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Igor Della Libera

Igor Della Libera

Detective Comics #1 (USA)

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Molto di vecchio e poco di nuovo. Questo è lo slogan che meglio si adatta al nuovo corso di Detective Comics. Tony Daniel teneva le redini, alternandosi con David Hine e Fabian Nicieza, della vecchia serie di Batman. Mandata in archivio quest'ultima, al disegnatore/scrittore viene affidato il rilancio della storica testata del pipistrello. Il nostro, che nel suo modo di sceneggiare non si è ancora liberato del tutto dal manuale, va sul sicuro proponendoci lo scontro con il Joker ed è evidente, dalle didascalie alla pseudo Frank Miller, che i due già si conoscono (rispetto a JL1 le vicende sono di 5 anni dopo).

Il loro rapporto in questo quasi reboot non sfugge alle regole di ogni incontro tra i due, anche se Daniel mette un po' di carne e sangue (mutilazioni, maschere di pelle) in più sul piatto. Frank Miller e il suo Anno Uno sono omaggiati anche nella scena in cui Batman, come già in JL1, sfugge agli elicotteri della polizia visto che siamo tornati agli albori del rapporto (conflittuale) tra le forze dell'ordine e il pipistrello. Non manca il commissario Gordon, l'unico che crede in lui.
Daniel si sofferma principalmente sullo scontro tra Batman e Joker, Bruce Wayne è solo citato e, visto che il reboot serviva a dare spessore al lato umano dei personaggi DC troppo maschere e poco uomini, il primo numero non offre nulla in questo senso. Vedremo nei prossimi cosa accadrà con un'annunciata nuova love story.

Tornando allo scontro tra Batman e la sua nemesi universale pre e post Flashpoint, Daniel lo rende in modo efficace e dinamico con il disegno (meno con i testi) offrendoci una versione del re della risata assassina che oscilla tra il classico e il recente periodo psicotico. Il cliffhanger finale sa molto da "non aprite quella porta" dell'Arkhan Asylum e la sensazione di già visto è attenuata solo un po' dall'introduzione di un nuovo cattivone chiamato Dollmaker. In conclusione il ritorno alle origini è di stampo troppo classico. Non una falsa (ri)partenza ma nemmeno una di quelle brucianti.

Marvel reboot? No grazie

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Uncanny543_ritReboot o non reboot. Per la Marvel il problema sembra non porsi, per ora. Tom Brevoort taglia corto sulla questione. ”Tutti sembrate dell'idea che la risposta Marvel ad un eventuale successo del DC reboot sia un azzeramento delle testate e una ripartenza. Non è così. Il reboot non è nella top ten delle nostre idee per fronteggiare il successo, se ci sarà, dei distinti concorrenti. Se ci arriveremo al reboot sarà molto in là nel tempo”.

La Marvel non ha intenzione di farsi schiacciare nella sua area dal maxi attacco DC ed è chiaro che ha gia preparato le contromesse tattiche. E queste vanno nella direzione opposta allo schema degli avversari. Mentre la casa di Batman e Superman azzera la continuity e punta sulla linearità, su un nuovo inizio per non spaventare potenziali nuovi lettori e dare il fatidico cambio di rotta a serie che stagnavano da anni, la Marvel con l'intenzione di fondere le varie maxi saghe (Fear Itself, Children's Crusade, Shism) e di condurre ad una direzione ben precisa e soprattutto generale per tutti i personaggi del suo universo, abbraccia la direzione opposta.

Se da una parte la continuity viene sacrificata dandole la colpa degli insuccessi in fumetteria, nella casa delle idee si punta a ricrearla più forte, omogenea di prima dando ai lettori la sensazione, qualsiasi testata leggano, di essere parte integrante del grande affresco. Lo scenario più plausibile, condiviso dallo stesso Brevoort è che nei primi mesi del mega rilancio la DC salirà in classifica vendite, ma che poi quando le acque e gli entusiasmi si saranno placati sarà la Marvel con la sua coerenza a tornare in vetta, tanto più che è evidente che la DC con il tempo si troverà, volente o nolente con una nuova continuity da gestire e che quindi il problema cacciato dalla porta rientrerà dalla finestra.

Lontano dalle analisi di settore la risposta Marvel, ironica, è stata data nelle pagine dell'ultimo preview con le uscite settembrine, il mese del fatidico del reboot DC. Su alcune copertine campeggia in grande la scritta still (ancora) più il numero della testata ad esempio 669 per Amazing Spider-Man. Un modo per dire che la tradizione non si azzera ma si rafforza e poco importa se anche Uncanny X-Men ha il marchio quando tutti sanno che dopo un solo mese ripartirà da 1. Nemmeno in Marvel tutte le ciambelle riescono con il buco.

La Marvel che verrà

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Attenzione: la seguente news potrebbe contenere spoiler!

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Con Fear Itself Axel Alonso ha chiuso l'ultimo capitolo lasciato in sospeso dal suo predecessore. Senza più le rotelline alla bicicletta il nuovo editor in capo deve pedalare da solo. Alonso sembra avere le idee chiare e tutte ruotano intorno ad una questione finora parecchio trascurata in Marvel.

“Farò in modo -dice- che le trame dei Vendicatori e in generale del Marvel Universe siano molto più collegate a quelle degli X-Men. Dopo la fine di Shism, Fear Itself e anche la Crociata dei bambini se una bomba scoppia nella serie degli Avengers noi vedremo il fumo in quelle degli X-Men. La mia idea di evento riguarda qualcosa che comprenda tutti gli eroi, dove ogni personaggio ha un ruolo importante e uguale agli altri”.

Parlando della fine prossima di Fear Itself Alonso illustra il progetto Shattered Heroes. “Ogni vittoria ha un prezzo” spiega Alonso utilizzando uno dei luoghi più comuni della narrazione. E quello del post Fear Itself sarà molto alto. Le ferite i cambiamenti che subiranno i nostri personaggi, in particolare Hulk, saranno di natura psicologica, quindi più profonda. Anche gli X-Men sono stati colpiti nell'intimo dallo Scisma. Questo porterà a due squadre di amici, divise dal modo di vedere le cose e di rapportarsi al mondo, non solo super eroico, post Fear Itself. Dal punto di vista editoriale usciranno degli one shots con il brand Shattered Heroes focalizzati su Thor, Capitan America, Iron Man, scritti da chi tiene le loro testate. Avranno la dicitura 7.1, 7.2 e 7.3 come a significare un corollario necessario all'ultimo numero, il settimo, della mini della paura di Matt Fraction e Stuart Immonen.”

La discussione passa poi ad analizzare i tanti teaser fioccati dalla rete e dalle convention come frecce con l'unico bersaglio, raggiunto, di ingolosire il lettore. “Battle Scars porterà a nuovi personaggi. Ci sarà un nuovo Thor introdotto sulla testata del vecchio e poi spazio ai Difensori. Era da un po' che volevo riportarli in fumetteria e il post Fear Itself mi è sembrato il momento giusto. Matt Fraction, scrittore della serie, ha in serbo storie che spiegheranno senza ombra di dubbio perchè questi personaggi eterogenei sono chiamati Difensori. ”Uno dei Difensori della serie che esordirà a settembre potrebbe essere Hulk che in agosto sarà impegnato contro Dracula. Hulk versus Dracula è l'ultimo tassello del progetto che da “la morte di Dracula” di Victor Gischler a Curse of Mutants dello stesso scrittore ha ridato un nuovo look al signore dei vampiri. Adesso lo vedremo combattere con un Hulk pieno di sensi di colpa dopo aver ucciso 10.000 persone in Fear Itself. Hulk non può risolvere tutto dicendo "ero sotto il controllo di qualcuno" e così per liberare la coscienza non c'è niente di meglio di uccidere chi non può morire. Questo albo segnerà anche l'introduzione dei Forgiven. Chi è stato perdonato nel post Fear Itself?

Il finale di questa lunga preview sul futuro Alonso la decica ad alcuni nomi di personaggi che saranno importanti nella Marvel che verrà. “Oltre ai citati Difensori daremo grande spazio a Iron Fist, Occhio di Falco (protagonista di Avengers Solo) che ho sempre adorato, a Nova ma di più non dirò su di lui.

Alonso ha seminato un sacco di indizi su cosa ci aspetterà in futuro vedremo se i lettori li raccoglieranno in attesa di scoprire la verità negli albi post Fear Itself.

 

Il ritorno del Ragno Rosso?

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Attenzione: la seguente news potrebbe contenere spoiler!

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Continua il periodo “Re Mida” della Marvel. Ogni suo evento si trasforma automaticamente in un successo triplicando le vendite delle testate coinvolte e portando alla ristampa degli albi con nuove copertine, le cosidette variant che imperversano in lungo e in largo sugli scaffali delle fumetterie d'oltreoceano.

L'ultimo filone d'oro si chiama Spider-Island. Non è passato che un mese dal suo lancio in Amazing Spider-Man 666 e siamo già alla ristampa che non coinvolge solo la serie di punta ma anche le mini con personaggi sulla carta minori come Cloak e Dagger, ma assai gettonati nella lista degli albi più venduti. La ghiotta occasione autocelebrativa è anche il momento giusto per annunciare il possibile (fantomatico) ritorno del clone dell' Uomo Ragno: Ben Reilly.

Nel momento in cui otto milioni di new yorkesi hanno i poteri dell'Uomo Ragno ecco circolare la voce sul rientro di uno dei personaggi più amati, odiati, bistrattati e desiderati dei comics. Un altro teaser gossip estivo che si risolverà in una bolla di sapone o questa volta la casa delle idee fa sul serio? Presto sapremo se sotto la cover ci sarà niente o se davvero, dopo aver bollito in pentola per tanto tempo, è arrivato il momento di veder volteggiare di nuovo il Ragno Rosso.

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