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Captain America: Civil War: Sebastian Stan parla della possibilità di ereditare il ruolo di Cap

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Al termine della saga fumettistica Civil War, scritta tra il 2006 e il 2007 da Mark Millar sulle matite di Steve McNiven, Captain America venne prima imprigionato, e successivamente apparentemente ucciso da Crossbones; successivamente Bucky Barnes ha ereditato il ruolo e lo scudo dell'eroe. Ora, questa trama sarà pressoché inverosimile per l'omonimo terzo capitolo della saga cinematografica dedicata al soldato a stelle e strisce, ma, dato che non si sa mai, We Got This Covered ha chiesto a Sebastian Stan, l'attore che sul grande schermo interpreta il Soldato d'Inverno, se è plausibile questo passaggio di testimone.

"No, davvero no. Lasciate che vi dica una cosa, io ci penso ogni giorno [ride]. Ad essere onesti, non è qualcosa che mi compete. Mi piace molto questo mio lavoro, sono davvero felice di andare a lavorare e fare quello che faccio, mi piace il personaggio che ho... ci sono in ballo moltissime cose diverse e per tutto ciò che deciderà la Marvel, io ci sto".

Captain America: Civil War è un film realizzato dai Marvel Studios ed è diretto da Anthony e Joe Russo su sceneggiatura di Christopher Markus e Stephen McFeely. Nel cast all-star troviamo Chris Evans (Captain America), Robert Downey Jr. (Iron Man), Chadwick Boseman (Black Panther), Frank Grillo (Crossbones), Scarlett Johansson (Black Widow), Sebastian Stan (Winter Soldier), Anthony Mackie (Falcon), Elizabeth Olsen (Scarlet Witch) e Daniel Brühl (Baron Zemo), Jeremy Renner (Hawkeye), Paul Bettany (Vision), William Hurt (Generale Ross) e Paul Rudd (Ant-Man). Il film uscirà nelle sale americane il 6 maggio 2016.

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Ant-Man raggiunge i 400 milioni al Box Office, senza Cina e Giappone

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Ant-Man, l'ultimo film Marvel Studios ad essere approdato nelle sale cinematografiche mondiali, deve ancora uscire il prossimo weekend in Giappone, mentre il 16 ottobre in Cina, ma già ha raggiunto la cifra di 394,7 milioni di dollari di incasso globale nei restanti paesi. Un bel risultato per il film di Peyton Reed prodotto con un budget di 130 milioni di dollari, ma sarà abbastanza per la Disney? Ricordiamo che un secondo capitolo dedicato al personaggio non è stato messo in cantiere ancora, e alla luce delle recenti dichiarazioni della major secondo cui Avengers: Age of Ultron sia stato un "flop", non si sa se questo risultato possa essere considerato sufficiente per la Disney, pur avendo ormai superato gli incassi di Captain America: il primo vendicatore.

Diretto da Peyton Reed e interpretato da Paul Rudd, Michael Douglas, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale, Michael Peña, Abby Ryder Fortson, Judy Greer, David Dastmalchian, Wood Harris, John Slattery, Gregg Turkington, T.I. e Martin Donovan, Ant-Man sarà nei cinema il 12 agosto 2015 e chiuderà la “Fase 2” dell’universo cinematografico Marvel Studios.

(Via CBM)

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Marvel Studios: nuovi dettagli sulla vicenda Kevin Feige/Ike Perlmutter

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Vi abbiamo riportato qualche giorno fa la notizia che i Marvel Studios sarebbero passati sotto il diretto controllo dei Disney Studios, lasciando la supervisione di Marvel Entertainment. Si è capito quindi che tutto questo era dovuto a screzi tra il CEO degli Studios Kevin Feige e il CEO della Entertainment Isaac "Ike" Perlmutter. Ora THR segnala come casus belli gli scontri sul budget di Captain America: Civil War, che manco a farlo apposta, ha scatenato questa Guerra Civile all'interno della major stessa.

Questo sposta la sede degli Studios da New York a Burbank, andando così ad allontanare Feige dall'influenza di quel comitato, di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni, che ha lo scopo di coordinare TV, film, animazione e merchandising e composto da Alan Fine, braccio destro di Ike, lo scrittore Brian Michael Bendis, l'editore Dan Buckley e il CCO Joe Quesada. Tuttavia questo comitato non verrà smembrato, come si vociferava, ma avrà un ruolo al più nominale per il MCU.
La scelta di modificare le cose e far dipendere Feige da Alan Horn è stata presa dal CEO della Disney Bob Iger che, considerando l'influenza del personaggio e la quantità di miliardi che ha fatto incassare al colosso, non ci ha pensato due volte a riorganizzare il tutto.

"New York ha avuto grande voce in capitolo da sempre, ma sbaglio o Kevin si è guadagnato l'autonomia? Ha fatto guadagnare fior fior di miliardi. Perchè dovrebbe fare rapporto ad un 72enne che non si occupa di film?" ha detto una fonte al sito. E le cose, almeno per come vengono viste dall'interno, non dovrebbero poi cambiare tanto, se non altro migliorare di sicuro. "Perchè dovrebbero cambiare? Si è già dimostrato il successo e tutti vogliono essere parte del Marvel Universe" ha aggiunto un altro intervistato. "Credo che sarà più facile e semplice senza Ike", questa è la mentalità che regna nella major.

Infine, questa nuova disposizione dovrebbe portare a un alleggerimento delle condizioni riguardo agli accordi, allentare le redini su alcuni punti, come ad esempio il pagamento delle royalties sul merchandising (che attualmente non avviene). Inoltre, la Marvel chiede il diritto di utilizzare fino a tre minuti di performance di un attore da un film per un altro, descritto come "materiale ponte", quando la norma più ampia nel settore è generalmente di 30 secondi.

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I Marvel Studios da oggi riferiranno direttamente ai Disney Studios

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THR riporta la notizia che Kevin Feige, così come lo studio cinematografico Marvel Studios di cui è a capo, non dovranno più fare riferimento al CEO della Marvel Entertainment Ike Perlmutter, come di norma finora, saranno direttamente sotto la supervisione di Alan Horn, direttore dei Disney Studios.

Questo è un grosso passo nell'integrazione del versante cinematografico della Casa delle Idee nella major che ha acquisito la casa editrice e tutte le società da essa originatesi ormai sei anni fa. Inoltre questo permette a Feige di evitare il parsimonioso sguardo di Perlmutter e osare un po' di più nelle spese, così come avere una creatività meno repressa.
Jeph Loeb e la Marvel Television, così come la Marvel Animation e la casa editrice vera e propria rimangono sotto la supervisione di Perlmutter.

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