico, con i suoi primi 6 numeri pubblicati in un’unica soluzione monotematica. Polaris, Gambit, Quicksilver e Danger compongono la nuova incarnazione del team mutante, la quarta per essere precisi, nonché la terza firmata da David. Lo sceneggiatore newyorkese ha dimostrato negli anni un notevole affetto per questa testata, ideando in passato due apprezzate e differenti declinazioni del gruppo rispetto agli status di altre formazioni con la X. Se, infatti, nella famosa gestione degli anni ’90 con i disegni di Larry Stroman, X-Factor era stato trasformato in un team governativo e poi, in anni più recenti, in un’agenzia privata di investigazioni, adesso David ne propone una nuova veste: il gruppo aziendale, sponsorizzato da una multinazionale chiamata Serval Industries. Il giovane uomo d’affari Harrison Snow ne è il proprietario ed assume Polaris e i suoi compagni per missioni ufficialmente umanitarie. Ma in realtà, dietro la facciata filantropa dell’iniziativa di questa compagnia, si nascondo interessi ben diversi e ambigui.

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Potremmo definire questo volume un buon inizio, promettente ma non fulminante. O almeno non ancora. È notoriamente risaputo come David sia uno scrittore che dà il suo meglio soprattutto nelle lunghe distanze e questi primi numeri sembrano fungere da semplice “riscaldamento” in vista di cose a venire. Nonostante, infatti, la lettura gradevole delle singole storie, non c’è ancora quel “graffio” virtuosistico di prosa e inventiva narrativa alla quale David ci ha ampiamente abituato nel corso di oltre 30 anni di carriera. Questa prima saga ha quasi una funzione d'introduzione, presentando i personaggi e descrivendo lo status quo di un gruppo non consolidato e poco coeso, infine, definendo le linee guida dei rapporti interpersonali tra i protagonisti. I singoli episodi, oltre alla formazione e i primi passi del team, sono incentrati su tre singole missioni, le cui conseguenze hanno degli strascichi che David non lascia in sospeso, ma ne utilizza i relativi incipit inserendoli nella narrazione stessa senza discontinuità, arricchendola e costruendo l’architettura degli eventi futuri della serie.

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Inoltre, sono presenti elementi concettuali cari allo sceneggiatore come quel corollario di dinamiche spigolose e potenzialmente esilaranti all’interno di un super gruppo assai disfunzionale, i cui componenti sono contraddistinti più dalle loro peculiarità caratteriali che dai poteri in sé, il cui uso è assolutamente subalterno agli stati d’animo e alle difficoltà esistenziali. Su quest’ultimo fattore David basa l’intera caratterizzazione di Lorna Dane, Polaris, i cui problemi di equilibrio mentale vengono usati tanto a fini drammaturgici quanto ironici, con gag fisiche e dialettiche sul suo stato di bomba ad orologeria. La presenza di Polaris e di Quicksilver traccia quasi un ritorno alle origini della prima X-Factor di David, della quale erano membri fondatori, ma il velocista viene narrato con un’evoluzione caratteriale non da poco: non più algido o perennemente annoiato, ma ironico, ambiguo, sarcastico, proattivo. Un ritratto che, pur mantenendosi coerente rispetto al passato, getta una luce diversa sul personaggio che David ha saputo raccontare come nessun altro prima e dopo di lui. Infine c’è la coppia formata da Gambit e Danger, con il primo che appare come al solito irriverente e sfrontato, ma l'autore riesce con pochi elementi a scavare nel personaggio dandogli un’inedita profondità, responsabilizzandolo e al tempo stesso fornendogli dei dubbi sulla direzione da prendere nella sua vita. La seconda, Danger, è un personaggio assai complesso da gestire per il suo ego artificiale passivo-reattivo e soprattutto per la sua apparente assenza di emotività, sulla quale lo scrittore apre uno spiraglio, con un inizio di ricerca su sé stessa ed un rapporto potenzialmente molto interessante con Gambit, in merito al quale, David si diverte, anche con giochi di parole, a replicare la famosa sequenza con Havok e Wolfsbane ai limiti dello stalking vista nel 1992 in X-Factor (vol.1), numero 74.

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E dunque, una brillante descrizione dei rapporti interpersonali tra i protagonisti, che lo sceneggiatore (e qui il graffio c’è, eccome) cesella con dialoghi ben scritti e frizzanti, completa il quadro del suo lavoro, non ancora ai livelli delle aspettative dei lettori, ma comunque superiore alla media. Un risultato, per ora, più che discreto anche grazie alle incredibili matite del nostro Carmine Di Giandomenico. Il disegnatore italiano, oltre ad aver creato il look delle eleganti uniformi “aziendali” di X-Factor, offre una prova artistica di altissimo livello, concependo tavole dettagliatissime e al tempo stesso fluide e raffinate. Scorrendo le pagine, non si possono non notare la finezza e le rifiniture dei disegni, con ottime soluzioni grafiche per inquadrature e postura dei personaggi, nonché di design per quanto riguarda tecnologia e scenari di interni. Una prova resa ancor più rilevante e preziosa perché comprensiva di matite, chine, scale di grigio ed effetti di luci, che Di Giandomenico ha realizzato nonostante i tempi ristrettissimi di produzione di un albo Marvel.
In sintesi, per rapporto qualità-prezzo, questo volume appare una lettura intrigante e sostanziosa.

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