É prevista per il prossimo 7 maggio l’uscita del primo numero di Cyclops, serie di cui vi avevamo già parlato riportando un'intervista all’autore Greg Rucka.

Adesso sono disponibili le prime tavole non letterate realizzate da Russell Dauterman, disegnatore della serie, insieme ad alcune immagini delle cover ad opera di Alexander Lozano, Greg Land, Skottie Young.
 
Dopo essersi scontrato con gli Shi’ar ai confine dello spazio profondo, Scott Summers si imbatterà l’ultima persona che mai avrebbe immaginato di incontrare, suo padre, pirata spaziale.
 
Creduto da tempo morto, Corsaro, leader di un gruppo di disadattati intergalattici, gli Starjammers, è tornato! E adesso ha una nuova recluta nella persona di suo figlio, un giovane Ciclope. Scott Summers sta per lasciarsi alle spalle gli X-Men per trasferirsi nello spazio ed imparare alcune preziose lezioni dal padre 1) come radersi, 2) come rimorchiare una ragazza, 3) come rubare una nave spaziale Badoon.

È previsto per giugno un curioso crossover tra Dick Tracy e Little Orphan Annie. Nel comics a lei dedicato, la piccola Annie è stata avvistata l'ultima volta ben quattro anni fa, il 13 giugno 2010 in Guatemala, prigioniera del Butcher of the Balkans. Mentre il criminale fuggitivo si vantava di aver macellato "molti", ha rifiutato di uccidere Annie e invece si è impegnato a portarla con sé nei suoi viaggi.

Adesso, in una storia orchestrata dal team creativo di Dick Tracy, Mike Curtis e Joe Staton, Oliver “Daddy” Warbucks, dopo aver cercato invano la sua figlia adottiva per tutto il mondo, ricorrerà all’ultima opzione pur di trovarla, il più grande detective in circolazione, Dick Tracy.

"Joe ed io abbiamo pianificato il salvataggio di Annie da diverso tempo", ha dichiarato Curtis in un comunicato, "e lo realizzeremo in un comics ricco di azione, con emozioni e brividi oltre i limiti, visto che i cast delle due serie ce lo consentono, per quella che ci auguriamo essere il più bel racconto nella storia del fumetto".

Questo maggio, dopo aver assistito al suo ritorno sulle pagine di Amazing Spider-Man# 1, avremo modo di assistere ai primi giorni da Spider-Man di Peter Parker, in una nuova serie in 5 numeri dal titolo Learning t crawl.
 
È prevista, infatti, per il 7 maggio prossimo l’uscita di Amazing Spider-Man# 1.1, di cui vi avevamo già parlato in una precedente news, albo realizzato da Dan Slott (testi) e Ramón Pérez (matite), mentre le cover portano le firme di Alex Ross e John Romita Jr.

Ora abbiamo la possibilità di vivere la storia che non avete mai conosciuto ma di cui sapevate tutto. Come ha fatto Peter Parker a diventare il più grande eroe che il mondo abbia mai visto? E chi è il nuovo misterioso cattivo Clash?

Nella gallery in basso sono disponibili alcune tavole non letterate.

In un'intervista televisiva realizzata per Bloomberg Television, Stan Lee ha discusso sull’attuale popolarità dei film dedicati ai supereroi, e, soprattutto, le differenze tra quelli realizzati con personaggi della Casa delle Idee e quelli della DC Comics.
 
Tra le tante affermazioni rilasciate, risulta interessante questo siparietto tra Lee e Bob Kane, creatore di Batman. “Mi farebbe piacere che il mio amico Bob Kane fosse ancora tra noi. Bob era sempre solito stuzziccarmi sul fatto che Batman fosse un grande affare televisivo e cinematografico, mentre noi alla Marvel non avevamo realizzato nulla. Mi farebbe piacere fosse qui adesso per ricambiargli quegli sfottò. Un personaggio deve essere qualcuno di cui il lettore o lo spettatore si preoccupa veramente, e forse noi alla Marvel abbiamo impiegato qualche sforzo in più nel perfezionare i tratti dei personaggi, la natura dei nostri eroi, forse un pò più di cura rispetto a quello che hanno realizzato dall’altro lato del corridoio”.
 
L’intervista passa ad analizzare gli aspetti del nuovo progetto del novantunenne inventore dell’universo Marvel, la POW! Entertainment, e su come la tecnologia avanzata possa modificare l’industria dei fumetti. “Se si arriva con il giusto progetto con il giusto supereroe e la giusta atmosfera e il giusto potere, e con una buona storia, non è un problema se lo porti sullo schermo, sul grande schermo, in un fumetto o un romanzo, una buona storia è un buona storia, e le persone hanno sempre voluto buone storie”.