2053: l'apocalisse secondo Manticora, intervista agli autori
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Qualche giorno fa vi abbiamo mostrato un'anteprima del nuovo volume di Manticora Autoproduzioni, 2053: Le Nuove Acque, nato da un'idea di Brian Freschi che ha dato vita ad un intero universo narrativo post apocalittico creando il background per diversi personaggi e ambientazioni, lasciandoli poi declinare ad autori diversi, in questo caso David Ferracci, Albhey Longo, Ilaria Apostoli, Lonnie Bao, Ivan Lodi, Lorenza de Luca e Anna Ferrari.
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Cominciamo dal principio: come nasce Manticora Autoproduzioni e qual è la cifra che caratterizza i volumi realizzati dal collettivo?
Ciao Comicus, grazie a voi per questa intervista!
Manticora nasce nel 2012 da un drappello di alcuni studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna che, freschi delle nozioni apprese nei vari corsi di fumetto e illustrazione, decide subito di mettersi in gioco per creare storie e fare un po' di esperienza.
La cifra che caratterizza i nostri volumi potrebbe essere quella di cercare sempre e per quanto possibile di coniugare le molte anime e i diversi stili presenti nel collettivo, difatti la scelta della manticora come logo/mascotte non è casuale...come lei, anche noi siamo una chimera fatta di tante persone diverse unite da uno scopo in comune!
L'anno scorso vi siete presentati a Lucca Comics con un libro/calendario molto particolare, Maison Là Là. Nel corso di quest'ultimo anno si è aggiunto al vostro catalogo anche Nessuno ci farà entrare di Brian Freschi e Anna Ferrari. Come sono stati concepiti questi due volumi e come sono stati invece accolti dal pubblico?
Per l'edizione 2016 dell'ARF di Roma abbiamo presentato Le Piccole Morti, ma volevamo uscire con qualcosa di nuovo anche a Lucca, così ci è balenata l'idea di creare qualcosa di diverso, che costituisse un ponte con il tema “Eros e Thanatos” già affrontato nel volume, ma riletto in una chiave più ammiccante e giocosa, come appunto il calendario di Maison Là Là.
Nessuno ci farà entrare, invece, è il frutto della collaborazione di Brian e Anna, che grazie a Manticora hanno scoperto di avere un'affinità di gusti (oltre che di disagio) e dunque si sono lanciati a sperimentare un progetto tutto loro.
Entrambi i volumi hanno riscosso un ottimo successo, segno che ogni tanto vale la pena uscire dal seminato per offrire qualcosa di nuovo ai lettori...cerchiamo sempre di mantenere viva l'attenzione!
Quest'anno vi presentate alle kermesse toscana con un nuovo libro, 2053 - Le nuove acque, un progetto ambizioso in salsa apocalittica che parte da un universo narrativo creato dallo sceneggiatore, se vogliamo, ex machina, Brian Freschi e che viene poi declinato con certi criteri da 7 autori che hanno sviluppato altrettante storie in altrettanti paesi differenti. Parlateci un po' più a fondo del processo creativo che ha dato origine all'opera.
Di solito tutti i nostri progetti nascono un po' per caso durante riunioni di brainstorming, ma nel caso di 2053: Le Nuove Acque l'idea ha preso forma concretamente già durante Lucca Comics 2016, dopo che Flavia ha avuto un'intuizione mentre disperatamente cercava di sopravvivere alle orde disumane che ogni anno si riversano nella cittadina toscana...si sa, molto spesso la realtà che viviamo fornisce gli spunti ideali per raccontare storie!
Qual è stata la sfida principale nella realizzazione di 2053?
Sicuramente dal punto di vista creativo Brian ha fatto un lavoro colossale a scrivere la sceneggiatura di questo mondo post-apocalittico. In poco meno di un mese ha scritto oltre trenta pagine di storiografia per tutti e cinque i continenti, stabilendo quali fossero gli eventi cruciali che si sono succeduti dal 2022 (anno di Domino, il maelstrom che da inizio a tutto) fino al 2053, l'epoca in cui sono ambientate tutte le storie contenute nell'albo. Quando gli abbiamo chiesto che cosa abbia assunto per concepire un universo del genere, si è limitato a dire che scriveva mentre guardava Sanremo!
Tra gli autori coinvolti, David Ferracci, AlbHey Longo, Ilaria Apostoli e Lonnie Bao sono artisti ospiti, non facenti parte del collettivo in pianta stabile. Come sono stati selezionati e cosa vi ha portato a scegliere proprio loro?
In un modo o nell'altro sono tutti autori con cui eravamo in contatto già da prima e in alcuni casi avevamo già avuto modo di collaborare in precedenza (ad esempio con Ilaria Apostoli su Maison Là Là), per cui la selezione si è basata molto su un giudizio “a pelle”: il loro stile di disegno ci piaceva, il modo di porsi ci ispirava fiducia, qualche chiacchiera su Messenger per valutare se il progetto poteva essere nelle loro corde e via, abbiamo avviato i lavori!
Cos'altro sarà possibile trovare al vostro Stand in Self Area?
Oltre a 2053 ci saranno ancora copie di Nessuno ci farà entrare, Le Piccole Morti, qualche numero di Der Krampus (sono le ultimissime copie, approfittatene!) e le nostre immancabili spillette del malessere, che ormai abbiamo capito essere il nostro cavallo di battaglia con cui diffondere disagio nel mondo!
Ringraziamo gli autori di Manticora per aver risposto alle nostre domande e vi invitiamo a passare al loro stand in Self Area a Lucca Comics e non lasciarvi sfuggire i loro lavori. Potete rimanere aggiornati su tutto quello che riguarda Manticora seguendo la pagina Facebook ufficiale del collettivo.