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Gennaro Costanzo

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Ant-Man: Martin Donovan entra nel cast

  • Pubblicato in Screen

The Hollywood Report annuncia che l'attore Martin Donovan (Homeland, Weeds) è entrato a far parte del cast del film Marvel Ant-Man in un ruolo chiave non ancora rivelato.

Diretto da Peyton Reed e interpretato da Paul Rudd, Michael Douglas, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale, Michael Peña, Abby Ryder Fortson, Judy Greer, David Dastmalchian, Wood Harris, John Slattery, Gregg Turkington, T.I. e Martin Donovan, Ant-Man sarà nei cinema il 17 luglio 2015 e darà il via alla “Fase 3” dell’universo cinematografico Marvel Studios.

Addio a Lorenzo Bartoli, papà di John Doe

  • Pubblicato in News

È con grande dolore che comunichiamo la scomparsa dello sceneggiatore e scrittore romano Lorenzo Bartoli.

Nato nella capitale nel 1966, Bartoli fa il suo esordio nel 1988 sulla rivista L'Eternauta edita dalla Comic Art. Successivamente crea con Andrea Domestici Arthur King, edito da Macchia Nera Editore. Ma è sopratutto con John Doe nel 2002, creato per l'Eura con il collega e amico Roberto Recchioni, che Bartoli diventa noto al grande pubblico.
Nel 2005, sempre per l'Eura e con Recchioni, lo sceneggiatore dà vita a Detective Dante.

Sotto lo pseudonimo di Akira Mishima ha scritto per Fanucci due libri (Bambole e Overminder - Il Sognatore) fra noir e fantascienza cyberpunk con protagonista l'investigatore privato Leo Kaminsky. Nel 2007, per Edizioni BD, pubblica Cuori da bar, un'antologia dei migliori racconti apparsi sul suo blog.

Su Facebook, Roberto Recchioni ha diffuso il seguente messaggio che condividiamo per gli interessati:

 

La Redazione di Comicus si stringe alla famiglia e agli amici per un sentito cordoglio.

lorenzo bartoli

La variant di Gipi per Dylan Dog Spazio Profondo

  • Pubblicato in News

Nel corso della conferenza Bonelli, durante la quale l'editore milanese ha presentato le novità per il prossimo anno, è stato dato l'annuncio di 3 cover variant per Lucca: Gipi per Dylan Dog 327, Enrique Breccia per Adam Wild 1 e Gabriele Dell'Otto per Ringo 1.

È stata ora diffusa, attraverso la pagina ufficiale di Dylan Dog, la copertina realizzata da Gipi per l'indagatore dell'incubo. Ve la mostriamo qui di seguito.

Queste edizioni speciali, ricordiamo, saranno in vendita a Lucca Comics & Games e avranno 16 pagine extra di materiale.

variant gipidd

Update:
Sul nostro forum, Roberto Recchioni specifica alcuni dettagli sulle variant e sulla loro vendita:

"La cover, come tutte quelle le variant che presenteremo quest'anno, è una wrap around (continua per tutta la parte posteriore dell'albo). In questo caso, la parte posteriore mostrerà la casa del finale della storia.
L'albo sarà un'edizione deluxe di quello originale. Bandelle e un apparato redazionale di 16 pagine a colori con approfondimenti e studi.
L'albo è in tiratura limitata e sarà in vendita solo a Lucca, nel padiglione della Bonelli. E, se avanza, sul sito della SBE.
Inutile prendere prenotazioni per gli amici perché si venderanno solo un tot di copie a persona (per evitare speculazioni facili)".

Update 2:

Sul sito Bonelli è stata mostrata la cover estesa, che vi mostriamo qui di seguito.

testo DYD variant Lucca2014BIG

Adam Wild 1 - Gli schiavi di Zanzibar

Prima o poi doveva accadere. Dopo varie serie di "rottura", la Bonelli torna a proporci una testata dal gusto più classico, decisa ad accostarsi alla tradizione. Eppure il termine classico va usato con cautela e di sicuro non nella sua accezione di "vecchio". Perché se Adam Wild si colloca fra gli eroi d'avventura tipici dell'editore milanese (leggendo il suo primo numero è chiara una certa affinità con personaggi come Mister No in primis, ma anche Tex e Zagor), è evidente che ne rappresenti una rilettura moderna. Una modernità non tanto nel suo modo d'essere (spaccone ma serio e affidabile, gran bevitore e amante del divertimento quanto dotato di una forte morale) ma anche, e sopratutto, nella scrittura. D'altronde Gianfranco Manfredi non lo scopriamo certo oggi, storico sceneggiatore Bonelli e autore di celebri e acclamate serie quali Magico Vento, Volto Nascosto e Shanghai Devil. Ed è proprio Manfredi che con grande nonchalance riesce ad infondere il gusto moderno ad una serie che vuole essere classica. Lo fa non solo con un personaggio che cattura da subito le simpatie del lettore, ma anche grazie a una sceneggiatura perfetta nella sua cadenza dei tempi narrativi.

adamwild1

Adam Wild opera nell'Africa subequatoriale di fine XIX secolo, un territorio ricco di fascino esotico ma non molto esplorato nella narrativa a fumetti e, per questo, quasi inedito. In fondo, il protagonista è un esploratore membro della Royal Geographical Society di Londra e dunque viaggeremo attraverso gli stati africani alla scoperta delle popolazioni che lo abitano insieme a lui. Scozzese di nascita, l'Africa è l'ambiente naturale di Adam Wild di cui, però, non conosciamo il passato nonostante nell'albo si sollevi questo interrogativo almeno un paio di volte. Sappiamo per certo che odia gli schiavisti e li combatte in un'epoca in cui la schiavitù è stata quasi abolita da tutti ma che continua ad essere praticata sopratutto per mano degli orientali.

Particolarmente importante è il ricco cast di comprimari che accompagna l'eroe. Come dichiarato dallo stesso Manfredi, Adam Wild non è un solitario e accanto a lui avremo l'ex schiavo Makibu, il conte italiano Narciso Molfetta, finanziatore delle sue spedizioni, la principessa guerriera bantu Amina, di cui l'eroe si innamora, e molti altri ancora... L'avventura d'apertura permette ai personaggi di conoscersi facendo intuire un crescendo nei loro rapporti che si svilupperà nei prossimi numeri.

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Personaggi che hanno un'anima grazie anche alle matite di Alessandro Nespolino che, con la sua consueta classe, riesce a infondergli la giusta personalità affinché possano vivere anche nella mente del lettore, oltre che sulla carta. L'artista offre una prova valida non solo per le splendide matite ma anche per uno storytelling vivace e vario che alterna numerose soluzioni. Anche dal lato visivo, dunque, Adam Wild riesce con modernità ad inserirsi nella tradizione classica. Dalle dichiarazioni di Manfredi, gli artisti avranno molta libertà, e questo è un ulteriore aspetto positivo di una serie che, non c'era da dubitarne, è partita col piede giusto e che, ne siamo sicuri, potrà solo migliorare.

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