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Pasquale Gennarelli

Pasquale Gennarelli

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La Marvel pubblicherà il primo graphic novel di Star Wars rimasterizzato

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La data prevista per l'uscita del settimo capitolo della saga cinematografica più famosa di tutti i tempi, Star Wars, è dicembre 2015, e sempre più frequenti sono gli aggiornamenti che si susseguono dal set.

Nel frattempo, però, la Marvel Comics, che detiene i diritti della saga ideata da George Lucas, oltre a pubblicare comics inediti dedicati alla serie (a gennaio esordirà Star Wars #1 che sta già frantumando ogni record di vendità, poi seguiranno due mini con protagonisti Darth Vader e La Principessa Leila) riproporrà l'intera prima serie realizzata nel 1977 dallo scrittore Roy Thomas per i disegni di Howard Chaykin, in formato graphic novel dal titolo Star Wars: Episode IV: A New Hope Original Graphic Novel. La data di pubblicazione prevista è maggio 2015, e per l'occasione le tavole saranno ricolorate da Chris Sotomayor e il volume avrà un cover rigida più grande, con illustrazione inedita di Adi Granov.

David Gabriel, SVP delle reparto Vendite e Marketing della Marvel, ha dichiarato, in una recente intervista, che la Casa delle Idee ha intenzione di pubblicare, in futuro, altri classici adattamenti di Star Wars, tra cui la mini Star Wars: The Empire Strikes Back, e l'altra mini Star Wars: Return of the Jedi.

Bat-Girl finisce nel ciclone per un villain transessuale

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Il team creativo di Batgirl, formato da Cameron Stewart, Brenden Fletcher e Babs Tarr, è finito nell'occhio del ciclone a causa di una scelta narrativa che ha innescato l'ennesima accesa discussione sul mondo dei comics. Entrando nello specifico, nella pagine di Batgirl #37, uscito negli USA lo scorso mercoledì 10 dicembre, Barbara Gordon/Batgirl, offronta una sua emulatrice decisamente troppo appariscente.

Andando avanti nella lettura, scopriamo che, nascosto dietro strass, paillettes ed una vistosa parrucca rossa, si nasconde l'artista Dagger Type, una drag queen mentalmente instabile. La reazione della nostra eroina di fronte a questa scoperta è tutto tranne che al passo con i tempi, evidenziando l'utilizzo, da parte degli autori della serie, dei soliti, ed anacronistici, stereotipi del personaggio transgender (l'isteria, il look eccessivo, oltre al mascara pronto a colare a causa delle lacrime di Type).

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Immediate sono state le reazioni della stampa. Segnaliamo un articolo da Autostraddle, dall'esplicativo titolo "Come Batgirl #37 ha distrutto un anno e mezzo di positiva rappresentazione dei Trans in una sola pagina": "In questo ultimo numero, non solo gli scrittori giocano con alcuni tropi transmisogini molto pericolosi, ma buttano dalla finestra lo sviluppo del personaggio di Barbara Gordon e la trasformano da miglior amica ed alleata di una transgender, a transofobica definitiva", con riferimento alla run di Gail Simone, nella quale viene introdotto il personaggio di Alysia Yeoh, personaggio transgender per nulla stereotipato e il positivo rapporto tra le due.

A cercare di spegnere una polemica, che come spesso accade quando si tratta di infangare il mondo dei comics assume connotati eccessivi, ci hanno pensato gli stessi autori, che nella giornata di domenica hanno diffuso il seguente tweet:

"Stiamo ricevendo reclami per questo numero e ascoltando attentamente le reazioni con grande preoccupazione.

Potremmo andare avanti per giorni e giorni cercando di spiegare le nostre intenzioni per quest'albo e per il personaggio di Dagger Type, e cosa volevamo raggiungere o non. Ma, le nostre intenzioni non vanificano la legittimità delle vostre reazioni a questa storia. Queste reazioni sono oneste e sentite, e sussistono indipendentemente dalle nostre intenzioni creative, e non vogliamo eliminarle.

Invece, vogliamo ammettere le ferite e le offese che abbiamo causato, e porgere le nostre sentite scuse. Siamo profondamente turbati dalle reazioni a questo numero e ne abbiamo fatto un punto di seria discussione tra noi. Mentre ci aspettavamo un grado di controversia circa l'identità e il processo artistico che questa storia voleva evocare, solo adesso realizziamo che la rappresentazione di questo personaggio è difettosa, per alcuni elementi della storia che hanno richiamato ai lettori quei meschini e fuorvianti tropi che associavano espressioni drag e gender con duplicità.

Siamo profondamente dispiaciuti per aver sconvolto i lettori che hanno creduto in noi. Ma siamo in debito con quelli che si sono alzati per gridare la loro prospettiva su storie come questa. Il loro commento ci conduce verso una narrazione universalmente migliore, per noi e per gli altri, e speriamo di innalzare il nostro standard per il futuro. Saluti, Cameron Stewart, Brenden Fletcher, Babs Tarr".

In un periodo storico come il nostro, in cui le polemiche divampano per un nonnulla, la penosa querelle che ha visto protagonista la cover di Spider-Woman, realizzata da Milo Manara, e in cui per una stragrande maggioranza della popolazione le unioni gay sono ancora viste come un cancro per la stabilità della famiglia, vedi la censura per i matrimoni gay, e i casi esplicativi che hanno coinvolto Archie e Astonishing X-Men #51, quello commesso da Stewart, Fletcher e Tarr è proprio un clamoroso autogol. Basteranno le scuse degli autori a fermare questa vicenda? Basterà questo gesto sentito e spontaneo a bloccare le accuse contro un media, quello del fumetto, che, invece, ha sempre dimostrato una maggiore apertura verso tematiche considerate dalla moltitudine come dei taboo?

Crowdfunding per un documentario su Giorgio Cavazzano

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Giorgio Cavazzano ha indissolubilmente legato la sua arte all'universo creato anni fa da Walt Disney. Molte delle recenti storie di Topolino e Paperino sono state realizzate dal disegnatore veneziano. Adesso, l'Associazione Culturale Officine delle Idee, in collaborazione con la Film Art Studio e la Goldwing Film, ha deciso di intraprendere una percorso per promuovere il contributo che Cavazzano ha dato alla nona arte attraverso un documentario attualmente in lavorazione, dal titolo Giorgio Cavazzano, la memoria nei segni.

Il disegnatore sarà protagonista e voce narrante, e ci introdurrà alle sue tecniche di disegno, alle sue collaborazioni, aneddoti e curiosità sugli artisti con i quali ha avuto il piacere di creare pagine indimenticabili. Durante le riprese interverranno alcuni esponenti del mondo dei comics e della cultura, amici di Cavazzano, tra cui Milo Manara, Silver, Vincenzo Mollica, Carlo Chendi, Tito Faraci e Francesco Guccini.

Purtroppo, il progetto, per poter essere portato a termine, ha bisogno di più fondi, più precisamente circa 20.000 euro. Tale somma permetterà agli autori del film di coprire le spese di post-produzione, realizzare edizioni in più lingue e distribuire il documentario in Italia e all'estero.

Questa la sinossi del film, diffusa dal regista Diego D. Dimattia:

"Giorgio Cavazzano è nato a Venezia, disegnatore della Walt Disney di scuola veneziana. Nella sua vita si sposano realtà molto diverse: le storie americane disneyane e le sconosciute storie dei veneziani, storie che quasi nessuno oggi conosce, storie di una città dall'innato dinamismo che poggiano la loro esistenza su un mondo in continuo delicato equilibrio con l'acqua... e come l'acqua si dissolvono e spariscono nel flusso dei ricordi.

Giorgio Cavazzano brilla di un'innata genialità: osserva, de­cide e, come il vento, agisce e passa oltre.

Così come il suo agire, il suo tratto. Le sue “matite veloci” ricalcano nei suoi gesti, nei suoi segni, la sua personalità.

I suoi segni a volte si ancorano nel presente a volte di­ventano un varco dimensionale verso altre epoche. Nei suoi se­gni vi è la memoria del suo vissuto, delle persone che ha in­contrato, di ciò che gli è stato insegnato... ricordi.
Molte sono le persone che nella sua lunga carriera ha incon­trato; e anch'esse ricordano e ci riportano un immagine sempre più completa di Cavazzano. Testi di varia natura e origine si mischiano ribadendo i concetti espressi prima da Cavazzano e poi da amici e altri grandi autori (Manara, Silver, Mollica, Chendi, Guccini, ecc.) creando così un nuovo testo brillante e dinamico. Riprese attuali, immagini di repertorio, fotografie e animazioni 2D si sposano in un continuum eterogeneo che si amalgama grazie soprattutto al trait-d-union che ci dà il te­sto.

Tratti di ricordi malinconici si contrappongono a momenti di allegria e gioco che il mondo dei fumettisti italiani ci ri­porta. Venezia, grazie al mondo del fumetto, si espande diven­tando una realtà che raggiunge le diverse città d'Italia dove risiedono gli altri autori, amici di Cavazzano (Genova, Milano, Verona, Modena, Roma, ecc.) e fino ad arrivare agli Stati Uniti, Paese della Disney e di Carl Barks, L'uomo che disegnava i paperi (G. Cavazzano, R. Salvagnini; titolo dell'opera realizzata appositamente e donata a Carl Barks).
Aneddoti di incontri e di amicizie ci raccontano come nascono le idee che poi le sapienti mani sapranno riportare su carta. La voce esperta di Giorgio Cavazzano illustrerà la tecnica e il mestiere del fumetto contrapponendo la genialità dell'idea di disegnatori e sceneggiatori alla ferrea tecnica della mano che riproduce le idee su carta.

Attendiamo il tuo contributo per la realizzazione di questo documentario e, se lo desideri, puoi già diffondere l'iniziativa: condividi questa pagina sui social network.

Adesso il Mondo del Fumetto ha bisogno di Te!

Diego D. Dimattia".

Noi di Comicus invitiamo tutti gli amanti del fumetto a dare un piccolo aiuto per la realizzazione di questo interessante progetto, contribuendo ma soprattutto diffondendo l'appello (qui il link) a quante più persone.

Mark Waid e Fiona Staples rilanciano Archie

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Archie, la più lunga serie pubblicata dalla Archie Comics, riprenderà la sua corsa il prossimo anno, come riportato dal New York Times. Ma ciò che rende la notizia ancora più interessante è il team creativo che si occuperà del rilancio, composto da due fuoriclasse dell'universo dei comics Mark Waid e Fiona Staples, vincitori, entrambi, di diversi premi Eisner.

"Vogliamo mantenere il tono allegro e familiare, ma dobbiamo farlo in tempi attuali, e ciò ci costringe a cambiare", queste le parole del publisher e co-CEO della Archie Comics Jon Goldwater. Il rilancio di Archie rientra in un progetto di più ampio respiro della casa editrice che nel 2015 si troverà a festeggiare i 75 anni di attività.

"L’obbiettivo della Archie è riconsegnare il personaggio a un pubblico moderno" queste le prime parole di Waid. "Nel corso degli anni alcuni elementi pungenti della serie si sono smussati. Sono ragazzini e dovrebbero agire come tali".

Il rilancio di Archie, dunque, rappresenta l'ennesimo tassello della gestione Goldwater, durante la quale si è cercato di immettere nuova linfa al personaggio, che il publisher ha trovato "polveroso, irrilevante e annacquato", con serie quali Afterlife with Archie, storia horror zombies scritta da Roberto Aguirre-Sacasa, Chief Creative Officer della Archie Comics, e disegnata da Francesco Francavilla, alla serie Death of Archie (che ha completato Life with Archie), alla mini di prossima pubblicazione realizzata da Lena Dunham, e il Riverdale TV show, attualmente in fase di lavorazione da parte della Fox e descritto come un "incontro tra Archie e Twin Peaks".

Una prima illustrazione del nuovo look della serie è stata diffusa, restiamo in attesa di nuove anticipazioni per una serie che, visti gli autori messi in campo, si preannuncia davvero calda.

 

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