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Arriva Marvel Legacy, gli Avengers di un milione di anni a.C. di Aaron e Ribic

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A settembre uscirà il primo numero di Marvel Legacy, il nuovo progetto della Casa delle Idee che punta a riportare al centro gli eroi classici delle storie a fumetti dell'editore americano. Vi abbiamo parlato dettagliatamente del progetto in questo articolo, ma una cosa che non era ancora nota è l'introduzione di un nuovo team di Avengers, questa volta provenienti da un passato lontano lontano.

Si tratta infatti della mitica formazione risalente ad un milione di anni Avanti Cristo, in cui troviamo Odino, Iron Fist, Star Brand, Ghost Rider, Fenice, Agamotto e Pantera Nera. Si tratta ovviamente degli antesignani degli eroi attuali, in cui troviamo sostanzialmente rappresentati tutti gli angoli del MU, dal cosmo alla magia, dalle divinità alle forze mistiche.

Il primo numero oversized di 50 pagine scritto da Jason Aaron sulle matite di Esad Ribic ci mostrerà quindi come "tutto sia connesso", sin dalle origini del MU.

"Marvel Legacy # 1 presenterà a tutti i fan - nuovi lettori e lettori attuali - il miglior trampolino di lancio della storia del fumetto", ha aggiunto Axel Alonso, editor-in-chief di Marvel. "Quello che Jason e Esad hanno creato è più grande e più gigantesco di quanto abbiamo mai visto finora e vengono introdotti concetti e personaggi che l'Universo Marvel non ha mai incontrato. I fan stanno per assistere a un nuovo sguardo sull'Universo Marvel, partendo da uno dei momenti più lontani nel tempo portandoli fino ad oggi. Non solo questo sarà il catalizzatore per la Marvel che si sta evolvendo e sta facendo passi in avanti, ma ci aspettiamo che sia la scintilla che accenda l'industria nel suo complesso".

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Jason Aaron ospite a Lucca Comics & Games 2017

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Jason Aaron è uno degli scrittori di fumetti più importanti degli ultimi decenni, autore di numerose run sulle principali testate della Marvel Comics, nonché di serie culto come Scalped per Vertigo e Southern Bastards per Image Comics.
Ora apprendiamo direttamente dal suo account Twitter ufficiale che Aaron sarà ospite a Lucca Comics & Games 2017, confermandolo con un tweet al disegnatore italiano Simone Bianchi.

Attualmente non è noto se sarà ospite della manifestazione, di Panini Comics o di RW Edizioni.

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Ritornare a casa non è mai stato così difficile, la recensione di Southern Bastards 3

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“Uomo del sud è meglio che tu non perda la testa”, così Neil Young nel 1970 faceva iniziare la sua Southern Man, apertamente critica nei confronti della mentalità razzista e violenta diffusa in alcuni stati del sud degli Stati Uniti. Quel “non perdere la testa” , che risuona come un monito a non superare un limite pericoloso, sembra perfetto per introdurre un’opera che fa della sua aura marcatamente sudista, dei suoi personaggi borderline e delle inaspettate esplosioni di violenza, i sui marchi di fabbrica. Il terzo volume di Southern Bastards, serie Image Comics scritta da Jason Aaron e disegnata da Jason Latour, pubblicata in Italia da Panini Comics, ci riporta, infatti, a Craw County in un Alabama disperata e brutale, dove sembra che l’umanità abbia lasciato spazio a un folle vortice di pulsioni primitive e ferali.

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A Craw County è la settimana dell’Homecoming, la festa “del ritorno a casa”, dove gli ex allievi del Liceo tornano per ricordare e celebrare la loro vecchia scuola. La contea si prepara dunque ad accogliere i suoi vecchi studenti in uno spirito di grande fibrillazione e, a tutto questo, si aggiunge la partita di football più importante dell’anno per i Runnin’ Rebs del deplorevole coach Euless Boss: il derby contro Wetumpka. In questo clima di grande tensione (emotiva e non solo), resa ancora più nervosa e tragica dal suicidio di Big, lo storico stratega del Coach, si incrociano i vissuti di un cosmo di personaggi alle prese con una terra che non perde occasione per mostrare la sua ferale crudeltà.
 
C’è lo sceriffo Hardy, ex promessa del football, per cui l’Homecoming è soltanto una tortura psicologica che si ripete, un’occasione per il ripresentarsi di fantasmi passati e di immagini di un presente che sarebbe potuto essere e invece non è. Poi c’è Esaw, criminale violento, dissoluto e schizoide al servizio del Coach Boss, alle prese con il tentativo maldestro di sostituire Big e gestire i propri traffici illegali. Poi abbiamo Boon, cacciatore solitario e intransigente, mosso da una morale cristiana di stampo fondamentalista ed intenzionato a “liberare” la contea dal “serpente del male”, ovvero il Coach Boss. C’è Cocciavuota, braccio armato del Coach insieme ad Esaw, in preda ai sensi di colpa per aver contribuito al pestaggio di un ragazzino. Infine c’è Roberta, figlia di Earl Tubb, che vuole fare chiarezza sulla morte del padre brutalmente ucciso proprio dal Coach Boss alla fine del primo volume.

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Il "ritorno a casa" è quindi un evento reale e metaforico che sconvolge un equilibrio e obbliga ogni personaggio a ripiegare su se stesso per tornare alle proprie radici e scegliere che strada intraprendere per il futuro. C’è chi lo fa interiormente come lo sceriffo Hardy, chi fisicamente come Roberta, chi è deciso ad intervenire per cambiare le cose come Boon o chi cerca di venire a patti con la sua coscienza per poi tentare di salvare una realtà ormai in frantumi come Cocciavuota. Ognuno, comunque, è costretto a fare i conti con la propria esistenza e con il luogo in cui essa affonda le proprie radici. Quell’equilibrio basato sulla forza e la violenza, già messo in crisi con il primo ritorno a casa di Earl Tubb nel primo volume, crolla definitivamente con il conseguente suicidio di Big e nelle contea iniziano ad aprirsi crepe profonde che lasciano affiorare un abisso magmatico di istinti violenti e pulsioni primitive. I personaggi di Southern Bastards sono dei falliti, socialmente analfabeti, contraddittori, crepuscolari, incapaci di dominare una realtà che sembra sempre più caotica e inadatta a qualsiasi tentativo di redenzione. Le intenzioni e la morale si appiattiscono nei modi, mentre il sangue scorre inevitabile senza che si riesca mai a tracciare un vero confine tra giusto e sbagliato, tra buoni e cattivi. Quello che ci viene sbattuto in faccia è un inferno in terra, uno spaccato di America selvaggia, popolata da persone che assomigliano più a cani rabbiosi e famelici (immagine ricorrente in ogni volume) che a individui dotati di ragione. I dialoghi sono costantemente incisivi, ficcanti e violenti con un lessico hard-boiled pienamente adatto al contesto e alle vicende, che ricordano da vicino serie tv come True Detective e Sons of Anarchy o alcune opere di Joe R. Lansdale.

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Dal punto di vista visivo Latour mette in mostra uno stile grezzo e nervoso di forte impatto emotivo, pienamente adatto ad esprimere la violenza e le pulsioni bestiali dei personaggi. Il tutto è rafforzato dall’uso sapiente dei colori, capaci di imprimere un’atmosfera plumbea e disperata nelle parti narrative più riflessive con tonalità di blu, grigi e marroni per poi esplodere in incendiarie e cruente sequenze dove domina il rosso acceso.
Southern Bastards continua, anche in questo terzo volume, a mantenere un livello altissimo sia dal punto di vista narrativo che visivo. Una serie capace di unire intrattenimento, riflessione e grande coinvolgimento emotivo, il tutto condito da una violenza verbale e visiva che restituisce al lettore l’anima più viscerale e abissale di una nazione.

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Legacy: la Marvel riporta gli eroi classici al centro e ritorna alla vecchia numerazione

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Qualche giorno fa vi abbiamo mostrato il teaser diffuso dalla Marvel con la scritta Legacy. Alla C2E2 di Chicago la casa editrice ha svelato i dettagli di questa nuova operazione che, siamo sicuri, farà felici i vecchi fan.

Dopo infatti la questione relativa alla diversificazione degli eroi Marvel, con una linea editoriale che sembrava allontanare l'editore dalla vecchia fan-base, in controtendenza alla DC Comics che con Rebirth correva nel senso inverso, Legacy sembra essere il ramoscello d'ulivo teso ai vecchi lettori. Infatti, dopo Secret Empire, l'evento Generations metterà a confronto vecchia e nuova generazione di eroi, e dopo di esso, ci sarà Legacy che, utilizzando le parole di Axel Alonso alla conferenza C2E2 "probabilmente romperà l'Internet".

L'iniziativa partirà da un albo one-shot di 50 pagine dal titolo Marvel Legacy, scritto da Jason Aaron e illustrato da Esad Ribic, che servirà da pilastro per la nuova era Marvel, introducendo nuove trame ma che riporterà gli elementi classici dell'editore al centro di tutto. L'albo avrà una copertina a 4 ante disegnata da Joe Quesada. Dopo l'uscita dell'albo, il banner Legacy si estenderà su testata come Avengers, Squirrel Girl, Spider-Man, Captain Marvel, America Chavez, Deadpool, The X-Men, Ironheart, The Punisher, Ms. Marvel, Captain America, Moon Knight, The Champions, Luke Cage, Odinson, The Hulk, Iron Man e the Guardians of the Galaxy.

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Aaron ha dichiarato: "Questa è di gran lunga la cosa più grande che abbia mai fatto. Questo fumetto tratta del passato, del presente e del futuro della Marvel... l'unica cosa che realmente volevo fare con questo fumetto è immergermi nel passato della Marvel per introdurre quelli che io chiamo i Vendicatori preistorici. Uno è un personaggio che è in giro ora, gli altri sono come le versioni preistoriche dei più maggiori "legacy characters" dell'universo Marvel". Da qui, la storia sarà incentrata sui cari Steve Rogers, Thor Odinson, Tony Stark e sugli altri eroi classici. "Questa storia creerà eventi che si ripercuoteranno su tutti i fumetti che pubblicheremo", ha dichiarato lo scrittore.

Joe Quesada ha dichiarato: "L'iniziativa Marvel Legacy è una celebrazione di tutto ciò che rende la Marvel la migliore creatrice di storie ed è rappresentativa della nuova era. È un sguardo d'amore al cuore della Marvel che abbraccia le nostre radici e ci proietta con entusiasmo in avanti con tutti i personaggi Marvel che conoscete e amate nelle più grandi, audaci e migliori storie della Marvel".

Ciò non significa che i nuovi eroi spariranno. Alonso, infatti, ha dichiarato:
"Legacy risponderà finalmente anche ad alcune domande dei fan circa i loro personaggi più amati, ad esempio se l'universo è abbastanza grande per Miles Morales e Peter Parker come Spider-Man. Lo stesso se Riri Williams e Tony Stark possano essere entrambi Iron Man.
La chiave è che non ci sono personaggi vecchi o nuovi personaggi, ci sono solo supereroi di Marvel."

Legacy sarà uno starting point perfetto per i nuovi lettori, ma proprio per la continuità con il passato molte testate riprenderanno la loro numerazione originale per ricordare la ricca storia e tradizione della Marvel e promuovendo il ritorno di alcuni grandi personaggi che sono andati perduti. Torneranno anche i corner box, i Marvel Value Stamp e la rivista anni '70 Foom.

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