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Giovanni La Mantia

Giovanni La Mantia

Alfredo Castelli

Eccellente lavoro di gruppo questo saggio sulle opere di Alfredo Castelli, apprezzatissimo decano del fumetto italiano, attivo da cinque decenni nel rocambolesco mondo delle nuvole disegnate, per le più disparate testate, da quelle maggiormente seminali a quelle più fugaci.
Castelli è stato, nel corso della sua carriera tuttora felicemente in progress, sceneggiatore, disegnatore e redattore illuminato, ritagliandosi un ruolo preminente nella considerazione dei colleghi e degli editori, oltre che dei semplici appassionati lettori.
In questo volume, il secondo della collana "Gli Audaci" dopo il bel saggio sul sopraffino Aldo Di Gennaro, l'editrice che fa capo all'organizzazione del Comicon (principale manifestazione fieristica dedicata al fumetto ubicata nel meridione del nostro Paese) mette a punto l'operato del multiforme e vulcanico autore meneghino.

In undici capitoli riccamente documentati con illustrazioni riprodotte con qualità invidiabile (più introduzione e bibliografia), studiosi del media fumetto e compagni di avventure del nostro - tra questi ricordiamo quanto meno Luca Boschi, Moreno Burattini, Mario Gomboli e Matteo Stefanelli - ripercorrono le varie fasi editoriali in cui Alfredo Castelli ha dato il suo vitale contributo.
La carrellata dei ricordi scorre lungo le pagine del libro, ci imbattiamo quindi in Scheletrino, Zio Boris, e l'Omino Bufo; i tumultuosi anni di Horror e dell'editore Gino Sansoni; quelli dell'indimenticabile Corriere dei Ragazzi e quelli del nuovo Eureka realizzato insieme a Silver; i prodromi di Allan Quatermain e il suo naturale successore Martin Mystère, il character più noto creato dal genio di questo narratore. Oltre naturalmente agli altri numerosi personaggi e alle altre testate in cui il nostro ha pubblicato.
Tanti anni, idee, immagini ed emozioni snocciolate con un insieme di stili letterari tutti all'insegna della leggibilità immediata, come quella alla base dello stile dello stesso Castelli, che della scrittura popolare e divulgativa è maestro.

Se proprio vogliamo trovare una pecca a questo volume la riconduciamo alla bibliografia che, per forza di cose, è stata redatta in "breve" (si fa per dire) da Loris Cantarelli, ma ci rendiamo conto che per dettagliare l'intera produzione ci sarebbe voluto, oltre che diversi mesi di tempo a disposizione, addirittura un altro tomo dalla foliazione similare e scritto in caratteri minuscoli.

Un libro da gustare a fondo immersi nei ricordi, con il sorriso sulle labbra.

Bonelli, uscite della settimana

  • Pubblicato in News

Nella settimana che intercorre tra il 28 maggio e il 3 giugno, Sergio Bonelli Editore pubblica quattro albi.
Il clou della settimana è costituito dal secondo atteso numero di Zagor Albo Gigante che vede al timone l'immarcescibile Moreno Burattini in compagnia dell'elegante tratto grafico di Marco Verni.
Giovanni Gualdoni, curatore delle testate dedicate a Dylan Dog, confeziona una storia per le matite briose di Franco Saudelli, mentre il copertinista di Julia, Cristiano Spadoni, illustrerà anche l'interno del mensile incentrato sulle avventure della criminologa di Garden City.
Ci sarà spazio anche per la riproposta di un'avventura texiana disegnata da Fabio Civitelli con il suo stile morbido e leggibile.

29 maggio

DylanDog309

DYLAN DOG #309 - L'autopsia

di Giovanni Gualdoni e Franco Saudelli

Incapace di accettare che la sua nuova fiamma si sia tolta la vita, l’inquilino di Craven Road si getta a capofitto in un’indagine solitaria e disperata, per scoprire l’impossibile verità, celata tra le trame dello spietato gioco di una coppia di serial killer che si sfidano a suon di delitti. Per l’Old Boy sarà quindi un caso personale che lo condurrà molto vicino a diventare la nuova vittima dei due maniaci assassini.

 

30 maggio

ZagorAlboGigante2

ZAGOR Albo Gigante #2 - L'uomo che sconfisse la morte

di Moreno Burattini e Marco Verni

Un antico nemico, creduto morto, torna dall'Oltretomba e sfida Zagor, sostenendo che il Grande Spirito ha prescelto lui alla guida delle tribù di Darkwood e che proprio il suo ritorno in vita ne è la prova. Nel corso di un drammatico duello di fronte a tutti i sakem della foresta, Zagor viene sconfitto nel modo più incredibile... Ma c'è qualcosa di accaduto nel passato che influisce anche sul presente: infatti, lo Spirito con la Scure, prima di questi fatti, si era trovato coinvolto nella lotta contro un nobile russo, il conte Zalacenko, deciso a dare la caccia a una comunità di profughi polacchi, oppositori politici del regime zarista che domina il loro Paese. Che collegamento hanno le due vicende? Solo il tragico finale di una storia tesa e senza respiro, lo rivelerà.

 

31 maggio

TexNuovaRistampa305

TEX Nuova Ristampa #305 - La taverna sul porto

di Claudio Nizzi e Fabio Civitelli

Padre Andreas Pineiro, un frate inviato segretamente da Montales a Corpus Christi per incontrare i rangers, è stato ucciso dai tagliagole capeggiati dalla coppia di serpenti Vicente e Ramiro. I pards iniziano a indagare e contro di loro viene aizzata la ciurmaglia del Relámpago, subito ammansita a suon di pugni! Quando Tex e Carson si imbarcano per Matamoros, la città da dove il religioso era partito, sfuggono per un pelo alle grinfie dell’avido capitano Maycroff, prezzolato dagli assassini. Giunti a destinazione, i pards riparano in chiesa, protetti da un monaco dello stesso ordine di Andreas.

 

1 giugno

Julia165

JULIA #165 - Guanto di sfida

di Giancarlo Berardi/Lorenzo Calza e Cristiano Spadoni

Laryssa Horne è una giovane ladruncola che vive di espedienti e che, per un tragico scherzo del destino, finisce per essere coinvolta in una vicenda più grande di lei. Si trova, infatti, tra le mani una chiave, sottratta dalla sua coinquilina a un cliente. Una chiave che un'organizzazione criminale vuole recuperare a ogni costo, non facendosi scrupoli a spargere sangue. Mentre la ragazza è in fuga, Julia inizia a seguire le sue tracce e quelle della chiave, partendo dal corpo straziato della compagna di stanza di Laryssa...

Dellec - Liberaci dal male

Dellec, volume realizzato dagli attuali massimi dirigenti della Aspen Comics (editrice tra le altre serie di Soulfire e Fathom) ovvero Frank Mastromauro e Vince Hernandez, è un thriller tra il paranormale e il metafisico che segna un punto di rottura nello scenario del noir d'azione. Laddove i buoni sono per definizione tali, in Dellec troviamo un particolare aspetto del credo religioso non condivisibile da tutti ma che offre una teoria interessante.

Il protagonista è un uomo rude il cui trascorso cela una tragedia familiare. Dellec si guadagna da vivere lavorando come fabbro saldatore, è noto e rispettato nella sua zona di pertinenza e ha una figlia adolescente, Andy, che lo adora.
In realtà l'uomo è una sorta di "Alfiere del Bene riconosciuto" (o "Agente del Caos", così come viene definito) tutt'altro che indistruttibile, in perenne lotta con le oscure forze del Male e, nel corso della storia, dà ampia prova della sua capacità di persuasione, soprattutto fisica.
Ci imbatteremo in Tera, essere superiore incarnato in una bella donna e responsabile del dramma occorso alla famiglia di Dellec, e ne avvertiremo immediatamente l'aurea di malvagità.
Avremo modo di riflettere grazie all'inquietudine di Padre Strayer, anello di congiunzione tra lo stesso Dellec e il mondo religioso comune, appurando la fragilità intrinseca di un uomo di chiesa che esternamente "deve" apparire determinato.

Un tourbillon di azioni ed emozioni all'insegna della dicotomia Bene-Male, con l'intima convinzione che non tutto si può ridurre a una questione di equilibri precostituiti. E infatti scopriremo, nel metafisico finale, cosa gli autori hanno escogitato nell'elaborare la teoria di fondo di questo volume.
I disegni di Micah Gunnell, irrobustiti dalle chine di Rob Stull, sviluppano la trama in maniera esauriente con un interessante taglio registico.

GP Publishing confeziona, al solito, un brossurato di buona qualità, con carta e stampa ottimale (il volume raccoglie l'intera miniserie pubblicata, in origine, in sei albi). L'unico (risibile) neo è dato dall'avere inserito le immagini delle copertine originali non riproducendole così come sono apparse nei chioschi americani, ma inserendole, quasi ex abrupto, all'interno della storia stessa.

Sambre - Maledetto è il frutto del tuo seno

Secondo volume dell'integrale Panini per questa drammatica saga familiare ambientata nell'Ottocento francese.
Ideata da Yslaire - non de plume di Bernard Hislaire - è ormai dallo stesso condotta in solitaria, dopo l'iniziale apporto ai testi dell'ottimo Yann Le Pennetier (Balac).

Nel precedente volume, pubblicato ormai quattro anni fa e contenente il primo ciclo di avventure, abbiamo goduto di un feuilletton di gran livello tra intrighi, misteri, amori e un immanente cupezza dovuta anche (ma non solo) al particolare periodo storico in cui la scena si svolgeva.
Adesso in questo dittico assistiamo alla crescita narrativa dei due personaggi cardine di questa attesa reprise: Julie, caduta in disgrazia dopo la morte di Bernard Sambre per i fatti precedentemente narrati in piena atmosfera post rivoluzionaria, e Bernard-Marie, il figlio dello scandalo che vive insieme alla zia Sarah, sua tutrice e "nemica" della galeotta Julie Saintange.

La prima metà del volume ci presenta la difficile condizione della donna, prescelta insieme ad altre detenute per essere deportata oltre oceano e allontanate così dalla loro vita. Nel frattempo il piccolo conduce una giovinezza vessata dal perbenismo bigotto della zia, una donna ambiziosa e arida, decisa a far pesare sul suo prossimo quella menomazione che la priva della vista.
Gli occhi sono, come sempre, un punto focale nella vicenda dei Sambre: gli occhi rossi come il sangue e la passione di Julie, gli occhi spenti come l'anima nera della squilibrata Sarah. E anche Bernard-Marie avrà voce in capitolo a questo riguardo nel corso dell'avventura…

Nella seconda parte del libro, il cui titolo della versione francese è il corrispondente de "Il mare visto dal Purgatorio", constatiamo come il destino di Julie non è quello che i suoi detrattori volevano per lei: la nave dei deportati si è frantumata sulle scogliere delle isole Skyvore in seguito a una tempesta e la donna, unica superstite, viene salvata dal misterioso guardiano del faro, che presto se ne innamorerà.
Una nuova fase della vicenda ha luogo, cambiano gli scenari ma rimane un sottofondo di disperazione e incertezza. Julie procede la sua vita accidentata e al termine del volume, tra visioni e desideri, la lasciamo mentre seppellisce il suo ritratto fotografico col figlio insieme all'uomo che le ha donato una seconda possibilità e una identità.

Un po' meno intenso rispetto al primo integrale, in questo libro il sentimento prevalente è la malinconia. Pochi spiragli per una salvezza interiore, di sicuro non sembra esserci spazio per la clemenza né per il pentimento, da parte di alcun attore.
Panini Comics offre un volume stampato in maniera ottimale, incolpevole per la colorazione (dello stesso Yslaire) che soffre della medesima tetraggine che aleggia nell'intera saga: nessuna apprezzabile apertura al cromatismo o alla luminosità neppure quando l'azione si svolge in pieno giorno.

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