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Panini Comics pubblica Totò, L’erede di Don Chisciotte, da un film inedito

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Riceviamo e pubblichiamo:


In occasione del 55° anniversario della scomparsa di Totò (venerdì 15 aprile), Panini Comics presenta il primo volume di Totò, L’erede di Don Chisciotte, la nuova opera inedita di Fabio Celoni concepita a partire dal recupero di un trattamento cinematografico mai portato sul grande schermo. Una graphic novel inedita interamente dedicata al Principe della risata, sviluppata in due parti, cui sarà disponibile il “primo tempo” in libreria, fumetteria e su Panini.it a partire da giovedì 21 aprile.

Questo incredibile lavoro nasce dal “film perduto” di Totò, un soggetto cinematografico originale scritto a più mani da grandi sceneggiatori del passato come Antonio Pietrangeli, Cesare Zavattini, Lucio Battistrada e altri ancora. Fabio Celoni ha ritrovato questi materiali del 1948 e – con la sua maestria artistica – ha dato vita a un progetto unico, che unisce cinema e fumetto celebrando il grande umorismo di Antonio De Curtis, il Principe Totò. Celoni ha lavorato su ogni dettaglio del volume avvalendosi della preziosa collaborazione della nipote del Principe Elena Anticoli De Curtis, curatrice della postfazione del volume. 

Voglio confessarvi anche una mia segreta ambizione: interpretare il Don Chisciotte. Ci penso sempre e spero che il mio desiderio si avveri, poiché Don Chisciotte mi è molto simpatico”, così Antonio de Curtis commentava il sogno di realizzare un film sull’iconico protagonista del romanzo scritto dallo spagnolo Miguel de Cervantes. Dopo 55 anni Celoni avvera questo desiderio, rendendolo protagonista di imperdibili avventure a fianco del sodale Aldo Fabrizi (nei panni di Sancho Panza), ricreando così l’accoppiata comica di tanti film di successo come I Tartassati, Guardie e Ladri e Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi

Sono milanese ma con Totò ho imparato ad amare Napoli e le sue contraddizioni fin da bambino, senza sentire alcuna distanza geografica. Perché se una cosa è certa, è che Totò sia riuscito a unire l’Italia meglio che Garibaldi. Quindi, poterlo vedere nei panni sbrindellati, malinconici e strampalati di Don Chisciotte, per me sarebbe stato un sogno. Due miti in uno!”  ha commentato Fabio Celoni.

La prima parte di Totò, L’erede di Don Chisciotte contiene dettagliati apparati redazionali che ne raccontano la genesi, la realizzazione grafica e varie curiosità su Totò, come il suo amore per i fumetti. È disponibile anche una versione con cofanetto raccoglitore.

Un film imperdibile, dunque, non su pellicola ma carta, disponibile dal 21 aprile.

Totò cover

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Quarantine Prophets – Epifania, recensione: l’alba di un universo crossmediale

Quarantine Prophets

Non è semplice, in Italia, creare un universo crossmediale. Spesso le produzioni artistiche nostrane nascono, continuano a vivere e - a volte - muoiono all’interno del proprio media. Quarantine Prophets sembra però non voler rimanere stretto nel proprio contenitore linguistico nascendo fin da subito come un prodotto multimediale e dalla narrazione diversificata su altri media. Dunque, per parlare del progetto editoriale si deve necessariamente citare la “sorella” della narrazione a fumetti, quella a romanzo. Difatti, Epifania è il primo tassello a fumetti dell’universo crossmediale che vede l’incontro di due realtà editoriali come la Panini Comics e la Harper & Collins, mentre Futuro Fragile è il secondo in forma di romanzo. L’obiettivo è quello di creare un universo modulare autonomo tanto come media quanto come narrazione, ma le cui componenti sono strettamente collegate. Il demiurgo di tale avventura narrativa è Fabio Guaglione, co-regista e sceneggiatore di Mine e autore del film Ride, oltre che scrittore di romanzi come IF - La Fondazione Immaginaria.

Quarantine Prophets 1

Quello che viene ironicamente definito come “guaglioneverse” racconta la storia dei Profeti, persone dagli straordinari poteri psichici causati da quella che viene identificata come una vera e propria malattia: l’Epifania. Negli Stati Uniti viene creata un’apposita struttura di massima sicurezza per poter contenere questi individui potenzialmente pericolosi per l’ordinamento sociale del mondo. Tale prigione viene mascherata come un centro di cura, il Clearwell – ribattezzato “il pozzo” – e in questo luogo i Profeti vengono studiati e torturati all’insaputa della società.

Quarantine Prophets 2

Fin da subito, con una struttura narrativa plurima a tre voci, è palese l’intento di diversificare l’esperienza narrativa del lettore: non una “storia unica”, ma più racconti per poter ricostruire, così, l’evoluzione degli eventi tratteggiati dagli autori. Fabio Guaglione è, infatti, accompagnato da Luca Speranzoni nella sceneggiatura, quest’ultimo, anche autore del romanzo sopracitato.
Il racconto è un avvincente prison drama d’azione fantascientifica, in cui le dinamiche tra i personaggi portano avanti la storia costruita, perciò, su di un gioco di incastri e conseguenze. Non manca, però, un fortunato affondo verso una tematica sempiterna come un astratto concetto di “libertà”. Astratto poiché utilizzato in maniera differente nei prodotti culturali e di volta in volta declinato nelle narrazioni. Nel caso di Epifania, lo strumento detentivo – anch’esso un vero e proprio personaggio, non mero setting – concretizza, con evidenza simbolica, la censura di un pensiero contagioso che va necessariamente rinchiuso.

Quarantine Prophets 3

I disegni di Giovanni Timpano – coadiuvato dai necessari colori di Daniele Rudoni – si adattano perfettamente al mood narrativo imbastito da Guaglione e Speranzoni. L’universo sci-fi del racconto è evidente fin da subito, le figure sono immediatamente riconoscibili e le scene action – anche quelle più elaborate – sono tratteggiate con un buon ritmo. Indubbiamente, la staticità è la caratteristica che meno si addice alle tavole di Rudoni che ricercano sempre un punto di vista articolato, caricando, perciò, la narrazione del corretto impianto espressivo.

Quarantine Prophets – Epifania è sicuramente un prodotto molto interessante che, partendo da, forse, premesse facilmente rintracciabili nell’universo fantascientifico multimediale, diventa immediatamente autonomo grazie ad un evidente e corposo lavoro sul world building. Dopotutto, senza questo, non sarebbe stato possibile immaginare un prodotto crossmediale che promette complessità strutturale e ricchezza narrativa.

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Panini pubblica Le vacanze di Donald di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci

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È disponibile per Panini Comics il volume Le vacanze di Donald di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci, cartonato d'autore di produzione francese. trovate tutti i dettagli, e un video trailer, qui di seguito.

"Un nuovo volume – appena pubblicato in Francia da Glénat per il mercato d’oltralpe – si aggiunge alla collana di graphic novel Disney. Da giovedì 24 marzo è disponibile in fumetteria, edicola e su Panini.it Le vacanze di Donald, capolavoro a fumetti sceneggiato da Frédéric Brrémaud e illustrato da Federico Bertolucci, dedicato a una nuova divertente avventura del Papero più amato.

Che cosa accade quando Paperino decide di allontanarsi dal caos cittadino per concedersi una vacanza un meritato periodo di relax in campagna a contatto con la natura? Di tutto e anche di più! Le aspettative di Paperino, infatti, ben presto si scontreranno con la dura realtà…

Un’opera incredibile, poetica e divertentissima che svela l’immenso amore di Brrémaud e Bertolucci per il cinema di animazione Disney degli anni 50. A coronare il tutto, nella parte finale del volume, un ricco apparato esclusivo di studi e bozzetti inediti di Federico Bertolucci."

Uscita: 24 marzo 2022
Prezzo: € 14,90
Pagine: 64
Rilegatura: Cartonato
Formato: cm 20,5x28
Interni: Colori
Distribuzione: Fumetteria, edicola e online

Le Vacanze di Donald cover

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Crossed Deluxe 1, recensione: la fine del mondo secondo Garth Ennis

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Tra tutti gli esponenti della British Invasion che travolse il fumetto americano tra gli anni ’80 e ’90, la palma del più irriverente e sovversivo va sicuramente a Garth Ennis. Mentre Alan Moore, Neil Gaiman, Grant Morrison, Jamie Delano, Peter Milligan e gli altri terribili ragazzi inglesi operavano una raffinata decostruzione del media fumetto arricchendolo di qualità letteraria, Ennis lo prendeva letteralmente d’assalto con massicce dosi di humor nero, violenza e satira sociale e religiosa. Opere come Preacher, Hellblazer, Hitman realizzate per la DC Comics e il lungo ciclo di Punisher scritto per la Marvel hanno lasciato il segno, cementando la reputazione di Ennis come autore tra i più iconoclasti del settore. Ma il suo lavoro più scioccante e provocatorio doveva ancora arrivare. Nel 2008 la Avatar Press, casa editrice indipendente nota per aver calcato la moda delle bad girl negli anni ’90 e per essersi specializzata in seguito nell’horror attirando firme prestigiose come Alan Moore, Warren Ellis e lo stesso Garth Ennis, da alle stampe Crossed, una miniserie composta da prologo e da 10 capitoli, con la quale lo scrittore nord-irlandese firma la sua opera più sconvolgente.

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Crossed ha una struttura da tipico survival horror, il sottogenere probabilmente più frequentato dalla fiction di questo primo scorcio di millennio. Nel momento in cui l’opera di Ennis raggiunge gli scaffali delle fumetterie americane, The Walking Dead si colloca stabilmente sul podio delle serie più vendute e da lì a breve genererà una serie tv di grandissimo successo. Pur condividendone la struttura di massima, Crossed si discosta però di molto dal classico racconto a tema apocalisse zombie. Il plot e il suo incipit sono quanto di più abusato ci possa essere: un misterioso contagio si è propagato in tutto il globo, causando in breve tempo il collasso del mondo civilizzato e delle sue istituzioni. Ma l’epidemia che sta devastando l’umanità non trasforma le persone in morti viventi, bensì in sadici assassini. È come se il morbo da cui sono infetti li liberasse di qualsiasi freno inibitore, consentendogli così di lasciarsi andare a qualsivoglia sorta di efferatezza: stupri, omicidi, cannibalismo e altre oscenità da cui sembrano trarre un gran godimento. Gli “scrociati” (liberamente tradotto dall’inglese crossed) si muovono in branco e uccidono in modo truculento chiunque gli capiti sotto tiro; quando non ci sono vittime sacrificali nei paraggi, non è escluso che si massacrino tra di loro. La cosa più inquietante è che che gli scrociati, così ribattezzati a causa della piaga a forma di croce che il virus gli fa comparire sul viso, non hanno perso del tutto le loro facoltà intellettive, mentre il gusto per la perversione risulta amplificato fino a sfociare in una diabolica furia omicida che sembra divertirli molto.

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La storia segue un gruppo di sopravvissuti, il cui primo nucleo si forma all’esterno di una tavola calda di una cittadina americana di provincia, dentro la quale si è consumato all’improvviso un massacro senza senso. I superstiti ci mettono molto poco a capire che è successo qualcosa di terribile, che non è circoscritto alla macabra circostanza di cui sono testimoni. Organizzatosi intorno alle figure del pacato Stan e delle determinata Cindy, ragazza madre dotata di leadership e carisma, il gruppo decide di dirigersi verso il nord del paese, verso lande disabitate dove sperano di non incontrare gruppi di scrociati. Inutile dire che non sarà così, e capitolo dopo capitolo il numero di componenti della comitiva si assottiglierà sempre di più, in un crescendo di tensione e di scene di violenza estrema, a tratti difficilmente sostenibile.

Servendosi di un genere provocatorio e sovversivo come lo splatterpunk, con Crossed Ennis porta alle estreme conseguenze uno dei temi tipici della sua produzione, ovvero la denuncia dell’ipocrisia di una società governata dalla violenza, nonostante le apparenze. Gli scrociati solo la rappresentazione di un’umanità privata di etica e di qualsiasi compassione, quello che potremmo diventare se rinunciassimo ad aderire a regole e convenzioni sociali, se la nostra moralità e la nostra coscienza venissero inghiottite dalle tenebre. Ma l’autore non è tenero neanche con il gruppo di sopravvissuti, ritratti non certo come eroe ma come individui abbrutiti disposti a tutto pur di sopravvivere, anche ad abbandonare quel che resta della loro umanità. Esemplare in tal senso la sequenza che illustra l’incontro con il gruppo di orfani, il passaggio chiave dell’intero volume che non spoileriamo ma che è lo specchio dell’abisso in cui precipitano i protagonisti. Crossed è quindi un’opera con un messaggio? Forse si o forse no. Quello che è certo è che non deluderà gli estimatori dell’horror tout-court.

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Ennis è un maestro nell’usare la suspense, che esplode puntualmente in scene di violenza brutale sapientemente messa in scena da Jacen Burrows. L’artista, specialista del genere, rappresenta l’orrore senza lasciare nulla all’immaginazione. Un repertorio di nefandezze raccomandato solo agli stomaci forti, ma che centra l’obiettivo di scioccare il lettore. La linea chiara delle matite, abbinata ad una palette di colori luminosa, accentua l’effetto sconvolgente delle immagini.
Panini Comics raccoglie il primo ciclo di Crossed, abbinato allo spin-off Crossed: Badlands sempre firmato dagli stessi autori, in un poderoso volume deluxe che ci sentiamo di sconsigliare alle anime particolarmente sensibili.

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