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Con Topolino un libro a fumetti per ricordare Hemingway

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In edicola con Topolino 3422, in uscita il 23 giugno, uno speciale libro a fumetti con dieci storie ispirate all’opera di Ernest Hemingway, in occasione del 60° anniversario dalla sua scomparsa. Trovate di seguito tutti i dettagli. 

"Topolino presenta Hemingway raccontato da Topolino, un prezioso Topolibro da collezione pensato per omaggiare il grande romanziere Ernest Hemingway a 60 anni dalla sua scomparsa. Al suo interno, dieci imperdibili storie, ispirate ai lavori più celebri e importanti dello scrittore e giornalista statunitense, Premio Nobel per la Letteratura nel 1954. A completare il volume una copertina inedita e la prefazione del Maestro Giorgio Cavazzano. Il Topolibro è disponibile in edicola e in fumetteria con Topolino 3422 (da mercoledì 23 giugno) ed è acquistabile anche su Panini.it.

Hemingway raccontato da Topolino raccoglie una meravigliosa varietà di fumetti: otto avventure brevi, frutto di un progetto creativo guidato dal Maestro Cavazzano che nel 2000 chiese ai giovani talenti dell’Accademia Disney (tra cui Alessandro Perina, Andrea Freccero, Giuseppe Zironi e Stefano Turconi) di scegliere uno de I quarantanove racconti di Hemingway e di tradurlo in chiave disneyana. “Il bello del nostro lavoro, mio e di tutti gli autori disneyani, è proprio trovare la chiave giusta per poter raccontare qualsiasi cosa con la complicità dei nostri fantastici personaggi” racconta Cavazzano nella prefazione del Topolibro. “Il risultato lo potete valutare leggendo i vari racconti, diversissimi l’uno dall’altro, in grado di riflettere la personalità dell’autore. Insomma una meravigliosa varietà che testimonia quanto sia grande la potenza del fumetto, capace davvero di raccontare qualsiasi storia!”.

A questi otto racconti si aggiungono due storie dedicate ai grandi capolavori dello scrittore americano: Zio Paperone e il Vecchio e il Mare (di Guido Scala) e Per chi suona il campanello (sceneggiata da Alessandro Sisti e disegnata da Graziano Barbaro).

Dieci avventure uniche, ricche di sfumature e contrasti. Alcune stravolgono completamente l’originale, altre ne restano fedeli, altre ancora hanno portato le vicende in diversi contesti storici e c’è perfino una trasposizione fatta solo di suggestioni paesaggistiche, senza l’uso dei balloon. Ogni storia contenuta in Hemingway raccontato da Topolino, poi, è introdotta da un approfondimento con aneddoti e curiosità, per rendere ancora più dettagliata la lettura.

Tradurre l’opera di Hemingway nel linguaggio di Paperi e Topi non è cosa semplice, ma la potenza del fumetto riesce a superare ogni barriera. Per questo Hemingway raccontato da Topolino è un volume che non deve mancare nella collezione di chi ama e di chi vuole scoprire le opere del grande autore statunitense. E così, anche questa volta, Topolino – il settimanale edito da Panini Comics – diventa un narratore eccellente grazie al suo stile inimitabile, capace di spaziare tra divertimento, avventura e approfondimento all’insegna del carattere ludico-didattico che da sempre lo caratterizza."

Hemingway raccontato da Topolino

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Esce per Panini Comics Gli Uomini della Settimana di Alessandro Bilotta e Sergio Ponchione

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Uscirà giovedì 24 giugno per Panini Comics Gli Uomini della Settimana volume 1, il nuovo lavoro di Alessandro Bilotta e Sergio Ponchione, il cui primo capitolo è già stato reso disponibile gratis in occasione del Free Comic Book Day 2020.

Trovate tutti i dettagli qui, comunicati dall'editore, di seguito insieme al comic trailer e ad alcune tavole.

"Alcuni diranno che sono dei supereroi. Altri parleranno apertamente di casi umani. I più appassionati tireranno fuori il mito, mentre i cinici li liquideranno come imbroglioni, il prodotto di un’operazione giornalistica montata ad arte da una rivista che non è durata che pochi numeri... Per indagare meglio sulla loro storia e sulla loro identità, giovedì 24 giugno è in arrivo per Panini Comics il primo volume de Gli Uomini Della Settimana, la nuova saga realizzata da Alessandro Bilotta (Mercurio Loi e Dylan Dog — Il pianeta dei morti) e Sergio Ponchione (Grotesque, Memorabilia), due dei più premiati autori italiani, con i colori di Nicola Righi.

Ma chi sono per davvero gli Uomini della Settimana? Pare che il primo di loro sia apparso durante la Seconda Guerra Mondiale e da allora, nei decenni, siano entrati prepotentemente –  loro malgrado e nostro malgrado – nell’immaginario italiano. Sono i nostri super “eroi”, con tanto di virgolette perché non si direbbe che il loro primo interesse sia quello di salvare il mondo e non è una sorpresa che siano finiti per essere amati da molte persone e odiati da altrettante. Ora qualcuno li vuole morti, e potrebbe aver trovato il loro punto debole.

I supereroi sono degli strambi che salvano il mondo. A volte non salvano neanche il mondo.” afferma Alessandro Bilotta. "Ho lavorato su tanti generi narrativi e stili grafici, tutti tasselli in qualche modo debitori del mosaico delle mie passioni di lettore e appassionato di fumetti. Fra quelli ancora mancanti, ne sognavo uno particolarmente importante che avrebbe simboleggiato un grande amore che mi accompagna dall'infanzia: i supereroi. «Gli Uomini della Settimana» sono finalmente quel tassello." aggiunge Sergio Ponchione.

Dopo aver scoperto il primo capitolo in occasione del Free Comic Book Day 2020, è ora disponibile il primo, psichedelico, volume della saga di Bilotta e Ponchione, che condurrà i lettori alla scoperta di un bizzarro e inedito fumetto di supereroi “non convenzionali”. E inoltre, per iniziare a indagare sulle identità degli Uomini della Settimana, mercoledì 23 giugno alle 18.30 sulla pagina Facebook de Gli Audaci, il team editoriale della community e quello di Panini Comics dialogheranno con gli autori per presentare questa nuova saga."


Uscita: 24 giugno
Prezzo: € 14
Pagine: 80
Rilegatura: Cartonato
Formato: cm 17x26
Interni: Colori
Distribuzione: Libreria, fumetteria e online

Gli Uomini della settimana cover

Gli Uomini della Settimana 1

Gli Uomini della Settimana 2

Gli Uomini della Settimana 3

Gli Uomini della Settimana 4

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Loki: Agente di Asgard, recensione: vivere non è difficile, potendo poi rinascere

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La più grande curiosità tra le tante che circondava l’uscita del Thor di Kenneth Branagh, che arrivò sugli schermi nel 2011, riguardava il modo in cui il più grande interprete contemporaneo del canone shakespeariano si sarebbe approcciato ai fumetti Marvel e alla saga del Dio del Tuono in particolare. Le scaramucce asgardiane tra il tonante e il fratellastro Loki, da sempre afflitto da complesso di inferiorità nei suoi confronti, costituivano un soggetto ideale per le qualità di drammaturgo di Branagh. Il regista pagò il giusto tributo alla spettacolarità tipica di un blockbuster hollywoodiano, lasciando all’ottimo cast da lui selezionato il compito di portare in vita i conflitti di una famiglia disfunzionale di divinità norrene già raccontate su carta da Stan Lee, Jack Kirby e gli autori che ad essi si succedettero. Il più grande merito di Branagh fu quello di assegnare la parte di Loki ad un attore fino a quel momento sconosciuto, Tom Hiddleston, che seppe regalare tridimensionalità e spessore psicologico ad un personaggio che, nella sua versione cartacea, era troppo spesso relegato alla parte di villain monocorde condannato a ripetere ad oltranza il suo ruolo di perfido tessitore di intrighi.

Contemporaneamente, anche nelle pagine dei fumetti Loki conosceva un’evoluzione che lo avrebbe portato ad allontanarsi dalla caratterizzazione classica di Lee, Kirby e John Buscema, quella del Dio dell’Inganno sempre dedito ad ordire complotti e congiure. Il culmine dell’evento Assedio del 2010 vide Loki morire, in una catarsi che lo riscattò dall’ennesimo piano da lui ordito ai danni di Asgard, ovvero l’invasione del Reame Dorato da parte di Norman Osborn e dei suoi Dark Avengers. Prima di morire e desideroso di sottrarsi ad un eterno ciclo di morti e rinascite che lo vede sempre nei panni di una divinità malevola, Loki stringe un accordo con Hela per cancellare il suo nome dal Libro di Hel, in modo da avere tutti i suoi peccati cancellati e poter vivere libero dal passato la successiva reincarnazione, che lo vede nei panni di una versione fanciullesca di sé stesso. Un Loki bambino, immemore della sua vita precedente, che vive a Parigi facendo il borseggiatore, ritrovato da Thor e da lui riportato al cospetto di una Asgard ancora diffidente nei suoi confronti a causa delle malefatte compiute dalla sua precedente incarnazione. La natura benevola del giovane dio finiranno invece per procurargli l’affetto degli asgardiani e del fratellastro. Le vicende di “Kid Loki” sono al centro di Journey into Mystery, acclamata serie scritta da Kieron Gillen, al termine della quale Loki guadagna un nuovo aspetto adolescenziale. È in tal guisa che lo ritroviamo in Loki: Agent of Asgard, serie del 2014 scritta da Al Ewing che Panini Comics raccoglie in volume, approfittando della contemporanea uscita, su Disney+ della serie tv in cui il Dio delle Menzogne è interpretato ancora una volta da Tom Hiddleston.

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Il significato del titolo viene spiegato fin dal primo numero: Loki ha accettato di svolgere missioni per conto della “Madre di tutti”, un triumvirato al femminile costituito da Freiya, Gea e Idunn che governa la nuova versione di Asgard denominata “Asgardia”. In cambio, uno dei peccati compiuti nella sua vita precedente verrà cancellato per ogni incarico completato. La missione principale affidatagli dalle Madre di tutti consiste nel recuperare gli asgardiani che, scampati al Ragnarok e alle successive resurrezioni, hanno scelto di vivere su Midgard (la nostra Terra) nascondendosi dallo sguardo di Asgard. Tra questi ci sono vecchie conoscenze come Lorelei, la sorella di Amora, l’Incantatrice, e Sigfrido, il primo eroe della mitologia norrena. Quello che Loki non sa, ma scoprirà presto, è che una sua versione futura e malvagia auto denominatasi “Re Loki” lo sta manipolando, in accordo con la Madre di tutti a cui ha garantito la salvezza di Asgard. La storia si svolge così su due piani: il presente, in cui il giovane Loki ricorre comunque al vecchio schema dell’intrigo, stavolta declinato a fin di bene, per poter svolgere le sue missioni, e un futuro che sembra già scritto dal suo alter-ego. Sembra, perché anche questa volta Loki combatterà per non rassegnarsi ad un destino già prestabilito.

Il tono scanzonato scelto da Ewing per il suo Loki: Agent of Asgard, in netto contrasto con quello tradizionalmente più austero delle classiche storie di Thor non deve ingannare il lettore: la run dello scrittore britannico è in realtà un raffinato trattatello di mitopoiesi a fumetti, un elogio del potere del racconto. Un percorso di redenzione che si estrinseca attraverso una nuova narrazione che l’io fa a se stesso. Cos’è una bugia se non una storia, afferma Loki nel momento clou del volume? Ecco allora che il “Dio delle Menzogne” lascia il campo al “Dio delle Storie”, in un processo di autodeterminazione del sé che sfocia nel metatestuale.

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Un tema complesso che Ewing svolge con disinvoltura, nonostante la serie debba pagare l’inevitabile tributo di ben tre incroci con altrettanti eventi nell’arco di soli diciassette numeri: Original Sin, Axis e Secret Wars. Il tie-in col primo evento servì ad introdurre nell’universo Marvel Angela, il personaggio creato da Neil Gaiman sulle pagine di Spawn che lo scrittore di Sandman concesse alla Casa delle Idee dopo la vittoria della nota disputa legale contro Todd McFarlane. Si tratta di una sequenza narrativamente indipendente dal resto del volume, all’insegna di un’operazione di retcon non del tutto riuscita, che si fa notare soprattutto per le matite spettacolari del nostro Simone Bianchi, peraltro non in forma come in altre occasioni. I capitoli inseriti nel contesto di Axis sono invece i più deboli dell’intero tomo, ma sono più validi di quanto lo fosse l’evento in sé. Ewing sfrutta la trovata dell’inversione di ruoli tra buoni e cattivi per approfondire ulteriormente le motivazioni del rinnovato Loki. Pienamente funzionale al progetto dello scrittore britannico è invece l’incrocio con Secret Wars, che occupa la parte finale del volume. La fine dell’Universo Marvel orchestrata nella miniserie del 2015 da Jonathan Hickman fornisce al Loki di Ewing l’occasione di fare un reset della propria esistenza e di prepararsi al prossimo ciclo della realtà senza un passato ingombrante con cui dover fare i conti. È notevole il modo in cui Ewing sfrutta come occasione narrativa il fardello di cross-over aziendali a cui dover pagare dazio riuscendo comunque a portare in porto il suo progetto, una riflessione sul ruolo del mito nell’arte popolare, e del racconto come stratagemma salvifico che determina la vera identità dell’io, mettendolo al riparo dai pregiudizi degli altri.

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Il compito di accompagnare i testi dello scrittore inglese è affidato allo storytelling fluido del connazionale Lee Garbett, caratterizzato da un tratto muscolare tipico della tradizione del fumetto supereroistico statunitense. Garbett sforna tavole spettacolari e ricche di azione grazie ad una matita potente che, seppur non dotata di particolari guizzi stilistici, è capace di esaltare i passaggi più epici dello script di Ewing. Un comparto artistico solido, piacevolmente classico, che è un compendio ideale alle trame imbastite dallo sceneggiatore inglese.

Panini Comics presenta l’intero ciclo del Loki: Agent of Asgard di Al Ewing in un corposo volume della linea di cartonati giganti Marvel Deluxe, occasione da non perdere per riscoprire i primi passi di uno dei più acclamati sceneggiatori della Marvel attuale e per accompagnare la visione della serie tv interpretata da Tom Hiddleston.

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Panini Comics pubblicherà l'omnibus di WILDC.A.T.S. di Jim Lee

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Sul nuovo Anteprima è stato annunciato da Panini Comics l'omnibus di WILDC.A.T.S. di Jim Lee. Previsto per dicembre, il volume avrà 624 pagine e un costo di 75€ e riproporrà la celebre serie che il co-fondatore della Image Comics propose per l'avvio dell'etichetta indipendente dopo l'addio alla Marvel.

All'interno dell'omnibus saranno presenti i seguinti albi: WildC.A.T.s (1992) #1/13, #50, Cyberforce (1993) #1/3, Wildcats (2006) #1, WildC.A.T.s/X-Men: The Silver Age (1997) #1.

Di seguito tutti i dettagli da Anteprima.

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