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The Avengers 2: il cast è a rischio

Deadline riporta che sono attualmente in corso le trattative con il cast di The Avengers per riprendere i rispetti ruoli nel sequel. Non tutti, però, sono convinti di farvi ritorno.

Forte del successo di The Avengers e Iron Man 3, Robert Downey Jr. sa bene che la compagnia non può permettersi di lasciarlo andare e chiederà una rinegoziazione del suo contratto. Le richieste dell'attore avrebbero un conseguente effetto a cascata sul resto del cast, il cui salario è molto più modesto ("solo" 200.000 dollari di bonus a Hemsworth contro le milionate versate su Downey).

"Hanno bisogno di lui e non sono ancora di sicuri averlo. Downey ha molte leve" ha spiegato un insider al sito, riferendosi alle leve finanziare che pesano sul suo contratto: bonus al netto dei ricavi, percentuali sugli incassi lordi e compensi anticipati hanno fatto incassare tra i 70 e gli 80 milioni di dollari all'inteprete di Tony Stark per The Avengers (e con Iron Man 3 ne ha già raggranellati 35). È probabile che questa volta Downey chieda una fetta di torta ancora più grossa.

Si presume che, in caso la Marvel dovesse assecondare le sue richieste, dovrebbe ritoccare anche gli altri contratti. Il problema maggiore è costituito da Chris Hemsworth: la paga gli sta stretta e difficilmente accetterà di stare ai patti già stipulati inizialmente. Sul resto degli attori è calato il silenzio: Chris Evans dovrebbe aver già firmato per il film insieme a Capitan America 2 e Scarlett Johanssen ha fatto sapere di non volersi ridurre lo stipendio (anche se la sua paga forfetaria è l'ultimo dei problemi, stesso dicasi per Samuel L. Jackson).

Secondo lo stesso Joss Whedon, la Marvel non è mai stata una compagnia di manica larga: paga poco i talenti - di per sè non famosissimi - che chiama e non vede di buon grado le spese superflue (l'unica candidatura agli Oscar del film è stata frutto della scelta di non pagare per una campagna promozionale), tanto che per The Avengers aveva fissato il break-even point - ovvero il punto in cui un prodotto inizia a generare un profitto - a un poco credibile 1, 1 miliardi di dollari, per tentare di non pagare i bonus previsti; le trattative potrebbero quindi non andare a buon fine e non è un caso che la compagnia abbia già minacciato il re-casting.

Escludendo Downey - l'unico attore che allo studio interessa davvero - entrambe le parti sostengono di avere il coltello dalla parte del manico: gli attori credono che senza i loro volti, il franchise non avrà lo stesso successo, i produttori sono convinti che il marchio fidelizzi il pubblico più di qualche bel faccino. Aggiornamenti sugli sviluppi della vicenda non si faranno attendere.

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