Buone notizie per Joe Frankestein. Il fumetto creato da Graham Nolan (illustratore di Rex Morgan, M.D. e del webcomic Sunshine State) e Chuck Dixon (già all’opera su Batman) è stato preso in carico dalla IDW (casa editrice dei fumetti di True Blood, Transformers, Star Trek, G.I. Joe e molti altri) che ne curerà la pubblicazione.

Come riportato da The Daily Cartoonist, i due autori si dichiarano entusiasti per l’inizio di questa nuova avventura:
“Buone notizie fans di Joe! Abbiamo trovato un editore! La brava gente alla IDW Publishing ha accettato di aiutarci a dare vita al nostro mostro preferito! È un gran sollievo per me è Chuck, perché adesso sappiamo di avere una casa. E che casa! IDW pubblica un sacco di bellissime cose di ottima qualità!”

I due ideatori dell’opera, attraverso il supporto dei fan, riusciranno a far progredire la serie attraverso una sorta di collaborazione tramite gli investimenti di coloro interessati a finanziare parte del progetto:

“Come la maggior parte degli autori, noi non riceveremo un anticipo che ci aiuti a produrre il nostro prodotto, ma ecco dove voi ci potrete aiutare. Solleciteremo presto i potenziali investitori attraverso una nostra pagina personale su kickstarter.com che offrirà straordinari incentivi. Vi terremo aggiornati quando avremo la nostra pagina online".

Per alcuni registi, lavorare ad uno dei film di maggior successo nella storia del cinema sarebbe un sogno, e ciò sarebbe più che sufficiente affinché volessero tornare in vista di un sequel. Questo però, non sembra essere il caso di Joss Whedon, sceneggiatore e regista di The Avengers.

Il regista ha infatti dichiarato, durante un’intervista pubblicata da Hero Complex, di essere piuttosto combattuto riguardo ad un suo ritorno dietro la macchina da presa in vista di un eventuale secondo capitolo cinematografico della saga degli Eroi più potenti della Terra. Questa dichiarazione risale però a prima che il film arrivasse nelle sale di tutto il mondo, diventando un blockbuster da un miliardo di dollari. “È davvero una mole di lavoro enorme, ma allo stesso tempo avrei davvero molte idee piuttosto valide che potrei sviluppare”.

Dopo il successo del film, è possibile che Whedon abbia cambiato idea. Nel frattempo la strada per un sequel di The Avengers è già stata programmata: per i prossimi anni infatti sono già in cantiere Iron Man 3, Capitan America 2, Thor 2 e un altro paio di film sui quali vige, per ora, il massimo riserbo.

Attenzione: La seguente news potrebbe contenere spoiler.

Nuovi venti di cambiamento soffiano verso il Marvel Universe, che si prepara alla sua ennesima metamorfosi. Parola di Alex Alonso, Editor-in-chief della Marvel Comics da gennaio 2011.

Avengers Vs. X-Men segna quindi un nuovo punto d’inizio per la Casa delle Idee, sia a livello artistico che commerciale.
Elogiando il lavoro di collaborazione svolto dagli gli scrittori della saga (Jason Aaron, Brian Michael Bendis, Ed Brubaker, Matt Fraction e Jonathan Hickman), che hanno lavorato insieme ad artisti come John Romita Jr, Oliver Coipel e Adam Kubert, Alonso annuncia ufficialmente che l’intero universo Marvel subirà uno scossone che rivoluzionerà la dinamica di ogni serie coinvolta, senza però lavorare attraverso meccanismi di retcon o reboot.

L’editor in chief assicura cambi di direzione che coinvolgeranno entrambe le fazioni coinvolte nello scontro, con risultati finali ancora più devastanti rispetto a quelli portati da Civil War.
Il crossover è sviluppato, a livello editoriale, con una nuova modalità di pubblicazione più dinamica, che prevede un’uscita ogni due settimane per un totale di 12 numeri, in modo da tenere alto il livello di adrenalina nel pubblico, che non deve attendere troppo tempo tra un episodio e l’altro.
Questo sistema ha portato la serie a ottimi risultati: mentre il primo numero è alla sua quarta ristampa, si parla già di un quinto capitolo in grado di segnare in maniera definitiva il punto di rottura previsto.

Sembra quindi essere la fine di un’era, un’intenzione rimarcata in maniera netta anche dalla conclusione di alcune gestioni storiche sulle testate principali (Bendis e Hickman alla fine di questa run lasceranno rispettivamente la guida di Avengers e FF).
“È il Marvel Universe che conosciamo” dice Alonso, “che cresce e cambia in continuazione. Avengers Vs. X-Men serve anche come finale narrativo per una decade di storie che abbiamo raccontato, e penso che ciò porterà a un nuovo fantastico inizio per tutte le trame che vedranno la luce nei prossimi dieci anni”.

Una nuova era è quindi alle porte. Teniamoci pronti.

The Avengers è ormai un successo consolidato, ma oltre agli incassi del film, anche la paga degli attori riesce a far parlare di sé.

L’abilità dei Marvel Studios nel mettere insieme (e pagare, soprattutto) sei grandi star del cinema senza dichiarare bancarotta, è stata esemplare. L’unica eccezione sembra essere Robert Downey Jr. che, attraverso accordi stipulati sulla base di bonus e compensi a posteriori, riuscirebbe ad ottenere un compenso stimato in poco più di 50 milioni di dollari (fonti dell’ambiente affermano che la cifra definitiva potrebbe salire ulteriormente una volta conosciute le cifre d’incasso definitive del film, nonostante possano servire anni prima che questi numeri siano definibili).
Questi numeri rendono, a conti fatti, Downey Jr. l’attore supereroistico più pagato del settore, nonostante sia allo stesso livello degli altri protagonisti della pellicola.

Questa differenza di compenso nasce dal fatto che, dopo il sorprendente incasso del film Iron Man del 2008 (stimato in 585 milioni di dollari), l’attore rinegoziò il suo contratto per personificare Iron Man, definendo che avrebbe ottenuto una percentuale di guadagno sui futuri proventi derivati dai successivi film nei quali sarebbe comparso il suo personaggio (alcune fonti parlano del 5% mentre altre stimano questo accordo sul 7% circa, ma in proposito né la Marvel né l’attore si sono mai pronunciati).

Nel caso superasse gli 1.32 miliardi di Harry Potter e i Doni della Morte parte 2, The Avengers diventerebbe il terzo film più venduto di tutti i tempi, preceduto solo da Avatar (2.8 miliardi) e Titanic (2.2 milardi, inclusa la recente riedizione in 3D).

Se la paga di Robert Downey Jr. come Tony Stark sembra esorbitante, altri esempi di compensi da capogiro possono essere quelli ottenuti da Michael Bay, che solo grazie al primo film di Transformers guadagnò 80 milioni, e Johnny Depp, che nei panni del Capitan Jack Sparrow si portò a casa almeno 250 milioni grazie alla saga de I Pirati dei Caraibi.