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Pasquale Gennarelli

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Miracleman - Speciale Le storie inedite

Miracleman è un personaggio dei fumetti creato nel 1953 di Mick Anglo, sceneggiatore e disegnatore britannico. Concepito, inizialmente, come un sostituto di Capitan Marvel, la sua serie fu pubblicata per circa un decennio prima di cadere nel dimenticatoio ed essere chiusa. Agli inizi degi anni '80, sulle pagine della rivista antologica Warrior, un giovane Alan Moore decise di riprenderlo, scrivendo un'opera seminale che viene considerata come il primo esempio di revisionismo della figura di supereroe che caratterizzerà la produzione fumettistica di Moore, ma, anche più in generale, di tutti gli autori di quel periodo.

La serie terminò la sua corsa editoriale nel 1994, durante un ciclo di storie scritte da Neil Gaiman rimasto incompiuto, da questo momento iniziarono una serie di vicende legali tanto ingarbugliate e complesse che sono costate al personaggio una lunga pausa di oltre 20 anni prima che gli sforzi congiunti di Gaiman e Joe Quesada permettessero alla Marvel Comics di acquisirne i diritti e riportarla sugli scaffali di tutte le fumetterie.

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Giungiamo, dunque, a questo All-New Miracleman Annual, al cui interno sono presenti due storie inedite che omaggiano le diverse fasi editoriali dell'eroe. La prima, Incidente di ottobre: 1966, riprende una vecchia sceneggiatura del 1984 mai pubblicata di Grant Morrison, inserita nella continuity del personaggio. Morrison dedica un approfondimento a Johnny Bates, Kid Miracleman, subito dopo che questi ha deciso di abbracciare il male e un'istante prima di dirigersi verso Londra e compiere l'indicibile strage, riscattando così la sua adolescenza fatta di violenze e continui soprusi. La sceneggiatura dell'autore britannico è perfettamente calata all'interno del clima che si avvertiva tra le pagine di Miracleman durante la gestione Moore. Anche Morrison, quindi, si riallaccia alle tematiche del bardo di Northampton che verranno, poi, sublimate in quel capolavoro che è Watchmen. I personaggi svestono i panni di semplici eroi in calzamaglia in grado di volare e pronti a sventare l'ennesima minaccia del cattivo di turno, caratterizzazione tipica della produzione golden age, per mostrare il loro lato oscuro, turbato, in molti casi malvagio. L'eroe viene paragonato a un semidio e in quanto tale dotato di poteri inimmaginabili, in grado di portare l'Apocalisse in qualsiasi momento.

Una volta scoperta la propria natura divina, Bates si trasforma infatti nel Superuomo, o Oltreuomo, così come teorizzato dal filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Dio è morto e, in questo nichilismo generale che travolge Kid Miracleman, egli trova le ragioni in cui credere in sé stesso, si erge al di sopra di tutto, diventa Dio lui stesso. Prima di lanciarsi contro la città liberando il drago rinchiuso nella sua mente, la Nemesi deve uccidere ogni falso valore etico e morale. E in questo senso la brutale esecuzione del sacerdote è una perfetta metafora della rottura di quella catena che blocca l'uomo comune. La sensazione di ansia che pervade queste pagine è forte, Morrison riesce a trasmettere un reale stato di minaccia e pericolo costante, così come violenta, senza mai essere volgare o eccessiva, è la prosa e i contenuti di questo volume disegnato da Quesada. Johnny ha il volto e le fattezze del primo Lennon, quello del periodo di Amburgo, figura iconoclasta di quegli anni (ricordiamo che le vicende sono ambientate nei '60). La costruzione della tavole è lineare, il numero di vignette per tavola varia per adattarsi alla velocità degli avvenimenti. Lo stile è pulito, mai eccessivo o fuori dalle righe, quasi a voler spostare l'attenzione dalla parte grafica del volume a quella dei testi. Ottima è anche la capacità espressiva dell'autore, perfetta nell'accompagnare i diversi stati d'animo. 

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La tensione si allenta, invece, nella seconda storia del volume, Un vero miracolo, scritta dal duo che tanti successi ha raccolto sulle pagine di X-Statix, lo scrittore Peter Milligan e il disegnatore Mike Allred. Torniamo ad ambientazioni tipiche della golden age del fumetto, con la Famiglia Miracleman pronta ad opporsi ai folli piani dei Boromaniani e il doppio gioco di Gargunza per impadronirsi del mondo. Nonostante questa storia rappresenti un sentito omaggio al personaggio e alle sue prime storie degli anni '50, Milligan non manca di riallacciarsi al ciclo di storie di Moore nell'ultima pagina del racconto. Qui l'eroe smette i panni della figura pura e un po' ingenua tipica di quell'epoca per avvicinarsi all'animo più travagliato, oscuro e degenere che ne caratterizzerà le storie a venire. Quest'ultima sequenza, richiama volutamente la storia pubblicata su Miracleman #1 e disegnata da Garry Leach, in particolare la chiusura in cui viene citata l'opera di  Nietzsche, Così parlò Zarathustra. Allred utilizza lo stesso piano di inquadratura che, zoomando, si chiude sull'occhio di Miracleman, e ne lascia trasparire la trasformazione in atto. Allred è un disegnatore unico e con il suo stile pop, che riesce ad essere al contempo classico e moderno, ci fa rivivere gli anni dei comics più leggeri e spensierati.

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Il formato dell'albo è lo stesso di quello con il quale la Panini Comics ha portato in Italia le avventure di Miraclamen nel 2014. La buona qualità della carta, e gli esaustivi editoriali introduttivi e finali di Nicola Peruzzi permettono anche a chi si avvicina per la prima volta al personaggio di non sentirsi smarrito, offrendo un contesto narrativo e storico alla storia e approfondendo le tematiche che gli autori trattano. Ampio spazio, come sempre, viene dato al making of dell'albo, con sceneggiature e tavole a matita.

Le variant cover di Secret Wars #3

  • Pubblicato in News

È uscito pochi giorni fa il primo numero del maxi-evento della Marvel Secret Wars, qui la nostra recensione. Ancora non abbiamo metabolizzato i drammatici eventi che ne hanno caratterizzato le pagine che ecco arrivare un'anteprima esclusiva di Newsarama con le variant cover che accompagneranno Secret Wars #3.

Ricordiamo che la serie è scritta da Jonathan Hickman per le matite di Esad Ribic, e la cover principale realizzata da Alex Ross. In questa gallery, adesso, possiamo ammirare le cover variant realizzate dallo stesso Ribic, Simone Bianchi, Marguerite Sauvage, John Tyler Christopher, Nick Bradshaw e Bob Mcleod.

Groot #1: primo sguardo

  • Pubblicato in News

È recente la notizia, diffusa durante l'ultimo Chicago Comicon, della prossima serie solista dedicata a Drax il Distruttore, che sarà scritta dal wrestler CM Punk. Drax era uno degli ultimi Guardiani della Galassia ancora non titolare di una propria testata, ed anche questo vuoto è stato colmato.

Nel frattempo, il prossimo 3 giugno esordirà negli USA Groot, in cui l'albero più famoso del Marvel Universe intraprenderà un viaggio cosmico di portata epica. Lo scrittore Jeff Loveness e l'artista, dal tratto molto cartonesco, Brian Kesinger sono gli artefici di questa serie di cui vi avevamo già parlato in una precedente news.

Adesso, è stata diffusa una prima anteprima non letterata di alcune tavole dell'albo d'esordio, in cui Groot si è separato dalla sua spalla, e traduttore, Rocket Raccoon. Per lui risulterà difficile andarsene in giro per lo spazio ripetendo le sole tra parole che riesce a pronunciare "Io", "Sono", "Groot". Troveremo, quindi, azione, avventure, gag esilaranti, qualche guest star intergalattica, e tanto cuore, per un personaggio che potrebbe bissare il successo della serie solista dedicata a Rocket Raccoon, scritta e disegnata da Skottie Young.

Nella gallery, oltre alle pagine, troverete anche alcune variant cover, realizzate da Declan Shalvey, Ryan Stegman, e il nostrano Giuseppe Camuncoli.

Le 10 cose che mancano tra gli annunci DC Comics post-Convergence di giugno

  • Pubblicato in Focus

Dopo avervi parlato delle 10 cose che caratterizzeranno il prossimo giugno in casa DC Comics, e dato un primo sguardo a 10 serie che invece esordiranno nello stesso mese, ecco, adesso, le 10 cose che mancano tra gli annunci fatti.

Andiamo a scoprirle insieme:

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10) Serie settimanali

Uno dei formati editoriali più utilizzati dalla DC, quello delle serie settimanali, non rientra nei piani del post-Convergence. Dopo l'enorme successo di 52, Futures End e Batman Eternal, i settimanali resteranno fermi per un bel po', quasi a voler ribadire il concetto che solo per eventi importanti verrà utilizzato questo tipo di pubblicazione.

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09) Spin-off della Justice League

Durante la gestione Geoff Johns di Justice League, questa è servita, non solo come vetrina per i personaggi di punta della DC, ma anche e soprattutto per sviluppare personaggi e trame da approfondire, poi, su altre testate spin-off. Meraviglia, dunque, il fatto che non siano presenti serie legate alle trame imbastite da Johns, pensando a cosa si sarebbe potuto realizzare con personaggi che hanno recentemente debuttato come la nuova versione di Doom Patrol, o il nuovo corso di Metal Men, o i New Gods con Metron e Mr. Miracle.

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08) Personaggi delle serie TV

Non ci sono dubbi circa il recente successo delle ultime serie TV tratte dalle storie di personaggi DC. Basti pensare a Arrow, Flash (prodotte dalla CW), Gotham della Fox, senza considerare che presto esordiranno Supergirl, DC's Legends of Tomorrow e il potenziale Titans della TNT. Insomma, davvero un ottimo periodo. Eppure, nessuna serie è prevista il prossimo futuro a voler cercare di cavalcare l'onda del successo di tutte queste produzioni seriali.

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07) Tutti quelli che non sono supereroi

Nel corso editoriale New 52, la DC ha inserito titoli legati al mondo della guerra e a quello del western. Sebbene la casa editrice abbia puntato forte su questi due generi, il responso dei lettori non è stato particolarmente favorevole, e nessuna nuova serie dedicata a personaggi senza super poteri è prevista per giugno.

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06) Shazam

Uno dei personaggi ai quali Johns è maggiormente legato e sul quale ha puntato tanto. Sebbene nella fase pre-Convergence siano state scritte molte storie back-up che hanno consentito a Shazam di rientrare sulle pagine di Justice League, alcuna serie solista è prevista per giugno, cosa che invec, sarebbe sicuramente servita per iniziare a creare uno zoccolo duro di lettori in vista della prossima pellicola dedicata al Mortale più forte della Terra.

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05) Un nuovo titolo per Batman

Strano ma vero: non ci sono nuovi titoli legati all'universo dell'Uomo Pipistrello. Se escludiamo Robin: Son of Batman, che sostituirà Batman and Robin, tant'è che sarà il disegnatore storico della serie Patrick Gleason l'autore unico di questa nuova serie, e quel We Are Robin che affronterà tematiche più sociali, che fine hanno fatto i tanti progetti annunciati per Batman? Ci riferiamo al progetto che vedrà coinvolti Scott Snyder e Frank Miller, o quello di Marc Silvestri? Ovviamente il Cavaliere Oscuro apparirà sulle pagine della Justice League of America di Bryan Hitch, ma resta comunque sorprendente la sua assenza. Oppure no, per chi già conosce la verità?

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04) Superboy e Supergirl

Sebbene entrambi compariranno nelle testate dedicate ai team (Superboy in Teen Titans e Supergirl in Justice League United), risulta incomprensibile come ai due non sia dedicata una serie solista, soprattutto se consideriamo che Robin sarà titolare di ben due serie (vedi punto 4) e, soprattutto, che Supergirl a breve sarà la protagonista di una serie TV (vedi punto 08).

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03) La Legione dei Super-Eroi

La Legion of Super-Heroes è un titolo che avuto tante ripartenze nel corso degli anni, e si è cercato in tutti i modi di fare entrare questo team nel cuore dei lettori. Solo con l'avvento di Jeff Lemire questo gruppo ha iniziato a riscuotere un certo consenso, vista la loro presenza sulle pagine della fortunata serie Justice League United. Ebbene, per il primo gruppo di eroi della DC proveniente dal futuro, non ci sarà alcun futuro editoriale.

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02) Geoff Johns
 
Dopo essere stato uno dei principali architetti di questo New 52, ed aver donato nuova linfa a quasi tutti i personaggi della DC Comics, adesso Johns continuerà il suo lavoro esclusivamente sulle pagine di Justice League. Nel frattempo scriverà per la CW nuove puntate di The Flash, e ricoprirà un ruolo fondamentale per la serie TV della CBS, Supergirl. Che sia colpa solo di una mancanza di tempo?

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01) Un tipo di nome Superman

Sebbene comparirà in Action Comics, oltre alle sue serie team-up con Batman e Wonder Woman, e, ovviamente, Justice League, non riusciamo a capire quale futuro riserva la DC per Superman. Sebbene in diverse dichiarazioni Dan DiDio abbia sempre affermato che "Convergence lascerà aperte molte porte", la maggior parte dei fan spera che da quella porta possa entrare il classico Superman, insomma quello sposato con Lois Lane. È probabile che prima di questo ritorno tanto desiderato dai fan, la DC abbia in mente di fargli percorrere una strada più lunga, o semplicemente, nel nuovo corso non sono previsti questi rientri.

(Via Newsarama)

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