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di Carlo Coratelli

Erik Bana  Hulk

Un uomo che si nasconde dietro alcune tendine, nervoso e insicuro al tempo stesso, rincuorato da una ragazza, e una voce in sottofondo, in cui lo stesso uomo confessa di non sapere chi è, e soprattutto di non sapere che cosa sta diventando, parole seguite dalla visione di un enorme massa verde e muscolosa che distrugge tutto quello che
gli sta attorno.Con queste sequenze facenti parte del primo trailer di "Hulk", da qualche settimana disponibile su internet, i fan del Golia Verde hanno potuto finalmente dare un primo sguardo al kolossal Marvel del 2003, una pellicola che già dalle prime immagini rivela la grandissima attenzione che il regista Ang Lee,

chiamato a realizzare il progetto, ha destinato al lato psicologico del personaggio di Bruce Banner, interpretato sullo schermo da Eric Bana, fornendoci con pochi fotogrammi la visione di quello che non sarà solamente un blockbuster pieno di effetti speciali, ma soprattutto, come ha già avuto modo di dichiarare Ang Lee nelle interviste
rilasciate prima e dopo le riprese, la storia di un uomo dilaniato dalle proprie emozioni, un saggio psicologico sulla rabbia e sulla paura.Circondato per mesi da una severa blindatura imposta dalla Universal, che ha impedito di venire a conoscenza tutt'oggi di elementi concernenti la trama della pellicola, "Hulk" si annuncia anche come la nuova sfida della tecniche digitali in campo cinematografico, visto che il Golia Verde sarà totalmente creato grazie alla Computer Grafica, una sfida difficile quella di far interagire un essere inesistente con la realtà e gli attori che lo circondano, ma che le prime immagini hanno dimostrato essere già stata vinta e superata.Un film dalla forte presenza di effetti speciali certamente, ma che non dimentica la funzione primaria dell'esplorazione caratteriale dei personaggi, un elemento non da poco in una pellicola in cui la profonda psiche di Banner sarà la vera protagonista.E spetterà al misconosciuto

attore australiano Eric Bana il compito di riportare sullo schermo le nevrosi, le insicurezze e le paure che hanno da sempre contraddistinto il personaggio, un personaggio le cui insicurezze all'interno dei comics sono state negli ultimi anni portate alla luce soprattutto da un autore, quel Peter David che in un decennio di favolose storie ha
scavato nel profondo di questo mingherlino scienziato dilaniato da una feroce lotta all'interno della sua mente,rivelando segreti custoditi per troppo tempo,come quello di un padre dispotico e autoritario, un tassello importante che Ang Lee non ha voluto far mancare all'interno dell'adattamento cinematografico,inserendo proprio il padre di Bruce Banner,il cui ruolo è stato affidato all'attore Nick Nolte, da sempre a suo agio in personaggi ambigui e duri, il quale non mancherà di dare il suo contributo al grande affresco su celluloide dipinto dal regista asiatico. Un affresco di cui fa parte anche il premio Oscar Jennifer Connelly,che interpreta la parte di Betty Ross, grande amore di Banner ma anche importante appiglio dello

scienziato (e anche di Hulk) alla normalità, una sorta di richiamo a "La bella e la bestia" in cui Jennifer Connelly avrà un ruolo centrale, non solo appiglio ma anche salvatrice, nonostante il suo legame con quello che nel film (come nei fumetti) sarà l'avversario di Hulk, il generale Ross, interpretato da Sam Elliot.Una pellicola con molti
elementi di attesa quindi, che certamente ripeterà il successo dei precedenti adattamenti, e che sicuramente non mancherà di scatenare tra i fan discussioni, ma soprattutto emozioni.