Era il 2013 quando la casa editrice Kleiner Flug guidata da Alessio D'Uva spiccava il volo, con una serie di volumi strettamente connessi alla letteratura nostrana e non solo, al teatro, ai personaggi illustri della nostra Storia, realizzati da autori e artisti emergenti o addirittura esordienti. Una sfida non semplice, una strada impervia, che tuttavia ha permesso a questa iniziativa editoriale di affermarsi come una delle più promettenti case di produzione sul suolo italico. Vi abbiamo parlato spesso di queste opere, realizzando diverse recensioni che trovate a questo indirizzo. Abbiamo quindi voluto fare due chiacchiere con Alessio per fare il punto della situazione dopo tre anni di attività, e comprendere quali saranno le novità che verranno portate in anteprima a Lucca Comics & Games 2016, oltre ad avere qualche anticipazione sui progetti futuri.
Innanzitutto, benvenuto su Comicus!
Parliamo un po' di Kleiner Flug. Ci puoi fare un bilancio dopo poco più di tre anni dalla fondazione?
Grazie del benvenuto, che per me è un po' un bentornato, avendo passato anni sul forum di Comicus.
Dunque, i primi tre anni sono stati molto interessanti, anche se faticosi, perché riuscire a ritagliarsi uno spazio nel mondo del fumetto italiano e acquisire una credibilità non è sempre semplicissimo.
Abbiamo lavorato molto e siamo cresciuti in esperienza e capacità, oltre ad aver prodotto circa 30 titoli (di cui la maggior parte realizzata da autori italiani esordienti), quindi possiamo dire che il bilancio è positivo.
Che cosa è cambiato dagli inizi a oggi? Ci sono state importanti evoluzioni?
Credo che col tempo abbiamo capito il funzionamento di molte cose. C’è stato l’ingresso di alcuni collaboratori fondamentali, come Filippo Rossi, Giorgio Carta e Marco Rastrelli e l’uscita di altri, come Valentina De Luca e Ettore Battaglia, che sono stati preziosissimi all’inizio dell’avventura. Oltre a questo, possiamo dire che è diminuito drasticamente il mio tempo libero e aumentata proporzionalmente la quantità di libri e fumetti rimasti da leggere.
Ma l’evoluzione più importante credo riguardi il nostro gusto e la scelta dei titoli su cui lavorare.
La vostra casa editrice non solo propone opere di ottimo livello, come abbiamo attestato più volte anche noi con le nostre recensioni, ma è un'ottima vetrina per autori emergenti e non così noti nel settore, con una diffusione delle opere abbastanza ampia sul mercato ed un prezzo competitivo. Siete sostanzialmente una delle poche realtà di questo tipo e il vostro può essere quasi visto come un unicum editoriale. Quale peso comporta questo tipo di condizione? Quali difficoltà dovete affrontare?
Quello che dici è quello che consideriamo la base del nostro lavoro. Era infatti nei nostri intenti essere una vetrina per autori emergenti e ragionando su questa idea abbiamo deciso di realizzare le nostre quattro collane.
Il lettore di fumetti è un animale strano (mi si passi il termine, lo sono e lo sono stato anch’io): quel tipo di animale che ama collezionare. Che se decide di dare fiducia a un editore, è difficile che interrompa la sua collezione.
Noi, seppur impegnandoci sempre al massimo, avevamo messo in conto che a volte la qualità dei nostri lavori potesse essere altalenante e allora, anche per aiutare gli emergenti, abbiamo scelto una linea editoriale chiara e precisa, in modo che il lettore sapesse sempre cosa aspettarsi da noi, almeno dal punto di vista delle proposte.
Il peso di questa scelta è rinunciare a opere bellissime che ci vengono proposte, che però sono troppo lontane dalla linea editoriale. Opere che commercialmente, chissà, potrebbero avere un maggior valore.
La difficoltà vera, però, sta nel convincere il lettore della qualità di quello che facciamo. Fargli capire che, se ci dà fiducia, è probabile che nel fumetto sulla vita di Giovanni Dalle Bande Nere (per fare un esempio) trovi più avventura che in un qualsiasi albo di supereroi e che siamo noi i primi a non voler fare opere noiose e didascaliche, ma cercare l’espediente narrativo che permetta una lettura godibile.
Come viene percepita questa vostra iniziativa dai lettori e quale è l'impatto principale sul mercato italiano attuale del settore?
All’inizio c’è stata diffidenza. In molti (anche tra critici e i proprietari di fumetterie) ci venivano a dire che la nostra era una strada difficile, che il formato era sbagliato, che la scelta di lavorare con autori non conosciuti era controproducente.
La risposta è sempre stata quella di puntare sulla qualità. “Prima o poi qualcuno si accorgerà di quello che stiamo cercando di fare”, ci dicevamo. E in effetti la maggior apertura al fumetto del mercato delle librerie di varia, dovuto a editori importanti come Bao Publishing, Tunué, Panini, e quello dei Musei, ci ha fatto scoprire un mondo di lettori molto interessati a quello che stavamo facendo.
Però non scordiamo da dove siamo venuti e dove abbiamo passato gran parte dei sabati pomeriggi della nostra infanzia, e anche per questo consideriamo le fumetterie un luogo magico che non possiamo e non dobbiamo snobbare.
Per questo abbiamo deciso, recentemente, di lavorare con Manicomix, per avere una diffusione più capillare dei nostri titoli nelle librerie specializzate.
Arrivando a Lucca Comics & Games 2016: che novità presenterete per il 50° anniversario? Parlacene un po' nel dettaglio.
Le novità che porteremo saranno tre:
Giovanni Dalle Bande Nere, di Marco Rastrelli e Lorenzo Nuti
Rosso Malpelo, di Maurizio Palarchi e Roberto Melis
Salomè, di Emilia Perri e Silvia Vanni.
Marco e Lorenzo, gli autori del Giovanni dalle Bande Nere, sono due ex studenti della Scuola Internazionale di Comics di Firenze che ho incontrato tanti anni fa e che si sono conosciuti in occasione di una pubblicazione con l’associazione culturale DOUbLe SHOt. Da quel momento i due hanno scoperto un affiatamento incredibile che li ha portati a realizzare una trilogia per il mercato francese dal titolo Les Bêtes de Black City (Tabou Editions) prima del nostro volume.
Maurizio e Roberto, invece, sono i vincitori del primo contest per esordienti realizzato dalla Kleiner Flug. Il premio per i vincitori era un contratto per la realizzazione di un fumetto e il risultato è stato questo bellissimo Rosso Malpelo.
Infine Emilia e Silvia, ultime ma non per questo inferiori agli altri. A Emilia è piaciuta fin da subito la linea editoriale della casa editrice e ha cominciato a inviarci soggetti, finché non è stata individuata Silvia come potenziale disegnatrice della Salomè. Silvia, nota anche col nome Fantafumino, è la vincitrice del Lucca Project Contest del 2013 ed è una disegnatrice bravissima che ha fatto un salto qualitativo importante da quando era mia studente alla Scuola di Comics.
Come scegliete i soggetti da rappresentare? Vengono proposti dagli autori o siete voi a determinarli e poi ad affidare il lavoro ai fumettisti?
La scelta dei soggetti inizialmente era dettata da noi, visto che eravamo pressoché sconosciuti, mentre adesso veniamo sommersi da proposte dall’esterno, per lo più.
Ancora oggi, però, ogni tanto ci piace pensare di avere il “vestito giusto” per questo o quel disegnatore e chiedergli di valutare una proposta che gli presentiamo.
Ci sono già altre novità programmate previste per il futuro?
In futuro abbiamo programmato ancora opere di autori esordienti o emergenti e realizzeremo sicuramente questi:
Stradivari, Genius Loci, di Michele Ginevra e Sakka;
Caterina da Siena, di Andrea Meucci e Giorgio Carta;
Pian D’Albero, di Pierpaolo Putignano;
San Domenico, di Marco Rocchi ed Edoardo Natalini;
La linea d’ombra di Andrea Laprovitera e Valentina Raddi;
Alessandro Bonci, tre Atti, un Preludio e un Gran Finale, di Marco Cei e Luca Lenci
Viaggi Acidi, di Marco Rocchi e Martoz;
La Locandiera, di Mariangela Sena e Gabriele Di Caro;
Il giro di vite, di Marco Rastrelli e La Tram
Oltre ad altri titoli che sono in analisi/lavorazione e di cui non possiamo ancora parlare.
Ringraziamo Alessio D'Uva per le risposte alla nostra intervista e vi invitiamo a passare dallo stand della casa editrice, E129 del Padiglione Napoleone a Lucca Comics & Games 2016, dove potrete trovare gli artisti elencati nel post qui di seguito per farvi autografare i vostri volumi.