The Goon: dalla nascita a oggi
- Scritto da Cris Tridello
- Pubblicato in Focus
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La serie The Goon è nata ufficialmente quasi quindici anni fa e in Italia ha esordito prima sotto l’etichetta Magic Press, che propone due volumi nel 2006 e nel 2007, per poi passare sotto la Panini Comics che da marzo 2012 ha riproposto il vecchio materiale e pubblicato il terzo volume inedito.
Ogni volume di The Goon corrisponde allo stesso americano; in questi giorni è in distribuzione il settimo tomo e ci è parso un buon momento per fare il punto della situazione.
The Goon alla Avatar Press
Goon si presenta ai lettori nel marzo del 1998 ma Eric Powell è scontento del trattamento che gli riserva la Avatar Press e, dopo solo tre numeri, smette di produrre materiale nuovo e attende la scadenza del contratto.
Oltre al picchiatore protagonista già ci sono il partner Franky e il Prete Zombi, le caratteristiche creature strane, gli zombie, i mostri e, nel terzo numero, attraverso un flashback si scopre chi era zia Lizzie, si cita Isabella, viene svelato che fine ha fatto Labrazio e come Goon ha preso il suo posto. Insomma, fin dall’inizio il background è solido.
Parlando dello stile di disegno questo è appena più acerbo e vicino all’underground di ora, le tavole sono in bianco e nero mentre per i flashback Eric usa la mezzatinta. Questi primi tre numeri sono stati ristampati all’interno del volume The Goon vol.0: Rough Stuff, attualmente inedito in Italia.
Autoproducendo The Goon: nasce la Albatross Exploding Funny Books
Dopo la Avatar, Eric non trova nessuno disposto a pubblicare la sua creatura, quindi decide di auto prodursi e mette in piedi la Albatross Exploding Funny Books nel 2002. I quattro numeri della seconda stagione di The Goon sono stati raccolti nel volume The Goon vol.1: Nothin' But Misery (In Italia The Goon 1: il giorno dell’Avvoltoio).
Il gruppo di personaggi si amplia e, tra gli altri, arrivano l’Avvoltoio, la famiglia Graves e il lupo mannaro Merle. C’è la prima divertentissima storia natalizia, s’inizia a citare un evento accaduto a Chinatown e compaiono la cantante Mirna e il fratello pianista Skinny che avranno una parte importante proprio nel graphic novel Chinatown e il mistero di Mister Vimini. Il volume è arrivato in Italia prima per merito della Magic Press nel 2006 ed è stato ristampato dalla Panini nel marzo 2012.
The Goon approda alla Dark Horse.
La Dark Horse nota il fumetto autopubblicato da Eric Powell, confessa all’autore di non conoscere il motivo che li ha spinti a rifiutarlo e decidono di iniziare a pubblicarlo sotto la loro etichetta. Ecco l’attuale incarnazione di The Goon, che conta ormai più di quaranta numeri e numerosi archi narrativi. Il mondo del fumetto si accorge della creatura di Eric e, nel 2004, l’autore ritira il suo primo premio Eisner come miglior albo singolo poiché The Goon #1 vince a pari merito con Conan #0 di Cary Nord e Kurt Busiek.
I singoli numeri della serie sono raccolti, a gruppi, all’interno dei seguenti volumi:
The Goon vol. 2: My Murderous Childhood (And Other Grievous Yarns) (The Goon 2: la mia infanzia criminale (e altri racconti pesi)).
Ultimo volume pubblicato dalla Magic Press nel 2007 e punto in cui, per anni, si interruppe la pubblicazione in Italia prima che Panini riproponesse il Picchiatore al pubblico nostrano nel marzo 2012.
Raccoglie i primi quattro numeri della serie: arriva il colore e si rinarra quanto avvenuto nel The Goon della Avatar Press (ovvero la morte di zia Kizzie e l’uccisione di Labrazio da parte di Goon). In The Goon #2 compaiono il dottor Hieronymus Alloy, tipico scienziato pazzo da sci-fi vecchio stile, e il suo robot Bruno. Riappare Mirna e, per la seconda, volta si cita Chinatown. Nel terzo numero il figlio di Eric trova un fumetto in cui è narrata l’infanzia criminale di Goon (e i lettori scoprono come Goon e Franky si sono conosciuti e come la loro amicizia è iniziata). Nel quarto numero si cita ai confini della realtà (serie anni ‘60) e appare una storia scritta da Eric ma illustrata da Kyle Hontz. Debuttano, infine, i fratelli Fangosi.
The Goon vol. 3: Heaps of Ruination (The Goon 3: cumuli di macerie)
Dopo anni di assenza The Goon torna in Italia con un volume inedito che ne prosegue le avventure da dove la Magic Press le aveva sospese. Il volume in questione contiene i numeri dal 5 all’8 della serie: scopriamo che fine aveva fatto l’Avvoltoio, arriva nella sua prima forma El Hombre de Lagarto (in Italia tradotto Uomo Lucertola) creatura simil rettiloide che parla una lingua inventata che ricorda lo spagnolo. Nel numero 7 Goon incontra l’Hellboy di Mignola in un crossover disegnato da entrambi gli autori, segno che la creatura di Eric Powell è ormai conosciuta e apprezzata anche chi i comics li fa. Nel numero 8 Powell ringrazia, a suo modo, la giuria degli Eisner Award per avergli conferito l’ambito premio e durante la trama principale, in cui Goon si troverà ad affrontare una triste e ammaliatrice vampira, si fa l’ennesimo riferimento a quanto successo a Chinatown.
The Goon vol. 4: Virtue and the Grim Consequences Thereof (The Goon 4: Le spiacevoli conseguenze della virtù)
Nei numeri 9-13 Powell continua a fornirci scorci del passato di Goon e scopriamo che il nostro picchiatore ha giocato a football, nella squadra dei Fighting Fish-Canners, agli inizi della sua carriera criminale; purtroppo l’esperienza sportiva finì (molto) male. Esce la seconda, spassosissima, storia natalizia che non poteva che essere l'adattamento dell’arcinota “A Christmas Carol” di Charles Dickens in versione Goon. I disegni e la colorazione si fanno più ricercati ed Eric sperimenta sempre di più, pur non abbandonando lo stile che l’ha contraddistinto fino ad ora. Nei numeri dall’11 al 13 si sviluppa uno story-arc che vede il dr. Alloy mutare, diventare malvagio e poi finire in carcere a Cade’s Island con il Picchiatore. In The Goon #13 un gruppo di marmocchi orchestra un piano per far evadere il loro eroe Goon. Appaiono qui, per la prima volta, Smitty, Specs, Charlotte e Peewe che formano la gang degli Unholy Bastards, marmocchi che avranno una parte importante nel futuro di Goon.
The Goon vol. 5: Wicked Inclinations (The Goon 5: Cattive abitudini)
Contiene The Goon #14-#18. Nel 2006 The Goon vince altri due premi Eisner: per miglior serie continua e miglior pubblicazione umoristica.
Nel ciclo che compone questo volume, torna l’Avvoltoio che, venuto a sapere il vero nome del Prete Zombie attraverso una visione che ricorda la favola di Tremotino, lo affronta, recupera il suo armamentario e torna a Lonely Street, dove resterà a disposizione di Goon come valido alleato in caso di bisogno. Facendo ciò innesta una serie di eventi che porterà il Prete a risvegliare l’amata Mather Corpse (una zombi incinta) e ad accecarsi di un occhio come sacrificio per farle partorire una progenie di baby creature che porteranno caos e distruzione in città, daranno filo da torcere a Goon (in questo volume, ma non solo) e arriveranno a distruggere il Pub di Norton, storico ritrovo dei personaggi del fumetto.
Fanno inoltre la loro prima comparsa la Zingara e il suo compagno Demeter, che si stabiliranno nella città di Goon (dopo uno scontro iniziale dovuto a un vecchio diverbio tra la gitana e Mamma Norton, la madre del padrone del suddetto Pub).
I numeri 14, 16 e 18 si contraddistinguono per contenere, oltre alla storia principale scritta e disegnata da Eric, altri mini episodi alcuni dei quali sono scritti o disegnati da altri: Neil Vokes e Kile Hontz nel 14, Tom Sniegoski (uno degli sceneggiatori che si è occupato anche di spin-off di Bone) e Mike Avon Oeming (Powers) nel 16 e Mike Allred (Madman) e Mike Hawthorne nel 18.
Il numero 18, inoltre è stato oggetto della controversia “Satan’s sodomy baby”: per farla breve Powell nella prefazione scrisse di aver deciso di cambiare il titolo inizialmente pensato per l’albo (appunto “Satan’s sodomy baby”) dopo un’attenta riflessione e, soprattutto, dopo che una donna dell’Alabama (tale Margaret Snodgrass) aveva imbastito una rivolta contro i negozi che avessero deciso di esporre quell’albo, i cui contenuti avrebbero sicuramente portato alla dannazione eterna. Andando un po’ più a fondo, però, non si è trovata nessuna esistenza della suddetta donna, né della rivolta in questione e il dubbio che tutto fosse una trovata dell’autore viene sia considerando che il suddetto numero è citato (e preso in giro) più volte all’interno dello stesso albo sia perché, in un twitter del 2010, Powell ha confessato di essere al lavoro su una storia dal titolo "Satan’s sodomy baby 2" (o meglio SSB2 per evitare gli stessi problemi avuti col primo numero).
The Goon vol. 6: Chinatown and the Mystery of Mister Wicker (The Goon in Chinatown e il mistero di Mister Vimini).
Nel 2006 Eric capisce che è giunto il momento di prendersi una pausa dalla serialità per raccontare, finalmente, cosa successe a Chinatown. Nel farlo decide di abbandonare i toni grotteschi e canzonatori che hanno contraddistinto il fumetto fino a quel momento, non trovandoli adatti per quello che aveva in mante. Ci impiega circa un anno per creare un graphic novel dai toni seri, dove passato e presente del nostro picchiatore s’intrecciano in un racconto che fa propria la struttura del noir e porta The Goon a livelli fino allora mai raggiunti sia come narrazione che, e soprattutto, nell’uso dello storytelling, con almeno un paio di sequenze che andrebbero studiate per la loro efficacia e resa. Torna Isabella, viene finalmente spiegato come Goon si è procurato la cicatrice che gli segna il volto, si rafforza l’amicizia con Franky e il rapporto con Mirna (e con il fratello Skinny) non sarà più lo stesso. Inizialmente pensato come graphic novel a sé stante, la storia è poi stata ristampata come sesto volume e inserito in continuità prima del diciannovesimo episodio. Il volume è uscito anche in una versione lussuosa e cartonata a tiratura limitata, che l’autore ha presentato in Italia partecipando a Cartoomics e poi a Bologna nel marzo 2013.
The Goon vol. 7: A Place of Heartache and Grief (The Goon in Quel luogo di pena e tristezza) e successive.
The Goon #19 esce a un anno esatto dal numero precedente; come detto in mezzo ci fu Chinatown, ma per far capire ai lettori che i toni erano tornati quelli di sempre Eric, per prima cosa, fece fare all’amato Peaches Valentine (protagonista degli sketch più scatologici della serie) un’ode a Oprah Winfrey dai toni dissacranti. Il volume è disponibile nelle librerie da poco e non vogliamo svelarvi troppo per non rovinarvi il piacere della lettura.
Vi basti sapere (come svela lo stesso autore nell’intervista che potete leggere qui) che da questo volume parte un enorme arco narrativo che terminerà nel nono volume (e cioè in The Goon #31). Ci saranno molti ritorni inaspettati, vedrete nuovi personaggi arrivare e altri andarsene e i problemi per il Prete Zombi e Goon aumentare a dismisura.
Molte belle storie ci aspettano in futuro tra cui vale la pena citare, almeno, l’ospitata della modella e star del Burlesque, Roxi Dlite nel numero 36 e la "fine" analisi delle storie supereroistiche e delle regole che lo dominano in The Goon #39.
La storia di Goon prosegue, attualmente ha superato i 43 numeri e i 12 volumi e quel che è certo è che è e rimarrà una creatura del suo autore.
Nei suoi 15 anni di vita, Powell ha affiancato alla serie principale anche la miniserie spin-off dedicata all’Avvoltoio, il volume The Goon: noir contenente storie a tema fatte da altri autori, e un volume che non fa parte dell’universo di Goon ma ne condivide lo stile e le atmosfere, Chimichanga; ha inoltre scritto i tre numeri che compongono Billy the Kid’s Old Timey Oddities (disegnata da Kyle Hotz).
Infine, come sicuramente già saprete e come vi abbiamo già annunciato, The Goon potrebbe diventare un film di animazione. Ve ne proponiamo il trailer (con le voci di Clancy Brown per Goon e Paul Giamatti per Franky); al momento la raccolta fondi lanciata tramite kickstarter l’anno scorso ha dato i frutti sperati e si sta preparando un animatic del film, da mostrare in giro per raccogliere i finanziamenti necessari a fare un film degno di questo nome. Lo story-reel sarà presentato al San Diego Comicon di quest’anno, in una visione esclusiva per tutti quelli che hanno contribuito facendo una donazione.
La speranza è che il film veda la luce quanto prima e che Panini continui a pubblicare i volumi di questa serie fino al raggiungimento del finale, anche se, da quanto ci dice Eric, ci sarà ancora molto da aspettare.
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