Menu
Pasquale Gennarelli

Pasquale Gennarelli

URL del sito web:

Secret Wars: Charles Soule parla della nuova Civil War

  • Pubblicato in News

Il prossimo 8 luglio prenderà il via una nuova guerra civile all'interno dell'evento Marvel, Secret Wars. Civil War è una miniserie scritta da Charles Soule  e disegnata da Leinil Yu, di cui vi abbiamo già parlato, e si riallaccia alla saga di successo pubblicata dalla Casa delle Idee nel 2006 e realizzata da Mark Millar (testi) e Steve McNiven (disegni).

Gli eventi narrati da Soule saranno ambientati sei anni dopo la fine della prima saga, come ci svela l'autore in una recente intervista rilasciata a Newsarama. "L'originale Civil War termina con Capitan America che si arrende a Iron Man nella grande battaglia di Times Square. Invece, in questa storia, non succede, e la Guerra Civile non finisce. Anzi, continua, si estende e coinvolgerà tutte le persone della nazione, con o senza poteri".

Continuando ad analizzare le analogie con la precedente storia, Soule ci spiega che avrà inizio alla stesso modo ma "qualcosa succederà che cambierà il risultato finale, come vedrete. Non posso anticipare nulla, ci ho riflettuto tanto, e ho scelto quello che credo possa essere un interessante punto per far divergere la storia così come la conosciamo".

Soule passa poi a presentarci i personaggi che faranno parte della miniserie. "La premessa, siamo sei anni avanti rispetto al presente Marvel, mi ha lasciato libero di reinventare molti di questi personaggi. Ho da poco ricevuto l'outifit per uno dei principali protagonisti di Civil War, visto attraverso gli occhi di Leinil, e wow! Semplicemente incredibile. Io e Leinil abbiamo cercato di ricostruire l'universo Marvel da zero, con nuovi luoghi, nuovi design dei personaggi, motivazioni, conflitti, e così via. Aspettate di vedere la nuova armatura di Iron Man. È selvaggia".

Tra le anticipazioni abbiamo letto della presenza del Generale Steve Rogers e del Presidente Tony Stark, oltre ad aver intravisto Spider-Man. Soule non si sbilancia circa la posizione che Peter Parker assumerà (ricordiamo che nella serie originale l'Uomo Ragno, nella fase iniziale della guerra, si schiererà con Iron Man, arrivando perfino a rivelare in pubblico la sua identità segreta). "Pete è una parte fondamentale della storia, vedrete". Ma sono tanti i personaggi che ricopriranno un ruolo chiave in questo nuovo scontro tra eroi. "Posso solo dire che Spider-Man e She-Hulk saranno importanti. Detto questo, proprio come la storia originale, coinvolgerò quasi tutti i supereroi che possiate immaginare, in un modo o nell'altro. Ho cercato di far riferimento quasi a tutti".

Parlando di Warzone, dominio di Battleworld nel quale si svolge lo scontro, Soule ci svela qualche altro dettaglio. "È completamente autonomo. A tutti gli effetti si tratta degli Stati Uniti, anche se drasticamente trasformati a causa di sei anni di Guerra Civile tra super-eroi. Steve Rogers governa un territorio, chiamato Blue (la cui capitale è Liberation), e Tony Stark detiene l'altro, chiamato Iron (la capitale è Resilient Alpha). Sono molto diverse, come è lecito aspettarsi. Ci sono molte sorprese che si nascondono nel Warzone oltre a questo, ma lasciamo che siano i lettori a scoprirlo da soli, no?".

La chiusura è affidata ad una domanda circa un eventuale collegamento tra la mini e il film in fase di realizzazione Captain America: Civil War, di cui vi abbiamo mostrato immagini dal set. "A parte la premessa centrale, dubito che ci possano essere collegamenti col film, ma non vedo l'ora di poter godere di quel film".

DC Comics cita in giudizio la cantante Rihanna

  • Pubblicato in News

Come ben sapranno manager e supporter della squadra di calcio del Valencia, la DC Comics è sempre pronta a far valere i propri diritti per difendere i suoi marchi registrati. Dopo aver impedito alla squadra di calcio spagnolo di utilizzare un logo troppo simile a quello di Batman, di recente ha registrato il trademark JLA per tutelarsi da questo sito di lavatrici.

Sin dalla sua prima incarnazione nel 1960, la DC ha utilizzato diversi nomi per le pubblicazioni che contenevano le avventure della Lega della Giustizia. Justice League Of America, che poi venne rilanciato nel 1987 con il più semplice Justice League, per divenire poi Justice League International, prima che il gruppo si dividesse in due formazioni, e testate, distinte: Justice League of America e Justice League Europe.

Nel periodo che va dal 1997 al 2006, è stato utilizzato il monicker di JLA, prima che durante il rilancio editoriale New 52 vedesse queste due formazioni Justice League e Justice League International.

Però, per tutelare il proprio marchio, deve essere utilizzato per lo scopo con il quale è stato registrato, e la DC sono nove anni che non utilizza JLA su qualche albo a fumetti.

Ma questa non è l'unica situazione conflittuale della casa editrice americana. Infatti, la DC Comics ha fatto causa anche alla nota cantante Rihanna, rea di aver registrato per il proprio magazine on-line il trademark Robyn (Robyn è il primo nome della cantante), troppo simile alla spalla del Cavaliere Oscuro e titolare di diverse serie, Robin.

(Via Bleedingcool)

Deluxe edition per l'action figure di The Dark Knight Returns

  • Pubblicato in Nerd

La Mezco Toyz ha diffuso lo scorso febbraio un action figure tratta dalla celebre saga dell'Uomo Pipistrello, The Dark Knight Returns, che richiama la scontro finale nella discarica di Gotham. In concomitanza del prossimo Comic-Con International che si terrà il mese di luglio, la Mezco distribuirà di suddetta riproduzione una versione deluxe in edizione limitata.

In questo nuovo set, le due statuine di circa 16 centimetri avranno ben 30 punti articolati e raffigureranno un Batman ferito dalla battaglia, col costume strappato, un'esclusiva testa scolpita, le mani intercambiabili e "la schiuma tramortente" da inserire sulla faccia dell'avversario. L'avversario, Mutant Leader, sarà sporco di vernice, con le mani che si alternano e come accessorio avrà un piede di porco.

Il prezzo è di circa 150 dollari ed è possibile già ordinarlo, e riceverlo nel mese di agosto, o se fate un salto al Comic-Con, potete acquistarlo presso lo stand della Mezco, entrambi fino ad esaurimento scorte.

Caravaggio 1: La tavolozza e la spada

"Siamo come nani sulle spalle dei giganti" scriveva Bernardo di Chartres, filosofo francese del XII secolo. E quando i nani decidono di tributare ai giganti un sentito omaggio alla loro grandezza allora bisogna essere cauti, attenti, oculati. E il maestro italiano Milo Manara non si è fatto cogliere impreparato all'appuntamento con la storia, realizzando quella che forse è la sua opera migliore.

Manara decide di scrivere una storia in due parti incentrata sulla figura di Michelangelo Merisi, noto come il Caravaggio. L'impatto del pittore milanese sulla scuola e la cultura pittorica è stato devastante, un vero fulmine a ciel sereno in grado di aprire nuove strade dopo il manierismo che aveva caratterizzato la produzione post-rinascimentale. Per fare questo, il maestro ha passato molti anni documentandosi sulla vita di Caravaggio, analizzando il contesto storico in cui il suo genio è cresciuto dopo gli anni in bottega, studiando le opere prodotte in questo periodo.

caravaggio1

Siamo sul finire del XVI secolo, estate 1592, quando a bordo di un carro trainato da buoi di un contadino il giovane Michelangelo giunge nella città eterna. Nemmeno il tempo di superare Porta Nevia che subito Roma si mostra in tutta la sua monumentale bellezza, ma anche nella violenza che ne caratterizza le strade più anguste. La conoscenza del pittore Prospero Orsi, unita al suo talento emergente, gli permetterà di entrare nelle botteghe di Antiveduto Gramatica, prima, e Cesari Cavaliere D'Arpino poi, fino a prendere servizio presso la corte del Gran Cardinale Francesco Maria del Monte, grande uomo di cultura e amante dell'arte. Sono anni questi in cui Caravaggio riesce a sviluppare tutta la sua straordinaria capacità espressiva e a costruirsi una crescente credibilità. Il suo genio creativo e visionario lo porterà anche ad incarichi pubblici, come quello presso la Cappella Contarelli nella Chiesa di San Luigi dei Francesi, che però esporranno la sua arte alla perfida critica di artisti e storici contemporanei che nella loro miopia non riusciranno a coglierne appieno la potenza iconoclasta. Durante tutto questo periodo, Caravaggio avrà modo di vivere la città nelle sue molteplici facce, passando da Palazza Madama al carcere di Tor di Nona, in un'altalena di episodi che ne segneranno l'esistenza.

c2

Il Caravaggio dipinto da Manara è impulsivo, eccessivo, sregolato e non a caso viene ritratto con le fattezza di un altro genio ribelle, morto anche lui giovane, Andrea Pazienza. In questo ardito parallelismo tra figure così lontane eppure così simili, si nasconde l'omaggio dell'autore ad una delle figure più influenti del panorama fumettistico italiano. Manara è attento nello svolgere un'accurata ricerca storica nella ricostruzione delle vicende e, all'interno di queste, riesce a calarvi quelle personali del Caravaggio, in un continuo intreccio tra realtà e finzione, segno caratterizzante della poetica stessa del pittore. Non si tratta di un'opera romanzata, che piega la storia alle esigenze letterarie, bensì di una verosimile, in cui la verità storica, per quanto incerta e oscura in alcuni punti, accompagna ed accoglie gli eccessi del pittore. Non sappiamo se sia realmente esistita la figura di Annuccia, ma questo aspetto poco importa se la vicenda umana che lega artista e musa permette di valorizzare ed esaltare l'animo creativo del Merisi. Così come la visione del rogo sul quale brucia Giordano Bruno influisce sul suo animo già tormentato per la bocciatura della pala centrale di San Matteo e l'angelo.

Manara è bravo nel conferire profondità ad ognuno dei personaggi, a caratterizzarne le figure e a farle ruotare intorno al fulcro dell'intera narrazione, il soggiorno del Caravaggio a Roma. Della capitale papale Manara sa cogliere e quindi esplicitare sia l'artefatto perbenismo dei ricchi cardinali che amministrano la città, sia la vitalità che ne anima le strade. I personaggi restano fedeli alla loro versione storica, e il dinamismo che caratterizza i rapporti sociali tra i diversi stati combacia con quanto viene riportato nelle cronache del tempo.

c3

Lo studio non si ferma solo agli episodi di vita, ma si sposta anche alle opere stesse del Caravaggio, che Manara ha qui tutte riprodotte. In una prova che denota la sua maturità e al contempo versatilità, il maestro ricostruisce ogni singola tela, evidenziando la genesi della stessa, il lampo che attraversa gli occhi e si cristallizza nel quadro, la cura maniacale del dettaglio nella composizione e, sopra ogni cosa, la luce. Non bisogna essere dei critici d'arte per coglierne l'utilizzo innovativo che ne fa Caravaggio, la caratterizzazione di ogni posa che cattura un attimo particolare del tema trattato e lo rende immortale. Allo stesso tempo, anche la città eterna è oggetto di un altrettanto precisa ricostruzione. La monumentalità della stessa viene qui esaltata quasi a voler intimorire i forestieri, tenerli lontani con la grandezza delle porte di accesso, o i suoi palazzi così sfarzosi. E tra le rovine di un passato che fu si innestano le nuove costruzioni, all'intero delle quali si è pronti ad essere guidati verso l'eccesso, verso la sensualità, verso il piacere. Roma è come una vecchia balia che ti accoglie tra le sue braccia e ti costringe a viverla, oltre ogni limite. E in questo contesto la passionalità del Caravaggio emerge, nella pittura come nella vita privata, in una trasformazione che lo porta ad essere artista rispettato presso le corti cardinalizie a lussurioso frequentatore di osterie.

c4

E chi meglio di Manara è abile nell'esaltare la bellezza della passione, che si traduce nella vitalità delle forme dei nudi, nell'esaltazione e perfezione dei corpi di donna, mai volgari, mai eccessivi, ma sempre funzionali al pathos della scena. L'autore non entra nel merito del dibattito sull'omosessualità del Caravaggio, sebbene leghi la sua produzione artistica alla figura di Annuccia, giovane prostituta che cercherà di salvare a più riprese. Le figure femminili di Manara lasciano senza fiato, non solo per la loro nitida bellezza, ma per la loro dirompente carnalità, per il loro spirito forte ed emancipato, per la voglia che hanno di godere della vita. L'espressività femminile è sovente centrale nei quadri di Caravaggio, ed anche quando tocca al cadavere di Annuccia interpretare il ruolo della Madonna, l'artista riesce a tirar fuori la potenzialità del suo corpo ormai morto, facendo gridare allo scandalo tutti gli alti prelati. "La sua Madonna è morta, irrimediabilmente morta!" urla un rabbioso Cardinal del Monte, a ribadire il lavoro di decostruzione del mito della Madonna, non più divinità ma semplice donna. Caravaggio riporta tutto ad un livello più basso, più vicino alla natura dell'osservatore, e regalandoci una Madonna vera, una Madonna morta.

c5

Caravaggio: La tavolozza e la spada non è solo una storia di donne, passioni ed eccessi ma un grande documento storico che ci restituisce uno spaccato di vita di uno dei maggiori artisti italiani. Salutiamo Michelangelo Merisi in fuga da Roma dopo aver ucciso Ranuccio Tommasoni, in quel pellegrinaggio che caratterizzerà la sua ultima produzione. Il grande formato che la Panini Comics concede a quest'opera ci permette di gustare completamente la meticolosità con la quale Manara costruisce ogni tavola e la grandezza della sua arte, troppe volte messa in discussione negli ultimi periodi.

Sottoscrivi questo feed RSS