Molti anni fa, un’organizzazione segreta rapì il mutante James “Logan” Howlett, dotato di artigli ossei e dalle capacità di guarire praticamente da ogni ferita, al solo scopo di creare l’arma vivente perfetta con ossa e artigli rivestiti di indistruttibile adamantio. Il processo di fusione fu però lungo e massacrante, tanto che, alla fine, rimase ben poco di Logan. Era diventato...
N° 6
QUEST FOR XORN
Un tie-in di
CROSSOVER
(Parte 2 di 2)
di
Luca Losito
Universo Marvelit.
Su di un motoscafo, al largo dell’isola di Alcatraz,
San Francisco.
“È da
pochissimi minuti giunta la notizia che la squadra ufficiale degli X-Men di
Norman Osborn è riuscita ad arrestare Xorn, il folle mutante che mesi fa ha messo in ginocchio
l’intera New York spacciandosi per il noto mutante terrorista Magneto. Per questioni di sicurezza non ci è stato
possibile mostrare nessuna immagine o filmato di quello che secondo la relazione
fornita dall’H.A.M.M.E.R. è stata una delle più spettacolari imprese degli
X-Men. Il gruppo di mutanti ha coraggiosamente affrontato il criminale
riuscendo a catturarlo senza che nessun cittadino si facesse male. Attualmente
il mutante terrorista è stato incarcerato nell’isola di Alcatraz, attuale base
degli X-Men di Osborn. L’unica foto che possediamo
del volto del terrorista è questa…”
“È peggio di quanto potessi immaginare. Xorn è stato catturato da un gruppo di X-Men guidato da Norman Osborn. Tutto ciò è assurdo” dice Wolverine spegnendo un dispositivo video “Non vedo l’ora di tornare nella nostra realtà…”
“Deve essere un mutante molto potente per esser riuscito a mettere in ginocchio tutta New York” chiede Maverick inserendo due nuovi caricatori nelle sue pistole.
“Ha una stella al posto del cervello, ma lo Xorn che conosco io è soltanto un ragazzino"
“Sarebbe stato difficile riuscire a rintracciare Xorn senza questo dispositivo che ci ha fornito il tuo amico Forge. A quanto ho capito, riesce a collegarsi al Cerebro o qualsiasi dispositivo simile di questa realtà, hackerandolo e fornendoci le coordinate su dove si trova un preciso mutante. Davvero molto utile…”
“John sei dentro?” chiede Wolverine tramite la sua ricetrasmittente.
“Affermativo Logan. Entrando dal cunicolo nella zona ovest dovreste raggiungermi nel secondo piano senza molti problemi. Ho visto solo un paio di guardie al perimetro dell’edificio”
La luna è coperta dalle nubi questa notte, nessun fascio di luce illumina i movimenti rapidi e fuggiaschi dei due mutanti. Wolverine e Maverick si avvicinano silenziosamente all’isola e come due ombre raggiungono il luogo segnalato in cui entreranno dentro l'installazione. Due guardie stanno presidiando il perimetro camminando tranquillamente. Wolverine e Maverick compaiono alle loro spalle tappandogli la bocca e facendoli svenire.
Nel mentre. All’interno
della base. Secondo piano.
Una guardia H.A.M.M.E.R. è seduta davanti a vari schermi che mostrano le immagini delle telecamere di sorveglianza. L’uomo non fa in tempo ad accorgersi della presenza di un estraneo nella stanza che John Wraith appare come un fantasma colpendolo con un pugno al volto. Poi prende il posto del soldato, osservando tramite i video l’avanzata di Wolverine e Maverick che attraversano i corridoi dell’edificio.
“Sorveglianza disabilitata. Grandi ragazzi. Adesso vengo a prendervi e scendiamo assieme per i prossimi tre livelli”
Terzo Piano Sotterraneo
dell'installazione.
"AAAAAAARGHHHH!"
Michale Pointer urla a squarcia gola. Il suo è un urlo di liberazione, l’unico modo che ha per poter esprimere la grande quantità di energia che scorre come un fiume all’interno del suo corpo. La Macchina Omega è stata progettata per lui dal suo compagno di squadra Hank McCoy, con l'obbiettivo di aiutarlo a gestire maggiormente un potere così instabile come il suo.
“Oh suvvia Micheal, cerca di stringere un po’ i denti” dice con voce cavernosa la Bestia Nera mentre osserva divertito la scena “Hai visto cos’è successo stanotte? Hai perso di nuovo il controllo, facendomi passare per un’incapace. E questo non dovrà mai più succedere… chiaro?”
“Ora, con permesso ho altro a cui pensare. Ho un paio di cadaveri che mi aspettano nel mio laboratorio. Finché non troverò un modo perché si vivisezionino autonomamente, me ne dovrò occupare io. Quindi se adesso non ti dispiace io…”
“Non credo che andrai da nessuna parte palla di pelo...”
SNIKT!
Wolverine, Maverick e John Wraith compaiono in quell’istante davanti alla Bestia Nera la quale rimane immobile come pietrificata alla loro vista.
“Sei finito nella tana della bestia sbagliata nanetto. Io non sono il buon dottore da cui corri a leccarti le ferite!”
Con un ruggito la Bestia Nera balza su Wolverine senza dargli il tempo di difendersi buttandolo a terra. Mentre gli blocca le braccia e gli artigli con le sue possenti mani pelose, lo azzanna alla gola divorandolo. Wolverine non si aspetta una reazione così veloce e feroce del nemico.
Un fascio di energia rossa sta per decapitare Maverick ma John Wraith lo teleporta via in tempo. Il Mimo è entrato nel laboratorio e vedendo gli intrusi è subito corso all’attacco cercando di colpirli con i raggi ottici di Ciclope.
“Allarme! Ci sono degli intrusi!”
John Wraith riesce abilmente ad evitare i raggi di energia del Mimo teleportandosi in continuazione per tutta la stanza.
“Finiscila! Non puoi continuare a scappare per molto ancora!” urla il Mimo innervosito “Possiedo il potere di mimare qualunque potere... compreso il tuo!”
Con quelle parole Calvin Rankin mima i poteri dello stesso John Wraith e inizia a usare la stessa tecnica utilizzata dal nemico. Si teleporta a sua volta ripetutamente attorno al mutante colpendolo senza dargli il tempo di capire da che direzione provengano i colpi.
“Sei davvero forte ragazzo!" dice John Wraith con un filo di voce mentre afferra il pungo destro del Mimo che stava per colpirlo nuovamente “Ma ciò che ti manca è l'esperienza!” aggiunge teleportando via con se l’avambraccio del Mimo e mozzandogli il braccio. Calvin Rankin non ha tenuto conto della spietatezza del nemico contro cui sta combattendo, il Mimo urla disperatamente dal dolore stringendosi il braccio mozzato.
“Sei così bravo a mimare i poteri degli altri mutanti. Adesso fattelo ricrescere!”
A pochi metri di distanza, una pattuglia di soldati H.A.M.M.E.R. apre il fuoco contro Maverick che grazie alla sua agilità riesce ad evitare i proiettili.
“Miei X-Men! Siete arrivati per portarci tutti in salvo grazie al cielo!” dice il Professor Xavier comparendo inaspettatamente alle spalle di Maverick da dietro ad una porta.
La violenza di Maverick però, non si ferma neanche davanti a quell’uomo che rappresenta un simbolo di pace e coesistenza pacifica. Arrivato a pochi centimetri da lui sferra un pugno alla mandibola che lo stende a terra. Le sembianze del Professor Xavier mutano rivelando la vera identità della mutaforma Mistica.
“Mutaforma. Il vostro odore è inconfondibile”
Mistica sanguinante e piena di rabbia si rialza da terra ed estraendo un pugnale dalla sua cintura cerca di affondarlo nel petto di Maverick. Nonostante l’abilità nel combattimento corpo a corpo di una killer letale come Raven Darkholme, Maverick è ad un livello nettamente più alto di lei, una vera arma vivente. Con alcune semplici ed efficaci mosse fa nuovamente cadere Mistica a terra bloccandola e girandole il braccio dietro la schiena tentando di fermarla.
La lotta tra Wolverine e la Bestia Nera non si è ancora conclusa. Logan è riuscito a liberarsi dalla presa del nemico ma ha il collo e parte del braccio sinistro completamente divorato. Gli artigli di adamantio continuano ad affondare dentro la pelliccia nera e sporca di sangue di quello che ormai ha ben poco in comune con il dottor Hank McCoy che conosce bene.
Maverick dopo aver malamente lasciato a terra ferita Mistica ed aver cosparso di rosso sangue dei soldati H.A.M.M.E.R. le pareti dei corridoi, si dirige verso la cella in cui secondo il loro dispositivo di rintracciamento è incarcerato Xorn.
Arrivato trova il giovane mutante cinese inginocchiato a terra con i polsi legati dietro le spalle e un casco di metallo in adamantio che per motivi di sicurezza gli è stato fatto indossare a forza.
"Sono qui per portarti a casa" dice Maverick avvicinandosi a Xorn e cercando di liberarlo dalle sue manette.
"Non così in fretta!" risponde Daken sfregiando con i suoi artigli di metallo la schiena di Maverick che soltanto adesso realizza di esser caduto nella trappola del nemico.
"Ho percepito l'odore degli altri due circa un ora fa.Pprima ancora che vi avvicinaste all'isola. Ma tu non hai odore. Chi sei?"
"La tua nemesi" risponde Maverick mentre svuota metà del caricatore delle sue due pistole contro Daken il quale continua a rimanere in piedi.
"I tuoi colpi mi fanno il solletico idiota. Guarisco da qualsiasi ferita!" risponde Daken che cerca nuovamente di attaccare Maverick.
"I tuoi poteri. Il tuo modo di combattere. Sei identico a Wolverine, ma molto più giovane. E per te questo è un grande svantaggio!"
"Sento l'odore di mio padre avvicinarsi! Quando avrò finito con te, finalmente potrò vendicarmi anche di lui uccidendolo!"
"Conosco circa venti modi per uccidere tuo padre. Figurati un ragazzino presuntuoso come te...” prosegue Maverick continuando a colpire Daken con pugni e calci “Questo è il primo motivo per cui tuo padre preferisce avermi come amico che come nemico"
"Ma che ca**** succede!"
Daken spaventato e incredulo si tocca le ferite che inaspettatamente non si rimarginano e continuano a sanguinare inzuppandogli il costume.
"Hai mai sentito parlare del progetto Weapon X? Bene, tra le tante cose terribili che hanno fatto a me e ai miei amici, mi hanno fornito un enzima presente nel mio sangue, che permette di annullare il fattore rigenerante di qualsiasi mutante. Ma non è di questo che morirai oggi...” aggiunge Maverick puntando la sua pistola sulla fronte di Daken “In canna c’è un proiettile in puro adamantio, rimbalzerà per un po’ dentro la tua testa"
VT!
John Wraith e Wolverine si teleportano in quel momento nella cella di Xorn, entrambi hanno i costumi impregnati di sangue, segno che sono riusciti ad avere la meglio contro il resto degli X-Men di Osborn.
"John libera subito il ragazzo! Maverick chi diavolo è questo?! Indossa un costume come il mio..." chiede Wolverine osservando Daken sanguinante e straziato dal dolore per le ferite riportate che continuano a non rimarginarsi.
"Domanda sbagliata. Chi diavolo siete voi?" risponde Wolverine apparendo da un disco luminoso di Magik assieme a Ciclope, Psylocke, Colosso, Nightcrawler, Arcangelo e X-23.
"Ci siamo sbagliati Scott. Non sono Cable e Hope..." dice Nightcrawler dispiaciuto.
"Percepisco telepaticamente le urla di dolore dei soldati H.A.M.M.E.R. Le loro menti si stanno spegnendo una dietro l’altra” aggiunge Psylocke “...c’è stata una vera carneficina qua dentro!”
"Non siamo di questo mondo” risponde Wolverine MIT cercando di non complicare ulteriormente le cose con i nuovi arrivati “Proveniamo da una realtà alternativa a questa e appena avremo liberato il ragazzo ce ne andremo di qui"
"Che razza di scherzo è mai questo!" urla Wolverine MUSA sguainando i suoi artigli.
"Calmati Logan" risponde Ciclope prendendo per un braccio il compagno di squadra "L'X-Club mi ha appena aggiornato. Un varco dimensionale si è aperto a Hells Kitchen mettendo in comunicazione due universi paralleli. Immagino che il tuo sosia e i suoi amici provenghino da lì…"
"Immagini bene monocolo. Siamo venuti in missione in questa realtà per recuperare un mutante che appartiene alla nostra. Ha attraversato il portale involontariamente. Gli X-Men di Osborn lo hanno catturato e incarcerandolo qui dentro. Hanno cercato di ostacolare la nostra missione e ne hanno pagato le conseguenze. Ora se volete metterci anche voi il bastone tra le ruote…"
Maverick, Wolverine e John Wraith si preparano al peggio, nel caso gli X-Men avessero fatto una sola mossa contro di loro erano pronti allo scontro.
SNIKT!
La tensione si poteva tagliare con un coltello, ma un urlo di dolore improvvisamente interviene e a spezzarla. Il petto di Xorn è stato infilzato dagli artigli di Daken, che a fatica riesce ancora a tenersi in piedi per le ferite subite.
Umiliato nell’orgoglio da Maverick per averlo facilmente battuto ed aver annullato il suo potere rigenerante, il figlio di Wolverine ha deciso di vendicarsi della sconfitta uccidendo l’obbiettivo così tanto prezioso sia per Norman Osborn che per il Team X provenienti dall’altro universo.
“Questo è ciò che succederà ad ognuno di voi! Non siete altro che delle piccole pedine dentro al mio gioco” urla di rabbia Daken ferito “Vi ucciderò uno ad uno!”
BANG!
Un proiettile di puro adamantio colpisce il centro della fronte di Daken facendolo cadere a peso morto a terra. Tutti i presenti rimangono spiazzati dalla svolta inaspettata che ha preso la vicenda.
“Mein got…” sussurra Nightcrawler con un filo di voce voltandosi assieme a tutti quanti verso il responsabile di quella morte così fredda.
La pistola fuma ancora nella mano di Maverick che con lo sguardo fissa ancora il corpo esanime di Daken disteso a terra.
“Hai ucciso mio figlio! Lurido bastardo!” urla Wolverine MUSA pieno di rabbia e pronto ad affondare i suoi artigli nella gola di Maverick quando un plotone intero di agenti H.AM.M.E.R. capitanato da Ares, vendicatore e Dio della guerra irrompe nella scena.
“Magik teleportaci subito su Utopia! Presto!” ordina Ciclope mentre gli X-Men scompaiono all’interno di un disco di luce.
“La festa è finita anche per noi. John teleportaci tutti quanti via da qui...” dice Wolverine MIT con voce amareggiata avvicinandosi ai suoi due compagni di squadra “Si torna a casa”
VT!
Epilogo.
Universo Marvelit.
Nevada. Installazione Weapon Plus.
“Il Mondo”.
Un universo artificiale in miniatura dominato da leggi proprie. Ha avuto origine dalle menti del progetto Weapon Plus come “terreno fertile” per incubare i propri esperimenti lontano dalle leggi morali e fisiche del resto della terra. Dentro l’installazione di qualche decina di metri che si trova nel deserto del Nevada, è contenuto un intero mondo in cui il tempo scorre molto più lentamente e lo spazio è distorto. Anni addietro il progetto è stato abbandonato dai loro creatori al suo destino. Sebbene la parte più esterna del “Mondo” appaia come una serie di cunicoli e laboratori abbandonati, gli strati più interni sono ancora vivi in balia degli esperimenti viventi che hanno preso possesso di quei luoghi riproducendo un ambiente selvaggio e pericoloso, come un’era preistorica evoluta tecnologicamente di qualche migliaio di anni nel futuro.
Ma il “Mondo” come qualunque altro pianeta appartenente alla realtà, ha bisogno di un’energia per poter vivere.
Seduto chino su se stesso, con le braccia e i polsi bloccati da placche metalliche che lo imprigionano, il corpo di Xorn viene tenuto in vita artificialmente da alcuni tubi che si iniettano tramite aghi nelle vene del mutante cinese; la ferita mortale provocata dagli artigli di Daken sembra esser stata medicata e curata. I connettori posti sul casco di Xorn sono stati collegati a spessi cavi di metallo che trasformano l’energia della stella posta nella testa di Xorn in energia elettrica. Energia vitale per il futuro del “Mondo”.
Nell’ombra un uomo osserva soddisfatto il lavoro segretamente appena terminato. Questo è solo l’inizio.
CONTINUA…