Se dovessimo fare il gioco delle associazioni, dicendo Peyo la prima parola che ci verrebbe in mente è "Puffi", e avremmo chiuso lì. Magari qualche lettore più smaliziato potrebbe rispondere "John e Solfami". Più improbabile che, come prima risposta, qualcuno dica "Poldino Spaccaferro". Perché Peyo non è solo l'autore delle celebri creature blu e dei loro amici umani, che condividono lo stesso sfondo fantasy medievale (non a caso I Puffi è uno spin-off di John e Solfami): c'è anche Poldino, un ragazzino all'apparenza come tanti se non fosse per la su incredibile forza che lo catapulta in rischiose avventure.
Qualcuno ricorderà il personaggio sulle pagine del Corriere dei Piccoli negli anni '60/70, poi per molto tempo è caduto nel dimenticatoio, almeno da noi in Italia. Sì, perché non solo in Francia non l'hanno dimenticato, al punto da farci un film in uscita prossimamente, ma qui da noi Lineachiara (che sta ristampando l'opera omnia di Peyo) ha da poco pubblicato il secondo volume della collana.
Ambientato nel presente (e con presente intendiamo gli anni '60), la serie è una deliziosa anomalia per l'autore notoriamente a proprio agio negli incantati mondi medievali di John e Solfami e dei Puffi (entrambi ristampati in splendide edizioni integrali). Il contesto urbano, però, non impedisce a Peyo di scatenare la propria fantasia e di far immergere il lettore in rocambolesche avventure, piene di umorismo e trovate geniali.
Come nel volume "La Signora Adolfina", il secondo della serie, in cui un robot con le sembianze di un'innocua vecchina prende il comando di una gang criminale e semina il terrore nel territorio con fruttuose rapine. Naturalmente, tocca a Poldino risolvere il caso e rimettere le cose in ordine.
Nella classica suddivisione in quarto righe, Peyo costruisce una trama semplice quanto efficace, che riesce a divertire il lettore. L'inconfondibile tratto tipico dell'autore fa il resto.
Certo, Poldino Spaccaferro è un'opera minore del suo creatore, la terza per lunghezza (7 albi) e per importanza, e non ha la stessa potenza evocativa, narrativa e immaginifica dei Puffi o di John e Solfami. Ma il metro di paragone è sballato, sono i "fratelli maggiori" ad essere il frutto di un'alchimia narrativa e grafica inimitabile, oltre che di un'ambientazione unica. Poldino Spaccaferro è il fratello minore che vive all'ombra del successo, ma ha una sua dignità artistica invidiabile. Anche in un contesto narrativo così differente, Peyo riesce a delineare con fermezza i suoi tipici tratti narrativi, mostrando un'elevata maturità autoriale e la solita fucina di idee brillanti.
Imperdibile per gli amanti del fumetto umoristico francese, consigliato a tutti gli altri. L'edizione Lineachiara segue la linea dei volumi cartonati dei Puffi extra-Peyo, dunque ridotto rispetto alla versione francese, ma non per questo ne viene sacrificata la lettura.
