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Dylan Dog 346 - ...e cenere tornerai

È un Dylan Dog che uccide sé stesso e che ritorna alla vita quello che vediamo in "...e cenere tornerai", un albo che è figlio diretto degli eventi della ormai famosa "fase 2". Un Dylan che sprofonda nell'incubo peggiore di tutti, che fa paura ad ognuno di noi: la perdita della propria identità, di tutte le nostre certezze fino a non riconoscere e accettare più la realtà che ci circonda. Un "born again" in piena regola, che smonta, ricompone, defragga e aggiusta gli errori di sistema, ma sopratutto che ridefinisce ulteriormente la figura l'Indagatore dell'Incubo.

La realtà che circonda Dylan sembra fittizia, così come la Londra da cartolina dei suoi albi finora descritta. Con un fare quasi autistico Dylan si è aggrappato troppo a quella "gabbia" che ora è distrutta, che lo protegge nonostante i pericoli. Si rinchiude in casa, ma nonostante questo è ora esposto ai rischi, ai giudizi e agli occhi della gente, fragile, criticabile, il suo mondo sta cadendo a pezzi. Chiara manifestazione meta-fumettistica del Dylan che c'era e quello che c'è, di quello che i lettori e gli autori vogliono e no. Ma chi è il vero Dylan, quali sono i suoi valori, i suoi affetti, cosa gli appartiene realmente? Oggetti e persone, scenari di una vita sfumano e diventano indefiniti, indistinguibili.

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La crisi arriva tutta dai precedenti albi, il castello di carta che crolla attorno a Dylan ormai sempre più alla canna, sempre più in bolletta. Ha dovuto fare i conti con sé stesso, con la propria visione dell'amore, con John Ghost, con il pensionamento di Bloch e l'arrivo dell'ispettore Carpenter che gli ha reso difficile la vita. E dunque, la paranoia (giustificata?), l'intimazione di sfratto. Troppo, pure per chi è abituato a "combattere fantasmi". Quando ti crolla il mondo addosso, quando perdi la fiducia in te stesso, allora non c'è nulla di più spaventoso. E così, la follia, il rigetto, che si può sconfiggere solo affrontando sé stessi, risalendo dal basso. Magari accettando l'aiuto di volontari di un centro di assistenza per senza tetto. Mai l'Indagatore dell'Incubo era caduto così in basso.

Eppure, alla fine, dopo un travagliato percorso, c'è la forza di risalire, di rimettersi in sesto, seppur cambiato e disilluso. Significativa, in tal senso, la scena in cui Dylan, recuperata la sua lucidità, tenta di invano riconoscere "la fiamma del mese", la donna che l'ha aiutato a risalire nel suo momento più buio. Ma è amaro il boccone da digerire, Dylan scende a patti con la propria fragilità, la propria umana imperfezione che si manifesta anche dinanzi all'amore. E anche questo serve a crescere, a guarire.

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Paola Barbato, Raul e Gianluca Cestaro ci offrono quello che è a tutti gli effetti un instant classic. Asciutta e diretta come non mai la sceneggiatrice, tanto bravi e efficaci i due artisti a rendere con le matite tutta l'angoscia che la storia trasmette. Ci sono numerose tavole di estrema bellezza e tante scene efficaci, in un viaggio nell'apparente follia della mente di un uomo, che svia e fa perdere la strada allo stesso lettore, fra risvegli, citazioni, allegorie.
Nonostante una leggera forzatura iniziale, dovuta più ai precedenti fill-in che hanno interrotto l'effetto domino degli eventi della "fase 2", "...e cenere tornerai" è esattamente il tipo di albo che ti fa reinnamorare di Dylan Dog. Inquieta il racconto e le due tavole finali, quando ormai tutto sembrava tornato al suo posto viene gettata un'ombra sul mondo di Dylan che si estenderà per il prossimo futuro e di cui, preoccupati per le sorti dell'Indagatore dell'Incubo, attendiamo gli sviluppi.

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Bonelli sbarca nel settore young: arriva 4 Hoods

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All'Arf! Festival è stata annunciata una nuova avventura editoriale per la Sergio Bonelli Editore, l'esordio nel settore young con la serie 4 Hoods creata da Roberto Recchioni. Di seguito il comunicato stampa dell'iniziativa:

Sergio Bonelli editore sbarca nel settore young:
Arriva 4 Hoods (si pronuncia “forudz”),
La serie a fumetti!

Roma, maggio 2015 - In occasione dell’ARF, Festival di Storie, Segni e Fumetti che si è tenuto a Roma dal 22 al 24 maggio, Sergio Bonelli Editore ha annunciato di avere allo studio vari progetti dedicati al pubblico young, ed in tal senso ha presentato il progetto: 4 Hoods. Property creata da Roberto Recchioni (curatore di Dylan Dog e creatore della serie di successo Orfani), 4 Hoods debutterà nel 2016 con una serie a fumetti e narrerà le vicende di Barba, Viola, Rosso e Verde, quattro piccoli eroi incappucciati, in uno scatenato mondo fantasy. L’avventura per l’avventura!

Nato da un’idea di Roberto Recchioni, personalità di spicco del fumetto e del web, l’universo di 4 Hoods muove i suoi primi passi a inizio 2014 sulle pagine social dell’autore che, in seguito al grande interesse riscontrato, crea la pagina Facebook ufficiale dove decide di aprire il progetto al pubblico, dando la possibilità a chiunque di creare fumetti, giochi e prodotti derivativi (senza scopo di lucro). Nella primavera 2015 il progetto cambia natura, abbandonando la formula open source ed entrando a far parte della grande famiglia Sergio Bonelli Editore che si apre al settore dei più giovani.

Il team di sviluppo di 4 Hoods è piuttosto articolato, ma il cuore di questa squadra di avventurieri è composto da Roberto Recchioni (creatore dei personaggi, direttore artistico, primo soggettista e primo sceneggiatore), Federico Rossi Edrighi (soggettista, sceneggiatore, responsabile layout e disegnatore), Riccardo Torti (primo disegnatore, soggettista e disegnatore) e Annalisa Leoni (prima pittrice).

Durante Lucca Comics and Games 2015, la Sergio Bonelli Editore S.p.A. darà nuovi annunci in merito ad altri progetti dedicati al pubblico young.

Facebook: https://www.facebook.com/4HOODS

WEB: www.sergiobonelli.it

4Hoods prima immagine

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Bonelli: il primo Avventura Magazine sarà dedicato ad Attilio Micheluzzi

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In una precedente news vi avevamo parlato delle novità editoriali che caratterizzeranno il 2015 della Sergio Bonelli Editore. Quest'anno avremmo visto i vecchi almanacchi trasformarsi nei "magazine" e così, dopo l'uscita del primo dedicato a Dylan Dog, è stata diffusa ora sul sito ufficiale della casa editrice un'anteprima del numero #1 di Avventura Magazine, dedicato alla figura di Attilio Micheluzzi.

Il volume, in uscita il prossimo 23 maggio, avrà una foliazione di 240 pagine tutte a colori e, oltre a dossier ed articoli di approfondimento, conterrà quattro storie per ricostruire la carriera dell'"architetto delle avventure". I titoli in questione sono L'uomo del Tanganyka, L'uomo del Khyber, (originariamente pubblicate nella collana Un Uomo, un'Avventura), Shanghai (episodio di Rosso Stenton) e Air Mail, prima avventura dell'omonima serie.

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Vittorio Giardino firma la variant di Julia #200

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Vi avevamo già parlato della variant di Julia per il Comicon di Napoli in occasione del numero 200 della serie. Restava da scoprire l'artista che l'avrebbe realizzata e oggi, grazie al sito Bonelli, scopriamo che si tratta di Vittorio Giardino.

"L'edizione di Julia 200 non sarà esclusivamente caratterizzata dalla presenza di una "guest star" di questo calibro" annuncia il sito dell'editore, "ma anche da una cover con risvolti e una patinatura opaca con inserti lucidi – e un numero 200 stampato in oro –, oltre che da una foliazione maggiorata: le 128 pagine della storia, tutta a colori, "L'immagine perduta" (testi di Giancarlo Berardi e Lorenzo Calza, disegni di Cristiano Spadoni), saranno accompagnate da un sedicesimo aggiuntivo, con un dietro le quinte della lavorazione dell'albo e una lunga intervista al creatore della criminologa di Garden City".

Vi mostriamo, qui di seguito, le immagini della cover ricordandovi che Giancarlo Berardi sarà ospite al Napoli Comicon che si terrà dal 30 aprile al 3 maggio.

Julia Variant Cover Finale

testo Julia 200 variantBIG02

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