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Batman: Europa e The Dark Knight III in arrivo a novembre

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C'è voluto del tempo, ma finalmente ci siamo. Per il prossimo novembre è attesa l'uscita del primo numero di Batman: Europa.
La serie, in quattro numeri, parla un po' italiano: è stata ispirata dall'anno trascorso da Jim Lee in Italia (a Reggio Emilia) ed è scritta da Brian Azzarello e Matteo Casali. Lee sarà il disegnatore di Batman: Europa #1, su layout di Giuseppe Camuncoli. Per i numeri successivi i disegnatori saranno Camuncoli, Diego Latorre e Jock.
Dopo oltre un decennio dal primo annuncio, nell'ottobre del 2004, e dopo essere stata rimandata per la seconda volta nel 2011, la serie a lungo "dimenticata" della DC è stata stavolta annunciata a Comicsalliance insieme all'anteprima della variant cover del primo numero, realizzata da Lee Bermejo.

Contestualmente DC Comics ha rivelato inoltre i dettagli di una serie di edizioni speciali da collezione di Dark Knight III: The Master Race di Frank Miller, il capitolo conclusivo della "Trilogia del Cavaliere Oscuro" già annunciato il mese scorso in occasione del San Diego Comic-Con 2015 e che vedrà la partecipazione di grandi firme come Andy Kubert, Klaus Janson e Brian Azzarello ad affiancare Frank Miller.

Si tratterà di otto uscite mensili da 32 pagine ciascuna, con all'interno uno speciale di 16 pagine dal formato ridotto, Dark Knight Universe, ognuno dei quali sarà realizzato, a rotazione, da artisti d'eccezione e ospiterà, di volta in volta, personaggi diversi del panorama DC Comics.
Numerosissime e pregiate le variant cover previste e realizzate, stando a quanto annunciato dalla DC, dai più grandi disegnatori sulla piazza.
Le edizioni speciali da collezione usciranno dopo ogni singolo numero mensile e presenteranno, rilegati in unico volume dal formato più grande, l'uscita precedente e lo speciale di 16 pagine. Dopo il settimo numero delle Collector's Edition uscirà un cofanetto speciale per contenere tutti e otto i numeri da collezione.
In coincidenza col 30° anniversario di The Dark Knight Returns, l'uscita è prevista per il tardo autunno 2015.

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Elektra vive ancora

Ci sono certi amori che non finiscono mai e che vivono per sempre nei nostri ricordi. Lo sa bene Matt Murdock, così come lo sa bene Frank Miller che ritorna nel 1990 sul luogo del delitto scrivendo un memorabile graphic novel per la Marvel. Affermatosi proprio sulle pagine di Daredevil, l'autore del Maryland sconvolge totalmente il personaggio imprimendo la sua impronta che lo marchierà per sempre. E fra le pagine più belle della sua lunga run, Miller ci ha regalato l'amore spezzato di Matt con Elektra, conosciuta in gioventù e trasformatasi in una letale assassina. E la morte per mano del perfido Bullseye segna uno dei momenti più drammatici della vita tormentata di Devil. Una morte che perseguita il povero Matt, tanto da invadere il suo subconscio, i suoi sogni. Sogni, incubi, sempre più ricorrenti, sempre più reali, al punto che non possono essere più ignorati. E se Elektra fosse ancora viva? Ma come potrebbe essere razionalmente possibile se lei è morta fra le sue braccia? Cosa sta accadendo? È quello che Matt Murdock dovrà chiarire sullo sfondo di un'affascinante quanto inquietante New York ricoperta da un'insolita nevicata primaverile.

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Elektra vive ancora titola Miller, ma in realtà è un racconto sulla morte, sulla perdita, sull'assenza. La stessa Elektra, fumosa e nascosta, appare più in sogno che nella realtà, e l'unica sua battuta nell'intero arco del graphic novel recita "Addio". E fra sogno e realtà che si muove il tutto, fra sensazioni e pulsazioni, fra quello che gli occhi non vedono, e non a caso ci si muove nell'ambiente di Matt Murdock. Un Matt che resta l'uomo che è, spoglio dalle sue vesti di supereroe (non indossa mai il costume di Devil), spinto solo dalla sofferenza, dall'amore. Più che ricollegarsi al suo ciclo su Daredevil, Elektra vive ancora sembra un hard-boiled stile Sin City, e il volto di Matt ricoperto da cerotti a posteriori sembra anticipare quello di Marv.

Un uomo, il suo amore, il sangue e la morte. Introspettivo e intimistico, il graphic novel è un'opera complessa nella sua narrazione, nel suo sviluppo, in quanto è difficile definire cosa sia reale e cosa no, cosa accade davvero e cosa no, nemmeno la collocazione nella continuity del personaggio è chiara. Ma alla fine poco importa, Elektra vive ancora è un gran racconto, una storia da leggere e godere a sé, un ultimo saluto che Miller fa ai suoi personaggi.

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Ma è naturalmente lo stile grafico del cartoonist a fare la differenza. Nel pieno della sua maturità artistica, l'autore produce tavole di alto profilo e impatto, componendo e scomponendo la pagina a secondo delle esigenze, ma sempre con la massima padronanza dello storytelling. Splash-page o tante vignette minuscole, tavole fitte di lettering o totalmente mute, addirittura una soluzione in movimento alla Gianni De Luca quando Matt Murdock scende dalle scale del suo appartamento.
Dinamicità e sentimento, questo traspare dalla sue tavole, ma sopratutto il tormento, perché il tratto sporco e squadrato di Miller si sofferma non solo su splendide scenografie e sulle scene di combattimento, ma sopratutto sugli occhi, sulle espressioni, in poche parole sulle emozioni dei protagonisti. E i sentimenti sono tutti amplificati dai colori di Lynn Varley che sottolinea, suggerisce e impone le atmosfere, spesso cupe, spesso evocative, del racconto. Le scene di lotta nelle neve, le splendide vetrate colorate, lo stile pittorico della Varley è l'abito perfetto per il corpo mutevole delle tavole di Miller.

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Il volume edito da Panini, disponibile anche con una sopracopertina, rende totalmente giustizia al lavoro dell'artista, non solo in quanto elegante cartonato, ma sopratutto per il formato oversize tipico della collana "I grandi tesori Marvel". L'edizione permette di ammirare nei minimi dettagli le tavole di Miller, sia le splash-page che quelle con numerose vignette minuscole. La carta lucida esalta l'evocativa colorazione di Lynn Varley, protagonista fondamentale nell'economia del graphic novel. L'introduzione e la postfazione di Nicola Peruzzi, infine, ben contestualizzano l'opera e sono efficaci e interessanti nella loro sintesi.

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Disney Channel difende The Dark Knight Returns

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In un episodio andato in onda a luglio della Disney Channel Original Series Girl Meets World, ha trovato spazio anche il famosissimo graphic novel The Dark Knight Returns di Frank Miller, utilizzato come uno dei punti principali della trama.

Come riporta io9, nell'episodio Girl Meets the New Teacher, la nuova docente Harper Burgess utilizza l'opera a fumetti su Batman insieme a Il buio oltre la siepe di Harper Lee, trattandoli durante la lezione, introducendo una sorta di rivalità tra l'insegnante e il dirigente scolastico, ostile a queste opere, conflitto paragonato a quello tra Batman e Superman nella famosa opera del 1986.

L'episodio somiglia molto a "Back 2 School" della serie originale Boy Meets World (di cui Girl Meets World è uno spin-off) in cui un docente utilizzava durante una lezione le storie degli X-Men.

Un po' strano da parte della Disney utilizzare quest'opera che è uno dei maggiori capolavori di casa DC Comics, rivale della Marvel Comics, posseduta dalla major, ma quando si parla di certi pilastri, allora anche la rivalità tra case editrici passa in secondo piano.

(Via ComicBook.com)

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Jim Lee consegna a Frank Miller il suo Eisner Award

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Un Frank Miller sorridente e sempre più segnato nel fisico ha ricevuto, nel suo studio a New York, da Jim Lee un Eisner Award che sancisse il suo ingresso nella Eisner Hall of Fame, classe 2015. Sui rispettivi profili Twitter sia Miller che Lee hanno diffuso una foto della consegna del prestigioso riconoscimento.

Stessa sorte è toccata anche ad un altro influente artista inglese, John Byrne, il quale però ha scoperto di essere stato ammesso nella Hall of Fame senza particolari annunci o consegne a domicilio, ma sul proprio forum. Ha così commentato Byrne "stavo guardando gli altri nomi degli artisti introdotti nella Hall of Fame. Mi trovo in buona compagnia".

(Via Bleedingcool)

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