MarvelIt presenta...
N° 4
CRYING WOLF
di Luca Losito
“O Canada!
Our home and native land!
True patriot love in all thy sons
command…”
“Ehi Logan sei proprio sicuro di non volere un po’ di compagnia?”
Si trovano nei pressi del Lago Ontario, poco dopo il confine tra gli Stati Uniti e il Canada. Logan si è fatto accompagnare fino qui dal suo amico John Wraith, dopo la loro ultima avventura passata assieme sembra si siamo ritrovati. Due vecchi amici che condividono la propria passione per la birra, le donne e le missioni segrete. Ma ci sono momenti della vita di ogni uomo, in cui si sente la necessità di stare da soli. Uno di questi momenti è quando una persona a te cara viene a mancare, soprattutto quando la sentivi come una figura paterna sotto qualche aspetto.
“Ti ringrazio John. Ma preferisco farmi un giro da solo” dice Wolverine aggiustandosi in testa il cappello da cowboy e salendo a cavalcioni su una Harley Davidson FX Super Glide. È da tanto tempo che Logan non si prende un po’ di tempo per farsi un giro in moto.
“Come vuoi. Ricordati che basta uno squillo e arrivo” rispose John Wraith teleportandosi via.
Logan accende il motore e parte, senza una vera e propria destinazione.
Il Professor Charles Xavier è morto durante lo scontro con Apocalisse per salvare Jean Grey e la figlia che porta in grembo, per salvare tutti quanti loro. Dentro di sé Logan prova una certa rabbia per quanto accaduto, non si perdonerà mai di non essere stato lì al suo posto a sacrificarsi, lui che è disposto come sempre ad essere scuoiato vivo per difendere la vita dei suoi compagni, della sua famiglia.
Un uomo come Xavier non meritava di morire, Logan pensa che forse avrebbe mille motivi in più lui nel finire nella tomba che il professore. Ma le cose non funzionano mai così.
Per quanto il contenuto dei suoi ricordi sia stato alterato, ricorda ancora bene quando si incontrarono per la prima volta. Si trovava in Quebec sempre qui in Canada. Lavorava per il governo canadese, era una gente speciale nome in codice Arma X. Lo avevano avvertito che un certo americano gli avrebbe fatto una proposta di lavoro molto allettante. Ricorda ancora, come fosse adesso, il momento in cui aprì la porta dell’ufficio e vide davanti a lui quell’uomo pelato seduto sopra una sedia a rotelle. La prima cosa che Logan fece per far capire che non era disposto a farsi mettere i piedi in testa da nessuno, fu quella di chiamare l’ospite “testa d’uovo”. La risposta di quell’uomo che sembrava tanto fragile fu alquanto sorprendente.
“ Sono io la testa d’uovo, Wolverine. Prof Charles Xavier, al tuo servizio”
Non si sarebbe mai aspettato una frase del genere da qualcuno che gli voleva offrire un lavoro. Fino ad allora aveva sempre conosciuto uomini d’affari che chiedevano i suoi servigi. Nessuno fino ad allora gli aveva offerto l’opportunità di essere libero, di provare a mettere i suoi poteri al servizio di un bene superiore.
La strada attraversa le grandi foreste canadesi, incrocia solo qualche auto di passaggio, la moto continua a correre e a correre, crede che oggi non smetterà di correre finché non si sarà fatto buio.
Dopo qualche ora di viaggio giunge in prossimità di un altipiano, sotto di lui si staglia il lago Ontario. Un paesaggio meraviglioso, racchiuso tra le montagne. Una famosa meta turistica, del luogo, in cui i visitatori e le famiglie si recano per passare una piacevole domenica di autunno ed assaporare ancora un po’ il calore del sole nelle giornate serene. Wolverine decide di fermarsi su uno spiazzo laterale della strada in un punto panoramico, per osservare il paesaggio. Non c’è nessuno nelle vicinanze, soltanto lui e quella birra fresca che si è ricordato di mettere nel vano porta oggetti della moto. È arrivato il momento di aprirla e gustarsela seduto sulla panchina.
Ad un tratto sente uno strano rumore di passi provenire dal bosco di pini dietro di lui. Voltandosi per capire di cosa si tratti, vede avvicinarsi un gigantesco essere mezzo uomo e mezzo scimmia dalla pelliccia rossastra accompagnato da un altro uomo, dalla statura molto più piccola di quella di un essere umano, dai lunghi baffi.
“Ehi vecchio, torni qui in Canada senza avvertire nessuno?”
“Soprattutto torni qui in Canada con solo una bottiglia di birra, è così che si trattano i vecchi amici?” chiedono Puck e Sasquatch avvicinandosi a Logan.
Logan
sorride di rimando, è da molto tempo che non vede i suoi vecchi compagni di
Alpha Flight. Nonostante la statura, Eugene Milton Judd possiede incredibili
doti ginniche, un atleta e lottatore provetto, tutti lo conoscono con il nome
di Puck. Mentre l’energumeno alto più di tre metri che prende il nome di Sasquatch, in realtà si chiama Walter Langkowski
ed è un giovane scienziato, capace di assumere la sua forma “pelosa” soltanto
con un semplice sforzo di volontà. Entrambi fanno parte di Alpha Flight squadra
di supereroi che opera esclusivamente qui in Canada e di cui Wolverine è
entrato a far parte per un certo periodo della sia vita.
“Se con
quelle zampacce riesci a non distruggermi la moto, ci sono altre due bottiglie
di birra là dentro” disse Logan lanciando le chiavi della moto a Sasquatch.
“Come
mai da queste parti Logan?” chiese Puck sedendosi affianco di Wolverine e
sorseggiando la sua birra.
“Sono
successe parecchie cose ultimamente, avevo bisogno di staccare per un attimo da
tutto…”
“ è
giunta anche a noi la notizia della morte del Professor Xavier. Ci dispiace
molto Logan. Ho personalmente inviato un messaggio di condoglianze a Genosha e a tutti gli X-Men a nome di tutta Alpha Flight. O
almeno da quello che ne rimane…” aggiunse Saquatch
abbassando lo sguardo.
“Come
mai quelle facce tristi? Come stanno James e gli altri?” chiese Logan
“Direi
per niente bene” rispose Puck “La squadra si sta disgregando. James è stato arrestato
per attentato omicidio mentre Heather è in coma ed ha inoltre scoperto da poco
di essere incinta. Il governo ci è addosso e appena facciamo un altro passo
falso ci chiudono il programma. Snowbird, Sciamano e Talisman non se la stanno passando meglio. Noi per quanto
possiamo cerchiamo di fare la nostra parte ma è un periodo molto difficile…”
“Sai
Logan ad essere sincero credo non dispiacerebbe a nessuno se tu tornassi nella
squadra e ci aiutassi a rifar alzare in volo l’Alpha Flight” aggiunge Sasquatch posando la sua grossa mano pelosa sulla spalla di
Logan.
“Vi
ringrazio dell'offerta. Magari un giorno. Ma adesso faccio parte degli X-Men e
come potete immaginare da quanto avete sentito, anche loro non se la stanno passando
affatto bene. Se siete venuti fin da me per chiedermi di prendere carico sulle
mie spalle anche i vostri problemi, avete proprio sbagliato momento! Forse non
capite che il Professor Xavier è morto!” disse Logan schiacciando con un
pestone la bottiglia di vetro della birra mandandola in mille pezzi.
“Ehi
amico calmati!” risponde Sasquatch prendendo Logan
per un braccio e alzandolo da terra.
“Capiamo
che tu sia sconvolto dalla perdita del professore. Ma non c’è bisogno di
prendersela così tanto. Siamo venuti fin qui soltanto per salutare un nostro
vecchio amico” dice Puck dando una pacca alla spalla di Wolverine che si è
tranquillizzato.
Sniff..sniff…
Wolverine
inizia a sondare l’aria con il suo fiuto. Poi anche Saquatch
comincia a fare lo stesso.
“Ehi
ragazzi volete dirmi che state facendo?” chiede Puck mentre i suoi due amici
sembrano concentrati nell’analizzare l’ambiente circostante con i loro sensi
ipersviluppati.
“Lo
senti anche tu Logan?” chiede Sasquatch
“Sì. È
odore di benzina e di bruciato. Sento anche delle urla provenire da laggiù,
dalla riva del lago!”
A quelle
parole Sasquatch prende sotto le sue possenti braccia
Wolverine e Puck e subito si lancia a grandi balzi giù verso la riva attraverso
i boschi di pini che scendono verso il lago.
Arrivati
sulle sponde del lago i tre eroi vedono davanti a loro un gigantesco mostro
marino dal corpo di serpente e dalla testa di canide uscire dall’acqua e
terrorizzare tutti i turisti che cercano di fuggire dalle sue spire. Il mostro
ha colpito alcune macchine che sono esplose provocando un piccolo incendio, poi
è riuscito ad afferrare tra le sue spire una ragazza e che sta avvicinando alle
sue terribili fauci.
“Mi sto
sbagliando o forse quello che vedo è un Igopogo!”
dice Sasquatch mentre sradica con la sola forza delle
mani un pino e lo lancia verso il mostro marino per cercare di attrarre la sua
attenzione.
“Il
diavolo del lago! Ne ho sentito parlare da Sciamano una volta, ma mai ero
riuscito a vederne uno dal vivo. Occupatevi di lui, io penserò a mettere in
salvo quelle persone” dice Puck mentre sfrutta le sue doti atletiche per
avvicinarsi ai turisti e portarli al sicuro lontano dal lago.
Sasquatch è
riuscito ad ottenere l’attenzione dell’Igopogo, il
quale dirige la sua bocca spalancata verso di lui, lasciando cadere in acqua la
ragazza che prima teneva in ostaggio.
La
ragazza inizia ad urlare mentre precipita, sotto di lei c’è dell’acqua ma è
troppo spaventata per potersi mettere in salvo. Per fortuna due grosse braccia
pelose la afferrano, Sasquatch è riuscito ad evitare
il morso del Igopogo e a saltare giusto in tempo per
afferrarla e portarla a terra al sicuro.
“Adesso
corri via di qui” dice Sasquatch facendo scendere a
terra la ragazza ancora tremante.
“Ehi Logan
cosa diavolo stai aspettando a darci una mano!” chiede Saquatch
all’amico che fino in quale momento è stato lì vicino a guardare la scena
impassibile.
“Credevo
oggi fosse il mio giorno libero…” risponde Wolverine sbuffando e appoggiando
delicatamente sul prato il suo cappello da cowboy “Ma ho capito che dovrò
intervenire!”
SNIKT!
Wolverine
sguaina i suoi tre artigli di adamantio e correndo
velocemente verso di Sasquatch si prepara ad eseguire
uno dei suoi attacchi migliori: la Fastball Special!
Sasquatch afferra
Logan da un braccio e da una gamba e roteando assieme a lui su se stesso,
lo lancia con tutta la sua forza in aria
verso il mostro marino, il quale inaspettatamente apre la sua gigantesca bocca
e lo inghiotte intero come se si fosse trattato di un moscerino.
Sulla
riva Sasquatch e Puck rimangono molto male nel vedere
quella scena, non si sarebbero proprio aspettati che il loro amico avrebbe
fatto quella fine senza neanche minimamente combattere. L’Igopogo
più feroce che mai è pronto a divorare anche gli altri due eroi ed inizia a
cercare di colpirli con la sua lunga coda.
Ma ad un
tratto il mostro marino si ferma come paralizzato, lanciando forti versi e
attorcigliandosi su se stesso in preda a forti convulsioni. Poi improvvisamente
dal suo petto fuoriesce Wolverine che con i suoi artigli affilati ha sventrato
il mostro marino uscendo dalla sua pancia.
Dopo
qualche minuto Wolverine esce dal lago tutto bagnato. Il mostro marino ferito
mortalmente si è dileguato tornando negli abissi del lago e nessun turista è
rimasto ferito.
“Ahahaha Logan! Ottimo lavoro” dice Puck salutando il
vecchio amico con un sorriso.
“Sempre
pronto a cavartela” aggiunge Sasquatch con un
occhiolino.
“Come
dicono in molti….” dice Logan afferrando da terra il suo cappello e mettendolo
in testa “…sono il migliore in quello che faccio” e così facendo si avvia
nuovamente verso la sua Harley Davidson FX pronto a ripartire.
Il giorno dopo.
Si trova
quasi in cima alla Cordigliera Artica. È tutto il giorno che fa arrampicata, si
è messo in testa di arrivare in cima per trovare un posto tranquillo dove
riflettere.
“Logan,
ho bisogno del tuo aiuto”
Wolverine
rimane sorpreso dalla voce e della figura che all'improvviso apparve sopra di
lui, perde la presa dell'ultimo appiglio e cade all’indietro. Ossa rivestite di
adamantio non si spezzano, ma le lacerazioni e le
contusioni e i danni agli organi interni fanno male.
A
valle, dopo che il fattore rigenerante ha rimesso a posto quel che bastava per
riprendere conoscenza e alzarsi faticosamente.
“Accidenti, Slim! Che ti è preso?! Non è il modo giusto per diventare un burlone!”
“Non pensavo di spaventarti, Logan”
“Uhm... non mi hai spaventato. Eri controvento e mi hai fatto perdere la presa. Che vuoi?”
“Genosha. Da una settimana non ricevo più notizie. L'isola è off limits, nessun segnale elettromagnetico entra o esce dall'isola, è un punto cieco sulle mappe satellitari. Si sono persi i contatti da circa un mese. Nessuna notizia da Jean, Hank, Magneto o dagli altri X-Men. Nessuna persona riesce ad entrare od uscire dall'isola”
Wolverine alza un
sopracciglio esprimendo tutta la sua perplessità a riguardo.
“Nick Fury. Fonte sicura, Logan. Credimi, ho provato di tutto.”
“E questo, cosa
avrebbe a che fare con me?”
“Ho perso anche il
contatto telepatico con Jean, Wolverine! Abbiamo i nostri problemi, ma abbiamo
una bambina in arrivo, non avevamo smesso di sentirci, perciò... pensavo... che
forse tu… Potevi avere qualche notizia che io non ho”
“ … Ok, Scott.”
Ad un gesto di
Ciclope sull'auricolare del visore ottico, una giovane teleporta
dalle ali e le fattezze di una fatina si materializza dietro di lui. I due
X-Men entrano nel varco rosa generato dalla ragazza e la mutante scompare
silenziosa così com'era apparsa.
“…O Canada, we
stand on guard for thee.
God keep our land glorious and free!
O Canada, we stand on guard
for thee.”
Note dell'autore
Poche note a conclusione di questo
numero. Si tratta di breve racconto che fin dall’inizio avevo in mente di scrivere,
un numero che mostrasse Wolverine elaborare il lutto per la morte del Professor
Xavier (avvenuta in X-Men #29) e nel mentre farlo incontrare con i suoi ex
compagni di Alpha Flight (che da poco hanno una serie tutta loro scritta da
Andrea Gargiola). Se avete letto X-Men #30 vi sarete
accorti che il finale di questo numero si ricollega al finale di quel numero,
così adesso scopriamo cosa ci faceva Wolverine in Canada prima di incontrare
Ciclope.
Dal prossimo numero Wolverine entra
in pieno nell’evento che celebra il decimo anniversario della nascita della fan
fiction MarvelIt, l’evento in questione si intitolerà
“CROSSOVER” e vedrà l’universo MarvelIt e l’universo MarvelUsa interagire tra di loro.
È pronto il nostro Wolverine dal passato
ancora sconosciuto entrare in contatto con un universo dominato da Norman Osborn e dal suo Dark Reign?
Continuate a seguirci ;)
1. L’ Igopogo è una leggendaria creatura marina che si dice sia stata avvista nei Laghi dell’Ontario in Canada. ( http://en.wikipedia.org/wiki/Igopogo)