Non fatevi ingannare da Gipi.
Un titolo del genere può infatti prestarsi a molteplici interpretazioni e qualcuno potrebbe pensare che l’autore si riferisca al suo peculiare modo di disegnare, che, in questo volume, tocca picchi di semplificazione inediti.
C’è però un’altra interpretazione, più romantica se si vuole, dal momento che la vita di Gian Alfonso Pacinotti sembra realmente un vero e proprio fumetto. È quindi possibile che lo stesso si sia reso conto, quantomeno in alcuni frangenti, di non averla “disegnata” perfettamente, tanto da aver dovuto strappare qualche “tavola” e ricominciare daccapo.
Per sua stessa ammissione non è che tutta l’esistenza di Gipi sia stata così negativa, ed è certamente stato circondato anche da persone positive, ma a lui (e anche a noi) interessa di più raccontare dei cattivi e, nel contempo, magari liberarsi di alcune delle sue ossessioni.
Tra l’altro la veridicità delle vicende di questo bambino che diventa uomo interessa relativamente. Nelle tavole di LMVDM infatti tutto sembra vero. La semplicità con cui Gipi riesce a raccontare qualsiasi situazione è davvero stupefacente se non imbarazzante. E, badate bene, in questo volume c’è di tutto. Dal più banale (ma non per l’autore!) problema sessuale, ad un trauma “familiare” subito da bambino, al tremendo rapporto con le droghe buttato in faccia al lettore in un modo tanto efficace da non invidiare nulla a Trainspotting. E poi ci sono i pirati, la cui importanza, Watchmen docet, non è mai da sottovalutare, a rubare la scena con i loro sprazzi di colore e le entrate a sorpresa.
Infine c’è l’innocenza.
Molti personaggi di quest’opera compiono delle (direbbe l’autore) “puttanate incredibili”. Eppure non riescono a farsi odiare dato che dietro le loro azioni non c’è la volontà di far male se non, forse, a loro stessi. Certo, ci sono anche i cattivi “cattivi” ma questa è un’altra storia e, in fondo, Gipi riesce a farci stare simpatici anche quelli.
E se vi sembra che questa recensione sia piuttosto contorta, non preoccupatevi, anche LMVDM dà questa impressione, eppure è già un classico del fumetto.
Non avete ancora comprato un libro a fumetti quest’anno?
Allora invertite la rotta e non perdetevi questo capolavoro.