Menu
Redazione Comicus

Redazione Comicus

URL del sito web: https://www.comicus.it

Mono 2 - Musica

Mono 2 - Musica (Tunué, spillato, 48 pagine in b/n, € 6,90) testi e disegni di A.A.V.V.

Mono 2 - MusicaCurata da Sergio Algozzino e Marco Rizzo, Mono presenta un secondo numero interamente dedicato alla musica. L’idea alla base della rivista è semplice, ovvero proporre a diversi autori di presentare fumetti, e racconti illustrati, avendo a disposizione un'unica tavola.

Trascinati dalla suggestione della musica, qualcosa di così mistico e personale, sceneggiatori e disegnatori si sono sbizzarriti a mettere su carta le proprie idee. Mais2 racconta l’acquisto del suo primo disco, Paolo Campinoti il proprio mondo musicale. C’è chi invece preferisce raccontare seri o fittizi retroscena musicali, nascite di leggende, mondi alternativi o della musica come compagna di vita di artisti e persone comuni. Miglior episodio, su tutti, quello di Luca Boschi, dove un menestrello di strada ci narra la fine di una vecchia amicizia. C’è spazio anche per la provocazione di Roberto Recchioni secondo il quale è impossibile portare la musica su carta. In questa enorme varietà, fra tante belle trovate e (poche) letture scontate, c’è anche qualche tavola “furba” che stona con le altre come le due splash-page di Carmine Di Giandomenico e di Giuseppe Camuncoli che propongono testi applicati su sfondi poco curati.

La qualità artistica e l’ottima confezione confermano Mono come un esperimento interessante e ben riuscito che di sicuro merita attenzione da parte del pubblico. Presenti inoltre mono-recensioni e soprattutto una mono-grafia dedicata al compianto Guido Crepax, artista con la musica nel sangue ed il fumetto nel cuore. In copertina uno splendido disegno di Davide Toffolo, fumettista e cantante, e dunque perfetto per aprire le danze a questo numero.


Gennaro Costanzo

Glaucos 4

Glaucos 4 (Planet Manga, brossurato, 224 pagine in b/n, € 4,90) testi e disegni di Akio Tanaka

Glaucos 4Ci sono racconti che vanno oltre la propria funzione primaria, al punto che è difficile capire cosa venga prima e cosa dopo. Intrattenimento, divertimento, oppure riflessione, contemplazione: sono svariati gli effetti che una storia può produrre. L’importante è avere gli occhi giusti per afferrare quel che di buono ha essa da offrire.

Glaucos 4 chiude il cerchio di una miniserie che rientra senz’altro in questa categoria. Oltre la facciata si nasconde qualcosa di ben più profondo. Sotto la maschera della semplicità narrativa e oltre il fascino suggestivo degli ambienti marini, Akio Tanaka ha confezionato un regalo prezioso, preparato con sensibilità e talento.

È un epilogo che ha il sapore di un ritorno a casa, uno di quelli che si attende da una vita. Il ricongiungimento non è che un ritorno all’essenza, un ritrovare se stessi nell’unico modo possibile, quello più estremo. È l’apoteosi di una ricerca antica quanto l’uomo, a caccia di una libertà senza compromessi.

Glaucos verrà ricordato come una grande meditazione a fumetti, nel corso della quale l’autore ha potuto fare sfoggio delle sue considerevoli doti artistiche. Tanaka si è inoltre mostrato capace di unire tematiche ecologiste a cenni filosofici, intensi e decisi, chiaramente improntati su forme di pensiero di matrice orientale.


Simone Celli

Titani/Legione dei Super Eroi: Universo in Fiamme

Titani/Legione dei Super Eroi: Universo in Fiamme (Planeta DeAgostini, brossurato, 208 pagine a colori, € 2,95) testi di Dan Jurgens, disegni di Phil Jimenez

Titani/Legione dei Super Eroi: Universo in FiammeLa Planeta sa di certo come fare contenti gli ammiratori dei Titani: tra i volumi, gli spillati, le ristampe tascabili. Cosa si può chiedere di più? ovviamente la serie di Wolfman e Perez… ma per quello avremo ancora da aspettare a quanto pare…

Per ora ci si può consolare con questa miniserie inedita proveniente da un passato recente, che vede le strade dei Titani (nella loro incarnazione fine anni ’90, vista nei Classici DC) incrociarsi con quelle della Legione dei Super Eroi (nella versione rebootata dopo Zero Hour).
Una trama dal sapore classico, che gioca sugli inevitabili cliché delle serie super eroistiche, dal viaggio temporale allo scontro tra gruppi messi contro da un villain. Questo, unito ad i disegni di Phil Jimenez, artista che se piace aggiungerà un valore in più alla storia, ma se non piace diventa un peso difficile da digerire, pongono questa saga sull'ambiguo confine tra il "piacevolmente classico" e il "già visto e stravisto".

I fan dei due team potrebbero apprezzarlo e divertirsi, se sapranno soprassedere ad un paio di refusi sparsi qua e là nelle traduzioni, gli altri si rivolgano altrove.



Gianluca Reina

Pantera Nera Special

Pantera Nera Special (Panini Comics, brossurato, 96 pagine a colori, € 4,30) testi di Reginal Hudlin, disegni di Scot Eaton e Manuel Garcia

Pantera Nera SpecialAncora non si sono spenti gli echi del loro matrimonio, che Pantera Nera e Tempesta, sovrani dell’evoluto regno africano del Wakanda, si ritrovano impegnati in un tour diplomatico che li porterà al cospetto di personalità quali il Dottor Destino, gli Inumani, il principe Namor e il presidente degli Stati Uniti. Il tutto giusto in tempo per prendere un’importante decisione in merito al recente conflitto tra superumani.

In questo volume Reginald Hudlin pone l’accento sul nuovo interesse mediatico e politico che tale matrimonio ha suscitato a livello internazionale. In particolare si sono create, intorno ad esso, una serie di aspettative riguardo la neutralità o meno dei due neo-coniugi nei confronti della Guerra Civile appena scoppiata negli USA. Ed è proprio utilizzando come espediente questo lungo viaggio che veniamo a conoscenza di come le altre nazioni si pongono e reagiscono in relazione al conflitto. Tutto questo porta i due regnanti a prendere posizioni difficili all’interno della scacchiera politica internazionale, stringendo alleanze insospettabili e rompendo amicizie consolidate ormai da tempo.

In definitiva un albo che gestisce i supereroi in maniera non convenzionale, affrontando le vicende legate a Civil War da un punto di vista nuovo ma veramente godibile. Il tutto arricchito da una buona caratterizzazione dei molti comprimari presenti, anche se non mancano alcuni scivoloni narrativi sui quali si può tranquillamente sorvolare. Peccato solo che per alcune storie un unico capitolo appaia un po’ riduttivo e sbrigativo, ma la narrazione risulta comunque nel complesso molto soddisfacente.

Una nota di merito spetta quindi a Hudlin che, dopo un inizio di gestione incerto, è riuscito a creare una solida base per le vicende di Pantera Nera, dimostrando di essere in grado di gestire al meglio il personaggio e di attingere a piene mani all’interno della continuity dell’universo Marvel. Sviluppi interessanti si prospettano dunque all’orizzonte. Per scoprire quali saranno, l’appuntamento è sulle pagine dei Fantastici Quattro dove la serie di T’Challa traslocherà in pianta stabile.



Simone Gazzani
Sottoscrivi questo feed RSS