Menu
Vincenzo Fedele

Vincenzo Fedele

URL del sito web:

Nowhere Man 1

“He's a real nowhere man
Sitting in his nowhere land
Making all his nowhere plans for nobody”

Così cantavano nel 1965 i Beatles ed è un testo che può calzare a pennello anche per Nowhere Man. Infatti sin dalle prime pagine conosciamo i "Fab Four" dell’innovazione scientifica datata 21° secolo ed è proprio uno di loro ad esclamare la frase diventata poi il motto dell’intera serie “La scienza è il nuovo rock and roll”. Tuttavia, la citazione sarebbe più appropriata per un manipolo di persone che, sperdute chissà dove, stanno lottando contro un misterioso virus. Ma andiamo con ordine.

prv14360 pg1

Nowhere Man è l’ultima fatica partorita dalla Image Comics che vede alla sceneggiatura Eric Stephenson e ai disegni di Nate Bellegard. Quattro delle migliori menti scientifiche del pianeta si riuniscono con i migliori intenti e fondano la World Corp, una multinazionale che fa delle sue invenzioni e dell’innovazione il suo punto di forza. Passano gli anni e dopo protesi ottiche e pericolosi brevetti fallimentari qualcosa si incrina e i luminari non concordano su nulla, specialmente sulla direzione etica in cui si muove la corporation. Nello stesso momento, nello spazio profondo, un gruppo di scienziati, o meglio cavie, si ritrova a lottare contro il progredire di una malattia sconosciuta. Dopo la consapevolezza di essere stati abbandonati dalle stesse persone che le hanno spedite dentro il satellite, uno di loro costruisce un portale. La stazione spaziale esplode e chi è riuscito ad attraversare il portale si ritrova sperduto, sfigurato e potenziato dal virus in qualche angolo remoto del pianeta. Intanto, due reporter scovano nel deserto i resti del satellite esploso e vi riconoscono il marchio della World Corp.

prv14360 pg2

Presentata così la trama potrebbe apparire lineare, ma ciò è assolutamente errato. L'abilità narrativa di Stephenson consiste proprio saltare da un piano temporale all’altro, passando dai litigi aziendali degli scienziati al nervosismo claustrofobico delle cavie nel satellite. Con grande minuzia l’autore va poi ad arricchire il background dei personaggi inserendo documenti estrapolati dalle pubblicazioni giornalistiche del mondo da lui creato. Già dai profili descritti nell’articolo di giornale in cui si presenta la World Corp, il lettore inizia a conoscere e soprattutto a familiarizzare con l’idealista Ellis, l’arrivista Grimshaw, il geniale Emerson e il visionario Walker. Discorso a parte per il gruppo del satellite, probabilmente i Nowhere Man del titolo, di cui conosciamo il dramma ma non la ragione che ci sta dietro. Tutto ciò si traduce nei moltissimi dialoghi e della grande quantità di testo da leggere, un po’ a scapito dell’azione che si concentra prevalentemente nella parte finale del volume. Da non sottovalutare la moltitudine di sottotrame accennate che speriamo sfocino nei prossimo numeri.

Ottima anche la prova di Bellegard, dotato di un tratto chiaro, leggero e geometrico. Lodevoli sono le splash page in cui il disegnatore sfoggia tutto il suo talento arricchendo le tavole di un gran numero di elementi e particolari. Come esempio tangibili basta prendere in analisi l’esplosione del satellite dove ogni suo pezzo è in frantumi, in fiamme o schizza verso l’infinito. Tutto il lavoro di Bellegard sarebbe quasi inutile senza un ottimo colorista ed è per questo che è doveroso citare la prestazione sublime di Jordie Bellaire.

nm02-022

Nowhere Man #1 è tutto ciò che vorremmo vedere in un primo volume: una buona presentazione dei personaggi, una solida trama, suspence e rivelazioni che tengono vivida la curiosità fino alla seconda uscita.  Poco importa se manca l’azione, questa siamo sicuri che verrà in futuro con le nuove capacità degli uomini sperduti. Ci auguriamo profondamente che la serie continui su queste solide basi. Consigliato a chi cerca un’opera impegnata e impegnativa.

San Francisco, l'immagine di Ms.Marvel rimpiazza poster anti-islamici

  • Pubblicato in News

Recentemente sono apparse nei bus di San Francisco molte pubblicità controverse che paragonavano l'Islam al Nazismo. Fortunatamente sono state rimpiazzate dalla immagine della nuova Ms. Marvel, con lo slogan "Stamp Out Racism".

Secondo il San Francisco Gate questi banner sono l'ultimo acquisto del blog Pamela Geller’s American Freedom Defense Initiative e sono approdati nel servizio pubblico della città californiana questo nove gennaio. Prima del ritocco riportavano l'immagine di Hitler con il leader palestinese Haj Amin al-Husseini, che fu un tenace oppositore al Sionismo, oltre al titolo "Islamic Jew-Hatred: It’s In The Quran". Le pubblicità avevano lo scopo di incoraggiare la fine degli aiuti negli stati islamici.

Quello che importa è la fortuna e l'onorevole intento dei nuovi poster con l'immagine della giovane eroina dalle origini pakistane, Kamala Khan, e  lo slogan "Stop the Hate to Islamic Countries" che ha subito attirato l'attenzione della pagina facebook Street Cred-Advertising for people. Hanno impressionato addirittura la scrittrice della serie, G.Willow Wilson che ha twittato:

Ancora non è chiaro quanti dei 50 banner anti-islamici siano stati sostituiti. La municipalità di San Francisco, nonostante condanni l'islamofobia, è rimasta impotente a causa del primo emendamento sulla libertà d'espressione. Invece è lodevole il dono del ricavato dalla nuovo pubblicità del San Francisco Municipal Transportation Agency alla Human Rights Commission della città.

(via CBR).

Le prime cover variant per Women of Marvel

  • Pubblicato in News

Newsarama ha pubblicato in esclusiva le prime cover di alcune testate di marzo dedicate alle supereroine Marvel, tutte create da disegnatrici.

Nella gallery qui in basso potete ammirare il lavoro di Colleen Doran per S.H.I.E.L.D. #4, Erica Hendersen su Guardians of the Galaxy #25 e Ant-Man #3, Katie Cook per Thor #6 e infine Stephanie Hans all'opera su Uncanny X-Men #33

Secret Wars: gli ultimi giorni di Magneto

  • Pubblicato in News

Dopo i Mighty Avengers e Loki anche Magneto dovrà fronteggiare i suoi ultimi giorni.
Infatti, anche la serie omonima scritta da Cullen Bunn e disegnata da Javi Fernandez sarà influenzata dagli eventi di Secret Wars.
La fine del Signore del Magnetismo comincerà con il numero 18 e coprirà quattro uscite dove sarà approfondita la sua eredità e dove userà ogni goccia di potere in suo possesso per porre fine alla morte di Terra 616. Nel tie-in compariranno Briar, lo S.H.I.E.L.D. ed un personaggio legato ad Erik dal passato controverso.

Le storie marchiate Last Days sembrano suggerire anche una sorte di fine per le serie stesse, oltre che per i personaggi. Che la Marvel voglia rivelare, attraverso esse, chi non farà parte del roster di Secret Wars? Magneto fu un personaggio principale dell'originale Guerra Segreta, datato 1984, quindi sembra piuttosto improbabile una sua presenza massiccia nell'evento moderno.

Quando è stato chiesto a Bunn se Last Days fosse l'ultima serie dedicata a Magneto, questa è stata la sua risposta: "Se questa fosse la fine penso che questo arco di storie rivelerebbe cose piuttosto interessanti, ma quello che sto facendo è direzionare Magneto verso alcune cose eccitanti che verrano nel futuro. Seriamente pensate che la fine del mondo possa fermare il Signore del Magnetismo?".

Vi ricordiamo che Secret Wars esordirà per il mercato U.S.A. questo maggio. Restate sintonizzati per ulteriori informazioni a riguardo.

MAGNETO 018 small

Sottoscrivi questo feed RSS