microIntervista a GIUSEPPE FRANZELLA
- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?
Non lo so esattamente cosa rappresenti per me, so solo che fa parte così visceralmente di me che è un pò come se mi chiedessi cosa ne penso del mio stomaco... bè è lì... c'è... a volte brucia, a volte è ingordo a volte è pieno altre è vuoto... altre ancora fa male... senza non potrei stare.
Ci sono arrivato per "colpa" di un mio compagno di banco al liceo classico che mentre mi faceva le versioni mi teneva occupato facendomi leggere Tex e Dylan Dog... cosi lasciai tutto per nuovi orizzonti...
- A quale progetto/i stai lavorando?
Sempre lo stesso da nove anni, quasi: Brendon. Mi va bene così.
-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?
Ormai mi sono affezionato così tanto al fantasy (se pure post-apocalittico) che difficilmente mi adatterei a disegnare un genere più realistico. Per quanto riguarda le storie in sé, sicuramente quelle dove i personaggi devono venir fuori in maniera significativa e quelle dove la sceneggiatura non ti ingabbi in maniera tale da non poterti esprimere come vorresti.
- Quali autori italiani ammiri di più?
Tantissimi e quasi tutti in Bonelli, ognuno per motivi diversi, ma mi sembrerebbe riduttivo dirne solo alcuni, per cui, o li cito tutti o nessuno.
-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?
Io vengo da una scuola di fumetto, quindi posso solo dirne bene. Lì ho accorciato dei tempi che da autodidatta sarebbero stati senz'altro più lunghi.
Nessuna scuola ti garantisce che lavorerai, è vero ma dubito che una laurea sia capace di garantirti automaticamente un lavoro, dipende da te e da diversi altri fattori; se sei capace e testardo prima o poi un varco lo trovi.
- Come vedi il mercato italiano oggi?
Non seguo molto il mercato a dire il vero, ma a parte Bonelli e Disney quel che resta è davvero poco, e mi dispiace. Tante buone cose restano nei cassetti perché non si trova chi ti produce, alcune restano sugli scaffali per scarsa visibilità, altre "novità" lo sono solo di nome perché ricalcano cliché già visti e rivisti e in ultimo, l'invasione giapponese non lascia scampo a nessuno...
...è messo bene mi pare, no?
-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere un personaggio da creare... il tuo qual'é?
E' una storia che ancora non è stata scritta, o forse non è ancora il tempo di disegnarla, ma so che un giorno, forse, si rivelerà... Oggi mi divertirebbe tanto disegnare un'avventura di Wolverine, sperimentando graficamente qualcosa di diverso da quel che faccio abitualmente...
4 Comments:
Grandi disegni, grandi storie.
Grandi Prof.
..::Flo::..
12:07 AM
ragazzi che emozione! il mio prof che intervista il mio prof!che miti...spaccate sempre!
3:36 AM
so di essere non troppo tempestivo nel lasciare il mio commento, ma volevo farlo comunque innanzitutto per esternare la grandissima ammirazione che provo per il lavoro di Franzella: i suoi disegni, dal segno corposo ed estremamente espressivo, riescono a comunicare perfettamente ciò che la situazione richiede (dote che ho riscontrato raramente), e le sue caratterizzazioni dei personaggi (le figure femminili sono eccezionali per morbidezza e sensualità), degli ambienti e delle atmosfere sono efficacissime... è un peccato che i suoi lavori siano disponibili così di rado e che non sia possibile reperire, almeno in rete, altro materiale se non quello pubblicato (Brendon) e pochi altri schizzi...
3:34 PM
shiau Claudio sicuramente non ti ricorderai di me, volevo farvi un salutino siete sempre i migliori! A proposito un giorno di questi vorrei farti vedere un lavoricchio che ho fatto sicuramente sarà pieno di sgarri ma mi piacerebbe avere una tua opinione ciao ciao tanti auguri per il nuovo anno....Mauro(non ti ricordi di me vero?)
1:33 PM
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