Alvy Ray Smith: fondatore Pixar e pionere CGI, intervista esclusiva
- Pubblicato in Interviste
Ormai la computer graphic è una tecnica avanzata e consolidata e la sua applicazione nel mondo dell'arte, della tecnologia e dell'animazione è fondamentale. Fra le figure più importanti per lo sviluppo di questa tecnica un posto d'onore spetta a lvy Ray Smith, fondatore Pixar e pionere CGI, che abbiamo avuto il grande privilegio di intervistare durante la View Conference 2014 di Torino.
Intervista a cura di Sarah Passacantilli con la collaborazione di Gennaro Costanzo
Italian/English version.
Benvenuto su Comicus!
Negli ultimi anni la cgi ha ormai messo in secondo piano l'animazione tradizionale. Vi immaginavate quando muovevate i vostri primi passi uno scenario del genere? Secondo te, perché oggi tutti preferiscono vedere film con questa tecnica?
Questa è un'ottima domanda! Ti confesso che non saprei cosa rispondere. Adoro ancora l'animazione tradizionale, è una nobile forma d'arte e spero non muoia mai. Ad esempio, qualche anno fa è uscito un film, L'Illusionista, che è meraviglioso ed è completamente in 2D. Forse si tratta solo del fascino verso ciò che è nuovo, perciò il pubblico oggi predilige molto di più produzioni in 3D. Personalmente però non lo capisco, e mi chiedo anch'io perché la gente preferisca lo sculpting al disegno tradizionale. Sono semplicemente due cose diverse.
Dalla tua biografia si legge che hai imparato la pittura ad olio da suo zio. Come è passato da una tecnica tradizionale allo sperimentare nella Computer Graphic? Quanto ti è stato utlile imparare quella tecnica?
Credo che sperimentare con la grafica computerizzata si possa considerare una conseguenza del mio amore per la pittura che, come hai accennato, ho imparato da mio zio. Il mio primo approccio con la grafica computerizzata è stato con un programma di pittura. Un mio amico, Richard Shoup, che tutt'oggi è il mio migliore amico, ha costruito il primo apparecchio al mondo con cui fosse possibile dipingere, il primo computer con un programma di pittura, SuperPaint. E questo è successo nei primi anni '70. Siccome eravamo amici, mi ha invitato al suo studio per lavorarci ed è stato amore a prima vista. Mi sono fatto assumere alla Xerox PARC come artista per mostrare SuperPaint e diffonderlo. In pratica si trattava di un programma di simulazione di pittura tradizionale su un computer, ma dopo un po' ho capito che poteva potenzialmente essere molto più di questo, ed ho iniziato a domandarmi: fin dove può arrivare? È un mezzo completamente nuovo, scopriamo di cosa è capace.
Oggi la CGI è un campo affermato e con una sua storia alle spalle, ma com'era lavorare in computer graphic fra gli anni '60 e '70? Che differenza c'è nel lavorarci oggi?
Era una tortura vera e propria! I computer erano incredibilmente lenti, non puoi nemmeno immaginare quanto. Se pensi che i computer sono diventati dieci volte più veloci in soli cinque anni, puoi capire di cosa sto parlando. Quando ne parlo ai giovani, non vogliono ascoltare, e d'altronde perché dovrebbero? Però era davvero un milione di volte più lento di oggi, era così difficile lavorarci.
Puoi parlarci delle tue prime esperienze alla LucasFilm, e della nascita dei Pixar Animation Studios? Com'era lavorare con Edward Catmull e George Lucas?
Io ed Edward Catmull abbiamo lavorato insieme per sedici anni, sin dalla metà degli anni '70, poi per tutti i primi anni della nascita della Pixar e per tutti gli anni a seguire. È un uomo fantastico. Ci conosciamo davvero a fondo, e abbiamo fatto tutto insieme alla Pixar per tantissimo tempo. Al contrario, George Lucas era davvero timido, ci ho parlato saltuariamente ma si è sempre trattato di conversazioni molto brevi, e sempre di lavoro, non abbiamo mai parlato di qualcosa di personale, ma era più una cosa del tipo "Cosa ci inventeremo per la prossima sequenza?".
Come ti è venuta l'idea per il software Altamira, il canale alpha e tutti gli altri concetti che sono fondamentali per qualsiasi immagine processata al computer oggi?
Sono molto orgoglioso del canale alpha. Io ed Edward lo abbiamo sviluppato insieme a metà degli anni '70, quando lavoravamo a Long Island. Quando lo abbiamo creato non ci sembrava che fosse qualcosa di così importante, perché avevamo un problema da risolvere al computer e ci siamo inventati l'alpha come soluzione. Solo più tardi abbiamo capito l'importanza che avrebbe avuto. Ti senti un po' come il primo esploratore di un nuovo continente, ed hai la possibilità di dare un nome a tutto, di sceglierti l'equipaggio, e forse non era nemmeno così importante come idea come molte persone lo percepiscono, ma siamo stati i primi a farlo, e questo conta molto.
Cosa credi dovremo aspettarci dalla grafica computerizzata? Cosa prevedi accadrà nel futuro prossimo, considerando che il digitale nei film ha già fatto passi da gigante in pochissimo tempo (basi pensare al fotorealismo presente nel cortometraggio Pixar "L'Ombrello Blu"?
Credo che si concentrerà sugli esseri umani, nel senso che siamo molto vicini al poter rappresentarli al cinema con la grafica computerizzata in maniera così efficace che il pubblico non si accorgerà di star guardando delle sequenze generate al computer. Non sto dicendo che presto rimpiazzeremo gli attori reali, assolutamente no, perché non abbiamo la minima idea di come riprodurre la recitazione al computer - però possiamo avere attori reali che guidano la recitazione di personaggi creati in digitale in maniera accurata. Di questo ne sono sicuro, d'altronde è già successo ad esempio ne "Lo strano caso di Benjamin Button", in cui Brad Pitt c'era e non c'era, e nessuno ci ha fatto caso. Credo sia fattibile, e scommetto che succederà entro il 2020.
English version
Over the last few years, the CGI has put the traditional animation to the background. Did you ever imagine such a scenery back when you were moving your first steps towards this direction? Why do you think everybody prefers watching movies done with this tecnique today?
That's a very good question! You know, I don't know the answer! I still love traditional animation, it's a great art form, so I hope it doesn't die. For example, there was a movie done few years ago called The Illusionist, which it's beautiful but it's two dimensional. Maybe it’s just the appeal of the new, that’s why people like all of this 3-D stuff so much more. But I don't really understand it, so I wonder too, why people prefer sculpture over painting? They're so very different.
From your biography we learnt that you were taught the oil painting tecnique by your uncle. How did you go from a traditional tecnique to experimenting CG? How useful do you think it has been for you to learn that tecnique?
Well, I guess experimenting with CG it's the result of the painting. and that's true that I learnt it from my uncle. My first breaking in Computer Graphics happened to be a painting program. My friend, Richard Shoup, who is still my best friend, built the first machine in the world which you could paint with, the first computer that had a paint program on it, SuperPaint. That was in the early 70s. And since he was my friend, he invited me into his studios and I fell in love with it. I got myself hired at Xerox PARC too as an Artist to show it off, so basically it was a simulation of traditional painting on a computer. But after a while I realised this could be so much more than traditional painting: where can it go? This is really a new medium! Let's find out what this new medium can do.
Today, the CGI is extremely successful and it's got his own history, but how was it to work with it between the 60s and the 70s? What's the difference with working with it today?
It was a torture, it was so hard! The computers were so slow, unbelievably slow, you just can't imagine it. Computer got ten times better in five years, so you can easily see how bad it was. When I talk to young people about this they just don't wanna hear it. They cannot hear it, and why should they? But it was bad, it was slow, you won't believe how slow it was. It was basically a billion times slower than now. It was so hard.
Can you tell us about your very first experiences with the LucasFilm department and the birth of Pixar Animation Studios? How was it to work with Edward Catmull and George Lucas?
Ed Catmull and I have worked together for 16 years starting in the mid 70s and all the way throughout the spreadout of Pixar and all the years afterwards. He's a wonderful man. We know each other inside and out and did everything together for so many years. George Lucas, on the other hand, was so shy, I did talk to him occasionally but it was always short talk, it was not friendly talk or person to person talk, it was a "What are we going to do on the next shot?" kinda talk.
How did you come up with the idea of the Altamira software, the alpha channel and all the other concepts that are fundamental for any digital image processed today?
I'm pretty proud of the alpha. Ed and I came up with it together, way back on Long Island in the mid 70s. It was really not a huge thing when we sort of did it because we had to solve this problem and that was the solution. And that was later when we realised how a big deal it was. I'm saying that it's like when you're the first explorer on a new continent and you get to name everything, you get to pick all the crew, and maybe it wasn’t as intellectually grand as people made it, but we were there first and we got to do it.
What do you think we should expect as for computer graphics? What do you foresee in a not too far future, considering digital has taken one step forward in such a little time already (think of the photorealism in the Pixar short "The Blue Umbrella")?
I think it's human beings. I think we're getting very very close to be able to represent human beings on the movie screen with CGI so effectively that the audience won’t know or feel that it is CGI they were looking at. I'm not saying we are going to replace actors and actresses, no way, we haven't got a clue about how to do acting with computers, but we can have actors drive the screen representations in a very, very effective way. I'm sure of it, and we have already done it and it was The Curious case of Benjamin Button. There was Brad Pitt in there and there wasn't Brad Pitt, and yet nobody knew and nobody cared. I think it's doable, my guess is by 2020.