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Portfolio: le cover di Zagor di Gallieno Ferri scelte da Moreno Burattini

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Lo scorso 2 aprile il grande maestro Gallieno Ferri ci ha lasciati all'età di 87 anni. Il creatore grafico di Zagor, su testi di Sergio Bonelli/Guido Nolitta, fino alla fine ha disegnato le avventure del suo personaggio e realizzato le magnifiche cover delle testate dedicate all'eroe. Per questa nuova puntata della nostra rubrica Portfolio, abbiamo chiesto a Moreno Burattini, editor e sceneggiatore di Zagor, di selezionare le sue cover preferite di Ferri. Nella gallery in basso potete ammirare 25 copertine scelte gentilmente da Burattini. Ecco l'elenco:

1) Copertina del primo albo a striscia di Zagor, “La Foresta degli Agguati” Collana Lampo Prima Serie n° 1 – 15 giugno 1961
2) Copertina dello Zagor gigante n° 1, “Zagor”
3) Copertina di Zagor 213 (Zenith 264) “La miniera insanguinata”
4) Copertina di Zagor 300 (Zenith 351) “La corsa delle sette frecce”
5) Copertina di “Cico Trapper”
6) Copertina di Zagor n° 12 “Sulle orme di Titan”
7) Copertina di Zagor n° 79 “Eskimo”
8) Copertina di Zagor n° 127 “La fossa della morte”
9) Copertina di Zagor n° 88 “Odissea americana”
10) Copertina di Zagor n° 33 “La casa del terrore”
11) Copertina di Zagor n° 49 “L’Uomo Lupo”
12) Copertina di Zagor n° 85 “Angoscia!”
13) Copertina di Zagor n° 86 “Zagor contro il vampiro”
14) Copertina di Zagor n° 111 “Acque misteriose”
15) Copertina di Zagor n° 131 “Kandrax il mago”
16) Copertina di Zagor n° 171 “Viaggio senza ritorno”
17) Copertina di Zagor 303 (Zenith 354) “Sentieri selvaggi”
18) Copertina “La morte sospesa”
19) Copertina “Tornando a casa”
20) Copertina “Magia indiana”
21) Copertina “La corsa delle sette frecce”
22) Copertina Zagorone n° 1 “Il castello nel cielo”
23) Copertina Zagorone n° 3 “La storia di Betty Wildng”
24) Copertina Zagor 31, "Guerra!"
25) Copertina Zagor 84, "Indian Circus"

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Portfolio: l'arte di Joe Quesada

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Prima di diventare uno dei boss della Marvel Comics, Joe Quesada è stato uno degli artisti più apprezzati degli anni '90 al punto che la Casa delle Idee gli affidò un'intera etichetta: la Marvel Knights. Lo stesso Joe qui si occupava delle matite di Daredevil, in particolare ricordiamo l'apprezzato ciclo scritto dal regista Kevin Smith. Il successo delle linea editoriale fu tale da portare Quesada a diventare prima Editor in Chief della Marvel, poi Chief Creative Officer.

Visto il dominio della casa editrice negli ultimi 15 anni, il suo operato è stato più che positivo, tuttavia dispiace non poterlo più ammirare come disegnatore, con le sue imponenti figure e il suo senso elevato della spettacolarità. Ad ogni modo, in questi anni, Joe ha proseguito a disegnare, di tanto in tanto, qualche cover o alcuni progetti speciali (Daredevil: Father, Spider-Man: One More Day). Nella gallery in basso potete ammirare suoi lavori recenti e non.

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Portfolio: gli artisti che hanno reso grande Daredevil

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Daredevil è da sempre uno dei personaggi più originali del fumetto americano. Un supereroe sì, ma con l'handicap della sua cecità. Non solo, Matt Murdock è anche avvocato e dunque rende giustizia sia legalmente in tribunale che, in maniera meno legale, nelle strade di notte. Negli anni la sua testata ha ospitato grandissimi artisti, da Bill Everett a John Romita Sr. e Jr., a Frank Miller, che qui si rivelò come uno degli autori top del fumetto, fino a Joe Quesada e a molti altri ancora. Artisti che hanno reso la sua testata quella dal maggior tasso qualitativo per la Marvel nel corso dei decenni. Ora, Daredevil sta vivendo un ottimo momento di popolarità grazie alla serie Netflix che riscatta il brutto ricordo del pessimo film con Ben Affleck.

Celebriamo, dunque, il personaggio, con alcuni dei disegnatori che hanno reso grande la sua figura.

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Portfolio: gli oli di Carl Barks

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Carl Barks (1901-2000) è da tutti conosciuto come l'Uomo dei Paperi, questo perché negli anni in cui scrisse storie a fumetti inventò tutto il mondo di Paperopoli così come lo conosciamo. Definì, innanzitutto, il carattere di Paperino, ben lontano e più complesso rispetto alla sua controparte animata, e gli creò attorno un cast di comprimari (o definì quelli che già esistevano, tipo Qui, Quo, Qua) che diventarono ben presto loro stessi celebrità. Su tutti, Zio Paperone. Ma non solo, Carl Barks è anche uno dei più grandi fumettisti mai esistiti e la sua produzione considerata unanimemente un capolavoro.

Quando andò in pensione nel 1966, non smise certo di creare arte e, oltre a occasionali lavori per il fumetto, iniziò a produrre su commissione una serie di splenditi dipinti a olio. Nella gallery in basso ne abbiamo raccolti alcuni dei migliori.

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