The Savage Sword of Conan: la genesi della collana dedicata all'eroe cimmero
- Scritto da Gianluca Vici
- Pubblicato in Focus
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"Lo sguardo cupo, la spada nella mano. Un ladro, un predone, un assassino, capace di abissali malinconie e di incontenibili esplosioni di allegria. Venne a schiacciare sotto i suoi piedi i più preziosi troni della Terra."
Poche cose possono spiegare meglio le caratteristiche di questo inossidabile personaggio come le leggendarie Cronache di Nemedia, dalle quali è tratto il passo e che fanno da ouverture alle incredibili gesta di Conan il Barbaro, il bronzeo cimmero le cui avventure si apprestano a tornare nelle edicole con una magnifica, prestigiosa edizione targata Hachette con la supervisione di Panini Comics. 60 volumi cartonati che ripropongono le magnifiche avventure dell’edizione in bianco e nero che la Marvel, dopo il successo ottenuto dall'originale Conan the Barbarian, decise di lanciare sul mercato all’inizio degli anni '70.
Facciamo però un po' di chiarezza per tutti quelli che si accosteranno a questa iniziativa editoriale.
Conan il Barbaro nasce dalla fervida immaginazione dello scrittore texano Robert E. Howard nel 1932, sulle pagine della rivista pulp Weird Tales con il racconto La Fenice sulla Spada. Fu subito un successo, il personaggio più celebre dello scrittore. Con il declino delle riviste pulp le avventure del barbaro vennero continuate da altri autori, a riprova del successo riscosso sia dal personaggio che dal mondo fantastico dove viveva, l’era Hyboriana, una leggendaria epoca selvaggia ed esotica posta dallo scrittore tra l’inabissamento di Atlantide e l’inizio della storia conosciuta. Nasceva lo Sword & Sorcery, un mondo selvaggio e scarsamente civilizzato, ricco di regni e misteri, dove non è estranea la magia e le donne sono spesso delle fatali ma irresistibili ammaliatrici poco vestite.
In questo mondo incredibile e pericoloso si muove il nostro eroe, figlio della settentrionale e gelida terra di Cimmeria. Un uomo imponente, dalla forza e dalla volontà erculea. Ma pur sempre un uomo, senza super poteri, senza armi o strumenti magici ad aiutarlo nelle sue incredibili imprese.
E proprio questo suo essere semplicemente un uomo, per quanto straordinariamente forte e caparbio, deve aver colpito l’immaginazione di quel vulcano di idee di Stan Lee, quando, alla fine degli anni '60 e su consiglio dello sceneggiatore Roy Thomas, decise di iniziare le trattative per l’acquisizione dei diritti sul personaggio e altre opere dell'autore texano.
Nell’ottobre del 1970 la Marvel portò nelle edicole di tutto il paese una nuova testata, Conan the Barbarian, destinata a trasformare per sempre l’approccio al fumetto della Casa delle Idee.
Su testo di Roy Thomas e con il grande Barry W. Smith alle matite, Conan si rivelò subito un successo senza precedenti. Gli albi si esaurivano velocemente, quel misto di esotico, primitivo e avventura fece letteralmente impazzire il pubblico che, abituato da sempre ad eroi totalmente positivi e che non erano inclini all'uso della violenza e tanto meno all'omicidio, si trovò di fronte ad un personaggio dall’ascia facile. Conan non solo usava la violenza, ma uccideva i suoi avversari senza troppi rimorsi. E donne bellissime e fatali lo affiancano nelle sue avventure, donne che spesso erano abili spadaccine tanto quanto lui, come la temibile Red Sonja.
Il successo galvanizzò Roy Thomas, che sentendo il bisogno di una maggiore libertà creativa, forse ispirata dai colleghi francesi che in quegli anni davano alle stampe Metal Hurlant, forse per la natura stessa del personaggio, che con il suo uccidere, bere, rubare e frequentare prostitute mal si adattava alla severa regolamentazione della Marvel, propose una nuova testata, pensata per un pubblico più adulto. Una testata dove poter proporre i suoi adattamenti dei racconti di Howard, ma anche quelli di Carter e di De Camp. Opere tutt’altro che indirizzate ai giovanissimi, dove la magia si mescola alla violenza e ad una esplicita sessualità.
Nacque Savage Tales, grande formato, dichiaratamente rated e, novità assoluta, totalmente in bianco e nero, che raccoglieva anche altre storie, sempre di genere Fantasy ed avventuroso e dove il nostro eroe comparve con le sue prime nuove avventure.
Sono questi cinque volumi a formare il primo numero di The Savage Sword of Conan Collection della Hachette. Storie forse ormai datate, che rischiano di interessare più l’appassionato che non nuovi lettori se non fosse per il vero pezzo grosso del volume, dal quale prende anche il nome. Chiodi Rossi, il primo importante adattamento da parte di Roy Thomas di un racconto di Howard, con alle matite ancora il talentuoso Barry W. Smith. Questa storia è una dei capisaldi delle avventure di Conan, il primo esempio di una lunghissima serie di magnifici adattamenti che compariranno sulla testata.
L'esperimento Savage Tales fu un successo e si decise di dare inizio alle danze. La rivista venne chiusa e sostituita con The Savage Sword of Conan the Barbarian. Roy Thomas reclutò alcuni dei maggiori talenti della Marvel e del panorama internazionale, donando ai lettori una delle scuderie di artisti più incredibile e completa che si sia mai vista in una pubblicazione popolare.
Pablo Marcos, John Buscema, Rudy Nebres, Ernie Chan, Alfredo Alcala, Tony De Zuniga, Esteban Maroto, Neal Adams sono solo alcuni dei nomi degli artisti che compaiono sulla testata, firmando alcune delle tavole più belle della storia della Marvel. Lo stesso Richard Corben contribuì con alcune illustrazioni. Il successo di questa iniziativa fu clamoroso, l'unione di grande scrittura, artisti di altissimo livello entusiasti ed ispirati e la quasi totale libertà artistica concessa a Roy Thomas, segnarono per sempre la storia della Marvel degli anni Settanta.
Ecco perché acquistare l'opera proposta da Hachette, per recuperare o riscoprire in tutta la sua gloria selvaggia e maestosa una delle più belle serie a fumetti di sempre.
Un'opera che si presenta come una rivisitazione dell’ottima precedente edizione della Panini, ma con un più regolare e definito piano di pubblicazione, che dovrebbero coprire quasi tutto l’arco narrativo più importante ed artisticamente interessante di Savage Sword.
Ne mantiene le dimensioni ma circa tre quarti delle pagine, con un notevole abbassamento del prezzo, circa 13€ a volume contro i 25€ della precedente versione e la possibilità di sottoscrivere un abbonamento, facilmente recidibile, per permette un agevole completamento.
Inoltre è presente una serie di corposi ed interessantissimi editoriali a firma di Massimiliano Brighel sulla genesi del personaggio e la sua lunghissima avventura a fumetti e un inserto con le copertine originali.
Un’opera monumentale, degna del Cimmero, che vi permetterà di avventurarvi nelle terre selvagge dell’Era Hyboriana ancora una volta.
Sul fronte Panini Comics ecco invece arrivare, del tutto inatteso, Le Cronache di Conan il Barbaro. Si tratta in realtà dell’annunciato e poi disperso terzo blocco delle ristampe, totalmente restaurate, della classica Conan the Barbarian, con un nuovo formato.
Dopo i primi due cofanetti sembrava che l’iniziativa fosse stata per sempre abbandonata proprio quando era in procinto di partire quello che è unanimemente considerato il ciclo più interessante della collana, La Regina della Costa Nera. La lunga e struggente saga della piratessa Belit e Amra, il nome con il quale i pirati chiamano Conan, è finalmente disponibile nel primo volume di 264 pagine, cartonato e di grande formato, al prezzo di 27 €.